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Autore: Beauty    19/07/2013    9 recensioni
Lettera di Graham a Emma.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Graham/Cacciatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cara Emma,
   so che dopo tutto ciò che è successo questa lettera potrà valere ben poco, ma dovevo scriverla. Non potevo farne a meno, capisci? C’erano tante cose che avrei voluto dirti, ma non ho mai avuto abbastanza coraggio per farlo. Mi ripetevo sempre che ci sarebbe stata in ogni caso una prossima volta, che un giorno quel coraggio che non avevo sarebbe arrivato.
   E ora che sono morto senza aver visto quel giorno non mi resta altro che questa lettera che tu forse non leggerai mai. Ho trovato il modo di fartela avere – anche se ormai non esisto più come essere umano ho scoperto che quassù ogni cosa è possibile, anche scrivere una lettera e farla recapitare –, ma la potrai ricevere solo quando sarai tornata a casa. Nella Foresta Incantata. Casa tua, Emma. Quella casa che, avevo sperato, avrebbe magari potuto essere nostra, un giorno.
   Ma, beh, le cose non vanno sempre come speri, no?
   Per quel tempo, molte cose saranno cambiate, lo so. Magari ci sarà qualcun altro al tuo fianco. Chissà, forse sarà un principe, un re, qualcuno di molto diverso da un cacciatore. Chiunque egli sia, spero solo che sia in grado di renderti felice.
   Io l’avrei voluto tanto, Emma. Avrei davvero voluto renderti felice. Non so se ne sarei stato capace, ma avrei fatto del mio meglio. Saremmo stati bene, insieme. E proprio quando credevo che ci saremmo riusciti, tutto è finito.
   Mi dispiace tanto, amore. Non avrei voluto morire così. Quando la Regina ha sbriciolato il mio cuore, il mio corpo è caduto a terra senza vita, ma la mia anima è rimasta ancora per qualche istante in quella stanza, in quell’anonimo ufficio di una centrale di polizia. Ti ho vista piangere, ti ho sentita chiamarmi mentre mi pregavi di non morire. E mi dispiace, Emma, mi dispiace così tanto. In quel momento mi sono sentito come se il cuore mi fosse stato strappato dal petto una seconda volta, come se la Regina lo stesse di nuovo frantumando tra le mani. Avrei dato qualsiasi cosa per tornare indietro, per appartenere di nuovo a quel corpo e poter riaprire gli occhi e incrociare di nuovo i tuoi.
   Ti avrei stretta fra le braccia, ti avrei sussurrato di non piangere, che andava tutto bene. Tu probabilmente mi avresti urlato contro e mi avresti insultato per averti fatto prendere uno spavento, ma non me ne sarebbe importato niente. Avrei sopportato tutte le tue urla pur di vederti tornare a sorridere di nuovo.
   Come sono belli i sogni, vero?
   La Regina ha fatto in modo che venissimo separati. Ha fatto sì che io ti facessi soffrire per tutto il tempo in cui lei mi aveva sotto controllo, e infine mi ha ucciso. Forse per ferire te; forse per vendicarsi su di me, perché l’avevo rifiutata come amante.
   O forse perché il suo cuore nero non può concepire altro se non il male, forse perché la Regina ormai vive solo del dolore e della sofferenza degli altri.
   Ma non rimpiango di essere morto. Morirei altre cento volte, per te.
   L’unico mio rimorso è quello di non aver approfittato del tempo che ci era stato concesso. Di non aver compreso prima il sentimento che mi legava a te, di essere stato così cieco quando tutti avevano capito ogni cosa.
   Tutti. Perfino la Regina.
   Perché anche se la Regina riesce a essere felice solo gioendo del dolore degli altri, anche se non sa fare altro che non sia arrecare sofferenza e il suo cuore è nero come la morte, uccidendomi a dimostrato di aver intuito la verità.
   E la verità era che noi due ci amavamo.
   Tu sei il mio Vero Amore, Emma. Se questo te l’avessi detto di persona, tu probabilmente avresti negato con tutte le tue forze, ma ora che sai la verità non puoi continuare a far finta di nulla.
   Sei il mio Vero Amore. Probabilmente ne avrai letto nei libri, probabilmente quanto questo sortilegio si spezzerà i tuoi genitori te ne parleranno all’infinito, ma in fondo al cuore saprai di averlo provato. Perché il Vero Amore è in grado di cambiare le persone, il Vero Amore spezza ogni sortilegio.
   E tutto questo è successo con me.
   Sei riuscita a cambiarmi, Emma. Ho trascorso ventotto anni senza mai riuscire a provare nulla di più che una forte attrazione per la Regina, chiedendomi ogni volta perché non sentissi qualcosa di più forte, cosa ci fosse di sbagliato in me, se davvero ero incapace di amare come avevo iniziato a credere.
   E poi sei arrivata tu. Viene quasi da sorridere al pensiero che è stato proprio come in quei vecchi film d’amore. Sei riuscita a cambiarmi, Emma, sei riuscita ad annullare l’effetto che la maledizione della Regina ha avuto su di me. Sei riuscita a farmi innamorare di te nonostante mi avessero strappato il cuore dal petto.
   Ricordi quando stavo male, e ti avevo confidato che mi sentivo come se mi avessero sottratto il cuore? Tu mi hai posato una mano sul torace, proprio all’altezza di quel cuore che non c’era, e mi hai sussurrato di non preoccuparmi, che tu quel cuore lo sentivi battere. Non mi ero mai soffermato ad ascoltare il battito del mio cuore, Emma. Forse perché non ci avevo mai pensato, o perché davvero non c’era niente da ascoltare. Quel cuore non aveva mai battuto, Emma, non l’aveva mai fatto fino a quel momento in cui tu l’hai sentito pulsare dentro di me. E, per la prima volta, l’ho sentito anch’io.
   E poi, quando finalmente ho compreso di amarti, il Vero Amore ha fatto il resto. All’inizio ero spaventato, perché quando ti baciavo avevo come delle allucinazioni, visioni di un passato sconosciuto e familiare allo stesso tempo. Ma poi, ho capito anche quello. Grazie a te ho imparato ad amare, e sono riuscito a ricordare.
   A quel punto, ho davvero iniziato a sperare. A credere che avremmo potuto farcela. Che avremmo sconfitto la Regina, che avremmo liberato Storybrooke dal sortilegio e che anche noi avremmo avuto il nostro lieto fine.
   E poi, tutto è finito, nel peggiore dei modi.
   So che è poco e che adesso non vale nulla, ma tutto ciò che posso dire è che mi dispiace, mi dispiace tanto, Emma. Non avrei voluto farti soffrire. Non avrei voluto lasciarti così.
   Sai, a volte penso a come sarebbe potuto essere. A come sarebbero state le nostre vite se la Regina non mi avesse strappato la mia prima ancora che queste potessero cominciare. Quell’ultima sera, quando ti ho preso il volto fra le mani, mi sei sembrata così felice…saremmo potuti esserlo per sempre. Io e te, e anche Henry. Come nelle più belle favole, e vissero per sempre felici e contenti.
   Già, le favole…nessuno te l’ha mai detto, e forse nessuno te lo dirà mai, ma una volta, molto tempo prima che tu nascessi, io ho salvato la vita a tua madre. La Regina mi aveva incaricato di ucciderla, ma io non ci sono riuscito, e l’ho lasciata libera. Tempo dopo, quando la rincontrai, Biancaneve era incinta di te, e mi ringraziò per averla risparmiata. Senza di te, mi disse, la mia bambina non sarebbe mai venuta al mondo.
   Qualcuno direbbe che, in un certo senso, io e te eravamo destinati. Non so se questo è vero; so solo che sono felice di non aver ucciso Biancaneve – non solo per aver risparmiato la sua vita, ma anche per aver permesso alla tua di venire alla luce.
   A volte mi chiedo come sarebbero andate le cose se tutto questo non fosse mai successo. Se la Regina non avesse lanciato questo sortilegio, intrappolandoci tutti qui, e tu fossi cresciuta a corte, con i tuoi genitori, come una principessa…cosa sarebbe successo, Emma? Ci saremmo incontrati? Ci saremmo innamorati come qui a Storybrooke?
   Forse le cose sarebbero state più semplici, o forse non sarebbe mai successo nulla, forse tu non avresti voluto un povero cacciatore. O forse, avremmo potuto avere il nostro lieto fine.
   Tante domande, e nessuna risposta. Sono sciocco a continuare a rimuginare su una vita che non è mai esistita e mai esisterà, ma il passato mi è stato sottratto tempo fa, e tu, il mio presente e futuro, siete scomparsi quando sono morto. Non mi resta altro che sognare.
   Come ti ho detto, se stai leggendo questa lettera allora ce l’hai fatta. Sei riuscita a spezzare il sortilegio, e sei tornata a casa insieme alla tua famiglia. Spero che ora tu sia felice insieme ai tuoi genitori e a tuo figlio.
   Non so se pensi ancora a me, ogni tanto. Sappi solo che, anche se sono morto, io ti penso sempre. E spero che, un giorno, da qualche parte, io e te ci rincontreremo.
   Ti amo, Emma. Ti ho sempre amato, e sempre ti amerò.
   Ricordati questo, Emma. Ricorda che ti amo.
   Per sempre tuo,
 

Graham

 
 
 
 
 
Angolo Autrice: Ehm…sì…allora…Troppo melensa, dite? Avete ragione. Ma che ci posso fare? Mi è venuta così…
Il punto è che ancora dopo ben due stagioni e circondata da fan di SwanFire, Captain Swan, Wooden Swan e Swan Queen, io non riesco a non shippare la Hunter Swan. Né riesco ancora ad accettare la morte di Graham. Spero ancora che, una volta tornati in FTL, lui resusciti e viva per sempre insieme a Emma. E’ più forte di me, scusate.
Comunque…è la prima ff di questo genere che scrivo, e una recensione anche critica mi farebbe un gran piacere :).
Grazie per essere passati da qui :).
Ciao!

  
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