Fanfic su attori > Johnny Depp
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Autore: BettySue    21/07/2013    4 recensioni
Rachele è una giovane e bella ragazza italiana. Come molte altre ragazze, il suo idolo è Johnny Depp, ma lei a differenza delle altre, non pensa minimamente ad incontrarlo perchè le sembra troppo impossibile e irreale.
Ma un giorno, il destino..
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti.. sono BettySue e finalmente dopo vari tentativi sono riuscita a pubblicare la mia prima ff. Spero vi piaccia, buona lettura :)

 

 

Mi svegliai di botto balzando dal letto. Mi guardai intorno senza capire per un po’ dove fossi, poi misi a fuoco e riconobbi la mia poltrona da lettura ancora in ottime condizioni nonostante fosse in questa casa da più o meno 50 anni. Era stata utilizzata pochissime volte, e alla morte del mio caro nonno decisi di tenerla. Era veramente comoda e adoravo leggere lì, tanto che quasi sempre mi scappava il pisolino vista la comodità.

Guardai la sveglia che segnava le quattro del mattino con quei suoi numeri enormi tinti di rosso che si potevano leggere benissimo anche nel buio più pesto. Mi voltai ed ebbi un tuffo al cuore quando vidi la mia sagoma allo specchio. Quella sensazione mi fece rabbrividire e riportò alla mia mente il brutto sogno che mi aveva svegliato così brutalmente.

 

<< Noooooo.. >> urlai piangendo a più non posso. Vidi il mio uomo portato via da un’ambulanza. Portava una maschera che gli permetteva di respirare solo perché attaccata ad una bombola di ossigeno; altri fili gli fuoriuscivano dal petto e una donna, un’infermiera, lo medicava al meglio visti i pochi strumenti a disposizione. Avrei voluto disperatamente salire su quella macchina infernale che stava portando via il mio amato, ma la polizia mi costrinse a dichiarare l’accaduto.

<< Descriva ora e dinamica dell’incidente. >> disse un agente.

<< Ero in macchina con.. con.. >> le parole mi morirono in gola in un urlo sordo e straziante. Le lacrime iniziarono a scendere a fiumi. L’agente parve totalmente insensibile a questo, e senza rivolgermi lo sguardo << Con?? >> chiese con talmente tanta freddezza da far gelare il sangue.

<< Con.. il mio ragazzo. >>

<< Fornisca nome e cognome del ragazzo. >>

<< Johnny.. Johnny Depp. >> vidi la mano dell’agente, che fino a poco prima volteggiava con una penna su un foglio bianco che aspettava di essere riempito, paralizzarsi. Alzò lo sguardo e i miei occhi incrociarono i suoi che mi penetrarono così in fondo che mi sentì trapassare. << Senta non ho voglia di scherzare. Siamo in piena notte, nel bel mezzo della strada, sull’orlo di una tragedia e lei pensa a scherzare? Su, dica nome e cognome del ragazzo che prima finiamo e meglio è! >> trovai quelle parole così spregevoli che mi trattenni non so con quale forza, visto che le avevo perse tutte, dal tirargli un ceffone. << Johnny Depp, le ripeto. >> dissi con disprezzo.

<< Ma allora lei proprio non capisce. Se non vuole collaborare con me sarà meglio portarla in questura dove, magari, si deciderà a parlare al mio superiore. >> disse senza prendere mai fiato. << Glielo ripeto, Johnny Depp. >> non so cosa gli fece cambiare idea, forse il mio sguardo avvilito o i fiumi di lacrime che scendevano ininterrottamente sulle mie guance, ma si convinse. Stava per ricominciare con le sue domande asfissianti di quell’interminabile interrogatorio quando improvvisamente squillò il mio cellulare. Lo ignorai. Non avevo la minima intenzione di rispondere in questo stato. Probabilmente nessuno, neanche mia madre, mi avrebbe riconosciuta vista la voce quasi inesistente per via delle troppe lacrime e del dolore. Il telefono non smetteva di suonare così decisi di dare una sbirciatina per vedere chi fosse. Le mie mani iniziarono a tremare come non mai e il mio corpo parve assalito da una febbre improvvisa che mi fece sudare nonostante il gran freddo che quella notte ci offrì. Lessi “ Johnny ” e il mio cuore per un attimo, che mi sembrò interminabile, si fermò. Esitai a rispondere, ma dopo un po’ dissi << Pr-pronto? >>

<< E’ lei la signora Rachele? >> non riconobbi la voce.

<< Si, ma lei ch- >>

<< Chiamo dal California Hospital. Sono la dottoressa Hoffman. Scusi se la disturbo a quest’ora della notte, ma il suo numero è l’ultimo in uscita. La prego di venire qui al più presto perché Johnny è in gravissime condizioni. >> mi interruppe così dandomi la notizia a bruciapelo. Le parole non mi uscirono di bocca e, improvvisamente, svenni.

 

Altro che brutto sogno, quello fu un terribile incubo. Mi accorsi di essere in un bagno di sudore e istintivamente mi alzai dal letto per fare una doccia che speravo potesse risollevarmi. Uscita mezz’ora dopo dal bagno, mi rimisi a letto cercando di riaddormentarmi, completamente ignara di quello che mi sarebbe successo quel giorno.

 

 

Alloooraaa?? Piaciuto il primo capitolo??? Spero di si.. e allora recensite recensite. Accetto qualsiasi commento, anche critiche. Bacioni e al prossimo capitolo, BettySue :)

  
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