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Autore: Muse_on_Mars92    21/07/2013    1 recensioni
" ...e lo stringe a sè come se non ci fosse un domani. Come se tra le sue mani avesse tutto il mondo. E io mi sento sprofondare all’inferno sapendo che, con un solo passo falso, quel mondo potrei strapparglielo via in un momento. Sono un mostro ! "
Tutti noi abbiamo dei segreti, alcuni li riveliamo, altri li custodiamo dentro di noi, gelosamente. A volte, sono proprio quelli inconfessabili a farci più male . Il nostro Dominic lo sa bene ! vi state chiedendo di cosa parlo ? aprite e lo scoprirete subito.....
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Dominic Howard, Kate Hudson, Matthew Bellamy
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Aloha ! questa è la seconda storia che pubblico su questo sito , per favore siate clementi con me ! :) Ma soprattutto , abbiate pazienza se ogni tanto mi vengono questi scleri che ho anche il coraggio di scrivere xD Mi scuso in anticipo per i possibili ORRORI grammaticali e di punteggiatura che potrebbero esserci . Sono una schiappa, se scrivo lo faccio giusto per divertirmi un po' non per vera passione. 


DESCLAIMER : I Muse non mi appartengono. I fatti narrati sono frutto della mia immaginazione, non esistono e non sono mai esistiti nella realtà. Non scrivo a scopro di lucro ma solo per evadere dal mondo. Detto questo buona lettura, fatemi sapere cosa ne pensate !




Musica alta, gente che balla, luci, flash e caos. Quella notte I muse festeggiavano la fine di un altro
importantissimo tour. Una notte come tante altre , si direbbe. Una notte dove l’alcool fa da padrone. Una notte che solo una rockstar come lui può concedersi. Una notte maledetta.

 

FLASHBACK:
<>  chiedo disorientato. Mi ha portato a casa loro, da quello che riesco a capire. Sono sbronzo fino all’ultimo goccio di sangue ma la consapevolezza di quello che sta per succedere si fa spazio nella mia coscienza. La donna dai capelli biondi sorride lasciando intravedere la sua dentatura perfetta.

<< oh, andiamo lo sai benissimo !>> risponde e mi afferra il collo con entrambe le mani. Iniziamo a baciarci con foga.  Da quanto desideravo questo momento ? da quanto desideravo lei ?
<< sei sicura che sia una buona idea ?>> chiedo con il fiato corto. Nei suoi occhi compare una luce diversa, sono languidi di desiderio e solo quel particolare serve ad eccitarmi di più.
<< non sarà di ritorno prima di domani mattina !>> ride maliziosa lei, la dea della bellezza. Rido rocamente anche io, mentre mi avvento su di lei facendola scontrare contro il muro. Ormai non aspetto altro, voglio farla mia. Inizio a premere il mio corpo sul suo, lei ansima e freme cosi forte che le cadono le chiavi della porta dalle mani.
<< non qui Dom, potrebbe vederci qualcuno, entriamo>>  mi dice e si scosta da me dopo un bacio passionale. Io sono impaziente, ormai ha innescato la bomba che è dentro di me. Sento che se non si sbriga perderò il controllo e la farò mia proprio qui, sullo zerbino della loro villetta. La osservo mentre si china per raccogliere le chiavi vicino ai nostri piedi con mani tremanti. Le bretelle del suo vestito sono calate sulle braccia, la gonna che le ho alzato prima le scopre ancora una coscia. Un brivido mi percorre la schiena quando sento la toppa della serratura aprirsi. Lei mi guarda maliziosamente e inclina un po’ la testa di lato forse per capire quali emozioni sto provando adesso. Vengo scosso da altri brividi più violenti quando sento i suoi occhi che si fermano sulla mia sporgenza,  sotto la cintura dei miei pantaloni. A questo punto non ci vedo più, la afferro per mano e me la trascino dentro casa come una furia. Lei ridacchia divertita, io richiudo la porta con un piede e con poca galanteria la spingo fino al primo divano che mi ritrovo tra i piedi, posizionandomi su di lei. Mentre le mie mani si insinuano sotto il suo vestito, davanti agli occhi mi passano altre scene legate a quel divano. Le mille birre che ci siamo scolati insieme io e lui, mentre giocavamo alla playstation, i pomeriggi passati a bere thè come perfetti inglesi mentre chiacchieravamo del nostro futuro, le lotte improvvisate quando aveva voglia di stuzzicarmi…..eppure niente di tutto ciò serve a farmi fermare. La donna sotto di me è affamata, si muove energicamente per far scontrare ogni molecola del suo corpo al mio. Mi permette di insinuarmi di più tra le sue gambe tirandosi su la gonna del vestito. Adesso ho raggiunto il punto di non ritorno. Entro completamente in ecxtasy. Mi mordo un labbro per non gemere.
<< Ti voglio…..Kate>> dico in un sospiro. Mentre pronuncio quelle parole il senso di colpa mi fa appesantire il cuore. So che sto per fare una cosa sbagliata,  ma so anche che il proibito piace a tutti . Lo sai anche tu Matthew…..e so anche che se venissi a scoprire una cosa del genere, tu non mi perdoneresti mai. Scusami amico mio se stanotte sto per rubarti via la donna della tua vita.


 
UN MESE DOPO:
<< Pronto ?>> rispondo, sbadigliando, al telefono. Do uno sguardo veloce alla sveglia sul comodino di casa mia,  segna le 03:20 del mattino. Dall’altra parte del telefono sento il suono di alcuni singhiozzi leggeri. Aggrotto la fronte.
<< pronto chi parla ?>> chiedo per la seconda volta . Una voce suadente si decide a rispondere, quella voce la riconoscerei tra tante.

<< sono Kate>> dichiara, ma l’avevo già capito prima che me lo dicessa. La sento scoppiare in un pianto silenzioso. Mi allarmo subito.
<< che succede Kate ? tutto bene ?>> chiedo preoccupato, non l’avevo mai sentita cosi sofferente, forse ha litigato di nuovo con Matt.
<< no che non va tutto bene !>> mi inveisce contro con una rabbia che le sgorga dalle viscere. Sono confuso.

<< che hai ?>> tento di chiedere per capire quello che le sta succedendo. Altri singhiozzi convulsi.
<< ho che sono incinta, Dom.>> e quelle parole sono come una doccia fredda per me.
<< e perché lo stai dicendo a me ?>> chiedo subito mentre mi si stringe lo stomaco in una morsa.
<< perché….perchè il padre non è Matt >> resto di stucco con la bocca e gli occhi spalancati.
<< cosa stai insinuando ?!>> quasi urlo incredulo. Lei si lascia andare ad un altro pianto colpevole
<< Dom quello che porto in grembo è tuo figlio >> la voce della donna, che mi ha rapito quella notte di un mese fa, viene rotta dal pianto. Mi alzo di scatto dal letto, non può essere vero !
<< ne sei sicura ? >> chiedo ancora agitato.
<< certo che ne sono sicura!  non sono cosi svampita come credi !>> è di nuovo arrabbiata, come se ce l’avesse con me. A quelle parole lo stomaco va in subbuglio, un conato di vomito mi scappa dalle labbra e faccio fatica a reprimerlo tutto.
<< Kate….io non…>> farfuglio qualcosa di insensato, mentre mi appoggio con le spalle e la testa contro il muro. Gli occhi chiusi, stretti , come se non volessi vedere la realtà.
<< per favore non dire nient’altro…solo una cosa, dobbiamo nasconderlo a Matt >> è ferita, forse dalla mia reazione o da quello che, lei ha intuito, stavo per dire.
<< e…. come ?>> chiedo cercando di fare mente lucida ma, ogni volta che provo a fare chiarezza,  i pensieri si smuovono dentro la mia mente e sollevano solo un gran polverone.
<<  l’ultimo rapporto che ho avuto con lui risale ad un mese fa,  proprio quando noi…..quando noi…insomma hai capito >>  s’interrompe colpevole. Annuisco disperato dall’altra parte della cornetta anche se non può vedermi.
<< sarà il nostro segreto….>> Mi raccomanda piangendo e poi interrompe la chiamata. Resto lì, immobile,  con ancora la cornetta del telefono tra le mani. Mi lascio scivolare a terra restando contro il muro poi mi porto la testa tra le mani e le ginocchia.
<< cos’ho fatto ? come ho potuto ? >> penso mentre lacrime piene di disprezzo verso di me si fanno strada sulle mie guance. Sono un lurido verme schifoso, come ho potuto farti questo Matt ? e come potrei continuare a mentirti per il resto della mia vita adesso ?

 
 
9 MESI DOPO:

Sono nello studio di registrazione, con Matt e Chris,  mentre cerchiamo di incidere una nuova canzone nell’album. Il suo nome è Follow me.  Matt l’ha dedicata a quello che crede suo figlio.  Ha registrato il battito cardiaco della prima ecografia che ha fatto con Kate e l’ha incastonata in questa canzone. Da quando ha saputo che la sua amata aspettava un bambino, il SUO bambino, il mio migliore amico ha tirato fuori l’istinto paterno che c’è in lui. Quello che da piccolo non ha mai avuto da suo padre ed è diventato un altro uomo, un uomo responsabile e maturo. Quello che non sono stato io , quella famosa notte, e quello che non sarò mai io nei giorni a venire. Succede tutto in un attimo , pensieroso come sono faccio fatica a comprendere dall’inizio. Il cellulare di Matt squilla improvvisamente sulla console, lui si precipita a rispondere. Dice poche parole frettolose e balbettate, sembra spaventato ma esaltato allo stesso momento. Lo osservo inerme, con gli stessi occhi di un cieco,  mentre lascia cadere la sua chitarra sul pavimento e corre ad indossare il suo giubbotto di pelle nero abbandonato su un divanetto dello studio. Chris sorride mentre lo guarda , gli fa strani cenni d’incoraggiamento, Matt sorride nervoso poi mi guarda.
<< Dommeh, mi accompagni ?>>  mi chiede riportandomi sulla terra. Scuoto un po’ la testa per riprendermi.
<< accompagnarti dove ?>> chiedo non essendo riuscito a capire nulla di quello che stava succedendo nelle stanza. Matt mi guarda strano, inclina la testa di lato e mi punta addosso i suoi occhioni blu curiosi e tormentati allo stesso tempo.
<< sveglia bell’addormentato nel bosco, sta per nascere mio figlio, alza quel culo e accompagnami in ospedale !” mi dice ed è come se un iceberg mi cadesse addosso, sento il sangue gelarsi nelle vene.
<< ah…>> è l’unica cosa che riesco a dire, preso di sorpresa . Poi mi sforzo di sorridere e mi alzo . Matt mi guarda di nuovo perplessp , si acciglia per qualche secondo e mi scruta. Mi sento subito sotto accusa solo dal suo sguardo e distolgo i miei occhi dai suoi dirigendomi verso l’uscita.
<< qui qualcuno dovrebbe smetterla di fare uso di cocaina !>>  sento la sua voce dietro di me , poi mi da un leggero schiaffetto sul collo mentre mi sorpassa sorridendo ed apre la porta . Chris ride a crepapelle. Io sto sudando freddo e mi sento malissimo ma non lo do a vedere, rido forzatamente ed esco dallo studio. Mi ritrovo ad inseguire Matt per la scalinata che la percorre come se avesse delle saponette sotto ai piedi. Sento il suo continuo parlottare nervoso mentre guida come un pazzo verso l’ospedale, ma onestamente non lo sto sentendo. Mi gira la testa , ho continui crampi allo stomaco e mi sento cosi tanto colpevole mentre il mio amico è su di giri e freme dalla voglia di vedere il bambino, il SUO primo bambino.

Arrivati in ospedale Matt si precipita dentro alla sala operatoria per stare vicino a Kate ma esce dopo nemmeno 15 minuti. E’ svenuto due volte e i dottori, esasperati,  l’hanno cacciato via. Continua a fare domande che, spesso,  si ritrova a rispondere anche da solo e fa avanti e indietro per il corridoio.
<< ma quanto ci vuole ancora ?>>  mi chiede per l’ennesima volta con quello sguardo da bambino curioso che solo lui sa ancora fare di fronte ad una novità. Io scuoto il capo in segno negativo,  me l’avrà chiesto già una decina di volte e non so più cos’altro rispondergli se non questo.
Poi improvvisamente dall’altra parte della porta sentiamo un altro suono. Il pianto di un bambino. Il bambino di Matt e Kate. Il mio amico corre subito verso la porta, io preso da non so cosa faccio lo stesso.
<< è nato !>> urla Matt e spontaneamente mi avvolge le mani intorno al collo abbracciandomi forte.
<< congratulazioni Bells…adesso sei papà “ le mie poche parole piatte, mentre una fitta di dolore mi attraversa il cuore. Bells  inzia a piangere sulla mia spalla, proprio come ha fatto l’ultima volta a 14 anni quando suo papà è andato via di casa ma con l’unica differenza che queste sono lacrime di Gioia. Le porte della sala operatoria si spalancano e un infermiera dal camice verde esce fuori avvolgendo tra le braccia un pargoletto.
<< Congratulazioni signor Bellamy è un maschietto >> dice l’infermiera sorridendo soddisfatta mentre gli porge il piccolo tra le braccia. Tra le sue braccia, non le mie. Matt lo afferra delicatamente e con fare paterno mentre altre candide lacrime gli scorrono in viso e tira su con il naso.
<< Dio Dom, guarda, guarda quanto è bello mio figlio >> e lo stringe a se come se non ci fosse un domani. Come se tra le sue mani avesse tutto il mondo. E io mi sento sprofondare all’inferno sapendo che, con un solo passo falso,  quel mondo potrei strapparglielo via in un momento. Sono un mostro ! Non ho il coraggio di guardare quella scena e mi volto dall’altra parte iniziando a piangere di me stesso . Il mio amico confonde le mie lacrime con lacrime di felicità e mi sorride.
<< Hey piccoletto, vuoi andare dallo zio Dom ?>>  Matt parla con il piccolo e il bambino appena sente il mio nome tende le braccia verso il cielo e stringe l’aria con i piccoli pugnetti. Matthew ride commosso.
<< a quanto pare già gli piaci !>> mi dice Matt e viene verso di me per offrirmi il bambino.
<< ma io non….ho paura di farlo cadere >> cerco di rifiutare gentilmente senza offenderlo, ho troppa paura di quel bambino. Matt ride di gusto.
<<  oh andiamo ! prendilo e basta, voglio che sia tu a tenerlo per primo in braccio dopo di me >>  mi dice sincero lui e senza lasciarmi controbattere mi lascia il piccolo bimbo tra le braccia. Il suo corpicino caldo mi riscalda il cuore. Ho paura ma non posso resistere a lungo senza guardarlo . Cosi, facendo attenzione a non fargli male,  gli scosto la copertina dal viso e lo vedo bene per la prima volta. Ha gli occhietti chiusi, le labbra piccine corrugate e il nasino microscopico.
<< è biondo….>> Dico sorpreso. “Biondo come me “ ma questa parte la tralascio e la tengo nella mia mente.
<< eh già ha preso tutto da Kate….non è meraviglioso ? “ mi chiede Matt, orgoglioso, accanto a me. Annuisco restando incantato da tanta meraviglia.
<< si chiamerà Bingham….>> Mi confida, a quanto pare ha già scelto il nome. Bingham mi piace ma io avevo in mente qualcos’altro per lui, ma già dimenticavo non ho questo diritto ormai, è Matt il suo papà adesso.
<< Benvenuto piccolo Bing…>>  gli sussurro dolcemente. E, come se fosse richiamato da qualcosa di più forte,  il bambino quando sente la mia voce apre gli occhi, scoprendo due smeraldi verdi. Verdi come i miei. Che non hanno nulla a che vedere con gli occhioni blu mare in tempesta di Matt. Mi guarda intensamente e resto rapito. Mi sorride, il suo visino piccolo si contrae facendo apparire due fossette ai lati delle guance,  proprio come le mie. Sorrido anche io di riflesso. E’ un momento cosi intimo tra noi due che Matt resta immobile a fissarci senza emettere una sola parola. Poi il piccolo Bing mi afferra un dito e lo stringe nel suo piccolo pugnetto che è già abbastanza forte. Penso che forse potrebbe imparare a suonare la batteria se ha già tutta questa forza nelle dita già da ora, non mi lascia più andare.
<< Bells, posso insegnarli a suonare la batteria un giorno ?>>  gli chiedo e il mio amico mi guarda stralunato. Poi scoppia a ridere
<< possibile che, anche in momenti come questo,  non riesci a pensare ad altro ?>> mi prende in giro lui, ma non sa quanto sia seria e importante la cosa per me, ho solo questa pretesa adesso nei confronti di questo bambino, solo questo e niente più.
<< dico davvero, posso ?>> gli chiedo non distogliendo gli occhi visivo dal bambino, il MIO bambino. Matt conserva l’espressione divertita sul suo viso e acconsente con un cenno del capo.
<< Grazie Bells…>> sussurro emozionato.
<< sarai come se fossi mio figlio , te lo prometto>> adesso mi rivolgo al bambino che , come se capisse quello che gli sto dicendo, torna a sorridere. In realtà tu lo sei davvero mio figlio.  Matthew accanto a me mi guarda intenerito. “se solo sapessi non mi guarderesti più cosi !” penso ripudiandomi. L’unica cosa che posso fare ora è proteggere questo bambino anche a costo della mia vita pur di vederti sempre cosi felice Matthew !

2 anni dopo :
6 luglio 2013, Roma
<< questa canzone è per mio figlio !>> annunci al pubblico e sei cosi fiero quando lo dici, Matt.
“ che tra pochi giorni compie due anni…“ continuo io dietro di te sussurrando, ma nessuno può sentirmi. Poi parte subito Follow me….

<< Quando l’oscurità cala
E ti circonda
Quando cadi in basso
Quando sei spaventato
e ti senti smarrito
Sii coraggioso

Sto venendo a stringerti ora
Quando tutta la tua forza è finita
E ti senti di aver sbagliato tutto
Come se la tua vita fosse scivolata via

Seguimi, puoi seguirmi
E io non ti abbandonerò adesso
Quando il tuo fuoco si è estinto
Non c’è nessuno,
ti hanno lasciato  come fossi morto

Seguimi, puoi seguirmi
Ti terrò al sicuro
Seguimi, puoi seguirmi
Ti proteggerò.

non permetterò che ti facciano del male
loro ti stanno ferendo, no, proprio
quando il tuo cuore si sta spezzando

Puoi seguirmi, puoi seguirmi
Ti terrò sempre al sicuro
Seguimi, puoi fidarti di me
Ti proteggerò sempre, amore
senti il mio amore, senti il mio amore >>

 

Canti tu Matt ….e io mi ritrovo a cantare insieme a te per tutto il tempo . Canto anche io per Bing, come te, ma tu non lo saprai mai e nemmeno lui.
  
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