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Autore: Dian87    29/09/2004    1 recensioni
Ogni popolo esistente ha i suoi custodi, ma cos'accadrebbe se questi vengono catturati o uccisi? Questo è tutto da scoprire...
Ha partecipato al 12° concorso
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Astryd, ripiega! Teal'c, coprici le spalle!- ordinò il colonnello O'Neill.- Carter, arretra anche tu!-

L’SG-1 riuscì a raggiungere lo Stargate, ma Astryd incrociò un cucciolo di velociraptor, la sua mente tornò a anni indietro, e lei gli sparò, prima che lui l’attaccasse. O'Neill digitò le coordinate della Terra, Carter il codice SG-1 sul GDO mentre Astryd e Teal'c coprivano loro le spalle sparando a qualsiasi dinosauro si avvicinasse a loro.

- Entrare!- ordinò Carter.

In quel momento un dinosauro riuscì a artigliare Astryd, che eliminò il suo aggressore, ma dopo svenne. Carter prese la giovane in braccio e gli altri due membri della squadra le protessero mentre il maggiore portava la ragazza dall’altra parte e dopo entrarono anche i due rimasti.

- CHIUDETE L’IRIDE!- urlò O'Neill.

L’iride, lo scudo protettivo che chiudeva lo Stargate, fu chiuso.

- SQUADRA MEDICA!- gridò Carter, appoggiando la giovane a terra.

Subito una squadra medica si occupò della ragazza e un uomo grassoccio e pelato si avvicinò all’SG-1.

- Cos’è successo?- chiese.

- Siamo stati attaccati da un gruppo di dinosauri, signore.- rispose O'Neill.

- Astryd è stata colpita da un velociraptor, signore, o forse da un troodon.- specificò Carter.

- Andiamo, ho appena ricevuto una chiamata che mi pareva senza senso, ma ora potrebbe avercene uno.- rispose l’uomo e li guidò nel suo ufficio.

L’uomo compose un numero e mise il viva voce in modo che anche l’SG-1 potesse ascoltare la telefonata. Dopo un paio di squilli la persona chiamata rispose.

- Aylin, chi parla sotto numero nascosto?- rispose una voce giovanile e femminile.

- Sono il generale George Hammond dell’aeronautica militare degli Stati Uniti d'America.- di sottofondo si sentì una raffica di mitra.- Cosa sta succedendo?-

- Oh, nulla d’importante: la solita routine.- rispose Aylin.- Per cosa mi ha chiamato? Per Astryd?-

- Sì, nel mio ufficio c’è anche la squadra con la quale lavora la ragazza.-

- Come sta?-

- Astryd è stata ferita da un dinosauro.- rispose Carter.

- Dannazione, passatemi un caricatore!- disse la ragazza, rivolta a altre persone, e, tornando a rivolgersi al generale e all’SG-1.- Di che taglia era?-

- Piccola, perché?- chiese O'Neill.

- Se mi accordate un incontro posso spiegarvelo con calma: qui ci sono almeno duecento UdC che ci stanno venendo incontro a armi spianate.- rispose la ragazza.

- Va bene, ci vedremo a Cheyenne fra tre giorni, davanti al municipio alle sedici, d’accordo?- rispose O'Neill.

- Affermativo. Arrivederci.- rispose la ragazza e chiuse la comunicazione, continuando a combattere.

- Una domanda, signore, cosa sono gli UdC?- chiese Carter.

- Per lei sono gli "Usciti dallo Chapahai".- rispose Hammond.

- C’è un altro Stargate?- chiese Teal'c.

- Sì, ma questa ragazza lo controlla assieme a una sua squadra, anche se non so nulla né di loro né del loro Stargate, non abbiamo informazioni nemmeno dai satelliti militari.-

- Posso andare a vedere come sta Astryd?- chiese Carter.

- Permesso accordato.- rispose Hammond.

 

Tre giorni dopo, a Cheyenne, una ragazza con una fascia legata attorno a un braccio stava aspettando un militare americano, qualunque esso fosse, ma le bastava avere notizie, anche se sapeva che avrebbe dovuto darne altre, era già tanto aver dato il suo nome di battaglia. Aveva lasciato alla sua squadra l’onere di medicare i feriti di ambo le parti e della ricostruzione delle cose distrutte, cosa del quale si sarebbe occupata anche lei medesima. La giovane vide un uomo arrivare in giubbotto di pelle nera e jeans.

- Aylin?- chiese l’uomo, togliendosi gli occhiali scuri.

- Sì, questo è il mio nome di battaglia.- rispose la ragazza.- Il suo, qual è?-

- Sono il colonnello Jack O'Neill dell’SG-1, come mai quella fascia legata attorno al braccio?-

- è sita sul braccio sia perché sono stata ferita, sia per ricordare la morte dei miei genitori, avvenuta in Antartide quando io e Astryd eravamo ancora piccole. Abbiamo visto la morte dei nostri genitori e per poco non vedevamo la nostra.-

- Dove siete state nascoste?- chiese O'Neill, guidandola a una panchina.

- Nel posto più visibile: in mezzo ai ghiacci. Dopo che gli UdC sono entrati nella base di ricerca, la madre ci ha tolto tutti i vestiti, mettendoli su delle bambole e ci ha legate insieme, portandoci nel freddo glaciale di una tormenta di neve, ma abbiamo acquisito capacità psicofisiche migliori dei coetanei e abbiamo visto telepaticamente e in diretta, come direste voi americani, la morte dei nostri genitori.-

- Mi pare di ricordare l’articolo, ma fu trovata solo una coppia di adulti morti, nessuna altra traccia di altri adulti o di bambini.-

- Il nostro segreto non è mai stato svelato: infatti noi non eravamo ancora state registrate all’anagrafe perché siamo nate alcuni mesi prima nella base stessa e l’e-mail non era ancora arrivata all’ufficio anagrafe, non sappiamo nemmeno dove erano vissuti i nostri genitori.-

- Però abbiamo trovato la registrazione di Astryd all’anagrafe.- obiettò O'Neill, non comprendendo appieno.

- L’avete trovata perché era necessaria, raramente i nostri soldati sono registrati, io, infatti, non lo sono ancora, ma sono viva e combatto per vendicare i nostri genitori.-

- Voi siete sorelle.- comprese finalmente il colonnello.

- Sa, dovrei ucciderla per aver scoperto il nostro piccolo segreto, ma non sono in servizio e lei è un uomo fortunato: a tutti serve la sua presenza sia al di qua sia al di là dello Chapahai.-

- Voi derubate gli altri della loro tecnologia?-

- Affatto, come voi siamo esploratori e ci difendiamo con armi esclusivamente umane, anche se opportunamente modificate dai nostri tecnici.-

- Potreste unirvi a noi, così ci sarebbe una tecnologia maggiore per voi.-

- Molti ce l’hanno chiesto, ma nei secoli nessuno di noi ha mai accettato ciò. Da cos’è stata colpita Astryd?-

- Non l’ho visto, ma posso portarti da lei.-

- Magari un’altra volta, colonnello, ora devo proprio tornare al lavoro, ma stia tranquillo che, se avessi già voluto visitare mia sorella gemella, l’avrei già fatto.-

La ragazza attivò un marchingegno nascosto in una tasca della camicia e si teletrasportò via, nel suo campo di lavoro, e perfino il colonnello O'Neill si accorse che quel gruppo era molto più avanti di loro con la ricerca. O'Neill tornò all’SGC e spiegò com’era andato l’incontro, omettendo il fatto che quelle due erano sorelle, ma lo esplicò Teal'c e la dottoressa Fraiser avvisò dei risultati dei test eseguiti sul sangue di Astryd.

- Il suo corpo è pieno di questi anticorpi, ma non capisco a cosa possono servire e sono inattaccabili, mi servirebbe un campione del sangue della sorella per fare un confronto.- disse, indicando gli anticorpi.

- Hai provato con tutto?- le chiese Carter.

- Sì, anche con le radiazioni, ma nulla, rimangono identici.- rispose Fraiser.

- Colonnello O’Neill, c’è una ragazza che la cerca.- disse un soldato, entrando nel laboratorio.- è al posto di blocco.-

- Arrivo. Viene anche lei, generale Hammond?- chiese O'Neill.- Così avrà un’impressione migliore di noi e il suo gruppo si potrebbe alleare. Sono molto avanti con la tecnologia.-

- D’accordo.-

Lasciarono il laboratorio e raggiunsero il posto di blocco, dove Aylin stava aspettando pazientemente il colonnello, ma fu sorpresa, anche se non lo mostrò esteriormente, di vedere assieme a lui il generale Hammond.

- Come mai da queste parti?- chiese O'Neill.

- Il consiglio si è riunito e ha deciso di accettare la vostra proposta di alleanza, tuttavia…-

- Non potete darci la vostra tecnologia.- l’interruppe O'Neill.- Vero, Aylin?-

- Affatto, avrete tutto, tuttavia vorrebbe avere ancora un po’ di tempo per contattare tutti i capisquadra dislocati nel mondo e vorrebbe avere notizie certe sulla condizione di Astryd.-

- Va bene, venga con me, potrà vedere da sola le condizioni di Astryd. Per ora sembra in coma.- disse Hammond, guidandola nei sotterranei del monte Cheyenne.

Aylin vide la sorella prima con la mente che con gli occhi e conosceva anche le sue condizioni cliniche.

- Non è in coma, è in iprestasi, una sorte di morte apparente che abbiamo usato quando eravamo piccole per salvarci la vita nel gelo.- informò Aylin.- Posso andare da lei? Così posso risvegliarla.-

- L’accompagni, colonnello.- ordinò Hammond.

Aylin entrò nella stanza e scosse leggermente Astryd, che si risvegliò.

- Cos’è successo, sorella?- chiesero contemporaneamente e sorrisero.

- Il consiglio ha deciso di allearci all’SGC.- disse Aylin.

- Non l’avevano mai fatto, prima d’ora.-

- Stiamo perdendo sempre più terreno e le nuove leve non hanno la nostra stessa tempra, ricordi che ognuno del nostro anno è stato esposto a climi estremi a causa dei nemici UdC?-

- Sì, come noi e diversi di noi. Io sono stata colpita da uno troodon e il mio corpo è andato da solo in iprestasi. Come sono le nostre nuove leve?-

- Te l’ho detto, non hanno la nostra tempra e ho sentito che alcuni hanno consigliato di unirci a grandi industrie militari per avere vantaggi economici, che non ci sono mai interessati.-

- E che sono anche pericolosi, lo Chapahai che era da noi in Antartide ora si trova all’Area 51, lo sai?-

- Ho sentito voci telepatiche che lo dicevano. Però è strano, i tuoi anticorpi non avrebbero dovuto mandarti in iprestasi senza un tuo comando. Dove ti trovavi?-

- Su un mondo pieno di dinosauri e c’erano alcuni che comandavano su tutti. C’erano anche umani… però… erano… schiavi.-

Astryd cominciò a singhiozzare e Aylin la strinse al petto, sussurrandole dolci parole di conforto e ondeggiando un po’ finché non si fu calmata, come avrebbe fatto loro madre.

- Chiederò il permesso di farti una trasfusione con il mio sangue: se i tuoi anticorpi sono impazziti, con i miei dovrebbero rimettersi a posto.-

- Sei mai andata su altri mondi?-

- Qualche volta, quando il dovere lo richiedeva. Ora riposati, è stato un brutto shock e devi riprenderti.-

- Colonnello O'Neill, venga fuori con le due ragazze.- ordinò il generale Hammond.- C’è una comunicazione dall’ultimo pianeta che avete visitato.-

- Sono loro.- mormorò Astryd.

- Andiamo, sorella. Ci sarò io a proteggerti e comunque per ora sono solo collegamenti video.- rispose Aylin, liberando la sorella da tutti gli strumenti medici assieme alla dottoressa Fraiser, appena arrivata.

Le due ragazze e il colonnello O'Neill andarono della stanza di controllo dello Stargate e da lì videro l’immagine di una persona che era, sicuramente, il frutto di un’evoluzione che aveva per base i dinosauri. L’essere si schiarì la voce preparandosi al discorso che aveva da fare all’SGC e alle ragazze, con Aylin che aiutava la sorella a reggersi in piedi.

- Abitanti di Taurì, voi avete due cose che ci appartengono, le due ragazze che sono lì presenti, sono nostre schiave e noi le rivogliamo.-

- Non so chi tu sia.- rispose Aylin, anticipando il generale Hammond.- E non so nemmeno perché tu ci voglia, ma sappi solo che noi siamo nate in Antartide, durante una tormenta di neve alcuni mesi prima del vostro attacco, e non siamo registrate all’anagrafe dalla nascita, io per il mondo non esisto ancora. Non puoi dirci tue schiave perché sappiamo come siamo nate, ma, soprattutto, sappiamo che non ci avete mai catturate: nessuno è uscito nella tormenta a cercarci, avevate le bambole e, credendole noi, le avete portate via.-

- Così tu sei la sorella indomita, che ci ha creato così tanti problemi in passato, mille duecento anni fa, ma non ti abbiamo ancora dimenticato, Aylin, ultima discendente attiva della feccia umana rivoltosa di questo pianeta, però immaginavo che la capsula con le tue cellule fosse andata distrutta quel giorno di seicento anni fa. Dateci queste due ragazze e ritireremo le nostre truppe dal pianeta.-

- Stai parlando forse di quelle duecento unità uscite dal nostro Chapahai? Le abbiamo già eliminate e sono sotto chiave, nonché sotto interrogatorio.-

- Dannata Aylin!- esclamò l’essere.- Tutte quelle nostre truppe trucidate così barbaramente!-

- Ehi! Noi siamo stati appena gentili! Vieni a vedere la vita che si conduce nelle basi sotterranee, prima di parlare, o non venire proprio se vuoi conservare le tue idee!- rispose, insospettabilmente, Astryd, ma dopo tossì.

- Accidenti a te, sorella, non affaticarti: è già tanto se ti reggi in piedi finché non facciamo la trasfusione!- esclamò Aylin, preoccupata per la salute della sorella.

- Starà meglio quando tornerà qui.-

- SCORDATELO!- urlò Aylin.- ORA SONO IN IPRESTASI, SENTI GIÀ LA MIA FORZA OLTREPASSARE IL COLLEGAMENTO E RAGGIUNGERTI? QUESTO È SOLO UNA PICCOLA PARTE DEL MIO POTERE. VEDRAI COS’ACCADRÀ QUANDO LE TUE TRUPPE TORNERANNO SUL LORO PIANETA, MA ALCUNI SOLDATI VOGLIONO RESTARE QUI PERCHÉ NOTANO LA DIFFERENZA TRA LE DUE REALTÀ: NOI NON LI COSTRINGIAMO A COMBATTERE, LI LASCIAMO ALLE LORO INCLINAZIONI NATURALI.-

- ORA ANCH’IO SONO IN IPRESTASI, NELLA MIA VERA IPRESTASI.- disse Astryd, raddrizzandosi anche grazie all’aiuto della sorella.- NOI SIAMO LE CUSTODI DELL’UMANITÀ, IN QUALUNQUE ZONA ESSA SI TROVI E SIAMO STUFE DI NOTARE LA CONDIZIONE IN CUI VOI STATE TENENDO LA PARTE DI UMANITÀ CHE AVETE RAPITO E SONO ANCHE SORPRESA CHE ESSERI INTELLIGENTI COME VOI NON L’ABBIAMO CAPITO.-

- Che intendete dire, schiave umane?-

- CIÒ CHE IO E MIA SORELLA STIAMO CERCANDO DI DIRTI È CHE SE NON CAMBIATE IL MODO DI VIVERE CON GLI ESSERI UMANI, SE NON COMINCIATE A FARE TUTTI PARTE DELL’ECOSISTEMA DEL VOSTRO MONDO, SAREMO COSTRETTE A INTERVENIRE.- rispose Astryd, la diplomatica.

- TUTTI COLORO CHE APPOGGERANNO IL TUO STILE DI VITA VERRANNO ELIMINATI, TRANNE CHI VERAMENTE SI È ACCORTO CHE LA VOSTRA VIA È ERRATA.- continuò Aylin, la combattente.- DA QUANDO L’UMANITÀ ESISTE, NOI ESISTIAMO, CONTROLLIAMO IL RAPPORTO CON LE ALTRE RAZZE E ABBIAMO RAPPORTI CON I LORO CUSTODI.-

- SAPPIAMO CHE I CUSTODI DI ALCUNI POPOLI STANNO PER MORIRE, COME QUELLI DEGLI ASGARD, MA CERCHIAMO DI AIUTARLI COME ABBIAMO FATTO CON I CUSTODI DEL TUO POPOLO, ANCHE SE NON SONO RIUSCITI A FARE MOLTO, AVENDO UN CAPO CORROTTO COME TE.-

- CHE FINE HANNO FATTO I VOSTRI CUSTODI? PERCHÉ NON AVETE MAI DATO LORO ASCOLTO? LORO SONO COME NOI, NELLE PICCOLE COSE DANNO UNA MANO CHE SERVIRÀ PER TUTTO IL POPOLO. COSì COM’ERA STATO DECISO CHE MIA SORELLA STESSE NELL’SGC PER GIRARE IL COSMO, COSì PER ME ERA PREVISTO GIRARE PER LA TERRA E CONTATTARE I POTENTI DELLE NAZIONI CHE AVEVANO GLI CHAPAHAI E COSÌ DOVEVA ESSERE PER VOI. TE LO DICO IO DOVE SONO I VOSTRI CUSTODI: SONO IN GIRO PER IL COSMO PER CERCARE AIUTO PER LA LORO DIFFICILE CONDIZIONE. ERAVATE UN POPOLO COSì INTELLIGENTE, ORA SIETE SOLO COSì STUPIDI. MI FATE PENA…-

- Ora basta! Come vi permettete di parlarmi così spudoratamente?! Ve lo dico io dove sono i nostri custodi, insulse ragazzine! Sono qui e sono stati proprio loro a indicarci questo tipo di vita.-

- CERCHI SOLO UNA VIA DI FUGA: OGNI BAMBINO SA LE CARATTERISTICHE DEI CUSTODI CHE SONO SEMPRE IDENTICHE PER OGNI POPOLO.- rispose Aylin, anticipando la sorella.

- FACCI PARLARE CON I CUSTODI E VEDREMO SE è VERAMENTE COSÌ.- l’interruppe la sorella.

- MA SE LI AVETE UCCISI, E CIÒ È PIENAMENTE POSSIBILE, NEL GIRO DI ALCUNE GENARAZIONI IL VOSTRO POPOLO MORIRÀ, MASCHI E FEMMINE DIVERRANNO STERILI SIA SINGOLARMENTE SIA DI COPPIA E LE CELLULE VOTATE ALLA CLONAZIONE MORIRANNO.- continuò Aylin.

- Che forza!- sussurrò, sorpreso, O'Neill a Hammond.

- NON RIMARRÀ PIÙ NULLA DI VOI, COM’È SUCCESSO PER ALTRI POPOLI, PERSINO GLI ANTICHI ERANO PIÙ INTELLIGENTI DI VOI E SI SONO RICREDUTI, ELEGGENDO ALTRI DUE CUSTODI GIUSTI CHE AVEVANO RIMPIAZZATO QUELLI UCCISI, MA LA LORO FORZA NON ERA SUFFICIENTE.- disse Aylin.- TUTTO CIÒ CHE È RIMASTO DI LORO SONO GLI CHAPAHAI, CHE HANNO COSTRUITO PER METTERSI IN COLLEGAMENTO CON ALTRI POPOLI COME È STATO SUGGERITO DAI LORO CUSTODI.-

- Insulse ragazzine, non osate parlarmi così: evidentemente quando siete nate l’ordine era già stato alterato, nessuno può più salvare nessun altro. Tutti i custodi stanno morendo e voi non farete eccezione, vedi la custode tua sorella Astryd, se non mi credi, Aylin.-

- MIA SORELLA È ANDATA IN UN’IPRESTASI SBAGLIATA A CAUSA DEI TUOI SOLDATI CHE L’HANNO COLPITA: SE LORO NON L’AVESSERO FATTO CIò NON SAREBBE MAI SUCCESSO. MA CON LA TRASFUSIONE DEL MIO SANGUE TUTTO QUESTO FINIRÀ E MIA SORELLA ASTRYD, TORNERÀ UNA NORMALE CUSTODE, COME PRIMA.-

- VEDI, NOI SIAMO GIOVANI, CHIEDITENE IL PERCHÉ.- disse Astryd.- SIAMO GIOVANI PERCHÉ IL POPOLO DELLA TERRA È UN POPOLO GIOVANE CHE VA SEMPRE AVANTI CON RICERCHE E LE SCOPERTE IN TUTTI I CAMPI, MIA SORELLA STA FACENDO UN BUON LAVORO QUI E NE SONO FIERA: FINALMENTE IL LAVORO DI MILLENNI STA DANDO I SUOI FRUTTI E PRESTO CI SARÀ LA CALMA ANCHE SU QUESTO PIANETA COSì COM’È STATO PER MOLTI ALTRI POPOLI. SE I VOSTRI CUSTODI FOSSERO STATI ASCOLTATI ANCHE VOI AVRESTE RAGGIUNTO QUESTO LIVELLO DI PACE INTERIORE AL PIANETA.-

- Ora basta! Tornate a essere ciò che eravate dalla nascita.-

- NO, PERCHÉ SE NOI DIVENISSIMO TUE SCHIAVE TUTTO IL POPOLO DELLA TERRA DIVERREBBE TUO SCHIAVO E NOI SIAMO QUI PER EVITARLO.- disse Aylin.- ASSAGGIA UN PO’ DI POTERE DEI CUSTODI E DIMMI: È VERAMENTE COSÌ IMPORTANTE AVERE UN POPOLO SCHIAVO PIUTTOSTO CHE ALLEATO? CHI È CHE VI SPINGE A SOTTOMETTERCI? È VERO, ANCHE NOI FACEMMO I NOSTRI ERRORI DI GIOVENTÙ NON NEGANDO QUANDO CI CHIAMAVANO "DEE", MA DOPO SIAMO MIGLIORATE ASSIEME AI TERRESTRI, IL NOSTRO POPOLO, LA NOSTRA VITA.-

- Io… non so che rispondere.-

- Sono riuscite a metterla in crisi usando solo le parole!- si stupì il maggiore Carter.

- Sono veramente due ragazze straordinarie.- concordò il generale Hammond.

- TUTTAVIA NOI NASCEMMO E NASCEREMO SEMPRE COME ESSERI UMANI, SOLO QUANDO SUPEREREMO TUTTE LE NOSTRE PAURE DIVENTEREMO VERE E PROPRIE CUSTODI E NON RINASCEREMO PIÙ COME UMANE, MA VIVREMO CON TUTTI GLI ALTRI CUSTODI PERCHÉ SIGNIFICA CHE IL POPOLO DELLA TERRA PUò FINALMENTE DIRSI MATURO E PRONTO IN TUTTO IL SUO INSIEME ALLE NUOVE SFIDE.- continuò Astryd.- SENTIAMO CHE LA VITA QUI STA PER FINIRE, LA NOSTRA VITA COME ESSERI UMANI E CIÒ SIGNIFICA SOLO CHE IL POPOLO DERIVATO DALLA TERRA STA DIVENTANDO MATURO. COSA DICONO DI VOI I VOSTRI CUSTODI? POSSO ESSERE ANCHE LORO FIERI DI VOI ALLO STESSO MODO IN CUI LO SIAMO NOI?-

- Non so che dire…- ammise la persona, ma venne subito rimpiazzata da un’altra.

- Sono il governatore di questo mondo, ho udito il vostro discorso con il mio subordinato per intero e posso confermarvi una cosa: i custodi non si sono mai messi in contatto con noi.-

- COSA NE DICONO I VOSTRI BAMBINI? PARLANO DI LORO?- chiese Aylin.

- Parlano di esseri fatati che comparvero nei loro sogni, ma i sogni dei bambini non hanno significati.- rispose il governatore.

- NOI PARLIAMO TRAMITE I SOGNI E RARAMENTE CI MOSTRIAMO DI PERSONA, PER NOI È TROPPO PERICOLOSO, CONTANDO CHE TENIAMO NELLE NOSTRE MANI IL DESTINO DI INTERI POPOLI.- rispose Astryd.- MIA SORELLA È L’UNICA TRA I CUSTODI CHE ABBIA IL CORAGGIO DI MOSTRARSI AI PRESIDENTI, NESSUN ALTRO OSA FARLO TEMENDO DI VENIRE CATTURATO.-

- Avete vinto voi.- disse il governante.- Tutto il popolo di Taurì sarà libero e seguiremo le indicazioni dei custodi.-

Il collegamento fu chiuso e le due ragazze lasciarono l’iprestasi, sfinite, crollando in ginocchio l’una accanto all’altra. I capelli di una si confondevano con quelli dell’altra e se non fosse stato che per minime differenze nessuno sarebbe riuscito a distinguerle.

- È finita, sorella, questa parte è finita.- mormorò Aylin alla sorella.- Ora potremo fare la trasfusione.-

Le due sorelle effettuarono la trasfusione, Aylin tornò nell’ombra dalla quale era venuta e Astryd continuò a lavorare con l’SG-1, ma le due sorelle ancora si tenevano in contatto: avevano rischiato di perdersi per sempre, non volevano perdersi ancora. Dopo altri millenni, però, le due sorelle non si reincarnarono più: l’umanità era finalmente diventata matura e loro avevano superato le loro paure, che erano quelle dell’umanità. Nessuno sentì mai più parlare di loro, ma, forse, qualcosa di loro rivive ancora nella goccia di rugiada che brilla sopra a una foglia, nel dolce canto degli usignoli e, sì, anche nella vita di ciascun essere umano. Loro non sono più tra di noi: ora loro sono in noi. La "riguardante alla luce della luna", Aylin, e la "amata dagli dei", Astryd, compirono il loro dovere verso il popolo che le aveva fatte nascere: ora toccava al loro popolo fare ciò che era suo destino, convivere con tutte le altre specie viventi nel proprio mondo e nel cosmo. Loro erano fiduciose e con loro lo erano anche gli altri custodi, altrimenti non sarebbero mai state richiamate dal loro vitale incarico.

  
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