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Autore: Notte senza luna    22/07/2013    1 recensioni
In questo episodio di Camera Cafè,Paolo e Carminati dovranno lavorare in coppia per cercare di convincere un cliente a firmare il contratto per le C-14.
(Special guest star Mauro Casciari)
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CLIENTE E... CLIENTE
guest star: Mauro Casciari nel ruolo di Mauro Cliente, responsabile della logistica, new entry nei miei episodi
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Alla macchinetta Patty che ritira il suo caffè. Dall’ascensore arriva Paolo.


_PATTY: Buongiorno, Paolo!

_PAOLO: (inserendo una moneta e digitando un codice) Oh, ciao, Patty! Speravo di vederti, sai? (ritira il suo caffè).

_PATTY: (contenta) Davvero?

_PAOLO: Ah, sì!

_PATTY: (sensuale e maliziosa, avvicinandosi a paolo) E… perché speravi di vedermi?

_PAOLO: (beffardo, guardando la macchinetta) Perché non sono ancora andato di corpo e, magari, guardandoti in faccia di primo mattino mi sarebbe venuto lo stimolo.

(Patty ci rimane male, intanto Paolo ride e la guarda; subito dopo smette di ridere e fa l’espressione schifata, toccandosi la pancia).

_PAOLO: (continuando a toccarsi la pancia) Per l’appunto… ci siamo!

(corre in bagno, mentre Patty guarda, visibilmente umiliata, la macchinetta. Dopo alcuni istanti, dal bagno si sente “prooooot”).

_PAOLO: (con voce soddisfatta, dal bagno) Grazie, Patty!

(Patty guarda la macchinetta, disperata).

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Alla macchinetta non c’è nessuno; dopo pochi istanti esce Paolo e inserisce una moneta nella macchinetta e digita un codice. Mentre ritira il suo caffè, dall’ascensore arriva Carminati.


_CARMINATI: Ciao, Paolo.

_PAOLO: Weilà, Carminati! Come va?!

_CARMINATI: Bene, grazie e a te come va?

_PAOLO: (soddisfatto, toccandosi la pancia) Benissimo! (fa la sua risatina).

_PAOLO: Vuoi un cafferino?

_CARMINATI: Volentieri, grazie.

_PAOLO: Te lo prendi! (ride).

_CARMINATI: (un po’ ironico e un po’ schifato, facendogli una smorfia) Che simpatico che sei!

_PAOLO: (soddisfatto) Lo so! (ride).

_CARMINATI: (senza espressione di rancore) Ma sì, non ti preoccupare, Paolo, il caffè me lo prendo da solo. Però prima vado a lavarmi le mani.

(Carminati va in bagno,mentre paolo guarda la macchinetta con sguardo diabolico. C’è qualche istante di silenzio).

_CARMINATI: (uscendo dal bagno con espressione disgustata) Ma che schifo! In quel bagno sembra che ci sia un cadavere putrefatto!

_PAOLO: Merito della Patty. (fa la sua risatina) Quella è più efficace della purga e del clistere!

(fa la sua risatina. Carminati lo guarda perplesso, poi guarda la macchinetta ancora più perplesso).


STACCO.


Alla macchinetta Paolo e Carminati. Arriva De Marinis.



_DE MARINIS: Bene, giusto voi due cercavo.

_PAOLO: E perché ci cercava?

_DE MARINIS: Ho appena parlato al telefono con il signor Mauro, un cliente molto facoltoso e benestante che, verrà qui a trovarci tra oggi e domani; attualmente, se uno di voi due è libero, potrebbe portarlo fuori a pranzo e magari fargli firmare un bel contrattino… (inserendo una moneta e digitando un codice)… quindi, chi di voi si offre volontario? (ritira il suo caffè).

_PAOLO: (con aria atteggiata) Ma naturalmente io. Non ho niente da fare. (fa una risatina).

_CARMINATI: Se mi permette, direttore, anch’io non ho niente da fare. Quindi sarei disponibile a stare a fianco di questo cliente… (con lo sguardo perso, guardando la macchinetta)… perchè il cliente và trattato con riguardo, ma soprattutto, va fatto sentire importante.

_PAOLO: (schifato) Perché, tu pensi che io non sia capace a far sentire importante un cliente?

_CARMINATI: Mio caro Paolo, non è questione di essere capaci o meno, è questione di riuscire a creare un certo feeling col cliente.

_PAOLO: (seccato) Uè, ”strunziello”, guarda che io faccio il venditore da una vita e non ho bisogno di un novellino che mi venga ad insegnare come mi devo lavorare un cliente!

_CARMINATI: Guarda, Paolo, che anch’io faccio il venditore da una vita. E poi non ti sto venendo ad insegnare niente.

_PAOLO: (arrabbiato) Ma de, smetela lì! Venditore scaduto!

_DE MARINIS: Su, via, Bitta, si dia una calmata, andiamo! E poi io non ho ancora dato l’incarico a nessuno di voi due.

_PAOLO: (ancora arrabbiato) Lo deve dare a me!

_CARMINATI: (un po’ seccato) E chi l’ha detto?

_PAOLO: Lo dico io, perché mi sono offerto per primo!!

_CARMINATI: (arrabbiato) Ma io il cliente lo so trattare meglio di te!!

_PAOLO: (arrabbiato) Lo vedi che allora sei strunziello!!??

_DE MARINIS: (spazientito) Signori, per favore!! E anche Lei, Carminati, si mette ai livelli di Bitta, adesso??

_PAOLO: (intervenendo da sbruffone, rivolgendosi a Carminati) Hai visto? Te lo sta facendo capire anche il direttore che i miei livelli sono troppo alti per te!

_DE MARINIS: (schifato) Io parlavo dei suoi livelli di imbecillità.

(Paolo guarda la macchinetta perplesso).


STACCO.

Alla macchinetta Paolo con l’espressione annoiata e il caffè in mano. Arriva Silvano in maniera frettolosa.


_SILVANO: Eccomi, Paolo!

_PAOLO: Era ora!

_SILVANO: Eh, lo so, ma avevo da fare in ufficio.

_PAOLO: E cosa avevi di tanto importante da fare? Dovevi farti la Patty sulla scrivania?

_SILVANO: Ma dai ,Paolo! Possibile che pensi solo a quelle cose?

_PAOLO: Lascia fare! Piuttosto, apri bene le orecchie e preparati a fare quello che sto per dirti.

_SILVANO: Ah, no, se vuoi che vada di là a farmi la Patty, te lo scordi! Lo sai che non mi sento ancora pronto a fare certe cose.

_PAOLO: (ironico) E beh, certo, non si può fare sesso prima del matrimonio. La mamma non vuole.

_SILVANO: La mamma mi ha sempre insegnato che bisogna fare sesso solo quando ci si sente davvero pronti.

_PAOLO: (ironico) E quando pensi che ti sentirai pronto? A sessant’anni?!

_SILVANO: (seccato) Ma poi, scusa, cosa te ne frega a te?!

_PAOLO: (anche lui seccato) Ma non me ne frega niente, infatti! Non ti ho chiamato per parlare della tua verginità, ma perché mi devi aiutare!

_SILVANO: Aiutarti?

_PAOLO: Sì. Devi correre su alla Digitex e bloccare Carminati con una scusa.

_SILVANO: Perché?

_PAOLO: Devo impedirgli di venire giù prima che arrivi il cliente.

_SILVANO: E Perché?

_PAOLO: Ma come perché? Imbecille! Questo cliente me lo voglio pappare io!

_SILVANO: E perché?

_PAOLO: Perché voglio farmi valere e dimostrare a De Marinis che sono ancora un ottimo venditore!

_SILVANO: E perché?

_PAOLO: (arrabbiato) Che palle che sei con questo “perché,perché e perché”! ma cosa te ne frega a te??!!

_SILVANO: (intimorito)M ma io…

_PAOLO: (interrompendolo, ancora arrabbiato) Fila di sopra da Carminati!!

_SILVANO: (piagnucolando) Ma…

_PAOLO: (interrompendolo) Pussa via!! Sciò!!!

(Silvano corre all’ascensore).

_PAOLO: Le scaleee!!!!

(Silvano, continuando a piagnucolare, corre alle scale).

_PAOLO: (facendo una risatina soddisfatta) Come sono cattivo. (assume un’espressione diabolica, sempre col sorrisino).


STACCO.

Alla macchinetta Paolo che si sistema la cravatta specchiandosi nella macchinetta; si sputa sulla mano e si sistema i capelli. Sul tavolino a destra c’è la cartelletta dei contratti.


_DE MARINIS: (entrando) Il cliente sarà qui tra poco.

_PAOLO: (sfregandosi le mani) Oh, bene, bene!

_DE MARINIS: (inserendo una moneta e digitando un codice) Carminati è in bagno?

_PAOLO: No. Che io sappia il bagno è libero, quindi ci vada pure.

_DE MARINIS: (ritirando il suo caffè) Ma cosa ha capito, Bitta?

_PAOLO: Guardi, sa, che non c’è niente di male. Quando scappa, scappa.

_DE MARINIS: Ma non mi scappa niente.

_PAOLO: (prendendo De Marinis sotto braccio) Su, via, non si deve mica vergognare sa! E poi alla sua età è più che normale avere bisogno più spesso del bagno.

_DE MARINIS: (spazientito,togliendo il braccio da Paolo) Ma come si permette, idiota?? Io non ho nessun bisogno del bagno! Volevo solo sapere se Carminati era in bagno, perché non l’ho visto qui con Lei!

_PAOLO: Direttore, va be’ che io e Carminati siamo colleghi, c’è stata la fusione e tutto quanto... però non è che dobbiamo stare tutto il giorno vicini vicini.

_DE MARINIS: Ma io mi chiedo perché sto qui anche a perdere del tempo a parlare con Lei, che non si capisce se è davvero così deficiente o se fa finta e mi prende per il sedere!

_PAOLO: (un po’ spazientito) Mi scusi, direttore, ma Lei mi fa delle domande inutili! È chiaro che se non lo vede, Carminati non c’è!

_DE MARINIS: (arrabbiato) Come si permette di parlarmi con quel tono??

_PAOLO: (arrabbiato) E Lei, che mi offende in continuazione??

_DE MARINIS: (arrabbiato) Se Lei se le va a cercare è chiaro che io la offendo! E poi, per uno come Lei queste non sono offese, ma bensì dei complimenti!

(Paolo guarda la macchinetta stizzito, senza rispondere. Squilla un cellulare e De Marinis estrae il suo dalla tasca).

_DE MARINIS: (rispondendo al cellulare) Oh, good morning, mister Megamind! (andando via)… Of course! Well, well.

(dall’ascensore arriva Carminati con aria indispettita).

_CARMINATI: Paolo, non posso credere che tu abbia fatto quello che hai fatto!

_PAOLO: (con aria da bulletto) E invece l’ho fatto. (fa una risatina).

_CARMINATI: Avrei dovuto immaginarlo che la fusione non ti avrebbe fatto cambiare. (inserisce una moneta e digita un codice).

_PAOLO: Ciccio, guarda che a me non è mai fregato niente della fusione. Io resto della mia idea: lavorare da solo è la cosa migliore. Come si dice, “chi fa da sé… fa da sé!!”.

_CARMINATI: (ritirando il suo caffè) Si ma, ciccio, il direttore ci ha incaricati di occuparci in coppia di questo cliente facoltoso.

_PAOLO: Lo so, ma io non voglio fare coppia con te… (ironico)…. non sei il mio tipo. (ride. Carminati schifato guarda la macchinetta).


STACCO.

Alla macchinetta ancora Paolo e Carminati. Dall’ascensore arriva Mauro Casciari, che si sofferma infondo all’area relax, guardandosi attorno.


_CARMINATI: (accorgendosi di Mauro e parlando a bassa voce, rivolgendosi a Paolo) È arrivato.

_PAOLO: È arrivato chi?

_CARMINATI: Il nostro cliente.

_PAOLO: (agitato ed emozionato) Oh, mio Dio, è arrivato il mio cliente?

_CARMINATI: Il NOSTRO cliente.

_PAOLO: (agitato ed emozionato, sistemandosi il colletto della giacca) come sto? Sono gnocco?

_CARMINATI: ma dai, Paolo! Guarda che è un cliente, mica una bella donna.

_PAOLO: non conta se il cliente sia uomo o sia donna, l’importante è avere sempre l’aspetto ordinato. (si sputa sulla mano e si “pettina” le basette).

_CARMINATI: (disgustato) ma che schifo.

_PAOLO: che schifo cosa?! Guarda che la saliva è dieci volte meglio del gel.

(si specchia nella macchinetta, con l’espressione seria e decisa).

_CARMINATI: (spazientito) Hai finito?!

_PAOLO: (sorridendo soddisfatto) Sì, ho finito. Chiama quello là, và! Renditi utile!

_CARMINATI: (voltandosi e rivolgendosi a Mauro) Venga!

_MAURO: (avvicinandosi): Buon giorno.

_CARMINATI: (sorridendogli) Buon giorno a Lei e benvenuto! (tendendo una mano verso di lui)… piacere, io sono…

_PAOLO: (spingendo via Carminati e interrompendolo, tendendo una mano verso Mauro) Mooolto piacere! Sono Paolo Bitta, il numero uno dei venditori!

_MAURO: (un po’ perplesso, stringendogli la mano) Piacere mio. Io sono il signor cliente.

_PAOLO: (sorridendogli) È ovvio!

_CARMINATI: La stavamo aspettando (tendendo una mano verso Mauro) Piacere, io sono…

_PAOLO: (interrompendolo) “Ciancio alle bande” e passiamo agli affari.

_CARMINATI: (un po’ perplesso) Ma come, così, subito?

_PAOLO: (dandogli un’occhiataccia) Tu zitto e lasciami lavorare!

_CARMINATI: (prendendo Paolo dal braccio e tirandolo a sé, parlando a bassa voce) Prima è meglio se lo invitiamo a pranzo, e dopo parliamo d‘affari. (gli fa un’espressione di intesa).

_PAOLO: (parlando anche lui a bassa voce) Cosa cambia? Prima parliamo di affari e poi per festeggiare il contratto firmato lo portiamo a pranzo con noi. Naturalmente paghi tu.

_CARMINATI: Semmai facciamo alla romana.

_PAOLO: Facciamo alla romana, alla milanese, al toscano, non conta il ristorante, basta che paghi tu.

_CARMINATI: Veramente io non parlavo del ristorante, comunque non c’è problema, pago io. Però, per una volta dammi retta: portiamolo prima a mangiare,poi torniamo qui e gli facciamo firmare il contratto. (fa l’occhietto a Paolo).

_PAOLO: (realizzando) Carminati, sei un genio! (dando uno sguardo a Mauro e rivolgendosi di nuovo a Carminati) Lo vuoi portare prima a pranzo fuori, così lo facciamo bere, lui si ubriaca e ci firma il contratto senza fare storie?! (ride divertito).

_CARMINATI: (schifato, guardando la macchinetta) No.

(Paolo smette di ridere e assume un’espressione perplessa).


STACCO.

Alla macchinetta De Marinis che sta bevendo il suo caffè. Dall’ascensore arrivano Paolo, Carminati e Mauro, visibilmente divertiti.


_DE MARINIS: Ah, eccovi! È da due ore che vi cerco.

_MAURO: (sorridendo a De Marinis) Buon giorno, direttore!

_DE MARINIS: (ricambiando il sorriso) Buongiorno a Lei, signor cliente! Ben arrivato!

_MAURO: La ringrazio, direttore.

_PAOLO: (con aria soddisfatta) Direttore carissimo, il nostro Mauro qui presente è simpaticissimo! (inserendo una moneta e digitando un codice) Una persona seria, precisa. Peccato, però, che è astemio.

_DE MARINIS: (confuso) E questo cosa c’entra?

_PAOLO: (avvicinandosi a De Marinis) Se fosse stato uno che beve, sarebbe stato più facile farlo firmare. (gli fa l’occhietto,ma De Marinis continua ad essere confuso,guardando la macchinetta).

_MAURO: Ragazzi, grazie per il pranzo e per la compagnia, ma adesso devo proprio andare.

_PAOLO: (un po’ perplesso): No, come devi andare? Dove devi andare? Con chi devi andare?

_CARMINATI: Paolo!

_PAOLO: (rivolgendosi a Mauro) Tu non te ne puoi andare.

_MAURO: Ho delle cose da sbrigare. Magari ci vediamo più tardi per un caffè?!

_PAOLO: (minaccioso) Perché, dove devi andare?

(Mauro lo guarda un po’ intimorito,senza parole).

_DE MARINIS: (rivolgendosi a Mauro) Non si preoccupi, vada pure.

_MAURO: (annuendo) Grazie, direttore. (si dirige all’ascensore).

_PAOLO: (perplesso) Direttore, ma allora Lei è scemo!

_DE MARINIS: (prima scioccato e poi furioso) Ma come si permette, pezzo di imbecille??? Ma lo sa che la potrei anche licenziare???!!!

(Paolo corre da Mauro, che è appena entrato in ascensore, entra anche lui in ascensore cercando di trascinare fuori Mauro, ma l’ascensore si chiude. De Marinis imbufalito guarda la macchinetta).

_CARMINATI: Direttore, però poteva almeno darci il tempo di fargli firmare il contratto.

(De Marinis, sempre imbufalito, si gira a guardarlo. Carminati abbassa la testa).


STACCO.

Alla macchinetta De Marinis e Carminati; De Marinis ha ancora l’espressione imbufalita, mentre Carminati ha l‘espressione scioccata. Dall’ascensore arriva Paolo che trascina Mauro da un braccio.


_PAOLO: Io le cose o le faccio bene o non le faccio. (si avvicina al tavolino, apre la cartelletta dei contratti ed estrae un foglio).

_PAOLO: (mettendo il foglio sul tavolino ed estraendo dalla tasca la 4 colori) Allora, caro il mio amico Mauretto, da oggi,sarai un nuovo acquirente di questa azienda, in particolare delle bellissime e utilissime C-14. (porgendogli la penna)Tè, ciapa chì e firma! (fa una risatina diabolica. Mauro lo guarda perplesso e confuso).

_CARMINATI: (perplesso) Paolo, lascia perdere.

_PAOLO: (seccato,rivolgendosi a Carminati) Oh, oh, oh,”belino” dei miei maroni! Decido io quello che c’è da fare, non tu! E chi se ne frega se con la fusione ci siamo “fusi”?! Decido io lo stesso!

(Paolo porge di nuovo la penna a Mauro, che continua a guardarlo perplesso e confuso. De Marinis invece ha l’espressione sempre più imbufalita).

_PAOLO: (spazientito, rivolgendosi a Mauro) Uè, bigul, guarda che il contratto non si firma mica da solo, eh!

_MAURO: Ma guarda che io il contratto l’ho già firmato.

_PAOLO: (arrabbiato) Che cosa??? (furioso, rivolgendosi a Carminati) Brutto schifoso, puzzolente, maleducato, cafone di un digitexiano maledetto!! Come caspita ti sei permesso di fargli firmare il contratto senza il mio permesso????? Eh???

_CARMINATI: Paolo, dai retta a me, chiudi la bocca e non dire più niente. A meno che tu non voglia volare fuori dalla finestra del bagno.

_PAOLO: (furioso) Cos’è, una minaccia?? (facendo una risatina sarcastica, sempre furioso) Michele Carminati che minaccia Paolo Bitta! Questa è davvero comica!!

_MAURO: Senti, Paolo, io devo andare. (fa per andare via).

_PAOLO: (facendolo fermare) Cuccia lì!! Tu non vai da nessuna parte… (stropicciando nervosamente il foglio)… finché non hai firmato questo schifo di contratto!!!

_MAURO: Ti ho già detto che il contratto l’ho già firmato col direttore.

_PAOLO: (furioso) Col direttore???…(rivolgendosi a De Marinis) Cosa fa, ruba anche il lavoro a me, non le basta più il suo?? Eppure il suo è il massimo!

(De Marinis non risponde e continua a guardare imbufalito la macchinetta).

_MAURO: (intervenendo, spazientito) Sì, il direttore mi ha fatto firmare un contratto d’assunzione come responsabile della logistica del magazzino! (con tono ironico, rivolgendosi a Paolo) Per caso quel posto lo volevi tu??

(Paolo guarda la macchinetta con l’espressione disperata).

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Alla macchinetta De Marinis, Paolo, Carminati e Mauro.


_DE MARINIS: (furioso, rivolgendosi a Paolo) Va bene che lei è crrretino e anche rimbambito forte, ma addirittura non capire che il signor Cliente non è il cliente che aspettavo è proprio da guinnes dei primati… ma dei primati deficienti!!

_PAOLO: (a testa bassa) Va be’, sbagliare è umano… sbagliare è umano!!

_DE MARINIS: Nel suo caso, non c’è nulla di umano! Anzi, comincio sempre più a pensare che lei venga da un altro pianeta!

_PAOLO: Plutone?

_DE MARINIS: (ironico) No…”Stronzone”.

(Paolo abbassa la testa, visibilmente umiliato).

(con tono di disprezzo) E deve ritenersi fortunato, infatti non la licenzio solo perché mi annoierei a morte senza nessuno da insultare!

(Paolo continua a stare a testa bassa).

_DE MARINIS: “Carminati, di là nel mio ufficio c’è il signor Mauro... (guardando provocatoriamente Paolo).... il signor Gianpaolo Mauro, perché è così che si chiama il cliente... (rivolgendosi di nuovo a Carminati)... Mi farebbe la cortesia di occuparsene Lei personalmente?

_CARMINATI: (entusiasta) Con molto piacere, direttore!

_DE MARINIS: Venga, allora. (rivolgendosi a Paolo,sempre con tono di disprezzo) Crrrretino!

(De Marinis e Carminati se ne vanno. Paolo fa una smorfia e dei versacci guardando la macchinetta).

_MAURO: (ironico) Beh, nonostante tutto sei simpatico e sai come far ridere la gente.

(Anche Mauro se ne va. Paolo fa un’altra smorfia e altri versacci. Arriva Patty).

_PATTY: Ciao, Paolo!

(inserisce una moneta e digita un codice. Paolo la guarda e poco alla volta assume un’espressione di disgusto, poi si tocca la pancia e corre in bagno. Patty ritira il suo caffè e lo guarda perplessa).

_PAOLO: (non si vede ma si sente la voce dal bagno) Oh, mio Dio! Sto per sganciare un missile!!!

(si sente un PROOOT e Paolo che fa un sospirone di sollievo. Patty guarda la macchinetta con l’espressione molto disperata).
  
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