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Autore: lafatablu    23/07/2013    1 recensioni
Collocata nella terza stagione di Angel e nella sesta stagione di Buffy, questa storia parla di come a volte sia sufficiente fare un semplice piccolo gesto, per modificare il corso degli eventi e forse il corso di un intera esistenza. Crossover fra “Papà” (ATS 3x10) e “Fuori controllo” (BTVS 6x10) di cui si consiglia la visione.
Versione completa di I need you già pubblicata nelle mie storie!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angel, Buffy Anne Summers, Connor, Cordelia Chase, Winifred Burkle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ho bisogno di te.

Versione completa di I need you già pubblicata nelle mie storie.

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Collocata nella terza stagione di Angel e nella sesta stagione di Buffy,

questa storia parla di come a volte sia sufficiente fare un semplice piccolo gesto,

per modificare il corso degli eventi e forse il corso di un intera esistenza.

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Crossover fra “Papà” (ATS 3x10) e “Fuori controllo” (BTVS 6x10) di cui si consiglia la visione.

Il titolo è orribile ma non mi viene in mente altro.
Per il momento non è un NC17 (nel caso lo diventasse, avvertirò, ma non credo che mi spingerò oltre).

Voglio però fare una piccola raccomandazione.

Se siete fans di Cordelia e Spike, questa storia non fa per voi.

Loro due, non sono ritratti in modo dolce, anche se ..Cordelia ha dei reali motivi per il suo strano comportamento

Mentre Spike, beh lui è Spike ..e non è un mistero che io non lo amo!!

 

 

Ho bisogno di te.

 
Prologo


“Allora? adesso che c’è? eravamo tutti d’accordo, perché ora siete così nervosi? Abbiamo fatto la cosa giusta, no?” Chiese Gunn mentre tamburellava su un libro con una matita.

Fred sospirò pesantemente e si massaggiò il collo “Charles puoi smettere con quella matita per favore?” Sorrise stancamente e continuò, “Forse siamo stati troppo precipitosi, Cordelia sarà furiosa quando lo saprà, oppure no.. ma avremo dovuto dirlo prima a lei. Ad ogni modo Angel è stato informato e se va bene a lui, dovrebbe essere tutto ok, giusto?”

Lorne ingoiò tutto d’un fiato il suo liquore preferito e pareva visibilmente preoccupato, il pensiero di dover affrontare l’ira di Cordelia non lo riempiva certo di gioia. Eh si, la ragazza a volte esagerava con la sua forte determinazione e spesso feriva le persone con il suo modo di fare autoritario. Non che Lorne non le volesse bene, ma non sempre apprezzava il suo comportamento. Tentò di rispondere a Gunn e a Fred, ma fu interrotto dalla nuova arrivata che entrò nella hall dell’ Hyperion, e con passo spedito si dirigeva verso la sua scrivania. Roteando gli occhi spazientita, portò le mani ai fianchi e rivolse lo sguardo verso le scale che portavano al piano superiore, mostrando in modo evidente tutto il suo fastidio per la nuova situazione.

“Oh no, non ditemi che è andato avanti così per tutta la notte”. Nessuno rispose e lei incalzò. “Allora? Qualcuno è salito su per vedere cosa sta succedendo? Non può farcela da solo, lui non ha il tocco di una donna, nonostante il suo gusto nel scegliere i vestiti e adesso dovrà ascoltarmi, che lo voglia o no.”

Gunn abbozzò un sorriso “Buongiorno anche a te Cordelia ..e si, è andato avanti così per tutta la notte. Un vero strazio”

“Quasi per tutta la notte, non tutta la notte” corresse Fred, che fu colta da un attimo di puro terrore, ma cercò di farsi coraggio comunque, d'altronde l’idea era stata sua. Qualcuno doveva pur informare Cordelia della loro decisione. “Il fatto è, come hai detto tu, che lui ha bisogno d’aiuto e noi abbiamo deciso..”

Lorne le fece cenno di tacere “Dolce Fred, è meglio aspettare che torni Wesley da..tu sai dove.”

Cordelia, pur notando una certa tensione nel gruppo, decise di ignorarli e incalzò ancora “qualcuno è andato su? avete verificato che tutto sia sotto controllo?” Fred annuì velocemente e Lorne tentò di rassicurarla “oh si, visto che nessuno di noi ha dormito, siamo andati su e giù per tutta la notte a turno, ma niente da fare..quel moccioso ha urlato quasi ininterrottamente, come se lo stessero sgozzando. Neanche la mia musica è riuscito a calmarlo.”

Fred sorrise a Lorne e in cuor suo pregò che Wesley arrivasse al più presto. Avrebbero messo Cordelia davanti al fatto compiuto e lei alla fine avrebbe accettato la loro decisione. Certo, decisione che avevano preso senza consultarla, ma lei era stata contraria all’idea sin dall’inizio e aveva mostrato molta ostilità, senza lasciare spazio a repliche.

Non se ne parla proprio, Fred. Quando ho detto che c’è bisogno del tocco di una donna, intendevo dire di una donna donna, una donna vera, non uno scherzo della natura. Quindi no, quella non è un opzione praticabile.”

Si, grosso modo, quelle erano state le parole di Cordelia e nessuno aveva osato controbattere. Poi Cordelia aveva lasciato l’albergo e aveva passato la notte a casa sua, mentre loro erano stati svegli per tutta la notte. Era impossibile dormire con il pianto di Connor che incessantemente martoriava le loro orecchie. Fred ricordava gli eventi delle ultime ore e per supportare la tesi che la loro decisione fosse più che giusta, sentì risuonare dentro sé le parole di Angel.

Avanti piccolo, andrà tutto bene. Lo so che sei spaventato, lo sono anche io ..ma ora smetti di piangere. Non siamo soli, hai sentito la zia Fred? Fra poche ore..noi due..

Fu quello il momento in cui il piccolo smise di piangere, almeno per qualche minuto. Sembrava più interessato a seguire il suono della voce di suo padre, quasi come comprendesse il significato delle sue parole.

Fred sorrise a se stessa, non le importava di cosa potesse dire Cordelia. Vedere la gioia di Angel era una cosa così rara e lei voleva assolutamente aiutarlo in questa nuova fase della sua vita, anche se questo avesse comportato il fatto di inimicarsi Cordelia. Fred non capiva neppure perché lei fosse così ostinata con il suo “non se ne parla proprio”. Non che Angel acconsentì subito, questo no.. anzi inizialmente era stato un “NO” fermo e deciso. Ma Fred, aiutata anche da Wesley, Gunn e Lorne, aveva insistito così tanto che alla fine lui cedette, riconoscendo che al momento quella decisione era la loro unica ancora di salvezza.

In oltre Fred ricordava benissimo il momento in cui nacque Connor e ricordava le parole di Darla, visto che oltre ad Angel, lei era l’unica presente in quel vicolo sotto la pioggia, con Holtz alle loro spalle che li minacciava con una balestra.

La loro decisione, maturata nelle ultime ore, in fondo era anche un modo per tenere fede all’ultimo desiderio di Darla.

Devi fare di tutto per proteggere questo bambino. C’è una sola persona al mondo che darebbe la sua vita per lui, così come sto facendo io. Lei è l’unica che può proteggerlo e amarlo così come lo amo io. In quattrocento anni di vita, non ho amato nessuno in questo modo. Tu assicurati che lui lo sappia.”

Poi Darla divenne polvere, lasciando suo figlio sulla nuda terra, e Fred sentì Angel pronunciare un nome, mentre avvolgeva suo figlio con il cappotto e lo stringeva fra le sue braccia, proteggendolo dalla pioggia. Fu in quel momento che Fred vide la sua vulnerabilità. Non aveva mai visto Angel così indifeso come in quel momento. Nemmeno a Pylea, quando era emerso il suo IO vampirico e lui aveva pianto per la paura che i suoi amici non potessero sopportarne la vista.

Ricordando ancora gli eventi delle ultime ore, pensò sempre più, che avevano fatto la cosa giusta. Era grata a Wesley per essere rimasto con loro e dopo ore di insonnia, si ritrovarono tutti nel suo ufficio, dove l’ex osservatore era intento a consultare i suoi libri.

 

..e il piccolo Connor ancora piangeva!

   
 
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