Ho sempre voluto fare lo scrittore, e mi sono impegnato per riuscirci, ma i miei tentativi erano vani. Facevo ricerche degli argomenti più strani, ma non mi veniva mai nessuna idea in mente. Dopo aver buttato nella spazzatura anche la mia ultima possibilità di successo, iniziai a fare dei lavoretti, con cui mi mantenevo appena. Ero nella disperazione più totale, ma, durante una malaugurata notte in cui guardavo il soffitto riflettendo sul disastro che era la mia vita mi tornò in mente un libro, che parlava del Patto con il Diavolo. Naturalmente era una cosa folle, ma ero un uomo disperato, quindi corsi a prendere il libro e iniziai a comprare il necessario per attuarlo, con i miei ultimi risparmi. Tutto questo mi ricorda ciò che accadde agli uomini dell'isola di Pasqua, o almeno, la storia che mi fu raccontata su di loro. In un periodo di carestia, iniziarono a costruire sempre più statue delle loro divintà, sprecando forze e risorse, ma i loro idoli erano muti alle loro preghiere, e l'isola finì per essere disabitata, forse gli abitanti erano morti, forse scappati per mare, chissà, speravo solo che la mia richiesta non venisse rigettata.
L'occorrente per evocarlo era una capra da offrire in sacrificio, delle foglie di timo da bruciare se il Demonio mi avesse aggredito, e del sangue animale per tracciare la stella a cinque punte, una volta finiti i preparativi, avrei dovuto iniziare una preghiera per invocarlo. -Principe delle Tenebre, che vedi l'oscurità del cuore di tutti noi, aiutami a portare a termine il mio obiettivo, ascolta la mia supplica, in cambio ti darò tutto ciò che vuoi, la mia anima, il mio cuore, prendilo!- Mi sentivo uno stupido a recitare una preghiera del genere ad alta voce, e per un momento temetti di essere diventato pazzo, poi ci fu un CRACK nell'aria, e mi ritrovai di fronte a Lucifero, in una delle sue più orrende forme. Non ricordo cosa accadde, ma quando mi risvegliai nel letto la mattina dopo tutto era scomparso, Devo aver preso una brutta sbornia e non ci pensai più.Qualche giorno dopo iniziai a scrivere il mio primo romanzo. Diventai uno dei massimi esponenti del genere Horror, e le mie storie erano apprezzate dai più severi critici. Ho vissuto una vita di eccessi, mondana e piena di scandali, dimenticando quello strano sogno o forse no? che mi concesse il successo. Naturalmente non l'avevo completamente rimosso, era nei recessi del mio inconscio, a farmi svegliare sudato di notte e scrivere le storie più macabre.
Adesso sono in un letto d'ospedale, e ho paura. Sono vecchio e ho paura. Temo la morte, ma soprattutto temo quel che avverrà dopo la morte. Ho iniziato a ricordare, ricordare TUTTO, e Dio mi salvi. Nel cassetto qui accanto ho una Bibba, ma quando ho provato a toccarla mi sono come scottato, ustionandomi la mano. Sono segnato, non posso chiedere aiuto a nessuno. Mi chiedo solo quando verrà a prendermi. Ma so che sarà presto.