Odi sed amo.
Non cambierai mai tu, eh? Sempre a darmi pensieri,
a farmi preoccupare per la tua incolumità …
Da quando quel maledetto Orso mi ha spedita qui,
mi sono sempre sentita sola, incapace di lasciare questo luogo spettrale,
poiché spaventata dal paesaggio che mi circondava così simile alla mia anima
nera. Perciò piangevo ed urlavo disperata, confidando nel fatto che padron
Moria mi avrebbe cercata ovunque e, sentendo il mio dolore, mi avrebbe salvata
da questo incubo: tuttavia col passare dei giorni capii che ero abbandonata al
mio destino …
Fu allora che, mentre mi autocommiseravo, sei
caduto dal cielo ridotto ad un grumo di sangue; non so ancora spiegarmi il
motivo per cui ho medicato le tue ferite, forse perché mi sentivo oppressa
dall’isolamento, o almeno così credo. A quel tempo mi importava così poco di
te: ai miei occhi eri un nemico, uno stupido ragazzino presuntuoso ed
incosciente che senza le sue spade si riduceva ad un misero burattino da
manipolare a mio piacimento.
Ora tutto è diverso: il mio adorato Moria forse è
morto e tu stai seguendo un durissimo allenamento per diventare più forte. Ed
io? Io stessa sono cambiata così tanto …
Non sono più una bambina capricciosa ed egoista, col tempo ho imparato a
preoccuparmi per gli altri, a preoccuparmi per TE, ad AMARE te, nonostante i
tuoi mille difetti.
Quel maledetto Occhi di Falco questo lo sa bene,
tant’è che spesso mi lancia sguardi inquisitori … Per questo non posso
perdonarlo per ciò che ti ha fatto: non avrebbe dovuto sfigurarti così, portandomi
via una parte del tuo meraviglioso sguardo nel quale adoro perdermi.
E stai pur certo che ti aspetta un brusco
risveglio, con lavate di testa e sfuriate a non finire, perché devi capire che
se tu dovessi morire, di me non rimarrebbe altro che un pallido ed impalpabile
fantasma.