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Autore: Itsadreamer    25/07/2013    2 recensioni
Summer finalmente arriva ad abitare nella sua citta' dei sogni;Seoul.
Da qui inizieranno una serie di eventi dettati tutti sulla base di un nuovo sentimento. . .
( Personaggi: Changjo,accenni sugli altri Teen Top )
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata ad ' OnewsmileislikeaSun '.



Allora; Ci tengo a precisare che io non ho mai tenuto a pubblicare una cosa simile, ma sapete com'è......Dopo, tipo, un mese di minacce e percosse da parte di una pazza, ad una povera ragazza come me viene naturale, quasi per istinto di sopravvivenza, farlo.
Quindi a grande richiesta di tutti ( Solo della pazza di cui vi ho accennato prima...) ecco questa....cosa./?

Ah,giusto.
La poveretta si e' tanto imegnata anche a realizzarmi il ' banner ', che mi spiace non metterlo.
Ammore, ecco, l'ho messo.~







Ora di punta, ultimi giorni di un estate che stava giungendo al termine.
Tra le impegnate e monotone vite di tutte le persone che trafficavano le strade vi era una ragazza che non passava inosservata.
Non passava di certo inosservata per i suoi tratti, diversamente da tutti quelli che la circondavano, occidentali.
Lunghi capelli castani scuri, ma non abbastanza; Ricci ma non troppo.
Occhi grandi, diverso dal tipico taglio orientale.
Formosa a differenza di tutte le ragazze, che in quel luogo, aveva intorno le quali oltre a non pesare più di una quarantina di chili non presentano una singola curva pronunciata sul loro corpo.
Con una canotta che le ricadeva larga addosso, degli shorts, e pochi accessori senza invece troppi fronzoli camminava lungo una strada trascinando un trolley non proprio piccolo non badando nemmeno al tono mlto alto di voce che stava usando per parlare al telefono.
Non ci voleva un genio per capire che fosse straniera.
Spezzante di gioia da tutti i pori, Summer aveva finalmente ricevuto l' ok da sua sorella, di cui andava tantissimo fiera per la borsa di studio che aveva ottenuto grazie ai suoi voti brillanti e gazie alla quale soggiornava lì già da un paio di mesi ormai, di raggiungerla a Seul.
Era sempre stata affascinata da quella città.
'Amore genetico ' usava chiamarlo dal momento che in famiglia non era la sola ad essere particolarmente interessata al lato orientale del mondo; Infatti, oltre a sua sorella, ad attenderla lì c'era anche Mery, la loro cugina.
La lingua, nè tanto meno l'alloggio erano un problema, quindi non doveva far altro che arrivare alla meta, e divertirsi in attesa dell'inizio della sua nuova scuola, essendo ancora una teenager.
'' Seoul Academy High School ''
Summer non poteva credere di essere lì, le brillavano gli occhi davanti a quell'edificio.
Era in fibrillazione, non stava più nella pelle. Al contrario di sua cugina Mery che le sbadigliava svogliatamente di fianco.
Certo, era normale che Summer fosse emozionata.
Era il suo primo giorno in una scuola che fungeva anche da accademia delle belle arti ; oltre a studiare le tipiche materie, si frequentavano corsi di canto, ballo, recitaione.
Cose cosi, più pratiche.
Sebbene questo, Mery non riusciva comunque a capacitarsene di tutto quell'entusiasmo avendo oltretutto fatto molto tardi la sera prima a causa degli interminabili festini organizzati ogni giorno da quando Summer era arrivata lì, per accoglierla.
Insomma, era pur sempre la scuola, cos'altro di più frustrante poteva esserci?
Avrebbe dovuto dispiacersi che i giorni di vacanza in un nuovo continente fossero già finiti e invece lei si metteva ad esultare alla vista della scuola.
Mery scosse la testa rassegnandosi a quei pensieri.
“ Ma ci pensi!? Io qui!! Ma ti immagini quello che pot... ”. – Summer era tutto un fremito in attesa di poter entrare, e Mery non poteva fare altro che quasi ridere davanti al suo comportamtento, interropendo la sua frase.
“ Si, incredibile, sei a scuola, uh uh!! ”. – La calzonò.
Summer si limitò a fare il broncio.
Nah, le colpì anche il braccio facendola lamentare.
Ma se l'era meritato, pensò.
Decisero, poi, di avviarsi dentro per non tardare al discordo del preside di inizio anno.


Mery fissava sua cugina Summer, di qualche fila poco più indietro a quella in cui era lei, piuttosto preoccupata.
Non si poteva dire che stesse dormendo, altrimenti sarebbe stato strano non si fosse ancora sentito il tonfo della sua faccia contro il pavimento, ma di certo era caduta in un forte stato dormiente.
Diciamo pure così come copertura a chi ha la capacità di addormentarsi all'impiedi.
Sarà ereditario?
“ . . .e con questo, cari studenti volev ”.
“ A RIPARO! GLI ALIENI CI ATTACCANO! ”.
Summer si era finalmente svegliata, di soprassalto, interrompendo con alcune urla senza senso il discorso del preside.
Partirono all'istante risatine e vocii da tutte le direzioni, e mai come in quel momento a Summer sarebbe piaciuto sprofondare nelle viscere terrene mentre esibiva una risatina nervosa.
Intanto nelle prime file qualcuno l'aveva notata, apparendo quasi infastidito.
“ Lei è impazzita! ”.
La voce del preside tuonava in tutta la stanza, mentre Summer si arricciava nelle spalle come ad attudire quel rimbombo.
Era ormai da una buona mezz'ora che la teneva alle strette con i rimproveri.
“ Lo so, mi scusi, è che.. ”. – tentò di giustificarsi
“ Per punizione lei verrà ai corsi di ripetizione che ci saranno ogni pomeriggio per l'intero mese ” .
“ Eh? Ma la vecchiaia le ha colpito forte il cervello!? Io non ne ho bisogno! ”. – quasi lo prese in giro con un ghigno.
Capì troppo tardi di non aver usato proprio le giuste parole per quanto la faccia dell'uomo davanti a lei stesse assumendo un colorito non umano.
Urla, solo assordanti urla le quali fecero saettare Summer via come una scheggia.
Bel modo di iniziare l'anno nella nuova scuola.
Abbordaggio al preside; fallito miseramente .
Almeno non si sarebbe dimenticato di lei tanto facilmente.
Entrò in classe, dove ad attenderla c'era sua cugina.
Si scaraventò a peso morto sulla sedia nel proprio banco appoggiandoci sopra la testa rannicchiata tra le braccia.
“ Le urla del preside si sentivano in tutto l'edificio.... ” .
“ Addirittura? Wow, però che fiato.. ” .
“ Summer....... ” – la rimproverò a tono la cugina.
" Che spelndido inizio " .
“ Sono innocente. Non l'ho fatto apposta, può capitare a chiunque di addormentarsi durante una tale lagna! ” .
Summer piagnucolava e urlava come una bambina, facendo voltare quelli più vicini al suo banco, straniti.
“ E voi che avete da guardare?! ”.
Si rivolse a loro ringhiando in un broncio minacciandoli con un pugno all'aria fecendo spaventare e voltare all'istante i compagni.
“ Non credi di stare già esagerano, per essere una nuova? ”.
Entrambe le ragazze si voltarono verso la voce della persona che si era appena avvicinata ai loro banchi.
“ Dici a me? ”.
Domandò Summer inarcando un sopracciglio e fissando con aria di sufficenza nella direzione del .......... ragazzo - davvero - niente - male .
Rimase piuttosto stupita, sarà stato per l'improvviso trambusto, ma non l'aveva davvero notato.
“ Per favore Changjo, non è il momento ”.
Si lamentò quasi Mery alla vista di quel tipo, ovvio che lo conoscesse già.
Ma dopo un'occhiata il ragazzo tornò a rivolgersi a Summer.
“ Si, parlo con te. Vedi qualche altra camionista inferocita ? ”.
Cosa, cosa ....cosa?
Aveva sentito bene?
Camionista inferocita?
A lei... ?
Ragazzo niente male una mazza, questo qui ora le prende.
Summer si alzò di scatto dalla sedia sbattendo con forza le mani sul banco.
“ Senti un pò, sottospecie di... pomodoro ”.
Azzardò ancora incerta sul termine che aveva usato per una funzione offensiva alludendo al colore rosso dei suoi capelli.
“ Po-modoro? ”. – Changjo inarcò le sopracciglia non convinto di aver capito bene.
“ S-si. Pomodoro.....per i capelli ”. – Summer fece un cenno della mano verso i capelli del ragazzo per niente convinta, lei per prima, di quello che stesse farneticando.
E infatti Changjo rise, seguito anche da Mery che poi intervenne.
“ Per favore Changjo,va via, non ti ci mettere anche tu ”.
“ Per colpa di questa, il preside si è arrabbiato anche con noi ragazzi che frequentano il corso di calcetto, senza nessun motivo. Solo perchè era già arrabbiato con lei ”.
“ Hey, 'questa' ha un nome ”. – intervenne Summer, che fu prontamente ignorata.
“ E come è possibile? ”. continuava Mery.
“ Eravamo in cortile.. ”.
“ Ragazzi, ci sono anche io! ”. – Summer urlò esasperata per il modo in cui la stavano ignorando dopo che era stata ingiustamente attaccata.
Gli altri due sobbalzarono per il tono altro di voce improvviso.
“ Pft...camionista inferocita ”.
Changjo quasi sibilò quelle parole, e Summer per l'ennesima volta gli urlò contro.
“ Non sono una camionista inferocita!! Scemo! ”.
Changjo incrociò le braccia al petto allungando un angolo della bocca in un sorriso compiaciuto.
Rendendosi conto del suo tono di voce, Summer gonfiò le guance e si risedette sulla propria sedia irritata.
Fu in quel momento che fece capolino in classe il professore, che fece automaticamente tornare al proprio posto tutti gli studenti.
“ Che scemo ”.
Sbuffò Summer seguita da una risatina divertita della cugina seduta di fianco a lei.
“ E' solo...Beh... Ma si, è scemo, però è un tipo apposto... aigo, che frase contradittoria ho appena detto! ”.
A quelle parole Summer si voltò di nuovo nella direzione in cui vi era il ragazzo senza riuscire a dar conto alle parole della cugina.
“ Si, certo... ”. rispose, infatti, sarcastica.
“ Hey voi due, là infondo, fate silenzio! ”.
“ Certo, ci scusi professore ”.
Risero entrambe in imbarazzo, per poi cominciare la lezione.


Le due ragazze si avviarono nel cortile, dove presero posto su una delle recinsioni in pietra delle siepi sparse.
“ Hey Summer, più tardi ho bisogno che tu mi tenga compagnia in un posto ”.
“ Che posto? ”.
“ In verità è qui a scuola, o meglio sul retro, dove si tengono gli allenamenti di calcetto; il campo, infatti ”.
“ Ah, ho capito...... ”.
Summer rivolse alla cugina un ghigno di chi la sapeva lunga, cominciando a picchiattarle ripetutamente il gomito sul braccio.
“ Dì un pò. Chi è che devi andare a vedere, eh? ”.
“ Cioè? Cosa credi? ”.
“ Che ci andiamo perchè vuoi vedere un ragazzo della squadra mentre gioca ”.
In effetti era vero, ma Summer non sapeva che il ragazzo in questione era proprio il fidanzato della cugina.
“ Giusto, tu non lo sai... ”.
Ah, ma da quant'è che non si vedevano dopo che Mery si fosse mossa verso Seul?
“ Cosa? Cosa non so?! Sei per caso diventata una stupratrice di ragazzi carini, ed io sto per diventare tua complice per una prossima vittima?!? ”.
Per un attimo Mery rimase in fissa con la bocca spalancata.
“ Hai una fantasia invidiabile Summer, sul serio!! ”. – riuscì a dire Mery tra le lacrime per le troppe risate, poi.
“ . . Come se tu non ne fossi capace ”. – rispose seria, facendo smettere di ridere l'altra.
“ Ma... cosa dici? ”.
– la fissò quasi sconvolta.
Si guardarono a vicenda per un attimo, per poi finire a ridere di nuovo.
Agli occhi degli altri appariva una cosa strana, ma solo tra amiche si capisce davvero bene l'intesa che può esserci anche attraverso, solo, uno sguardo.
Scattata l'ora in cui sarebbero iniziati gli allenamenti, le due ragazze raggiunsero il campo.
“ Sai, in realtà avevi ragione. Siamo venute qui per un ragazzo, il mio più precisamente ”.
Summer si fermò di scatto dopo aver sentito quelle parole.
Questa poi.
Come aveva potuto non dirle prima una cosa del genere?
Sua cugina, una delle persone a cui fosse più legata, aveva osato tenerle nascosta una cosa simile?
“ Tu hai osato tenermi nascosta una cosa simile?! ”. – diede voce ai suoi pensieri, usando un tono dapprima minaccioso, poi lamentoso facendo tremare il labbro inferiore nel tentativo di far provare un gran senso di colpa all'altra.
Non riuscì a far altro che farla ridere.
Ecco, oltre il danno anche la beffa.
“ Pensavo solo che per telefono fosse .. brutto ”.
E pensandoci, magari è vero.
Con un cenno, Mery fece voltare Summer nella direzione di un ragazzo non molto alto, biondo, davvero carino.
“ Il suo nome e' L.Joe. Scusa se non te l'ho detto prima ”.
“ Non è male, per nien.... ”. – la voce di Summer andò ad assopirsi dal momento che qualcosa, o meglio qualcuno, aveva catturato la sua attenzione.
Sorrise tra sè e sè e subito il sorriso le scomparve dalla faccia quando vide il ragazzo che aveva colto la sua attenzione saltare addosso ad un altro esultando per un tiro ben riuscito.
“ Mery, il ragazzo che sta abbracciando... quel Changjo; Lo conosci? ”.
Dopo aver scrutato lontano la ragazza potette affermare una risposta negativa.
Come poteva non conoscere quell'angelo dai grandi e dolci occhi?
Doveva fare in modo di parlargli.
Era davvero bello.
Sembrava il personaggio di un anime.
L'unico modo era di parlare con quel Changjo.


“ Summer. Voglio presentarti Hana ”.
Summer si voltò verso la ragazza che le stava presentando sua cugina, una ragazza coreana, ovviamente magra, di altezza media, e con un viso dolcissimo.
Non sapeva bene perchè ma quella ragazza, a Summer, faceva tenerezza.
Continuava a guardarla con una smorfia che avrebbe dovuto essere un sorriso.
Si vedeva che era timida, il fatto che si sentisse un tantino a disagio fece spuntare a Summer un ampio sorriso, e subito stinse forte la mano alla ragazza che aveva di fronte.
Nell'arco di un paio di giorni Mery, Summer e Hana, diventarono un trietto inseparabile formato da due ragazze occidentali ed una orientale.
Questo, insieme ad altro, rendeva le tre ragazze davvero inconfondibili in tutta la scuola.
Mery e Summer erano due ' bombe ad orologeria '.
Due ragazze esuberanti, casiniste, e menefreghiste con l'unica differenza che Mery, al contrario dell'altra sapeva quando era tempo di fermarsi o come contenersi, o quasi.
Hana, al contrario, era timida, impacciata e riservata, ma era una persona disponibile e sensibile.
Un trietto davvero impensabile, eppure insieme stavano bene.
“ Questo è il vostro nuovo compagno...”.
Non ci posso credere .
“ ....ha appena cambiato classe.... ”.
Davvero lui, nella mia stessa classe?
“ ...e mi raccomando, siate gentili con Chunji ”.
Ci può scommettere, prof.
Il professore terminò il suo discorso di presentazione ad un nuovo alunno.
Niente popò di meno, il nuovo arrivato era il ragazzo che Summer aveva addocchiato tempo fà.
Lo vide spostari con dei lenti passi, sicuro di sè, ammiccando e regalando all'occorrenza sorrisini in direzione di tutte le ragazze, verso un banco che aveva liberato Changjo vicino a sè.
Per tutta le ore di lezione Summer non fece altro che osservarlo ammaliata, non riusciva a togliergli gli occhi di dosso.
Sospirava nella sua direzione con aria sognante fin quando non si vide risvegliare dai suoi sogni ad occhi aperti da una mano sventolante davanti alla sua faccia.
“ Che vuoi? ”.
Non usò un tono proprio carino quando si accorse del ragazzo dai capelli rosso fiammante davanti a lei.
“ Ammettilo. Ti piace il mio amico Chunji ”. – Allacciò le braccia sul busto compiaciuto.
“ Eh? Chi ti ha detto una cosa simile? ”.
“ Si vede lontano un miglio ”.
“ Cosa?! ”. – Summer si voltò di scatto in preda al panico verso sua cugina, che aveva assistito a tutto, in cerca di aiuto.
La ragazza li limitò ad annuire, e Summer tornò a voltarsi verso Changjo.
“ E con questo? ”. – continuava imperterrita con tono scontroso
“....sono disposto a darti un aiuto con il mio amico.. ”.
“ Davvero?!? ”,
“ ..A patto che.. ”.
Ecco, ti pareva.
“ Tu mi aiuta con la tua amica Hana ”.
“ Come, scusa?!? ”. – Summer alzò la voce, allibita.
Ad uno come Changjo, sul serio, poteva piacere qualcuno come Hana?
Certo, Hana era proprio una bella ragazza, ma non credeva che a Changjo piacessero le ragazze timide, carine, e coccolose.
La verità?
Lo vedeva più tipo da baldracche.
Di quelle facili, che piacciono a tutti.
Ecco, l'ho detto, pensò, invece, come se volesse fermarsi dal farlo per paura che qualcuno potesse sentire.
“ Accetto ”. – disse, però, infine al ragazzo in attesa di una risposta.
“ Bene. Domani è venerdì, organizzeremo un'intera giornata al luna park. Mettiamoci d'impegno ”.
Entrambi si strinsero la mano, come a siglare un patto.
Ad entrambi sembrava poter vedere il fuoco ardere nelle pupille.
Nessuno sapeva cosa sarebbe potuto succedere nelle successive ore, a causa dell'alleanza appena stretta.




Io non so ancora bene il perche' sia ancora qui alle 5:40 del mattino..........
Giusto.
Dovevo accontentare te!
SI,PROPRIO TE!
SAI BENISSIMO CHE STO PARLANDO CON TE.
E se non lo sai....
Si,che lo sai.
Sei quella che ho citato sopra.
Spero tu sia contenta di vedermi qui a quest'ora.
Mi dispiaceva deluderti,e non farti piu' sentire per almeno un paio di anni su questa cosa. MH.
Per chiunque altro invece si sia trovato a leggere questa cosa, oltre la tipa di cui ho parlato, spero non vi sia dispiaciuta, altrimenti non leggetela. C':

  
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