L’Australia era stupenda, l’Argentina fantastica, l’Equador bellissimo, ma qualcosa aveva alterato l’umore della giovane coppia.
Durante gli ultimi giorni in Equador, Daphne aveva scoperto di essere rimasta incinta e Ian, parecchio eccitato all’idea di diventare padre, continuava a stressarla dicendole di “non fare questo perché è faticoso”, “non fare quello perché è pericoloso per il bambino”, “non magiare quello”, “non correre”, “non saltare”, “aspetta che ti aiuto”, “quello lo porto io”.
Arrivati a casa Daphne prese la scusa di andare a casa di suo padre per non sentire più la sua voce che le proibiva di fare qualsiasi cosa..
< Tesoro, è normale che lui sia così stressante e apprensivo. Porta pazienza e stagli vicino: per quanto non sia facile neanche per voi donne, per loro è più difficile. Tu sei madre della creatura che è dentro di te, ma lui sta diventando padre di qualcosa che non sa bene neanche lui che cos’è; lui non lo percepisce come te che ti accorgi se si muove o se è agitato o se sta dormendo o semplicemente se è felice. Lui non lo sa e anche io stetti con il fiato sul collo a tua madre per qualche mese poi mi disse quello che ti ho appena detto e mi calmai... un po'... ok non molto... ok per niente!! Ma lo fa solo perché ama te e il mio fantastico nipotino > la rassicurò il padre.
Ella tornò a casa e Ian le corse in contro, la baciò, le baciò la pancia, la prese in braccio e portandola in casa le chiese < Amore della mia vita, quando sapremo se è un bimbo o una bimba? Hai già pensato al nome? > Daphne, pensando alle parole del padre, gli rispose < Tra qualche giorno andremo a fare l’ecografia e sapremo il sesso e il nome vorrei che se fosse una bimba, portasse quello di tua madre e se fosse un bimbo portasse quello di mio padre. Ti va? >
< Perfetto! Però adesso ti metti sul divano e ti riposi, ok? >
< Vado a riposarmi solo se mi fai le coccole!!! > lo ricattò Daphne con il sorriso sulle labbra e Ian la accontentò.
I mesi divennero due, poi tre e la bimba dei due cominciava a farsi vedere. Ian cominciò a parlare alla pancia di Daphne e la sera le cantava la ninna nanna.
< Sai che sto diventando gelosa? >
< E di chi? Scusa, sai che per me esisti solo tu >
< Come di chi! Continui a baciarla tutte le volte che ti capita!!! >
< Mi stai prendendo in giro, vero? >
< No! Ma come? Non ti sei accorto? >
< Amore mi stai spaventando..di cosa parli?! >
< Ian... > sapevo che quando lo chiamavo per nome con serietà gli facevo un po' paura perchè temeva di aver fatto qualcosa di sbagliato
< Sei cotto marcio di questa qua! >
< Amore dimmi che scherzi.. ti prego.. sai che sei l'unica donna al mondo, che non esiste mio amore per un'altra! >
< No, è vero quello che ho detto: non fai altro che baciare la mia pancia e non baci più me… divento gelosa io!!! >
< Ooh... la mia donna... Daphne ascolta: la nostra bambina sarà la più bella principessa del mondo, ma ricorda che non sarà mai la regina > bacio < bella come te > bacio < la MIA Regina. E poi non ti devi preoccupare perché quando questo fagottino uscirà da qui ti darò talmente tanti baci che non dormirai la notte: fidati! >
< Dici sul serio che mi bacerai ancora o che mi bacerai talmente tanto da non farmi dormire la notte? >
< Ah, puoi anche non crederci ma mi manchi parecchio sai... > dicendo queste parole Ian si avvicinò al viso della moglie, sfiorandosi i nasi e cominciarono a baciarsi con molta enfasi, dopo qualche minuto Ian si staccò e cominciò a baciarle la pancia con una tenerezza incredibile, come se volesse davvero che quei baci arrivassero alla piccola.
Daphne gli accarezzava i capelli e solo dopo qualche minuto si accorse che Ian dormiva sulla grabde pancia, così prese la coperta sì coprì, coprì Ian e si addormentò.
Entrambi furono svegliati da un calcione che la piccola assestò proprio dove era appoggiato Ian che si prese uno spavento.
I mesi passarono ancora e ad agosto si aggiunse settembre e il 12 arrivò Libbye.
ECCOCI ARRIVATI ALLE FINE DELLA MIA PRIMA FF...
COME AVETE LETTO NON è MOLTO MA SPERO CHE L'ABBIATE TROVATA CARINA....
GRAZIE E... ALLA PROSSIMA ^^
Marta