Sono le 2:00 di notte e lei è sola nella sua stanza,o meglio nella loro stanza.
Le sembra come se fosse ieri.. quando lui venne sotto casa sua a prenderla con il cofano della macchina pieno di valige.
Le aveva detto ,tempo prima, che sarebbero scappati insieme;ma vedeva la sua affermazione solo come un sogno irrealizzabile.Un po come lui.Prima di conoscerlo era solo un sogno.Cercava un ragazzo.Uno di quelli perfetti,un principe. Uno di quelli capace di  renderti felice anche solo scrivendoti che sarebbe passato a prenderti...e lo trovò,in un parco nel pieno autunno di Londra,esattamente un anno fa.Ma voleva smetterla di pensare al passato.Voleva pensare,invece,a dove cavolo si trovasse ora.Si stava torturando il labbro da mezz'ora ed il fatto di non aver ancora sentito il sapore del sangue che usciva dalla pressione suoi incisivi su di esso la sorprendeva.Sentì il  cellulare vibrare nella tasca posteriore dei suoi jeans.Lo afferró frettolosamente guardando di sfuggita il nome che illuminava il display.
- Ed dove sei?- rispose con il fiatone come se avesse,da poco,compiuto maratona.
- Jiulie..ti informo che ahahahahahahhaha non ho bisogno di te ahahahah -affermó il ragazzo lasciando Julie perplessa dall'altro lato del telefono. Era ubriaco,di nuovo. Cercó di non pensare all'ultima frase che aveva appena pronunciato e gli chiese dove fosse,anche se una vaga idea già l'aveva.
 
Eccola lì.Davanti l entrata dell' "Irish pub".Avevano litigato prima che lui uscisse di casa sbattendo la porta del loro appartamento.Si sentiva una stupida quando litigavano.Finiva sempre così, lei a casa a piangere e lui in un pub ad ubriacarsi.Non tornava a casa,no.Andava dal suo migliore amico, Harry;e il giorno dopo si ripresentava a casa con un mazzo di fiori.
L'ultima volta furono delle rose rosse,erano bellissime.
Entrò prendendo un gran respiro nel pub, e cercó di non soffermarsi piú di tanto sul modo in cui erano ridotti gli uomini lì dentro.Era disgustata.
Intravide una testa rossa far segno al barista di dargli un altro bicchiere,ma esso negó il favore,fortunatamente.Si avvicinò di corsa a lui che si giró sorpreso di trovarla lì.
-cosa ci fai qui?- sussurró arrabbiato.Ignorò la domanda di lui e chiese al barista quanto avesse bevuto, ma dalla sua faccia dedusse che non erano le solite 3 birre.Lo guardó infastidita e prendendo la sua mano lo aiutò ad alzarsi.
-Lasciami stare!- urlò lui dando un calcio allo sgabello dov'era seduto fino a pochi secondi prima.Attirarono l'attenzione per un attimo, ma poi tutti tornarono ai fatti loro.La cosa che la sorprese fu che non lasció la sua mano,anzi la strinse piú forte come a non volerla lasciare piú. Il barista le auguró buona fortuna conoscendo già come si sarebbe svolta la situazione e insieme uscirono dal pub.Una ventata d' aria fredda si scaraventó su di loro,"grazie a dio" pensó Julie. Non sopportava l'odore dell alcool cosí forte e lui odorava di esso.
Ed guardava in basso.Il suo sguardo era perso,vuoto..ma stringeva ancora la mano di Julie e questo la rassicurava. 
-perchè..- chiese il ragazzo in un sussurro,continuando a fissare la strada che cambiava di rado dato il modo lento in cui camminava.
 -perchè cosa?- chiese Julie infastidita dalle persone che li fissavano.Posò il il suo sguardo su di lui, ma lo distolse immediatamente quando notó che lui non aveva intenzione di ricambiarlo.
-perché sei venuta?non l'hai mai fatto.- ribbattè il rosso.Sinceramente non lo sapeva neanche lei. Perchè era corsa da lui?Perchè non l aveva lasciato lì?
-io.. credevo stessi esagerando.- rispose senza pensare.Sul serio?era così stupida da inventarsi scuse simili?
- è la verità?- chiese fermandosi lui,costringendo a fermare anche i passi della giovane.La stava guardando.Essa puntó il suo sguardo, negli occhi di Ed,così simili e profondi.I capelli,troppo cresciuti,gli coprivano un pò gli occhi.Aveva le guance arrossate e non era solo per il freddo.Le sue labbra erano dischiuse..le sue labbra.Quanto avrebbe voluto sentirle di nuovo contro le sue.
-si.. è la verità- rispose riprendendo a camminare seguita da lui..
Li accompagnó a casa un silenzio glaciale durante il ritorno,tralasciando i brevi momenti in cui lui diceva cose senza senso o quando canticchiava canzoni mai sentite.Entrarono nel palazzo e Julie cercó di prepararsi,soprattutto psicologicamente, a farsi 3 piani di scale con Ed ubriaco.
Sospiró e lo trascinó con se verso le scale.
Prese il suo braccio e lo portó intorno alle sue spalle per cercare di sorreggerlo il piú possibile."Tentar non nuoce" si ripetè a mente.
 
POV'S Ed
"Era folle il modo in cui cercava di voler controllare tutto ma lo era di piú il fatto che non capisse che non ero davvero ubriaco.Si,avevo bevuto piú birre del solito ma avevo imparato a reggerle..solo che lei non lo sapeva o meglio non se ne era mai resa conto" pensó Ed. Approfittó della convinzione della ragazza e si abbandonó al calore che emanavano le braccia intorno a lui. Arrivarono nel loro appartamento,e dopo vari sguardi pieni di parole nascoste in essi si divisero.Lei in cucina e lui in salotto.Ed si sedette sulla sua poltrona e prendendo i foglio sopra la sua scrivania diede voce ai suoi pensieri scrivendo il pezzo mancante alla canzone che stava scrivendo " And all I want is the taste
That your lips allow..my my my my my oh give me love" piggiò la sua penna nell'astuccio e sorrise soddisfatto mettendo il foglio nella cartellina,era contento.Ora mancava solo un bel mazzo di narcisi e la serata sarebbe andata come voleva.Prese la giacca e si avvió alla porta urlando - esco a prenderti una sorpresa-
 Jiulie sorrise sapendo già, che un mazzo di nuovi fiori freschi sarebbe spuntato tra poco dalla porta del loro appartamento.


mi chiamo giulia e forse questa è l'unica storia che mi piace tra tutte quelle che ho scritto.Fatemi sapere se la posso trasformare in una fan fiction o se la lascio una one shoot.. e naturalmente se vi piace :)