Hotaru cercò di pensare un modo per mettersi in contatto con gli altri. Le venne in mente che Sae dovrebbe frequentare la sua università, qualche volta le è capitata di vederla in giro. Poteva cominciare da lei…
***
- Ringrazio tutti voi, giornalisti e fans, per essere qui. Masaki Miura risponderà a tutte le vostre domande-
- Masaki? Ricordo che fino a qualche anno fa, tu dicevi di non voler mai fare l’attore. Come mai questo cambiamento? –
-
Io e mio padre non abbiamo mai
avuto un buon rapporto. Con la sua morte qualcosa in me è
cambiato e mi sono
sentito in dovere di prendere il suo posto. Poi, visto che quando mio
padre è
morto, io sono rimasto solo, in qualche modo mi devo mantenere e ho
scoperto di
poter aver successo nel mondo dello spettacolo – Sae era in
fondo alla sala che
osservava Miura. “Che faccia che
ha! Non
è per niente cambiato! Anzi adesso si mette persino a fare
il divo!
ANTIPATICO!”
- Miura! Qual’è il tuo tipo di
ragazza?-
- Beh, deve essere sincera e non superficiale, odio
le persone false.
Quando andavo a scuola tutte le ragazze mi venivano dietro solo
perchè ero un
bel ragazzo figlio di un attore famoso. Nessuna di loro mi ha mai detto
in
faccia quello che pensava veramente di me. Solo una ragazzina ogni
volta mi
diceva quello che pensava di me, allora mi stava antipatica, ma oggi,
ripensandoci, era la più vera tra tutte, lei aveva ragione,
io ero
arrogante,viziato, antipatico e spesso anche stronzo e lo sono ancora.-
Il
ragazzo si accorse della presenza di Sae in fondo alla sala, in 10 anni
il suo
aspetto non era cambiato per niente, chissà se anche la sua
lingua lingua era
rimasta la stessa? Miura si girò verso Tetsu dicendogli
qualcosa all’orecchio.
- Ragazza. È meglio se andiamo, tra un
po’ abbiamo lezione. Ormai qui
sta diventando noioso.-
- Ma come? Non è assolutamente vero! La
cosa per me si sta facendo
interessante. Che bello, sta raccontando i suoi amori
d’infanzia! Che
romantico!-
- Ma quale amore! Romantico quello? Ma avete
sentito che ha detto? Che
lui è uno stronzo. E questo sarebbe romantico?-
- Ah, Miura! Che bello che sei!-
- Vabbè ho capito, ma adesso andiamocene
se no facciamo tardi.-
- Va bene, come vuoi.- così le ragazze
uscirono fuori e si
incamminarono verso l’università.
- Kayama! Aspetta!- La ragazza si volse indietro e
vide il ragazzo che
prima sedeva difianco a Masaki.
-Ciao. Sono Sugisaki. Ti ricordi?- La ragazza si
stupì del cambiamento
di Tetsu, non era niente male, forse anche più bello di
Masaki. - Ne è passato
di tempo, vero Sae?-
- Nessuno ti ha autorizzato a darmi tutta questa
confidenza.-
- Ma... Kayama... non mi riconosci?-
- Certo. So benissimo chi sei, ma non mi va di
starti ad ascoltarti.-
- Allora, visto che non mi vuoi ascoltare, prendi
questo.- Tetsu le
allungò un biglietto. C’era scritto un indirizzo e
un numero di cellulare. –
Sai, voglio che tu sappia che non è più come una
volta, le persone crescono.-
- Hai ragione. Anch’io sono cresciuta e
non sono più una bambina che
crede nelle favole. Dì al tuo padrone che la missione
è fallita. Adesso scusa,
ma facio tardi a lezione.-
- Aspetta ancora un’ultima cosa. Come sta
Shiraishi?-
- Perchè non glielo chiedi direttamente
a lei, sta alla facoltà di
psicologia, se prima che ti avvicini il suo palestrato ragazzo non ti
uccide.-
- Allora lei è... ed è
felice?-
- Non lo so. Dopo la fine delle medie ci siamo
perse di vista.-
- Ho capito. Adesso torno da Masaki. Ciao.-
Sae si voltò verso le sue amiche.
– beh? Che cosa avete da guardare?-
- Tu conosci il migliore amico di Masaki Miura?-
- Di vista.-
- A noi non sembrava.-
- Io ve lo avevo detto che non ci volevo venire!
Voi lo considerate il
bel principe azzurro, ma non è così! Non mi
volete dare ascolto! Bella trovata
quella di oggi la storia della ragazzina vera e sincera! E voi
“ che bello! Che
carino! Un amore d’infanzia”, ma quale amore! Ero
io quella bambina e adesso
vorrei solo andare da lui e spaccargli la faccia! Lui è uno
stronzo!- Le
lacrime cominciarono a scendere dagli occhi di Sae. – Lui,
quello della tv, non
è lui!- Una delle sue amiche le si avvicinò
appoggiandole una manosulla spalla.
– Sae...- Lasciatemi in pace!- E corse via.
***
“Povera
Kayama... deve
aver sofferto molto per Masaki. Lui non ha mai capito niente dei suoi
sentimenti. Neanche quella volta a scuola non aveva capito niente.
C’eravamo
io, Masaki e Sae...
*flash- bach*
T: Mizuki, cioè bella luna... Mochizuchi
ovvero luna piena?
S: Allora le sue iniziali non sono S. K.?
M: Be’, non è detto che le
iniziali incise sull’anello siano quelle di
Eve.
T: Ehi, qui dice che è in coma... quindi
è ancora viva!
M: Questo articolo si
riferisce a quando è avvenuto l’incidente.
Probabilmente, questa ragazza e
Shiraishi sono finite nel posto con la cancellata mentre erano prive di
conoscenza. Poi Shiraishi ce la fatta a salvarsi, mentre questa ragazza
no.
T: Ah...
M: Comunque dopo le lezioni andiamo al Sasahara e
cerchiamo di scoprire
qualcosa su Mizuki Mochizuchi.
S: Ma non dovevamo andare a trovare Hotaru?
M: Di quello possiamo occuparci dopo.
T:...“Ehi...
Masaki...
stavolta hai superato il limite.”
S: Come sarebbe a dire: “Di quello
possiamo occuparci dopo”?!
T: “Lo
sapevo.”
S: Non sei minimamente
preoccupato per Hotaru? LA SAI UNA COSA? MI DAI PROPRIO SUI NERVI, TU!
Sae scappò via.
T: “Che
tipo irrecuperabile... Non è cattivo ma
parla a sproposito. A forza di frequentarlo mi ci sono
abituato.” Ehi, Sae...
Io volevo fermarla, ma tu mi
precedetti.
M: Kayama!
L’hai raggiunta sulle scale e
l’hai afferrata per un braccio.
M: Scusami!
S: No, lascia perdere...
M: Niente affatto!
Perdonami!D’accordo, ho capito!
S: Lasciami...
M:... su, non è cosa da
piangere.
S: Piango perchè tu mi fai
innervosire! Stupido!! Maglio rotante!
M: Vuoi davvero bene alla
Shiraishi, eh?
T: “Non
hai capito nulla, Masaki. Non vedi che
Saetta è innamorata di te?”
*Fine flash-back*
Eh, già. Il suo amico in fatto di donne
non ha mai capito niente. Beh,
non è che ha lui le cose gli andavano meglio, oltretutto Sae
gli aveva detto
che la sua dolce Hotaru era fidanzata.
- Allora Tetsu, che cosa ha
detto?- La voce di Masaki lo risvegliò dai suoi pensieri.
- Cosa?-
- Com’è andata con Sae?-
- Lei è fidanzata...-
- Cosa?!-
- Cioè... no... lei no. Sae ha risposto
negativamente, mi dispiace, ma
non vuole saperne di parlarti.-
- Peccato. Ma prima che stavi dicendo a proposito
di fidanzamento? Di
chi parlavi?-
- No, niente. Lascia perdere. Hai già
finito con l’intervista?-
- Sì. Per oggi basta.-
- Bene. Allora io me ne posso andare. Ciao, ci
vediamo domani.-
- Ma dove vai?-
- All’università.-
“Boh, chissà cosa
andrà a fare all’università, lui ha
smesso gli
studi”.