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Autore: Kyurem    30/07/2013    0 recensioni
Questa raccolta si basa su 4 prompt che mi hanno dato.
Le coppie sono: Germancest; Dennor; Spamano; Prungary.
Premetto che è la prima volta che scrivo basandomi su dei prompt e chiedo venia se le storie faranno abbastanza.."schifo"
E mi scuso anche se i personaggi risulteranno OOC..
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Germania/Ludwig, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Russia/Ivan Braginski, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Incest
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Secondo prompt.
Polvere.




Era una giornata di primavera, piuttosto tranquilla, a casa Bondevik.
Mathias , come al solito, era sdraiato sul divano a vadere la tv con il busto rivolto verso essa. Ogni tanto lanciava un urlo da tifoso per quello che accadeva.
Patatine sparse su tutto il tappeto; alcune pozzette di birra rovesciata sul tavolino in vetro; delle gocce di gelato sul pavimento di marmo rosa antico.
Lukas aveva appena finito le faccende domestiche al piano superiore e stava scendendo le scale. Nel mentre si toglieva i guanti di gomma, convinto di aver finito.
Nemmeno il tempo di voltarsi che il disordine e la sporcizia vennero intercettati dallo sguardo del ragazzo.
Si tirò su le maniche della maglietta fino a tre quarti e si avvicinò con determinazione all'altro individuo , il quale era saltato in piedi per esultare la vittoria della sua squadra del cuore.
Lukas portò le mano destra alla fronte in segno di stanchezza e strizzò gli occhi. Qualche secondo dopo diede dei colpetti di tosse, giusto per farsi notare.
Bé, riuscì nel suo intento e Mathias si voltò con un ebete sorriso in volto e un interrogativo sulla testa.
 
-Mathias, guarda cos'hai combinato. Per la miseria, ho finito ora al piano di sopra. Sono stanco del tuo poltrire giorno e notte e per lo più mi chiedo da quanto tempo non 
vedi la tua casa. Saranno due settimane o forse un mese che non torni alla tua dimora.-
 
Puntualizzò Norvegia.
 
-B-Bé, effettivamente...A quest'ora ci saranno ragni e polvere ovunque, è inutilizzabile quella baracca. Posso rimanere un altro po', per favooore?-
 
Disse dolcemente il biondo con i capelli sparati verso destra.
 
-No, Mathias. Ed ora sistema qua. Se entro dieci minuti non è tutto lindo e pinto, ti faccio plire a suon di bastonate. Sbrigati.-
 
Lukas schiaffò con un gesto secco i guanti di gomma celestini in faccia a Mathias. 
 
Nel frattempo il norvegese uscì nel cortile di casa per tagliare l'erba e curare le sue amate piantagioni. 
Passarono più di dieci minuti, circa venticinque, così decise di entrare di nuovo per vedere se la situazione era migliorata o meno.
Bé, come dire... La situazione era la stessa. Lukas stava per esplodere; i suoi nervi, ma soprattutto la sua pazienza, non reggevano più.
Prese per mano Mathias e lo trascinò verso sé per alzarlo, ma il tentativo fallì vista la differenza di musculatura e di forza.
 
-Alzati. Ora.
 
Ordinò determinato il norvegese, con nonchalance.
Al danese volò una risatina ed un sorriso accennato gli rimase sul volto. Diede ascolto alle parole dell'altro, per cui si mise in piedi.
 
- Che c'è?
 
Mormorò Mathias.
 
-Andiamo. Metti le scarpe ed usciamo.-
 
-Ok.. -
 
I due uscirono di casa e si recarono alla stazione ferroviaria nella città più grande. 
 
- Perché il treno? E dove stiamo andando? Ehy mi ascolti Lukas?-
 
-Sempre a lamentarti. Dammi almeno il tempo di fare i biglietti senza fare il ragazzino.-

Il biondino minuto si diresse verso i binari, il loro treno era in arrivo.
Mathias si guardò un attimo intorno e appena si voltò stava per chiedere una cosa a Lukas che però stava entrando nel vagone. 
Così il danese salì di corsa e lo raggiunse, sedendosi di fianco a lui.
 
-Zitto e non fare domande per tutta la durata del viaggio. Risparmi le energie per dopo.-
 
Lo anticipò Lukas, così l'altro stette zitto fino all'arrivo. Seguì il norvegese e si ritrovò davanti la sua abitazione.
 
-E-ehy, non avrai intenzione di..
 
Disse con tono spaventato Mathias. Odiava pulire , specialmente per la polvere.
 
- E invece sì. Sbrigati ed apri.-
 
Danimarca prese il suo mazzo di chiavi e appena trovata la chiave, aprì.
 
Dinnanzi a loro regnava il buio pesto. Nemmeno i pochi raggi solari fecero capire cosa si nascondeva dentro quella casa.
Norvegia entrò e accese la luce premendo l'interruttore a destra, appena all' ingresso.
Si avvicinò al tavolo di legno di ciliegio in salotto e passò su di esso l'indice. La sua pelle biancastra e pallida si macchiò di nero e nel frattempo Danimarca era 
rimasto impalato a guardare con gli occhi spalancati il disordine e la polvere ovunque. Non ricordava affatto di aver lasciato così la sua residenza. Si passò
le dita tra i capelli nel loro verso e si fece il segno della croce.
 
-Porta qui tutto l'occorrente che hai per pulire, c'è del da farsi e anche troppo. -
 
Il tono secco di Lukas rimbombò nella stanza e l'altro fece come stato chiesto.
Insieme cominciarono a pulire il grande salotto. Prima spazzarono, poi passarono l'aspirapolevere ed invine lavarono per terra.
Danimarca guardò sotto il divano e vide un oggetto anche se non lo identificò per bene. Dall'altro lato del divano anche Norvegia venne colpito da esso. Entrambi allungarono le mani
fino a toccarsele. Il tocco fu come una scossa , tant'é che indietreggiarono appena la mano al contatto. 
Alla fine l'oggetto lo prese Lukas. Era di forma circolare ricoperto dal color argento e sopra c'era un frammentino di zaffiro. Lo osservò e studiò bene, nei minimi particolari.
 
- Di chi è questo anello?
 
Mathias tacque e saltò in piedi, battendo sui vestiti per mandar via la polvere. 
 
-Bé vedi, era per te.. E avrei dovuto dartelo tra qualche giorno, ma a quanto pare.. -
 
Lukas arrossì appena in volto e si mise gelosamente l'anello d'argento al dito anulare. 
 
- G-Grazie, mhpf....-
 
- Lukas, io.. -
 
- ..Ti amo, Mathias. -
 
I due sorrisero e Danimarca scavalcò il sofà, saltando addosso al suo innamorato e stringendolo più che poteva.
Le lacrime colme di gioia gli scendevano calde sul viso.
  
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