Scesi finalmente da quel pulmann schifoso. Bleh, per arrivare in un carcere, come mai ci avevo messo così tanto ? vidi il nulla più assoluto lì fuori. ma ecco che suona la campana di ora d'aria.
D'ho un'occhiata ai detenuti. Cazzo. sono tutti uomini.
Le guardie mi scortarono dentro, all'ufficio del direttore, che mi accolse e mi fece sedere.

" Bene. tu sei... sei..."

" Greta. mi chiamo Greta.."

" Bene Greta. dobbiamo parlare della tua situazione... "

" Della mia cosa ? che ci può essere di così interessante di cui parlare ? "

" calma calma ragazzina. ti sei cacciata in un bel guaio e per tua sfortuna sei finita nel reparto maschile di Fox River. quello femminile era tutto occupato. "

Qualcosa mi si piantò in gola. che ci faccio qui ?

" Ma devi stare tranquilla . i detenuti qui è difficile che si arrabbino. specialmente con una donna che... diciamo.. si sà difendere meglio della nostra infermiera. Sara Tancredi. "

Io sbuffai. volevo solo vedere il posto e uscire a prendere aria. alla fine mi ci sarei anche abituata.. o forse no..

" abbiamo finito ? "

" si certo. le guardie ti faranno vedere la tua cella e potrai uscire insieme agli altri. e siccome che il tuo processo è finito. sconterai 2 anni per rapina a mano armata."

Io feci un sorrisetto e vidi le guardie che si avvicinarono con le manette.

" mi dispiace ma quelle non le voglio! non sono un cane e nemmeno pericolosa "

Uscì in cortile. io ero ancora vestita come la sera prima, che avevo commesso quella stupida rapina. anche a me diamine, che cazzo mi è saltato in testa ? solo perchè avevo bisogno di soldi ? potevo chiederlo a papà che abita a Washington e lui me li avrebbe subito mandati.

Sentì qualcuno bussarmi la spalla. un tizio. strano. molto direi.
" che diavolo vuoi tu ? "

" oh niente. volevo solo sapere che ci fà una ragazza qui.."

" ti crea problemi ? "

" a me ? assolutamente no..." - disse ammiccando.

" credi che non sappia chi sei ? T-Bag ?"

Lui rimase di sasso. io mi voltai e me ne andai. la mia canottiera bianca era più o meno sporca. sotto avevo il reggiseno nero e i pantaloni della tuta.
Che caldo atroce faceva...
Vidi lontano un'altro ragazzo. giovane. che, cavolo, sembrava davvero interessante... sembrava avesse quasi una calamita che mi attirava verso di lui.
Mi fissava in modo strano, e io appoggiata alla ringhiera di ferro non potevo fare a meno di non guardarlo...