Per la lettura di questo brano, vi consiglio l'ascolto di “Thunder and Lightning” di Johann Strauss
http://www.youtube.com/watch?v=Us69CkPQaoU
THUNDER AND LIGHTNING
Un brontolio lontano.
Nere nubi all'orizzonte che si dirigono verso la Parigi del 1867.
Seduta su una poltrona nel suo studio, una persona è intenta ad ascoltare.
Le nubi sono ormai giunte. Il ticchettio delle gocce d'acqua che battono sui tetti si avvicina. La pioggia incomincia a battere anche sulla sua finestra.
Un lampo illumina la stanza per un istante.
Ed ecco che il tuono lo segue, quasi immediatamente. Un fragore assordante che rimbalza tra le case di Parigi, nello studio, nella sua testa, fino a disperdersi in lontananza.
Il vento ulula per le vie, e spinge la pioggia contro la finestra a ondate, causando cambiamenti di intensità nel continuo rumore di sottofondo. Anzi, perché chiamarlo rumore? È un bel suono.
Ecco un altro tuono, questa volta più profondo, un basso rollio che si diffonde nelle nubi. Sembra quasi la rullata di un timpano.
Musica
Ecco cosa è la tempesta. Non è altro che musica. Un brano suonato dalla pioggia, dal vento e dai tuoni. Una musica primordiale, libera, la pura espressione delle forze della natura.
Johann Strauss, l'uomo sulla poltrona, si alzò di scatto, andò a sedersi allo scrittoio e prese carta, penna e calamaio.
La, la bemolle, sol, fa diesis, sol, fa diesis, …
La tempesta è musica.
E allora perché non trascriverla?
Un ritmo veloce, agitato.
Una Polka.
Thunder and Lightning.
Angolino dell'autore.
Finalmente il mio primo racconto approda su EFP.
Allora, che ne pensate? Vi ritenete soddisfatti? Sono pronto a qualsiasi critica/consiglio.
Via alle recensioni!!!