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Autore: Eleanor_    30/07/2013    1 recensioni
Questa è una One Shot su Neville Paciock dato che oggi, 30 luglio, è il giorno del suo compleanno.
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"Neville Paciock poteva essere il Prescelto, o magari è il Prescelto; Voldemort però ha deciso inconsciamente che il suo nemico sarebbe stato Harry Potter. Neville Paciock è nato il giorno prima di Harry e il suo compleanno è sempre stato nascosto nell’ombra di quello del Prescelto, ma Neville non se n’è mai preoccupato. Non ha mai voluto essere al centro dell’attenzione, per questo voleva venire smistato a Tassorosso. “Calmo e leale” si addiceva di più a lui. Neville non era “audace e coraggioso”. I suoi genitori lo erano. Coraggiosi, voglio dire."
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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                                              30 luglio 2013, 33esimo compleanno di Neville Paciock


Oggi è il compleanno di uno dei più coraggiosi Grifondoro che esistano, e ci tenevo davvero tanto a fargli gli auguri con questa piccola One Shot di circa 690 parole :) 


 

 

 

Neville Paciock era un Grifondoro.
Neville Paciock era un VERO Grifondoro.
E oggi, 30 luglio, è il suo compleanno.
Neville Paciock poteva essere il Prescelto, o magari è il Prescelto; Voldemort però ha deciso inconsciamente che il suo nemico sarebbe stato Harry Potter.
Neville Paciock è nato il giorno prima di Harry e il suo compleanno è sempre stato nascosto nell’ombra di quello del Prescelto, ma Neville non se n’è mai preoccupato.
Non ha mai voluto essere al centro dell’attenzione, per questo voleva venire smistato a Tassorosso. “Calmo e leale” si addiceva di più a lui. Neville non era “audace e coraggioso”. I suoi genitori lo erano. Coraggiosi, voglio dire. Frank e Alice Paciock due dei migliori Auror d’Inghilterra. E ora, erano stesi su due lettini al San Mungo per la maggior parte del giorno. Pazzi, ecco come li definiva la gente. Ma loro non lo erano. Loro non erano certo uguali a Neville, a sua nonna o agli altri maghi, però sapevano ancora camminare, respirare… VIVERE. Loro erano vivi e tanto bastava.
Neville guardò fuori dalla finestra di casa sua. La pioggia picchiava leggera sul vetro.
Le gocce di rincorrevano e si fondevano tra loro.
Gli vennero in mente tanti ricordi.
Il primo anno a Hogwarts, le nuove amicizie con Harry, Ron, Seamus e Dean, il polso rotto durante la prima lezione di Volo, la punizione che aveva ricevuto dalla professoressa McGrannit perché si trovava fuori dal letto a notte fonda, il piccolo contributo che aveva dato affinché Grifondoro vincesse la Coppa delle Case…
Poi il secondo anno, il nuovo professore di Difesa, Allock, i pietrificati e le aggressioni ai figli di Babbani, la paura che Hogwarts venisse chiusa, il diario di Tom Riddle…
Il terzo anno ricordò che il libro di Cura delle Creature Magiche, il libro Mostro dei Mostri, lo morse, che Fierobecco l’Ippogrifo venne condannato a morte, che Crosta il topo di Ron in realtà era Peter Minus, un Mangiamorte, il molliccio trasformato in Piton… Poi i Dissennatori e la fuga di Sirius Black da Azkaban. Era fuggito dalla prigione proprio il giorno del suo tredicesimo compleanno…
Il quarto anno era zeppo di ricordi… Le ragazze e i ragazzi di Beauxbaton e di Durmstrang, il Torneo Tremaghi e quando il nome di Harry uscì dal Calice, ma soprattutto Malocchio Moody, che alla fine si era rivelato essere un Mangiamorte, Barty Crouch Jr.… Moody/Crouch gli aveva regalato un libro sulle piante, la sua grande passione… e gli aveva mostrato la Maledizione Cruciatus, quella con cui erano stati torturati i suoi genitori. E in più c’era la morte di Cedric Diggory e il ritorno di Lord Voldemort.
Poi durante il quinto anno ricordò di aver incontrato la sua migliore amica, Luna Lovegood. Ricordò la Umbridge e gli incontri segreti con l’esercito di Silente, per imparare a difendersi… e infine la notte al Ministero della Magia, dove aveva incontrato per la prima volta Bellatrix Lestrange, la donna che aveva torturato i suoi genitori, e che poi aveva ucciso Sirius Black. Era il padrino di Harry, e non era un assassino come credevano tutti. E poi c’erano i GUFO, che aveva superato con buonissimi voti.
Durante il sesto anno era morto Silente ed era l’unica cosa importante che ricordava.
Infine c’era l’ultimo anno di scuola. Harry, Ron e Hermione non erano tornati a Hogwarts, erano andati a cercare delle cose chiamate Horcrux, per uccidere Voldemort. Aveva combattuto tutto l’anno contro Piton, nuovo preside, e i Carrow, ma alla fine aveva riportato Harry nel castello.
Era il 2 maggio. Se lo ricordava benissimo. Hagrid era arrivato dalla foresta proibita con il corpo di Harry in braccio. E Neville aveva estratto la spada di Grifondoro dal cappello. Aveva ucciso Nagini, l’ultimo Horcrux. E aveva capito di essere un vero Grifondoro, come i suoi genitori.
-Neville, amore, vieni a cena, la nonna vuole farti gli auguri-. Una mano lo sfiorò dolcemente. Era sua moglie. -Sì, arrivo- sussurrò. Hannah se ne andò. Lui si asciugò velocemente le lacrime dal viso e si accorse che aveva smesso di piovere, poi la seguì in cucina. Le facce felici dei suoi genitori gli sorridevano ancora dalla fotografia che aveva lasciato sul davanzale. Gli avrebbero sorriso per sempre.

Note: sono le 23 e 56 e devo farcela a pubblicare entro mezzanotte!
AUGURI NEVILLE!!!

 

 

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