Merritt McKinney aveva raggiunto praticamente l'apice del successo.
Era un dono, il suo, sviluppato con gli anni e trattato con cura, ed ora la sua fortuna stava per derivare proprio da esso. Era partito come tutti i grandi, in fin dei conti: dai bassi fondi, con piccoli furti, facendo scommesse così basse da sembrare nulle; ma poi la posta aumentava sempre di più, lasciava perplesse le persone, o confuse, o terribilmente spaventate ed a disagio, dipendeva da cosa lui voleva far loro provare. Le aveva in pugno, le controllava e non c'era niente che loro potessero fare per evitarlo.
Ben presto le orecchie della gente iniziarono a riconoscere il suono del suo nome, gli occhi vedevano i suoi spettacoli, le bocche si spalancavano in ovazioni e le mani battevano così forte da lasciare segni rossi e dolori per giorni.
Ipnotizzava la gente, la faceva addormentare e poi quella faceva tutto ciò che voleva lui, completamente condizionata. Sembrava più un burattinaio, che un mentalista, intento a muovere i fili delle sue marionette.
Era diventato ricco e famoso e non poteva chiedere di meglio, lui... Lui ed il suo menager. Non era solo affari, era qualcosa di più vicino, come una famiglia che ti assiste. Perché entrambi avevano lo stesso sangue.
Poi un giorno Merritt si svegliò dopo quello che doveva essere un post-sbornia e non aveva la minima idea di dove fosse, sapeva solo che era solo, era stato abbandonato ed i suoi soldi erano scomparsi chissà dove.
Ma non si arrese, Merritt ci era passato, seppur tanto tempo addietro. Si iniziava dai bassi fondi, con piccole somme, e poi si andava avanti.
L'avrebbe trovato quel bastardo, si sarebbe ripreso i suoi soldi e la sua fama.
Ma ora era solo, vagando per chissà dove.
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