Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: SweetNemy    02/08/2013    0 recensioni
E io in cerca di te in mezzo alla tempesta,
nei tuoi occhi c’è una via d’uscita!
Ti troverò in mezzo a questa tempesta,
perché tu sei l’unico amore che esista!
Eccomi cambiato, trasformato da qualcosa di astratto! Cos’è alla fine l’amore? Puoi toccarlo? Puoi sentirlo? Puoi vederlo? Puoi annusarlo? No! Ma esso rappresenta qualcuno e stai certo che se è vero non puoi stare senza quel “qualcuno”.
Genere: Poesia, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciaoo Ragazzi, si sono le 4 di mattina e sto scrivendo anche l'altra storia a capitoli ç.ç ma quando l'ispirazione viene non si può farla attendere! Questa è una song-fic dove la canzone è interamente inventata da me, come la storia :)
Fatemi sapere che ne pensate! :D
P.S. Tratto da una storia vera u.u
SweetNemy

JAKE, E LA SUA CHITARRA DEI RICORDI

 
Tutto cominciò così, mi diedero la possibilità di aprire uno dei tanti concerti della più famosa band di Manhattan.

Nacqui proprio lì, a Manhattan, nella grande mela, eppure sembrava che quella città, così famosa perché in grado di offrire opportunità a tutti, mi avesse solo portato sofferenza. Fu così che all’età di 19 anni, decisi di trasferirmi a Brooklyn, solo io e la mia amata chitarra!
Giravo per le strade di quella città altrettanto splendide quasi sbalordito della bellezza curata di ogni cosa, giravo accompagnato dalla mia chitarra! Sempre, non la mollavo un attimo!
Le donne? No! Per me non erano mai esistite! Solo la musica, l’unica che potesse confortarmi e farmi sentire vivo, vivo davvero!
Tuttavia, non è stato sempre così... un tempo ero diverso, quasi diffidente dal potere che la musica avesse sugli uomini!
Camminavo cercando un posto più normale, più alla mia portata; e finalmente trovai una piccola taverna dove si faceva musica dal vivo! Mi sedetti ordinando qualcosa da bere mentre un gruppo di quattro ragazzi suonava della musica a mio parere molto valida!
Quando ebbero finito mi alzai e decisi di cantare io, questa volta!
Non avevo mai pensato di scrivere pezzi miei, mi limitavo a cantare le mie canzoni preferite, quelle che mi erano state d’aiuto e che in qualche modo mi avevano guarito.
Salii su quel palco insieme alla mia chitarra e cantai la mia canzone preferita, con qualche Martini in testa!
I ragazzi che si erano esibiti precedentemente mi fecero i complimenti e da quel momento diventammo tutti e 5 buoni amici, o almeno compagni di musica!

Quattro mesi dopo quei ragazzi ottennero un contratto discografico che gli permise di incidere un disco. A questo disco seguì un tour di promozione.
Jake, è questo il mio nome, il nome del ragazzo di Manhattan, avevo solo vent’anni quando mi venne offerto di aprire il concerto dei “Dark Angels” ; ma avendo scelto di percorrere la strada della musica, accettai.
 
Liverpool, Echo Arena di Liverpool per precisione, 14 giugno 2010: concerto della famosa band “Dark Angels”.
Sentii il segnale, è il mio momento, sono emozionato, mi tremano le mani, sto sudando freddo. Mi affaccia sul palco, c’è troppa gente! Non posso farcela! O forse sì? Fatto sta che i dubbi scomparvero non appena strinsi fra le mani la mia chitarra.
I ragazzi mi avevano chiesto di cantare una canzone scritta da me per l’apertura di questo concerto, magari che raccontasse la mia storia! Mi ero messo d’impegno e con difficoltà ci ero riuscito!
-Salve a tutti! Caspita quanta gente! – dissi timoroso, non sapevo cosa dire, ma di certo non potevo limitarmi a cantare quella canzone! E se l’avessero trovata orrenda? – Mi chiamo Jake e sono un amico dei grandi Dark Angels. Mi hanno chiesto di aprire questo concerto con una canzone, una canzone scritta da me! Beh, dopo tanta fatica ci sono riuscito! Spero vi piaccia! Si chiama “My Life”– divenni serio per ricordare il primo accordo e le prime parole.

Giusto pochi secondi di intro, sì, tutti lo chiamano intro, ma per me è una specie di catapulta, che ti getta violentemente verso la canzone.

Ecco, il secondo accordo, una miriade di ricordi in tre tasti premuti allo stesso momento e nella sottile vibrazione delle corde sotto quel plettro che stringevo nelle mie mani.

Che bella sensazione
quando mi abbracciavi.
Sembrava non esistesse nient’altro
che io.

Prima strofa, ricordi felici, che belli! Ricordo ancora quando la mia migliore amica mi abbracciava stretto per non farmi andare via, o per farmi sentire meglio. Non ero più grande di un ragazzino, eppure mi piaceva abbracciarla! Tanto che lo
facevo anch’io, in ogni occasione.

Eppure tu avevi l’amore,
non quello vero,
quello che ti illude!
Non eri solo mia...

Non eri solo mia... ed ecco come termina la seconda strofa. Ah, quanta verità! Purtroppo tu eri fidanzata con un ragazzo che non ti apprezzava per neanche un millesimo di quel che eri. Ma nonostante ciò, nonostante fossimo così uniti, e lui così distaccato, tu lo amavi ed eri sua! Non eri solo mia...

Poco tempo mi servì per capire
Che mi ero innamorato di te.

Si, lo capii neanche dopo quattro mesi dalla nostra conoscenza! Io, però, ero caduto a pieno in quel sentimento. Sentivo qualcosa di mai provato in vita mia, sapevo fosse amore!

E io fermo, in mezzo alla tempesta
Aspettai la calma senza via d’uscita.
E io fermo, in mezzo alla tempesta,
aspettai la fine senza via d’uscita.

Si, il ritornello. Ero bloccato nel tunnel dell’amore, non sapevo come uscirne, ne tantomeno cosa fare! Non ero pronto ad amare, e tantomeno ad amare una ragazza che già amava.
La calma, la fine. Lette così sembrano due cose completamente opposte, ma pensateci! Io aspettavo che quel sentimento si placasse, che il suo amore nei suoi confronti finisse. E allora? Non sono la stessa cosa? Beh, fu lì che presi un’importante decisione...

Dovrei tirarmi indietro,
è l’unica cosa che so fare bene!
Mi sento distrutto,
non sapevo che amare facesse così male!

Sì, sono stato idiota! Ho represso i miei sentimenti nei suoi confronti, standoci male come un cane! Ma cosa avrei potuto fare? Ero giovane, inesperto, al primo anno di liceo! Avevo paura, desideravo più di ogni altra cosa la tranquillità e il divertimento! Volevo essere libero! Davvero, quell’ultima frase la penso davvero! Tutti parlano dell’amore come qualcosa che unisce, che ci rende unici: ma allora perché amare fa così tanto male? O forse sono l’unico che la pensa così.

Pochi mesi dopo lei lo lasciò,
aveva finalmente capito chi era.
Io ero felice,
e finii di stare male.

Ah, che sollievo quando finalmente lo lasciò. S’inventò la scusa che non aveva bisogno di un fidanzato in quel momento, ma di divertirsi con gli amici! Ma la conoscevo bene, sapevo bene che c’entrava un altro: volevo solo scoprire chi fosse! Finalmente avevo raggiunto il mio scopo, finalmente ero felice; ma quando si lotta tanto per qualcosa di buono che non riguarda noi, finiamo per ricavarci solo casini!

Un’amica mi disse:
“Poco tempo le servì per capire,
che si era innamorata di te!”

Stavolta era lei al posto mio! Dovrei essere contento: essere amato da una ragazza stupenda, speciale, che ha tutto in comune con me! E invece non ero per niente felice, anzi, il contrario! Ero triste. Tanto tempo per reprimere quel duro e invincibile sentimento che ecco che si ripresenta, al contrario. Ser, quella ragazza, mi negava il suo amore continuando a dire che l’unica cosa che provava per me era un profondo bene! Ma sapevo bene che mentiva, lo leggevo nei suoi occhi, lo leggevo nelle sue parole!

E io fermo, in mezzo alla tempesta
Aspettai la calma senza via d’uscita.
E io fermo, in mezzo alla tempesta,
aspettai la fine senza via d’uscita.

Il ritornello, sì, tutti lo ripetono per convenzione! Ma per me era diverso. Non ero più nella stessa tempesta, non ero innamorato e cercavo di uscirne; no! Bensì non lo ero più (almeno credevo) e cercavo una via d’uscita per limitare le mie ansie e le mie paure.

Tutto finì da un giorno all’altro
E non ti vidi più.
Eppure ti pensavo ancora...
E di te m’innamoravo ancora...

Ed ecco che il liceo finì! Avevo sedici anni e decisi d’iscrivermi ad una scuola di musica mentre lei se ne andò al college. Le nostre strade si divisero e non la vedevo più; anche perché il suo college era molto distante da New York! Tuttavia la pensavo ancora, e al rivedere il suo sorriso e tutte le foto fatte insieme mi saliva una nostalgia inspiegabile e allo stesso tempo un batticuore, direi, irregolare. Mi ero innamorato di nuovo di lei, ecco le mie parole dirette nello special della canzone.

E io fermo, in mezzo alla tempesta
Aspettai la calma senza via d’uscita.
E io fermo, in mezzo alla tempesta,
aspettai la fine senza via d’uscita.

Ecco che ricompare il vecchio e caro ritornello, questa volta con il primo significato! Eppure, perché dovevo per forza seguire gli schemi? Ne ho fatto un altro di ritornello! Questo per primo, perché rappresenta il “me fragile” che cercava di scappare dal più dolce e intenso dei sentimenti per paura! E il secondo, che rappresenta il “me cresciuto”, ora che sono convinto più che mai di amarla e di volerla cercare, il prima possibile... ecco il secondo ritornello...

E io in cerca di te in mezzo alla tempesta,
nei tuoi occhi c’è una via d’uscita!
Ti troverò in mezzo a questa tempesta,
perché tu sei l’unico amore che esista!

Eccomi cambiato, trasformato da qualcosa di astratto! Cos’è alla fine l’amore? Puoi toccarlo? Puoi sentirlo? Puoi vederlo? Puoi annusarlo? No! Ma esso rappresenta qualcuno e stai certo che se è vero non puoi stare senza quel “qualcuno”.

Mi ero innamorato di te,
sono innamorato di te.
Un giorno ti diedi la mia vita,
oggi sei la mia vita!

Ecco come finì! Ed è vero, un giorno le diedi la mia vita, senza che nessuno dei due se ne accorgesse; ma ora non voglio riaverla indietro! Perché lei, e dico lei è diventata la mia vita; la mia essenza!
 
Mi voltai un secondo per controllare un eventuale cenno, poi salutai la folla dicendo che per me questa era stata un’esperienza magnifica, che speravo di rifare e che ero davvero tanto emozionato e felice! Poi completai tutto dicendo:
-I love you! –

Già, significa “Ti amo”, ma anche “Vi amo”! La gente credeva fosse per loro, ma io lo dedicavo alla mia Ser!
Stavo per andare via che...
-Jake- disse una voce angelica.
-Ser!- esclamai andandole incontro!

Ci abbracciammo come sei anni prima; ma stavolta era diverso! Stavolta lei era tornata con la mia vita; stavolta era diverso: stavolta eravamo innamorati!

 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: SweetNemy