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Autore: cenerella    04/08/2013    7 recensioni
Un attacco d'amore assolutamente ingiustificato, alle quattro del mattino, in una cittą della quale non ricordo il nome.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sorrido

 

Tre.

Due.

Uno.

Sorridi.

C'è un casino tremendo là fuori ma io sono sicura che, appena metterò piede sul red carpet, non sentirò più nulla.

Vai tocca a te.

Sorridi.

Mano sul fianco, mettiti di di tre quarti, sbatti le ciglia. Non sarà troppo rosso? No, certo che no, se indossi un abito di questo colore le labbra rossissime sono d'obbligo.

Stamattina c'è stato un attimo di panico. Chiamiamola pure lite, a momenti volavano le sedie. Troppo nuda, troppo beige, troppo troppo.

Stilista trucco e parrucco ok, ma posso almeno scegliere cosa mettermi addosso?

I flash mi abbagliano.

Sorridi di nuovo.

Da sola, dopo di nuovo noi tre insieme.

Palle... sempre le stesse domande.

OK, OK... sorrido.

Un minuto e mezzo di autografi e foto.

Poi di nuovo domande.

Paparazzi e giornalisti di gossip. Tutti attenti a misurare a quanti centimetri di distanza stiamo.

Le luci in sala si riaccendono, in piedi, sorridiamo. Dai che è quasi finita.

Ancora foto, ancora sorrisi.

After party, champagne.

Lo cerco tra la folla, niente.

Domande. E risposte cortesi. Mi fa male la faccia a forza di sorridere, cerco la mia via di fuga e sparisco dietro la porta.

Scendo dai tacchi, esco dall'abito e dal personaggio. No, non da Bella adesso. Lasciar andare lei è stato semplice. Ma alla fine sono stata brava e mi basta uno schizzo di latte detergente su un dischetto di cotone e una passata di sapone e acqua fredda e anche l'Altra se ne va giù dallo scarico del lavabo.

Adesso sono di nuovo io, che allaccio le stringhe delle Converse e infilo la giacca arancione con su scritto STAFF. La signora delle pulizie mi perdonerà, magari le mando una bella mancia in una busta.

La macchina è arrivata, un'auto a noleggio a nome della produzione, guido sicura nella notte e sorrido.

Stavolta sorrido al biglietto posato sul cruscotto, l'indirizzo di un hotel. Un albergo discreto e fuori dal giro solito, una scritta a mano sull'orlo in basso. Ti aspetto.

Mentre parcheggio si illumina il display del cellulare.

Lo afferro con il cuore in gola e, prima ancora di leggere il nome della mia agente, premo il tasto verde.

- Jennyfer?

- Dove cazzo sei finita?

- Uhmmm... senti, Jen. Sono distrutta. Vado a dormire.

- Certo, certo. Tanto ci sono rimasta io a pararvi il culo. A tutti e tre.

- A tutti e tre?- Merda – Jen, io non ne so niente, davvero. Giuro che sono da sola.- Figata, nemmeno devo incrociare le dita, stavolta.

- ....

- Jen?

- Ok, ragazza. Divertiti. Ovunque tu sia non fatevi beccare. Il tuo socio mi sta richiamando sull'altra linea.

- Il mio socio? Ma Jen, che dici?- Mi mordo il labbro inferiore mentre il cuore fa una capriola. Cazzocazzocazzo....

- Il tuo socio. Precisamente. Quello con più sale in zucca di voi tre, nonostante tutto. L'altro lo recupero e lo metto a nanna io, speriamo bene.

- Grazie Jen. - ridacchio e chiudo la chiamata.

Casa casa casa.

Voglia di casa e sono cinque maledetti anni che la mia casa è una serie ininterrotta di stanze d'albergo.

Un'altra sarebbe già schiattata. Ma io ho imparato a chiamare casa ogni posto dove noi due siamo stati insieme.

Bypasso la reception e mi infilo nell'ascensore. Terzo piano, come da istruzione scarabocchiata sul retro del biglietto, sotto la chiave magnetica fissata con una striscia di scoch. Stanza 318.

Apro la porta e entro.

Luci basse, divano e frutta fresca su un piatto. Ancora champagne?

Sorrido davvero, adesso.

- Sei stata stupenda, perfetta, bellissima. Domani parleranno tutti del tuo vestito.

Mi abbraccia da dietro e io mi abbandono contro il suo petto.

- Taylor.

A casa. Adesso sono a casa.

 

Mi stringe e mi rilasso.

Hai fame?

Uhmmmm.... no.

Mi volto e lo guardo. Spettinato, la barba lunga e due bei segni scuri sotto gli occhi. E' scalzo e indossa solo i pantaloni del pigiama.

- Mi faccio un bagno. Tu vai a dormire.

Sorride e sbadiglia. Si gratta la nuca.

- Siamo proprio due animali notturni.

Già, carne da cannone per la produzione. Quattro Paesi in una settimana. Ho perso il conto delle ore di volo e non mi ricordo quando è stata l'ultima volta che ho fatto un pasto completo.

Gli sfioro leggermente le labbra. - Vai.

- No, ti aspetto.

Sono immersa nell'acqua fino al mento e sto cercando di tenere gli occhi aperti. Sento la porta aprirsi e scruto attraverso il vapore.

- Champagne?

- Champagne? Hai di nuovo usato i documenti falsi?

Ridacchia. - Shhhhh....! Le cose belle della vita o sono illegali o sono immorali o fanno ingrassare, George Bernard Shaw.

- George Bernard Shaw? Ma se nemmeno leggi Topolino...

- Dovevi dar retta a Jen se ti andava quello che ha sempre un libro in mano.

- Smettila. - Rido nonostante tutto.

Bevo un po' di champagne e inizio a lavarmi i capelli.

- Ti aspetto di là, eh.... non mi addormento stavolta, tranquilla.

Si volta ed esce e io, come sempre, trattengo il respiro alla vista della sua schiena.

Shampo, balsamo e poi ancora un sorso di bollicine. Crema idratante sulle gambe e valuto solo un attimo il baby doll di pizzo nero che ho infilato nella sacca. Ma poi preferisco infilare quella Tshirt ormai sbiadita dell'Università del Michigan e che mi arrriva alle ginocchia.

La tele è sintonizzata sui risultati dell'NBA.

Un leggero russare proviene dal divano.

Il torace che si alza e si abbassa ritmicamente, la bocca aperta e il volto completamente rilassato.

Lo guardo dormire e sorrido. Dovrei incazzarmi, forse. Ma ho un attacco d'amore assolutamente ingiustificato, alle quattro del mattino, in una stanza d'albergo in una città della quale non ricordo il nome.

Spengo la tele, gli tolgo dalla mano il calice ormai vuoto e pericolosamente in bilico e lo copro col plaid.

Mi infilo tra le lenzuola e scarto il cioccolatino che ho trovato sul cuscino. Brava scema, adesso ti devi rialzare per lavarti di nuovo i denti.

Ma chiudo gli ochhi e scivolo nel sonno.

Sproloquio
E' estate e mi annoio e faccio le grandi pulizie nelle cartelle dimenticate del piccì.
Questa OS è stata scritta immediatamente dopo l'anteprima mondiale di BDII e non è mai stata pubblicata perchè... non lo so il perchè.
Forse perchè non seguo il gossip e, all'epoca, ero solo vagamente a conoscenza che i due protagonisti stessero insieme e, in ogni caso non me ne fregava nulla.
In ogni caso ricordo di aver riflettuto sul fatto che nelle millemila foto e nei video, sotto i sorrisi di ciircostanza, avessero sempre un'aria irrimediabilmente scocciata e facessero buon viso a cattivo gioco.
La seconda parte è una burla, naturalmente, anche se ritengo che la Kristen, come il personaggio che interpreta del resto, non abbia un gran gusto in fatto di uomini.
;)
cen.

 

   
 
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