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Autore: Vero Holmes    04/08/2013    1 recensioni
Salve a tutti!! Questa è la prima fanfiction che scrivo e spero tanto sia venuta decente!! XD Comunque non sò perchè ma come coppia mi piacciono da morire (c'è bisogno di un perchè???! ;) ) e mi era venuta appunto l'idea (pazza) di scrivere su di loro dall'inizio, insomma tipo una genesi per vedere come si svilupperà il loro rapporto insomma!! Sarò un pò lunga -credo- ma spero ne varrà la pena! xoxo
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Credo che oramai vi siate stancate delle mie scuse, ormai potrebbero risultare noiose, banali e chi più ne ha più ne metta! Ma ogni volta che riesco "trionfante" a tornare qui mi sento in dovere di chiedervi umilmente PERDONO!! Davvero non so cosa sta succedendo all'estate -ma probabilmente capita solo a me- che passa troppo velocemente, non va bene e non riesco più a gestire decentemente una giornata O.O...davvero è tutto così scombussolante che mi viene una rabbia a dover stare sempre a rimandare così questa storia T.T...però comunque bando alle ciance perché vi ho annoiato pure troppo! E...Buona Lettura :D 
 
 

.Capitolo 10.

Il giorno dopo si ritrovarono abbracciati e sereni, Martin si alzò a malincuore per primo per andare in bagno (anche se in effetti gli risultò un po' difficoltoso farlo) e come un flash tutto quello che avevano fatto gli si presentò davanti come il getto gelato della doccia dritto sul suo viso, lo svegliò nei modi meno gentili...ma che decisamente gli servivano! Ancora era stupefatto da quanto accaduto, doveva ammettere però che era stato tutto bellissimo, non credeva che potesse stare così bene insieme ad un'altra persona che non fosse Amanda -già Amanda, cosa devo fare adesso? E i bambini...- ora la doccia rappresentava un rifugio molto sicuro per sfuggire alla realtà. 

Quando Ben si svegliò automaticamente stese il braccio lungo il cuscino, che con sua sorpresa trovò vuoto, aprì gli occhi...nessuna traccia di Martin, che si fosse pentito di quanto  era successo tra loro? Era già in procinto di prendere il cellulare per dirgli di tornare, quando realizzò invece dell'acqua della doccia che scorreva e si trovò ad emettere un sospiro di sollievo, gettandosi sul cuscino sorridendo.

Proprio in quel momento Martin uscì dalla doccia e vedendolo così sereno e beato non poté che sorridere a sua volta, forse non era tutto così complicato come lo immaginava, bastava vederlo in viso "Cos'hai da sorridere in quel modo?" si girò verso di lui e rise prima di rispondere "E' che sono stato un'idiota proprio un momento fa..."
"Ma non dirmi...appena sveglio e già ti senti idiota? Bene."
"E' solo che...prima di aprire gli occhi, ho allungato il braccio verso il cuscino e sentendo che tu non c'eri...sono andato un po' in panico...credevo te ne fossi andato per via di ciò che è successo!" ora lo guardava serio e l'altro ricambiava il suo sguardo quasi a dire se fosse veramente serio a fargli quella domanda ma si trovò a dovergli rispondere di fronte a questo suo improvviso attacco di panico "Sono sorpreso da questa tua domanda in effetti -si sedette accanto a lui- come puoi solo pensare ad una cosa del genere? -gli prese il volto tra le mani- Guardami bene...sono qui accanto a te e anche se ammetto di aver pensato a quello che accadrà dopo, appena ti ho guardato...ho pensato che manderei a quel paese tutto pur di starti accanto! -lo iniziò a baciare, non lo avrebbe abbandonato- Tu sei il mio presente ora...". Ben gli sorrise dolcemente e lo abbracciò di rimando, poi squillò il telefono ma nessuno voleva rispondere, realizzato però che era quello di Ben dovette a malincuore staccarsi e rispondere "E' Steven...devo!"
"Cooosa?? Ma...non potevate pensarci prima?...Si d'accordo arriviam...ehm arrivo!!" 
"Che succede?" chiese Martin
"Steven ha detto che dobbiamo indossare di nuovo i vestiti di scena per fare ulteriori foto della puntata...!"
"Oh...ma bene addio al weekend allora!"
"No non preoccuparti farò di tutto purché duri il meno possibile! Cavolo..."
"Bene...dobbiamo andare ora?"
"Purtroppo si...dai prima arriviamo e prima ce ne andiamo!" gli diede un bacio, molto convincente.

Arrivati sul set si trovarono di fronte alle 2 bambine che erano state con loro all'inizio delle riprese, quindi si posizionarono nel "soggiorno" del 221B, Martin da un lato e Ben dall'altro con le bambine in mezzo. E proprio mentre stavano per scattare la foto Ben allungo la mano verso quella di Martin incrociando le dita con le sue, ora sorridevano entrambi, felici. 
 

Questa nuova tranche di riprese si prospettava sicuramente come la più "avventurosa" ma anche divertente ed emozionante per entrambi, erano finalmente riusciti a dimostrare ciò che sentivano l'uno per l'altro e insieme avevano fatto questo "grande passo", un salto nel vuoto più precisamente. Ma dopotutto era questo il bello no? 
L'attore con cui avrebbero dovuto avere a che fare per questo nuovo episodio era un certo Russel Tovey, non molto conosciuto in effetti ma che doveva interpretare il coprotagonista Henry Knight, un ragazzo con vari disturbi psicologici a causa della morte del padre e la puntata si chiamava appunto "The Hounds of Baskerville". Ovviamente Martin era più che sollevato all'idea che non ci fossero più donne di nessun tipo a mettersi tra di loro, ci era mancato così poco che si allontanasse da lui che gli bastò come lezione per tutta la vita pensò. Ben, d'altra parte non poteva essere da meno, se tornava a pensare a come tutto era iniziato, non poteva credere di essere arrivato fino a questo punto...una svolta a dir poco sorprendente, che gli stava regalando i momenti più belli della sua vita. Poi gli tornarono in mente le parole di Olivia e arrivò al punto di dire che questo era ciò che voleva, che lei aveva avuto ragione su tutto, c'era già qualcuno nella sua vita, qualcuno che in questo momento gli stava sorridendo dall'altra parte del set...bastava solo se ne rendesse conto. 
 

Le riprese però questa volta sembravano passare più in fretta del previsto, erano già arrivati a metà delle e più nello specifico alla parte a cui Ben teneva di più..."I don't have friends...just got one!" 
"...Right"
"John...JOHN! You are amazing! You are fantastic!"
"Yes all right...don't you overdo it" 
Agli occhi degli altri poteva sembrare una cosa da poco...forse ma per lui no, era quasi una dichiarazione a tutto il mondo, e Martin lo sapeva...è ovvio che lo sapeva e gli risultò non poco difficile far finta di nulla in quella scena, doveva combattere l'impulso di abbracciarlo lì davanti a tutti ma riuscì comunque a mantenere l'autocontrollo grazie al fatto che quella sera stessa Ben sarebbe venuto nel suo appartamento...ormai era diventato spontaneo per loro fare una volta ciascuno. Nonostante fossero degli uomini adulti, quando stavano insieme non potevano fare a meno di essere come due liceali alle prese con la prima cotta e forse in questo contesto era davvero così per loro, si trattava di un'esperienza da non sottovalutare certo, ma era anche l'unico modo per loro di restare almeno per una notte fuori dal mondo, distaccati almeno in parte da quella realtà che non avrebbero voluto affrontare, quella che riportava Martin dalla sua compagna e dai suoi figli e Ben...beh forse era solo lui quello che poteva rimanere davvero solo in quel contesto e l'altro lo sapeva, lo sentiva che era così, lo avvertiva in quelle notti dove prima di addormentarsi stanchi, diventava sempre così insicuro del giorno successivo perché aveva paura che poi lo avrebbe veramente abbandonato per tornare dalla sua vera famiglia. Ben stesso non capiva il significato dei suoi pensieri, non era da lui essere così...fragile, non voleva nemmeno sembrarlo ai suoi occhi anche per fargli capire che invece poteva e doveva sopravvivere anche senza di lui. Ma tutti i suoi sforzi diventavano vani in quelle notti...quando sentiva due braccia forti e calde a circondargli le spalle e che lo tenevano stretto dolcemente, non una parola veniva mai detta in quei pochi minuti prima di dormire, perché nemmeno una parola poteva lontanamente parlare più di quei gesti...-sei mio...non ti lascerò mai!-. 
 

I giorni continuavano a passare veloci il mese stava per finire e ormai mancavano solo le ultime scene per ultimare l'episodio ed erano davvero entusiasti di quello che avevano creato, sarebbe stato un'episodio fantastico con il giusto mix di humor, mistero e si perché no, un po' di sentimenti in più al caro Sherlock non fanno mai male! 
Ben e Martin erano in forma smagliate e chiunque poteva confermarlo, era come se fossero andati in vacanza in una di quelle isole tropicali dove non devi fare assolutamente nulla, da dove ritornavi come nuovo, insomma calmi, riposati, sorridenti con tanta di quell'energia che nessuno riusciva a capire da dove uscisse o meglio quasi tutti
Era infatti ormai, da qualche settimana che Mark Gatiss aveva iniziato a sospettare qualcosa, al contrario degli altri anzi, ne era più certo che mai...se prima aveva qualche dubbio o incertezza ora poteva dire di metterci anche la mano sul fuoco che quei due non gliela raccontavano proprio giusta dall'inizio di queste riprese. Così decise di testare un po' il terreno e decise di iniziare con Martin che al momento si stava finendo di preparare per la prossima scena. 
"Disturbo?"
"Oh ciao Mark...no entra pure!"
"Bene...allora, sei pronto?"
"Come sempre...no beh credo di si, volevi dirmi qualcosa?"
"Oh...in effetti si, sai ho notato che in questi giorni tu e Ben siete più raggianti del solito cosa ci nascondete?" Martin fu colto da un'improvviso attacco di panico, e adesso? Cosa gli avrebbe dovuto dire?!
"Io...ecco...NO!! Cioè non capisco cosa tu intenda dire...davvero!"
"Ma dai...si è finalmente trovato qualcuna che lo rende felice vero?? Dai puoi dirmelo...non lo dirò a nessuno, so che siete amici e lui magari non vuole ancora dire niente, ma conosco Ben e per come è adesso potrebbe anche portarsela all'altare!" l'altro iniziò a tossire, stava diventando rosso in viso in maniera spaventosa, gli era preso un colpo! Specialmente alla parola altare... 
"Ah...ehm...no ti sbagli non c'è proprio nessuno...nessuna volevo dire, da portare in chiesa...no non credo proprio o perlomeno io non ne so nulla!"
"Uhm...beh peccato! Come va con Amanda?"
"Cosa? Ah...no tutto bene grazie..." -grandioso- pensò -ci mancava solo il terzo grado-.
"Ne sono felice ma...vedo che comunque segui i miei consigli...sono lusingato!"
"Beh certo in effetti...NO! Aspetta quali consigli?! Non so di cosa parli e adesso mi spiace ma devo finire di prepararmi a più tardi!" dicendo così lo fece uscire a forza dal suo camerino e appena fuori richiuse subito la porta tirando un sospiro di sollievo, non credeva di aver fatto parte di quella conversazione così assurda! 
Ovviamente Mark fu sbattuto fuori proprio nel momento in cui stava pronunciando un'ultima frase che forse Martin avrebbe fatto bene a sentire "Bene, allora farò meglio a chiedere direttamente a Benedict..." e con un sorriso a dir poco malefico si diresse verso Ben che era già sul set. 
"Tutto a posto?"
"Mark...si tutto bene! C'è qualche problema per caso?"
"No nulla di cui devi preoccuparti...hai visto Martin di recente per caso?"
"Come?! Ah no...ovvio...forse è nel suo camerino...ma aspetta giurerei di averti appena visto uscire da lì..."
"Infatti io non ho detto di non averlo incontrato...la domanda era per te."
"Ma...ti ho appena detto di no, a parte prima a pranzo...ma perché è successo qualcosa?"
"No niente...è che siete così sereni e pieni di energie in questi giorni che mi domandavo come mai...non che ci sia nulla di male anzi, ma non vi avevo mai visto così..quindi ho pensato bene di chiedervelo direttamente..."
"Vuoi dire...che ne hai già parlato con Martin?" un ombra di preoccupazione si stava facendo largo sul suo viso.
"In effetti si ma era troppo indaffarato per darmi retta...l'unica cosa sicura che mi ha detto era che con Amanda e i bambini andava tutto bene e che di te non sapeva proprio nulla...mi è sembrato strano inizialmente, ma alla fine non ho voluto andare oltre e quindi eccomi qua!"
"Ah...beh di Amanda non mi parla molto in realtà ma se ti ha detto che va tutto bene...ecco non capisco cosa centri io...insomma sto bene e basta!"
"Lo vedo che stai bene...ma pensavo anche chi fosse a farti stare bene..."
"Io...beh no...insomma non c'è nessuno te lo assicuro...saresti il primo a saperlo se così fosse stanne certo!"
"Nessuno o nessuna?"
"Ma che domande mi fai? Era una cosa generale...sto bene da solo e penso che lo veda anche tu.."
"Va bene, ti ricordo che con me non devi giustificarti...anche se voi due continuate a non raccontarmela giusta...vi tengo d'occhio sappilo!"
"Suona come una minaccia quasi...ma Mark posso assicurarti che non c'è nulla nelle nostre vite che potrebbe interessarti...davvero io vivo la mia vita e Martin la sua...ormai lo sanno tutti..." 
"Mi sembri un po' giù di morale però...vuoi che"
"No non ti preoccupare hai già fatto abbastanza sto bene...ora credo che dobbiamo iniziare!"
"D'accordo...ti saluto e non te la prendere sono certo che vi passerà...prima o poi..." e così facendo se ne andò senza nemmeno ascoltarlo, sicuro che comunque non gli avrebbe detto nulla, era certissimo che quei due non solo facevano finta di nulla di fronte alla realtà nuda e cruda, ma lo facevano pure bene, aveva sempre pensato che fossero un'accoppiata vincente ma non credeva che potevano essere veramente arrivati fino a quel punto. Sorrise. 

Quella stessa sera nell'appartamento di Ben, ora regnava uno strano silenzio...Martin era steso sul divano e l'altro era a farsi la doccia, non si erano parlati quasi per niente,  poi appena vide Ben uscire con solo un'asciugamano a coprirlo dalla vita in giù e tutto bagnato, quasi gli venne un colpo! Ma l'altro sembrò non farci caso ed iniziò ad asciugarsi i capelli, accendendo il phon come se niente fosse. Bastardo pensò ci fa apposta, e quando fa così è solo per farmela pagare...lo conosco...ma per cosa? Spense il phon e tornò in bagno per rivestirsi senza dire nulla e senza degnarlo di uno sguardo, così era troppo, si alzò dal divano e si diresse verso la porta del bagno spalancandola di botto, era ancora in mutande e Ben lo guardava come se avesse ucciso qualcuno "Ma cosa diavolo pensi di fare, mi stavo vestendo!!"-Dio come era bello...possibile che pure in questo momento ci debba pensare? Datti una calmata!- si disse "Oh ma non vorrai fare il pudico con me ora?! Si può sapere che cos'hai?"
"Non ho nulla e sei pregato di uscire...devo rivestirmi!"
"Con me non attacca lo sai...e non andrò via da qui finché non parli!"
"Bene allora vorrà dire che me ne andrò io.." stava per uscire ma lui lo fermò per un braccio con forza e facendolo voltare verso di lui. 
"Lasciami..."
"NO! Dimmi che diavolo ti è preso...è da quando ce ne siamo andati che sei così...e mi fa star male..." lo guardò dritto negli occhi ignorando il fatto che era ancora in mutande.
"Ho parlato con Mark..." 
Oh, adesso era tutto chiaro.
"Bene...pure io...!"
"Si lo so...purtroppo."
"Che vuol dire purtroppo?"
"Sai cosa intendo..."
"No che non lo so...ok ha fatto il terzo grado ad entrambi a quanto vedo...ma io credo di essermela cavata alla grande per un soffio e tu?"
"Pure io...ma è di te che vorrei sapere...anzi in realtà lo so, ma quanto meno avresti potuto avere la decenza di dirmelo!"
"Dirti cosa di grazia??"
"Oh ma andiamo!!! Che vuoi stare con Amanda...sapevo che questo giorno sarebbe arrivato...hai voluto fare quest'esperienza gay, ti sei divertito un po' e appena stufato vuoi tornare all'alveare...onestamente in questi ultimi giorni avevo iniziato a pensare di sbagliarmi ma..." fu interrotto dalle labbra di Martin che lo presero a baciare con foga e proprio dopo un minuto circa, si staccò improvvisamente dicendogli, con un po' di fiatone "E...non provare mai più...a dire...una cosa del genere! Capito?"
"Non dovrei dire che hai una compagna e dei figli a cui pensare e che io sono solo un passatempo...?"
"Esattamente! Dio mi sembrava che ormai fosse così palese per te...perché ti ostini ancora a farti tutti questi film mentali che non hanno senso?? Perché?"
"Tu hai detto a Mark che con lei e i bambini andava tutto alla grande...e io mi sono visto come niente per te...per questo stavo pensando che forse sarebbe meglio finire qui questa cosa..."
"Ti prego smettila...non voglio più sentire altre assurdità uscire da quella bocca...cosa dovevo dirgli poi?? Che non lo so nemmeno come va con loro?!  Che li sento così poco da sentirmi in colpa? Che però allo stesso tempo sono così felice...solo grazie a te?! Che ti devo tutto...sei tutto, e non ti azzardare a chiudere questa storia da pazzi in cui ci siamo ritrovati o te la farò pagare cara questa volta..." Ben gli si fece dannatamente più vicino tanto che per parlare poteva sfiorare le sua bocca "Io...io...mi dispiace! Davvero non so perché faccio così...non è da me è colpa tua! E ti ringrazio anche per questo...ma per curiosità se capitasse di nuovo, una mia ricaduta, come me la faresti pagare? Sono tutt'orecchi..." Martin gli sorrise lussurioso e lo condusse a letto insieme a lui e...il resto è storia ormai, anche se Ben si ripromise che per la prossima volta, avrebbero dovuto fare meno rumore...una prossima volta nella sua lista c'era già .
 

Gli ultimi giorni passarono in fretta tra un ciak e l'altro, uniti da intermezzi fatti di baci fugaci ma altrettanto desiderati...il tutto sotto lo sguardo vigile di Mark Gatiss che se la rideva a loro insaputa, missione compiuta -pensò- anzi il mio colpo migliore direi. 
 



Note dell'autrice: Eccoci di nuovo...anche questo capitolo è andato...il prossimo beh, sono certa che il titolo per voi non sarà difficile indovinarlo...per quanto riguarda il contenuto vi avverto che mi ci vorrà molto per la stesura perché voglio farlo bene!!! O almeno ci si prova...quindi chiedo venia pure questa volta se il mondo ce l'avrà con me di nuovo e mi farà ritardare ancora ç______ç *HELP* Comunque a parte tutto spero che il capitolo possa esservi piaciuto...non so nemmeno io dove ho trovato il tempo per farlo, ma per voi questo ed altro! ;) Alla prossima...*-*/

-xoxo-

Vero Holmes
 
  
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