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Autore: Julia_Phantomhive    07/08/2013    3 recensioni
[Cosmic Baton Girl Comet-san/ Gira il mondo Principessa Stellare]
Una piccola One-shot su una delle miei coppie preferite e più bella di questo anime, Comet x Keisuke.
La storia si basa dopo che sono trascorsi i tre anni necessari per Keisuke di realizzare il suo sogno, però anche dopo aver successo nel suo intento di diventare bagnino, sente che gli mancava qualcosa.
Gli mancava quella sciocchina di Comet.
Spero che non sia troppo mielosa per voi, ma mi sentivo il dovere di scrivere almeno una fiction per questa coppia tenera :)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Farai parte della mia vita?
Autrice: Julia_Phantomhive
Anime: Gira il mondo principessa stellare/ Cosmic Baton Girl Comet-san
Pairing: Comet x Keisuke 

Farai parte della mia vita?

 

Dopo trascorsi i 3 anni in Australia, Keisuke era riuscito a realizzare il suo sogno di diventare un bagnino. Era trascorso tanto tempo da quando era partito dal Giappone e tanto era da quando non rivedeva lei. Quella sciocchina che voleva bene e che dopo 3 anni interi aveva capito che la amava.
Solo una volta, da quando era partito, l'aveva rivista: stava pulendo la prua quando lo salutò e rivolgendo lo sguardo verso l'alto e incredulo la vide. Quei capelli rosei, quel ciuffo ribelli, occhi azzurri e un sorriso da stupidina in faccia.
- Che cosa ci fai tu qui? - diceva così, perché il suo stupore era grande da farlo tornare cocciuto e orgoglioso. Dentro di sé già stava pensando che voleva salutarla come si deve, ma era lei che aveva già rimediato al suo errore:
- E così che mi dai il benvenuto? Eh Keisuke? -
Quel sorriso lo fece ridere e finalmente riuscì a mostrare il suo lato dolce: - E' bello rivederti... Comet! - aveva ricambiato anche lui con un sorriso e la invitò a scendere. Spalancò le braccia in attesa della sua discesa sicura attraverso quel apparente abbraccio.
- Grazie Keisuke. - si trattenne nel suo abbraccio, nonostante ciò, neanche lui voleva lasciare subito la ragazza, che gli bisbigliò - Mi sei mancato tanto, lo sai? -.
Desiderava rispondere a modo suo, ma lo pensò solo: "Anche tu Comet. Tanto." ma disse qualcosa di inaspettato ed estremamente dolce:
- Sono io che dovrei ringraziare. Mi sei stata sempre vicina, anche quando eravamo distanti; mi hai sempre dato la forza di andare avanti: quando c'era una tempesta ed ero affondato, ti ho vista. Tu eri lì e mi chiamavi, mi ero ripreso. Stessa cosa valeva quando non ero riuscito a passare l'esame, mi ero depresso, ma sentivo che tu da lontano mi incoraggiavi... - vedeva che Comet lo fissava perplessa - Ah! Ma forse era solo la mia immaginazione! Dimentica tutto quello che ti ho detto! - "Dannazione! Sono uno stupido!" pensava imbarazzato.
Comet, del resto, non capendo bene il comportamento di Keisuke, ma sapeva che il primo esempio citato da lui era vero. Così, lo volle risollevare il morale e scosse la testa.
- Non è vero, Keisuke - gli sorrise teneramente - Io ti ho sostenuto per davvero, in tutti i momenti di difficoltà che tu avrai avuto e se ne avrai altri, io ci sarò sempre!
- Per fortuna, dopo tutto questo tempo, non sei cambiata affatto, Comet -.
E si erano messi a ridere.

Quello era il suo ricordo più vivo, il suo prezioso momento con Comet, ma ignorava che lei fosse una principessa del Sistema Nebulare Triangolare e che quindi non l'avrebbe più rivista.
Keisuke era tornato in Giappone e andava a salutare Keitaro e la sua famiglia, con la speranza di rivedere Comet; ma quando attraccava al porto con l'accoglienza di tutti i suoi amici, non era riuscito a scorgere la ragazza desiderata.
- Bentornato Keisuke! - urlavano i gemellini, ormai cresciuti. - Sei diventato il banino numero uno al mondo?!
- Sì, Nené, Tolmino! - il padre dei due gemelli, anche lui invecchiato un po', si avvicinava e gli stava dando il bentornato, quando Keitaro notava una certa delusione nei suoi occhi.
- Stai cercando qualcuno, ragazzo mio?
- Ah, l'hai notato? - quest'ultimo annuiva - Comet non è venuta -.
Tutti coloro che l'avevano salutata, sapevano che non sarebbe più tornata anche se ci speravano, ma Keisuke ovviamente non ne sapeva niente.
- E' dovuta... ritornare nel suo regno. - avevano spiegato Nené e Tolmino. Keisuke li guardava interrogativo "Regno?".
- Significa che... - non ci voleva pensare, ma era costretto a chiedere - Quando è partita?!
Keitaro rispondeva amareggiato: - Sarà stato 6 mesi dopo la tua partenza.
- Cosa? Impossibile! Io l'ho rivista un anno e mezzo fa. Nené in che senso è tornata nel suo regno?!
- Comet era la principessa del Regno Harmonica ed era suo dovere tornare per sposare il Principe del Regno Tanbourine - continuava Tolmino poché la sua sorellina incominciava a piangere - Era una principessa stellare e ora è molto lontana!
- N-non è possibile... Sposare, avete detto? No... io.. io l'amo. No, non voglio! -.
Keitaro lo consolava come poteva, dicendogli di tornare a casa e di riposare. Keisuke accettava perché voleva riflettere sui suoi sentimenti, Comet era importante per lui e ora voleva rivederla, le avrebbe proposto di vivere con lui in quella grande e desolata casa, ma sarebbe stato felice.
Sarebbero stati felici.

Era vero, aveva solo diciasettanni e lei quindici, ma l'avrebbe amata come poteva, perché dopo 3 anni sentiva che Comet lo stava aspettando e che la sua vita era vuota senza il suo angelo.
- Sei una sciocca, pensavo che ci saresti sempre stata... per me. - mormorava tra sé e sé.
- Infatti è così! -.
Comet vestita come un angelo, un abito lungo bianco, appariva di fronte al letto di Keisuke e in quella stanza buia, lui pensava di sognare; era davvero lei, la sua Comet. Era cresciuta parecchio, aveva più curve e c'era un'accenno di seno, quella ragazza si era fatta più bella.
Lei si era inginocchiata davanti a letto, come quella volta in cui gli aveva guarito la caviglia.
- Non sei cambiato affatto, Keisuke. Anche se penso che sei molto più affascinante, rispetto a prima.
- Comet, perché te ne sei andata? - era triste e glielo sentiva dal tono di voce, Comet aveva uno sguardo affranto, così lui continuava a domandarle - Alla fine ti sei sposata con quel principe?
- No... Lui è scappato nuovamente e io, insieme a Meteo, devo cercarlo e fargli assumere le sue responsabilità. Non può abbandonare il suo regno, così. Keisuke... - si stava avvicinando piano piano, voleva abbracciarlo, come lui voleva abbracciare lei. - Io...
- Lo ami? - continuava a scrutare quei bellissimi occhi azzurri di fronte a lui. Era preoccupato per la risposta, ma voleva sapere la verità: se la sua Comet aveva qualcuno nel cuore o se c'era qualche speranza.
- No, però io penso...
- Cosa pensi? Che significa?
- Che non mi sembra il momento di pensare al matrimonio.
- Perché te ne sei andata allora? Non ti trovavi bene qui? -
Keisuke si era messo seduto e anche Comet accanto a lui, la principessa aveva appoggiato la testa sulla sua spalla e chiudeva gli occhi, si stringeva sul suo braccio e gli confidava tutto quello che le passava per la mente:
- Ma ora sono qui con te. Non voglio essere una Regina inaffidabile, ma... neanche lasciare te. Oh Keisuke, mi sei mancato davvero. In tutti questi anni, non sono tornata qui dagli altri perché mi assalivano i ricordi di te, ma ho scelto di stare vicino a te, di sorvegliarti da lontano in Australia. Dopo quella volta non ci siamo più visti, ma io non mi sono mai allontanata da te, Keisuke. Non sai quante volte volevo avvicinarmi e abbracciarti, consolarti o parlarti, oppure usare il potere stellare con tutte le ragazze che mi facevano provare gelosia. Ti sembra normale? Normale, che dopotutto essermi resa conto solo ora quali sono i miei veri sentimenti? Keisuke, io amo te. Non voglio andarmene via dalla Terra, non voglio sposare il Principe Planet. Io vorrei stare con te.
- Allora... - la guardava incredulo, ma comprensibile - Perché non sposi me, invece di lui?
- Vorrei, ma - si era messa a piangere - Keisuke, non voglio lasciare il mio Regno, è pur sempre la mia vera casa!
Si era fatto deciso e Keisuke l'avvolgeva tra le sue forti braccia, mentre lei non si tratteneva più dal piangere.
- Se non sarai tu a stare da me, allora sarò io a vivere da te, Comet. Qui, non ho genitori e tutti i miei amici mi ricordano te, perché anch'io ti amo, Comet. Non potrei pensare di separarmi di nuovo da te. Non dopo questi 3 lunghi anni, anche se ora so che eri vicino ma non potevo vederti, beh è frustrante -.
Non era più quel ragazzino che non sapeva esprimere più i suoi sentimenti.
Comet con lacrime agli occhi l'osservava, si sporgeva per un bacio e Keisuke appoggiava le sue labbra delicatamente.
La principessa con un sorriso, esclamava felice: - Sarai il Principe di Harmonica! - poi rifletteva su una cosa - Ma, non ti mancherà l'oceano? Hai realizzato il tuo più grande sogno, perché abbandonarlo?
- Per stare con te, mi va bene tutto. Anche rinunciare all'oceano -.
Le prendeva una mano e se la portava sulla guancia, a Comet si allargava il sorriso e Keisuke ricambiava.
- D'ora in poi sarò io a prendermi cura di te, Comet.
- Keisuke, grazie -. 

  
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