*Your Voice*

Le luci si spensero e riaccesero, segnalando che si stava avvicinando il momento di salire sul palco. Un segnale innocuo, a cui avrebbe dovuto esserne abituato da anni e anni di concerti ed esibizioni. Eppure, quel semplice annuncio fu in grado di dare voce e forza a quel cumulo di ansia e paura che sempre si formava attorno al suo stomaco prima di salire sul palco. Una ad una, ogni sensazione incominciò a gridare con potenza ciò che sarebbe potuto andare storto quella sera, imprigionando voce e respiro in una gabbia dentro la gola. Il battito accelerò con un impennata, sbraitando come una belva per essere lasciato in pace almeno quella sera.
Fu un attimo. Mentre il panico incominciava a farsi strada e conquistare terreno, due mani si appoggiarono sui suoi fianchi e un caldo respiro portò una ventata di calma sul suo collo. Non serviva voltarsi affinché Brian conoscesse a chi apparteneva quell’abbraccio; invece, si lasciò avvolgere da quel profumo che tanto amava, lasciando anche che delle semplici carezze combattessero per lui la battaglia contro quell’ansia.
“Nick.”
Bastò il nome appena sussurrato e l’abbraccio si modificò, portandoli uno di fronte all’altro. Senza dire una parola, le labbra di Nick si posarono in mezzo al collo, lì su quel lembo di pelle che doveva proteggere la cosa più preziosa. Dietro di esso, infatti, si nascondevano quelle corde vocali che lo avevano fatto innamorare quel primo momento che lo avevano salutato, ancora sature dell’accento del Kentucky; quelle corde che, con gli anni, avevano dato prova della loro maestria; quelle corde che, forti della tempra che contraddistingueva il loro proprietario, avevano impresse su di loro i segni che malattie, esami e interventi avevano lasciato come ricordo ma che non erano riusciti a farle cadere e poi distruggere. Come Brian, quelle corde vocali stavano lentamente recuperando forza per rialzare la testa, più orgogliose e sicure di prima.
“Nicky.”
“Amo la tua voce quando pronunci il mio nome. Amo la tua voce anche quando è solo un sussurro perché, nonostante tutto, riesce ad arrivare lì dove conta. Amo la tua voce quando si trasforma in risata perché non riesco mai a tenerti il muso e essere triste quando la sento. Amo la tua voce perché, esattamente come te, non si arrende quando incontra un ostacolo: lo combatte a testa alta, lo sfianca fino a quando questo deve cedere di fronte a tanta ostinazione e testardaggine.” Ogni frase pronunciata dalle labbra di Nick corrispondeva un lembo di pelle che veniva accarezzata, abbracciata e adorata fino a giungere alla bocca di Brian.
Per tanto tempo, da sempre, Brian aveva amato ed era stato orgoglioso della sua voce. Poi erano arrivati i temporali e, anche senza un valido motivo, si era ritrovato a odiarla e insultarla a ogni occasione possibile. Ora, invece, grazie soprattutto a Nick, stava ricominciando ad amarla ed esserne orgoglioso.
Anche se aveva ancora qualche imperfezione e sbavatura, anche se ancora ogni tanto scompariva per poi riapparire. Grazie a Nick, Brian stava tornando a sentirla ancora come sua.

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Io, più che voce, chiamerei mistero quelle corde vocali visto come cambiano in pochi giorni.
E finalmente posso scrivere un po' di fluff su questa situazione e non sempre angst! Yay Brian! #SoDamnProudOfHim.
*Direi che mi sto facendo perdonare tutto il periodo di assenza e silenzio. LOL*