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Autore: Acid_    09/08/2013    0 recensioni
‘Dio, che è successo qui?’
Alex sembrava preparato a lanciare un commento poco carino ma qualcosa lo fermò improvvisamente. Blu. La più bella sfumatura di blu che avesse mai visto. Arrossì subito, vergognandosi dei suoi stessi pensieri. Quegli occhi blu appartenevano ad un ragazzo.
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Proteggimi da me stesso.
 
Capitolo due – quello in cui si scopre perché il frutto preferito di Alex sono le ciliegie.

 


Nick buttò uno sguardo all’orologio della cucina e sbadigliò con la bocca spalancata . Le 3.
Considerò per un po’ l’idea di tornare a dormire ma la mandò mentalmente a quel paese mettendosi una grossa tazza di caffè forte. Era tutto così diverso prima di questo, il suo tempo libero ora era diventato una rara comodità. Rise tra se e se quando uno strano ricordo gli tornò alla sua stanca mente.


  

Xx Flashback xX  

‘Terra chiama Alex!’ Nick girò lentamente la testa e il suo sguardo trovò il suo amico steso accanto a lui nell’alta erba primaverile, i suoi pensieri chilometri lontani dalla storia. ‘Devi fare un compito –‘
‘Domani.’ Disse secco Alex, interrompendolo impazientemente. ‘Me l’hai già detto già almeno tre volte oggi. Credimi, non me lo scorderò, anche se volessi.’
Il ragazzo più giovane fece una smorfia, ma sorrise divertito quando mosse la sua testa sulle gambe magre del suo amico.
‘Allora dammi la risposta giusta. Alessandro Magno fu istruito da… da chi? Dai, sono sicuro che lo sai, saputello!’
Alex iniziò a mordersi il labbro inferiore nervosamente mentre pensava alla giusta risposta. Ne avevano parlato prima e quel nome doveva essere da qualche parte nel suo cervello incasinato ma un delicato, dolce profumo colpì inaspettatamente i suoi sensi e la sua bocca si seccò completamente.
Sapeva che Nick fosse una persona molto tattile. Di solito faceva scivolare le sue dita su qualsiasi cosa gli capitasse davanti. E la maggior parte delle volte lo faceva su Alex più di qualsiasi altra cosa.
Non gli dava per niente fastidio, sapeva che questo era solo un modo del suo amico per dimostrargli il suo affetto ma certe volte… certe volte quando Nick entrava inaspettatamente nel suo spazio personale non poteva far a meno di fare tutte quelle cose imbarazzanti.
Arrossì. Il suo stomaco fece delle giravolte. E le sue mani stavano sudando.
‘Perché dobbiamo fare tutto questo?’ Alex fece il broncio, offeso dalle risate appena trattenute di Nick. ‘Vai a fare qualcosa di più utile.’
‘Tipo?’
‘Gioca un po’ con i Cretini… quello che vuoi!’
Nick gli fece una linguaccia ma non mosse per niente la sua testa dalla pancia del biondo.
A volte per lui era difficile stare tra quei due mondi così diversi e restarne incondizionato.
Sapeva che Richard e i suoi amici a volte potevano essere un po’ bruschi e crudeli ma a qualche parte di lui piaceva quella compagnia così mascolina e piena di testosterone. Il calcio era qualcosa che lo rendeva felice e non l’avrebbe abbandonato per niente al mondo, neanche per Alex.
Certo, Richard aveva smesso di prendere in giro Alex quando Nick era diventato suo amico un anno fa, ma ogni volta che Alex nominava i Cretini si potevano sentire tracce nascoste di gelosia e amarezza nelle sue parole non dette.
E anche se Alex non l’avrebbe mai ammesso a voce alta, il suo amico sapeva che era ancora spaventato a morte da Robert, la sua banda e tutte le cose che gli avevano e gli avrebbero fatto.
Nick non avrebbe mai detto ad Alex di quando aveva picchiato Richard per quello che gli aveva fatto, ma era sicuro che non si sarebbe più permesso di toccarlo ancora. Mai più.
‘E’ solo che non riesci a sopportare la mia straordinarietà, ammettilo e ti sentirai meglio. Potrei essere un Cretino ma riesco a prendere sempre un voto migliore del tuo in storia.’ Si tappò la bocca prima di aggiungere che sapeva anche suonare la chitarra meglio di lui. Era un argomento delicato e finiva sempre in liti furiose.
‘Dammi una risposta o dirò loro che usi ancora quelle stupide coperte di Batman!!’
‘Bastardo!!’
Nick sorrise e gli mandò un bacetto. ‘Alessandro era stato istruito da?’
‘Da Aristotele fino all’età di 16 anni.’
Nick annuì e sorrise di più quando le lunghe dita di Alex iniziarono a scorrere timidamente tra i suoi capelli.
Gli piaceva questa parte un po’ femminile del suo migliore amico, tutta questa delicatezza e sicurezza tra loro due. ‘All’età di trent’anni, cosa creò?’
Alex aggrottò le sopracciglia, il suo pollice accarezzava la fronte di Nick.
‘All’età di trent’anni creò una delle più famose rock band!!’

Xx Fine del flashback xX

 

Questo particolare ricordo, gli fece notare quanto gli era mancato il suo amico negli ultimi giorni. La notte prima era andata bene. Aveva fatto una buona cosa e Manuela sembrava esserne molto contenta. Aveva sempre immaginato come sarebbe stato quando fosse accaduto, se qualcosa sarebbe cambiato… se tutte le nuvole fossero volate via e tutte quelle belle cose. Ma quando era ritornato a casa e aveva guardato allo specchio, aveva guardato il suo riflesso stanco e si era sembrato alquanto lo stesso. E la cosa che lo fece sentire più confuso, più di qualsiasi altra, era il fatto che si sentisse ancora lo stesso.
Era così che funzionava? Non c’era niente… niente altro?
Scacciò via quei brutti pensieri e accese il cellulare.
‘Chiamata persa da Alex Kapranos: E’ andata via. El. Come tutti gli altri nella mia dannatissima vita. E’ andata. Non è divertente? Prima o poi tutti vanno via. Solo tu resti. Perché tu sei così dannatamente stupido… stupido e perfetto.’
Nick poteva riconoscere la voce ubriaca del suo amico. Un’altra piccola vibrazione attirò la sua attenzione.
‘Chiamata persa da Alex Kapranos: Perché non mi rispondi? Forse sei con la tua adorabile ragazza, no? Almeno tu ne hai una. Ahahahah.’
‘Chiamata persa da Alex Kapranos: Potresti telefonarmi quando torni a casa? Non credo riuscirò ad addormentarmi, comunque. Ti ho detto che la Dilmore è la mia nuova preferita? Ne sto aprendo una seconda bottiglia.’
‘Chiamata persa da Alex Kapranos: Nick? Credo… credo di aver bisogno di un abbraccio.’



Provò ad essere il più silenzioso possibile mentre apriva la porta. Sapeva che era un pensiero stupido, ma c’era ancora qualche speranza che il suo amico stesse dormendo. Lasciò due buste piene, che aveva portato con sé, nella piccola cucina e si tolse la giacca di pelle.
Alex non stava dormendo.
Era nel salotto, steso sul parquet, vicino a delle bottiglie.
Nick non disse niente per fargli capire che era entrato e camminò in punta di piedi verso il bagno. Una bacinella, dell’acqua bollente e un asciugamano avrebbero migliorato le cose.
Ritornò nel salotto, accese goffamente la  lampada sul tavolino e fece cadere dell’acqua a terra. La luce soffice e rosa della lampada fece battere le palpebre ad Alex. ‘Come sei entrato?’
Nick gli sorrise delicatamente e alzò le spalle. ‘Ho ancora la mia chiave d’emergenza.’
‘Oh.’ Alex provò ad alzarsi in piedi, ma fallì nel tentativo con un divertente e arrabbiato ‘ouff’. ‘Un aiutino non farebbe male.’
‘Scusa.’ Il suo amico si avvicinò e lo aiutò a sedersi sul divano. ‘Come ti senti, ragazzo?’
‘Proprio come sembro.’ La voce del biondo rauca. Un disgustoso retrogusto gli graffiò la gola.
Nick annuì e tolse un ciuffo di capelli dalla fronte  di Alex. ‘Siediti qui e prova a calmarti.’
Si alzò e prese la bacinella con l’acqua calda, per poi sedersi accanto ad Alex.
Gli accarezzò delicatamente l’avambraccio prima di iniziare a lavargli la faccia con un caldo e soffice asciugamano. Alex gemette  sotto i tocchi attenti dell’altro, il battito del cuore subito accelerato, appena lo colpì l’amara verità.
E’ ritornato. Non importa quanto lontano le circostanze lanceranno questo boomerang. Ritornerà sempre indietro. 
Non voleva, ma non poteva far niente per fermare le stupide e disonoranti lacrime che spingevano nei suoi occhi.  Tutto – Eleanor, Manuela che stava portando Nick sempre più lontano da lui, le sue confuse sensazioni… tutto lo stava spingendo sul bordo del baratro.
‘Le lacrime non fanno male, meraviglia. Ti aiuteranno a sentirti meglio.’ Quando fu sicuro che il suo amico fosse pulito mise via la bacinella.
‘Non chiamarmi così.’
‘Ti ho chiamato così per più di dieci anni quindi fattene una ragione.’
Alex roteò gli occhi e Nick fu molto sorpreso che il suo migliore amico non fosse arrossito. ‘Non… non… non sono così.’
‘Meraviglioso. E’ esattamente quello che sei e quella puttana si pentirà subito di averti lasciato. Subito.’
‘Nick, a te piace Eleanor.’
Nick gli fece uno dei suoi più bei sorrisi. ‘E’ vero. Ma sono il tuo migliore amico e devo dirti questo per supportarti.’
‘Puttana.’ Alex si lasciò scappare mentre scoppiava a ridere. Una sensazione di conforto gli correva nelle vene.
Nick annuì ancora. ‘Puttana.’



Nick spostò la testa del suo amico con attenzione e sorrise quando l’altro si lasciò scappare un mugolio di grande disapprovazione.
‘Prova a farti un sonnellino, ok?’
Il corpo stanco di Alex era stato improvvisamente coperto da un lenzuolo di cotone.
Delle dita ferme e incredibilmente delicate gli accarezzarono la guancia.
Perché? Perché gli stava facendo questo? Non sapeva quale fosse la risposta ma doveva smettere di implorare il suo amico a continuare.
‘Vieni a farti un sonnellino con me allora. Sembri così stanco, Nicky.’
‘Ho portato delle verdure e del pollo per farti una zuppa super veloce. Scommetto che quella Dilmore ti ha ridotto lo stomaco ad una schifezza. Sarò qui in un minuto, te lo prometto.’
‘Ho la miglior babysitter del mondo, sai?’
‘Zitto.’
‘Hai portato anche delle ciliegie?’
‘Chiudi gli occhi e dormi.’
‘Ma io voglio mangiare le ciliegie!’ Lamentò Alex mentre sbadigliava e chiudeva gli occhi.

 

Xx Flashback xX

Nick lo guardava con aria sospettosa. Era pronto a credere agli alieni verdi piuttosto che a quello. ‘Cazzata.’
Il suo amico scrollò le spalle e continuò a far finta di guardare quell’orribile vecchio film in bianco e nero in TV.
‘Quindi… tu non hai mai baciato nessuno?’
Alex sospirò forte, girando la testa a guardare Nick. ‘Non c’è bisogno di ripeterlo ancora. Ti ho già detto di sì.’
‘Ma,’ Nick lo guardò come se gli stesse crescendo sul collo una seconda testa, ‘ma abbiamo chiesto a quelle ragazze lì fuori e sono sicuro che gli piacerebbe farsi una passeggiatina con te se non anche qualcosa in più.’
‘Allora vai. Sono sicuro che ti hanno detto di sì perché tu gliel’hai chiesto. Non credo che qualcuno vorrebbe avere un appuntamento con uno… con uno che non è capace nemmeno a ridere senza usare l’inalatore per l’asma. Problema risolto.’
‘Sai esagerando con queste cretinate oggi. Quante volte devo dirti che sei meraviglioso? Tutti lo vedono. Tranne te.’
‘Ma non so ancora come si bacia.’
Nick deglutì vistosamente e abbassò leggermente la testa di lato. ‘Posso farti vedere io come si fa.’
E rieccolo. Il rossore. Le capriole nella pancia. Il sudore delle mani.
Ma questa volta c’era qualcosa in più. Qualcosa che aveva fatto venir voglia ad Alex di scappare via di corsa e nascondersi da qualche parte dove non poteva essere trovato.
Il pene nei suoi pantaloni era così duro che faceva male, che fremeva per essere toccato. Beh, era un adolescente e questa era una  normalissima reazione di un giovane corpo ma no, non per il suo migliore amico. Il suo migliore amico maschio. Nick.
Con sua sorpresa, anche Nick arrossì mordendosi il labbro inferiore, mentre riconsiderava l’idea.
‘Uh, era solo un’idea non so perché –‘
‘Okay.’ Alex lo interruppe. La sua mente annebbiata si diede forza per dirgli che c’erano più di un milione di ragioni per cui avrebbe dovuto dire un dannato ‘no’. ‘Facciamolo.’ Aveva forzato la sua voce a suonare normale ma uscì solo un roco sussurro.
Facciamolo? Intendo… solo ‘facciamolo’? Non hai intenzione di dire qualcosa di estremamente intelligente per rifiutare?
L’unica cosa che era nel cervello di Alex ora era che non c’era niente che volesse di più che Nick fosse il suo primo bacio. Ok, all’inizio forse era un po’ shoccato dall’offerta di Nick ma pochi momenti dopo tutto assunse più che perfettamente significato. Lui era entrato nella sua vita e aveva cambiato tutto di Alex. Non era più quel ragazzo solo e piagnucolone. Ora aveva Nick che rendeva tutto migliore. Dalla storia al disgustoso cibo della mensa ai noiosi e vecchi film in bianco e nero. Chi avrebbe potuto rendere il suo primo bacio più speciale se non il suo migliore amico?
Sorrise e annuì. ‘Allora andiamo.’
Nick si bagnò le labbra e gli occhi socchiusi di Alex seguirono quell’atto così incredibilmente erotico.
Si avvicinò a lui, il blu era improvvisamente attorno ma Alex non aveva paura delle acque profonde, gli piacevano.
Il cuore di Alex gli batteva dolorosamente nelle orecchie, questo lo rendeva confuso e debole. Tutto il suo corpo iniziò a tremare e sapeva che Nick poteva vederlo e sentirlo.
Un braccio scivolò molto lentamente dietro la sua schiena, con un gesto rilassante. ‘Shhh, piccolo. Sei mio.’
Se Alex fosse stato capace, in quel momento, di fare qualcosa di così difficile come parlare avrebbe detto a Nick di andare a farsi fottere, è lui il più vecchio qui. Ma tutto ciò che poteva fare era affogare, drogarsi del respiro dell’altro sulle sue labbra. ‘Sei sempre stato mio. Non importa da quanto.’
Improvvisamente c’erano labbra rosa e piene sulle sue, c’erano le labbra di Nick che toccavano le sue con lenti movimenti. Alex non poté fare a meno di gemere. La lingua di Nick premette sulla sua bocca e lui obbedì, come non poteva sotto tutte queste nuove sensazioni, sotto il piccolo miracolo che Nick aveva fatto solo per lui?
La bocca di Nick era intossicante, ne memorizzò il suo sapore e il suo profumo, ne memorizzò ogni centimetro. Cercò di non andare nel panico quando una lingua calda strusciò contro la sua e dovette usare tutta la sua forza per non venire nei suoi pantaloni.
Nick si allontanò lentamente, i suoi occhi azzurri brillavano, ancora così incredibilmente vicino a lui. Il dito di Nick gli sfiorò le labbra e Alex sapeva che quello era il suo personale e silenzioso addio.
‘Sembri come qualcuno che è stato appena baciato come si deve. Ti dona.’ Il blu era improvvisamente lontano da Alex, non si era mai sentito così vuoto e così solo in tutta la sua vita. ‘Uhm, com’era?’
‘Tu… sai di fragole, Nick.’

Xx Fine del flashback xX




NDA: Sarete contenti (?) di sapere che le note dell'autore che di solito scrivo sempre esageratamente lunghe (??), forse non ci saranno in questa fanfiction. YEE!
Voglio vedere se son capace di stare zitta almeno quando scrivo. lol
Cooomunque, credo il prossimo capitolo mi prenderà più tempo, quindi forse lo caricherò tra due-tre giorni minimo. Vi amo tutti con tutto il cuore, au revoir. 

  
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