10/08/2013
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A volte, anzi spesso, mi chiedevo perché gli altri non capissero. Tutti che si aspettavano qualcosa in più da me, ma io ero semplicemente un adolescente con una chitarra in mano che voleva ubriacarsi la sera.
« È normale che la gente abbia delle aspettative su di te, Ed ».
La ragazza che mi stava parlando si chiamava Adele, l’avevo appena conosciuta e già mi sembrava fantastica, con i suoi capelli neri e i suoi occhi verdi.
« Ho paura di deluderli, io mi sento un tipico adolescente, scontroso, lunatico e incazzato con tutti » la guardai, lei sorrideva, era così bella quando lo faceva. « Secondo te cosa dovrei fare? » le chiesi.
Lei, per tutta risposta, prese il bicchierino di vodka che aveva davanti e lo buttò giù in un solo colpo.
Le sorrisi a mia volta e la imitai. Pochi bicchieri dopo, avevo la mente annebbiata e Adele stava ridendo come una matta.
« Siamo adolescenti! » urlò alzando il bicchiere, la gente del bar aveva iniziato a guardarci male ma, dato che la maggior parte erano ragazzi ubriachi quanto noi, non avrebbero ricordato molto.
« Sai che ti dico? Che non sto capendo più nulla. Sono così ubriaco che potrei anche baciarti » ero totalmente fuori, sapevo che lo era anche lei e, se da una parte la cosa era eccitante, dall’altra mi spaventava molto.
Lei rise ancora di più si alzò e iniziò a ballare, anche se la musica non c’era, io mi alzai e danzai con lei.
Il tizio che gestiva il bar, un tipo troppo irascibile a mio parere, ci buttò fuori e ci disse di non tornare fino a quando non avessimo smaltito la sbornia.
« E adesso dove andiamo? » chiesi ad Adele, anche se non mi importava molto, per quello che valeva saremmo potuti rimanere lì per sempre.
« Vieni con me » mi rispose lei ridendo.
Mi trascinò per un braccio e mi portò dietro al bar, dove c’era una casa di legno in rovina, lei aprì la porta cigolante ed entrò, io la seguii.
Dentro la casa c’era di tutto e di più, da alcuni vecchi utensili per cucinare rotti, ad un divano sfondato e un lavandino in cui era incrostato lo sporco.
A terra c’era anche una vecchia chitarra, la misi al collo e iniziai a pizzicare dolcemente le corde.
« Le corde sono arrugginite ed è un po’ scordata, ma credo possa andare » cercai di sistemarla come potevo, poi iniziai a suonare per Adele.
Lei mi guardava dal divano, con i suoi grandi occhi verdi, in religioso silenzio e un’espressione meravigliata in faccia.
« Non sapevo suonassi la chitarra » mi disse.
« Beh, più che altro ci provo » le risposi piuttosto imbarazzato.
« Gli adolescenti che conosco io non sono così bravi »
« Beh, la maggior parte dei miei amici mi odia e non si fida di me, questo è l’unico modo che ho per sfogarmi ».
Non era bello ammettere di essere lo sfigato del gruppo, ma con lei volevo essere sincero.
« Come mai non si fidano di te? » mi chiese lei curiosa.
« Non so, probabilmente perché tutti cercano di essere qualcun altro da quello che sono, si inventano storie sul loro conto… io invece sono il solito rosso sfigato che non ha nulla di speciale. Sono un normalissimo adolescente e non ho intenzione di mentire su questo fatto ».
Dopo quelle parole lei si avvicinò a me e posò delicatamente le sue labbra sulle mie.
Quello fu l’inizio della nostra storia d’amore.
Buonsalve a tutti, eccomi qui con questa nuova storia,
Forse sarebbe meglio dire eccoci, dato che stiamo scrivendo questa storia a quattro mani, infatti siamo io e Chairakalove; la storia è publicata infatti anche sul suo profilo.
Per scrivere queste OS ci siamo ispirate a 'The Orange Room' il primo EP del nostro Ed. Le OS non sono scritte seguendo l'ordine delle canzoni, ma casualmente.
Adele è un'ipotetica ragazza con cui Ed usciva a quel tempo, ce la siamo inventata, così come tutti le altre persone che compariranno anche in seguito.
L'aggiornamento della FF avverrà ogni sabto.
Speriamo che vi piaccia, fateci sapere! :D
GingerHair_