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Autore: amelia_6    12/08/2013    4 recensioni
Una giovane di nome Amelia scoprirà che nulla è impossibile. Dopo l'incontro con il principe la sua vita cambierà, scoprirà un passato sorprendente e il futuro che l'attende non è certo normale! la prima parte di un'avventura tra Amori e Misteri.
«ma il destino è scritto sulla sabbia e le onde lo possono cancellare e riscrivere»
Genere: Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'un grande destino'
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< capitolo 1 - Nvu
PRIMA PARTE: AMORI E MISTERI
Capitolo 1: l’inizio di una Favola
Siamo all’inizio del 1700 per esattezza nel 1712 in un paesino, anzi in un Regno tra Italia e Francia che si chiama Ginelli. Una ragazza come tante portava un nome che sarebbe diventato una leggenda: ella si chiamava Amelia. Amelia non era ricca viveva in una casetta che divideva con la famiglia: il padre, Alexander, la madre, Alena, i sui 2 fratelli, Luca e Giuseppe e sua sorella Annalisa.
Nelle strade di Ginelli la povertà viveva sovrana mentre alla corte del re si viveva bene e senza dover faticare per portare a casa un pezzo di pane. «Amelia, per favore va a vedere se trovi lavoro dal panettiere o dalla sarta» chiese un uomo vicino alla finestra, era alto capelli brizzolati sguardo dolce e severo, aveva le braccia robuste e vestiva sempre con una camicia bianca e dei pantaloni mezzi rotti marroni; «si padre» rispose una giovane, molto bella, aveva i capelli legati in una treccia D’oro il fisico magro e gli occhi dolci e Determinati, che secondo la Madre aveva preso dal padre, vestiva in un vestito Rosso fuoco. «Alexander, vai anche tu lo sai che non ce molta gente apposto in questo quartiere» disse una donna bella tanto quanto la ragazza ma molto più vecchia anche lei con un vestito ma Blu come gli occhi «Alena, lo sai io ora devo andare dalle Bestie e poi a portare il latte e i formaggi e vedere se riesco a pagare le tasse» rispose l’uomo con fare severo verso la moglie «lo so, lo so, ma non credi che sia pericoloso e poi io non posso, devo fare anche io delle commissioni per tirare su qualche centesimo; approposito Giuseppe sbrigati e vai dal falegname se no non ti dà il lavoro» disse in risposta la saggia donna «Arrivo madre…» rispose un uomo molto bello, aveva anche egli dei bei occhi dolci e sicuri un fisico muscoloso e portava gli stessi abiti del padre.
«io vado …» disse Amelia rivolta alla famiglia e preso un mantello con cappuccio uscì dall'uscio. La strada sporca e mal ridotta faceva inciampare chiunque non stesse attento così la giovane prestando molta attenzione iniziò a camminare andò come suggeritole dal padre dal panettiere che rifiutò, dalla sarta che rifiutò anche lei e infine in un negozietto ma anche qui non vi era lavoro per la bella Amelia. Stava camminando e contemporaneamente mandando maledizioni,tante quante ne poteva, alla famiglia reale e ai nobili ma ad un certo punto urtò un uomo, «Signorina un po’ di attenzione» disse un uomo molto bello che aveva dei capelli castano chiaro gl’occhi verdi e vestito molto bene «mi scusi ma lei è in mezzo strada» disse Amelia con fare sicuro «io, io sarei in mezzo strada!» disse l’uomo «sì, voi ricchi vi credete i padroni del mondo ma ci siamo anche noi» disse la ragazza che di fegato ne aveva anche troppo «devo dire che hai del fegato, ma come mai una bella ragazza come voi gira in dei quartieri così?» disse il giovane con un ghigno tra il buono e il cattivo «cerco lavoro, dovete sapere che non tutti sono ricchi e alcuni si devono dar da fare se vogliono vivere, ma purtroppo tutti sono poveri e di lavoro non ce ne!» disse la determinata fanciulla «uhm, devo dire che ne avete di fiato nei polmoni e anche una lingua lunga ma mi stai simpatica e poi ti ho urtato mi spiace, per farmi perdonare potrei chiedervi di venire a lavorare da me?» disse lui ora con fare dolce verso la giovane «dovete parlare con mio padre è lui che decide!» rispose Amelia con fare calmo e peccato «allora, portatemi da lui» riabbatte il nobile «seguitemi» disse e poi si diresse verso la casa paterna. arrivata entrò, fece accomodare l’ospite e chiamò il padre «Amelia, dimmi hai buone notizie?» chiese il padre che speranzoso rivolse alla figlia un dolce sorriso «bhè, per strada mi sono messa a discutere con un uomo e siccome alla fine avevo ragione mi ha offerto un lavoro presso di lui, credo sia un nobile molto ricco dai vestiti che porta» disse Amelia molto sicura di se «quante volte ti devo dire che hai la lingua troppo lunga, ma comunque chi è costui?» disse il padre un po’ adirato «l’uomo che è in cucina» rispose la ragazza alla domanda del padre «Amelia, sai chi è l’uomo con cui tu hai discusso?» chiese il padre agitato «no, mi spiace, lo dovrei conoscere?» chiese Amelia preoccupata «direi di sì, dato che è il principe erede al trono!» disse l’uomo sempre più agitato «oh mio dio, che faccio adesso..?» disse la ragazza che aveva i sudori freddi «lascia fare a me» disse Alexander che si avviò verso la cucina. «è un onore avere nella mia umile dimora sua altezza, ditemi mia figlia a fatto qualcosa che non gradiva?» chiese l’uomo che anche se non lo poteva vedere come Nobile cercava di fare bel viso a cattivo gioco «oh no signore, anzi vostra figlia è molto determinata e vorrei offrirle di lavorare presso la corte, sicuramente non si farà mettere i piedi in testa» disse il principe divertito «è molto gentile» disse il padre di Amelia «si figuri, volevo dirle che per i servigi riceverà 5 monete d’oro alla settimana e se fa un buon lavoro alla fine del mese le saranno date altre 5 monete d’oro» disse il ragazzo «cosa… » disse Alexander incredulo «è troppo poco» rispose il principe che non conosceva la povertà della maggior parte dei cittadini «scherza è anche troppo, io come umile agricoltore prendo due monete d’argento al mese» disse l’uomo con fare spaesato «non sapevo che il popolo fosse così in crisi forse è meglio che i miei genitori lo sappiano i nobili di palazzo dicono che va tutto bene» rispose il principe anche lui spaesato «non capisco» disse il padre di Amelia rivolto al principe «non si preoccupi, comunque le va bene il mio accordo?» disse Louis (pronuncia: Luì) –così si chiamava il principe- «ma certo, anzi vi ringrazio e mi scuso se mia figlia non vi è stata cortese» disse Alexander «si figuri, io preferisco le donne e in generale le persone che dicono la verità come stà è per questo che ammiro sua figlia!» rispose il principe «molte grazie, altezza!» disse la madre della giovane « io sono Alena, Alexander non ti presenti?» continuò «si mi scusi, io sono Alexander» disse l’uomo rimproverato dalla moglie «Louis» disse il principe.
Dopo aver bevuto il the offertogli dalla famiglia di Amelia il principe chiamò la sua carrozza dove fece salire Amelia e di seguito lui. Avevano iniziato a viaggiare da almeno mezz’oretta quando la carrozza si fermò facendo cadere in avanti la fanciulla che prontamente venne presa dal principe, «ma che succede, cocchiere?» disse il giovane «scusi altezza ma c’è un ragazzo in mezzo alla strada e non vuole muoversi!» disse il cocchiere a Louis, che sceso dalla carrozza vide il ragazzo, Amelia curiosa scese anche lei dalla carrozza e visto il ragazzo urlò «LUCA», «lo conoscete?» chiese curioso il principe «ma certo è mio fratello minore!» disse la ragazza rivolta al giovane «Amelia, che ci fai su questa carrozza?» chiese il piccolo che aveva circa una decina di anni. «venite su! Chiederò se potrete diventare un aiutante dei soldati!» disse il principe intenerito dalla scena che si stava svolgendo sotto i suoi occhi; infatti, Amelia andò verso il fratello per cercare di spostarlo e spiegargli che quello era il principe e le aveva offerto un lavoro presso il palazzo! «cosa ma davvero!» dissero fratello e sorella contemporaneamente ma che fu subito completato da un «molte grazie altezza» di una Amelia in lacrime!
La carrozza arrivò al palazzo reale e venne subito presa d’assalto da due servitori uno incaricato di aprire gli sportelli delle carrozze e accompagnarli dove era necessario, l’altro che cercava disperato il principe «altezza ma chi sono questi due ragazzi? Dove siete stato? Vostra madre mi farà tagliare la testa se avete solo un graffio!» disse il secondo servitore «non ti preoccupare Alen, caro amico nemmeno oggi perderete la testa per mano di mia madre! Hahahaahah» disse Louis che ormai aveva molto confidenza con l’uomo «sempre molto simpatico principe ma chi sono questi ragazzi?» chiese nuovamente Alen«due giovani che cercano lavoro, non mi avevi detto che ti serviva qualcuno che stesse dietro ai soldati della guardia reale?» chiese il ragazzo con fare convincente «si, ma avrà solo una decina di anni!», «ma…» rispose il ragazzo «ok però dovete dirlo ai vostri genitori, mentre la ragazza può essere una cameriera??!» chiese il maggiordomo «ottima idea ma presentiamoli a mamma e papà questa ragazza deve dire loro qual cosa…» disse Louis «oh oh, ne vedremmo di tutti i colori» pensò il saggio Alen.
******************angolo autrice****************
Allora è la mia prima ff originale spero che vi piaccia per i nomi mi spiace se sembreranno un po’ recenti ma non sono vissuta nel 1700 per saper come si chiamano dei personaggi di un paese inesistente! e poi sono sempre quelli :) volevo mettere un qualcosa di più particolare! spero che recensirete vi aspetto!
P.S: accetto anche delle critiche!
revisionato il 1 dicembre 2013
  
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