12/08/2013
5 recensioniL'uno nei panni dell'altro
Eccomi qui, ancora una volta.
Come ho scritto nel mio account, i primi mesi del 2013 per me a causa di problemi personali e familiari sono stati talmente terribili, che ho dovuto rinunciare a molte cose. Finalmente sto riprovando a riprendere in mano le redini della mia vita, e quindi ho pensato di ricominciare a scribacchiare qualcosa, anche se non so con quali risultati.
Per riprendere la mano, ho deciso di dedicarmi a fic brevi, e questa è una di quelle.
La trama come avrete modo di leggere se siete interessati è molto semplice.
Non preoccupatevi, comunque, è mia intenzione riprendere per mano anche le fic che ho lasciate sospese e in corso. Lo farò un po’ alla volta. Spero per settembre.
D’ora in poi inoltre posterò le storie solo quando sono concluse.
Ebbene sì, questa storia si compone di un prologo, più sette capitoli. Sono già stati scritti per cui spero di riuscire a postarli in modo regolare.
Ora vi lascio. Vi ho già tediato troppo con le mie chiacchiere.
I personaggi non sono miei, ma degli aventi diritto. Scusate se ci saranno degli errori.
Grazie a chiunque leggerà e commenterà.
A presto.
Rebychan
Prologo
Yamamoto e Gokudera non andavano per nulla d'accordo. Erano come cane e gatto. Se uno diceva "no", per l'altro era "sì". Se l'altro aveva un'idea, l'uno faceva di tutto per screditarla. Erano sempre in competizione per qualcosa e quello era un problema se si era amico di entrambi.
Era come se continuamente fosse richiesto di scegliere tra uno dei due ed era impossibile farlo se si voleva bene loro in modo uguale.
La situazione stava diventando insostenibile.
Tsuna ovviamente era lui l'amico di entrambi non sapeva più che pesci piglirae per tentare di far trovare al loro rapporto un equilibrio.
Era stufo di doversi destreggiare tra i due tentando di compiacerli entrambi e finendo spesso solamente per ferirli. Come dicevamo sopra, non poteva scegliere e quindi non sapeva più a che santo votarsi.
Per uno strano e fortuito caso del destino, la possibile soluzione al suo problema gli arrivò all'improvviso e nel posto più impensabile.
Visto quanto gli era accaduto negli ultimi tempi doveva immaginarsi però che per lui lo strano ed il fortuito non esistevano, altrimenti non si sarebbe spiegato quello strano nome uscito dalla bocca dalla professoressa di sociologia a giustificare il suo esperimento ovvero il dottor Repon.
Era logico supporre, quindi, che Reborn avesse semplicemente deciso che la famiglia aveva bisogno di una sistemata e avesse tramato per dargliela.
Tsuna non riuscì mai a sincerarsi della verità. L'unica cosa certa che seppe fu che l'insegnante di sociologia affidò alla classe quel compito.
Divisi in gruppo di tre gli studenti avrebbero dovuto mettersi l'uno nei panni dell'altro, o meglio uno avrebbe osservato gli altri due compagni mentre lo facevano e avrebbe scritto le sue conclusioni giornalmente.
Il gruppo da tre per Tsuna era già formato ovvero lui, Gokudera e Yamamoto.
Il problema era decidere chi avrebbe fatto l'osservatore e chi avrebbe "giocato" a inscenare l'altro per tentare di comprenderlo.
In verità però questo particolare si risolse in un batter d'occhio.
Gokudera sentenziò che non poteva permettere al Decimo di imitare l'idiota del baseball, non poteva lasciare che si rincitrullisse.
Per rispetto, inoltre, lui non poteva imitare il suo boss, sarebbe stato come sminuirlo.
Non gli rimaneva che sacrificarsi.
Si sarebbe messo lui nei panni del fissato del baseball tanto era facile, bastava fare l'idiota.
Yamamoto aveva sorriso e si era dichiarato d'accordo. A lui andava bene provare a imitare Gokudera, anche se sarebbe stato complicato per uno come lui dal sorriso facile tenere il grugno per una settimana.
Sì, perché il tempo del compito era proprio quello, sette giorni.
Ed in quel periodo i due avrebbero dovuto essere per tutti gli altri il compagno.
A scuola avrebbero risposto all'appello con i nomi invertiti ed avrebbero pure fatto i compiti in classe e le interrogazioni come se fossero stati l'altro.
Fuori da scuola poi sarebbe stato compito dell'osservatore accertarsi che l'esperimento continuasse.
Quella pratica poteva essere utile per appianare certi contrasti e capire meglio i problemi altrui.
Magari ciò fosse accaduto a Yamamoto e Gokudera, aveva pensato Tsuna quando l'aveva saputo. Certo nemmeno lui si sarebbe mai immaginato che si sarebbe arrivati a quello.
FINE
Prossima fic in aggiornamento:
L’uno nei panni dell’altro (Reborn) – Capitolo 1 di 7. Da giovedì a domenica.
Chi vuole contattarmi può farlo qui su EFP, per Email o sul mio nuovo forum, dove tra l'altro la fic è già stata "pubblicata" in anteprima. ^^