Non faceva altro che cercare conforto.
Cercava rifugio tra le braccia del suo uomo.
Tante storie giravano sul loro conto. Ma qual’era la verità?
Chi li osservava da fuori,  in lei vedeva una donna forte e decisa, e in lui un cucciolo bisognoso d’affetto.
Ma la verità la sapevano in pochi.
Perrie, al contrario di quanto lasciava trasparire dai suoi gesti, era insicura e spaventata;  di conseguenza, Zayn, interpretava il ruolo di angelo protettore, l’unico in grado di farla sentire protetta e al sicuro.
Interpretava, si. Perché non era quella la realtà.
Lui era spaventato almeno quanto lei.
Era insicuro anche lui, a causa di tutto ciò che dovette subire, dall’infanzia ad oggi.
Eppure era in grado di lasciare tutto da parte, per lei.
Era in grado di trasformarsi in tutto quello di cui lei aveva bisogno, pur di farla stare bene.
Non era facile, ma lui non avrebbe mollato.
Perché c’era qualcosa di cui nessuno, nemmeno gli amici più stretti, nemmeno le loro famiglie, era a conoscenza.
Solo lui e lei.
D’altronde, solo loro due potevano sapere quanto male facesse stare lontani per così tanto tempo da non riuscire quasi più a ricordare l’uno il profumo dell’altra; solo Perrie poteva sapere cosa provava quando, dopo aver fatto l’amore con lui, quasi ‘nascondeva’ il suo viso sul petto di Zayn per paura che potesse improvvisamente andare via e lasciarla sola; e solo Zayn poteva sapere cosa provava quando sentiva la donna che amava piangere nel cuore della notte e sentiva prendere piede dentro di se la sensazione di essere completamente inutile e impotente di fronte alla sua sofferenza.
Allo stesso modo, solo Perrie e Zayn potevano godere dell’immensa gioia trasmessa dagli occhi amorevoli dell’altro; solo loro due potevano avvertire i brividi dati dal contatto tra le loro labbra; solo e soltanto loro potevano comprendere l’amore che li univa a tal punto da scegliersi ogni giorno, nonostante tutta la sofferenza e la paura.
Come si potevano spiegare al mondo emozioni simili?
Nessuno dei due aveva una risposta a questa domanda.
 
Forse è proprio per questo che giravano tante storie sul loro conto.
Forse è proprio per l’incapacità della gente di capire, che preferivano indossare delle maschere e non dare spiegazioni a nessuno.
Forse è proprio per la capacità di comprendersi l’un l’altra, che si amavano.