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Autore: Moony_911    15/08/2013    2 recensioni
Dal primo capitolo...
"vide Luigi uscire in compagnia di un altro uomo, un uomo dall’aria molto familiare e sebbene l’avesse visto di sfuggita, non le ci volle molto per realizzare che si trattava di Andrea. Non un Andrea a caso, era proprio lui, quello che un tempo era stato il “suo” Andrea."
Prendendo ispirazione da una canzone di Max Pezzali, una nuova storia sui nostri due testoni preferiti, Paola e Andrea... buona lettura!
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Parte 9.

E saremo quel che tutti cercano 
Quell'amore che i cantanti cantano 
Tanto forte, potente, immenso che 
Sembra esagerato e irrealizzabile 
E che il petto fa quasi esplodere 
Senza il quale non si può più vivere 
Che potrebbe scomparire l'Universo tranne noi 

 
Quattordici settembre, mattina

Può sembrare una domenica come tante altre ma per Andrea Ferri non era decisamente così.
Sono appena le nove e Andrea sta percorrendo il salotto di casa di sua sorella avanti e indietro come fosse un animale in gabbia sotto lo sguardo divertito di suo cognato.
“Andrea, e basta!” gli disse Luigi trattenendo a stento una risata.
“La fai facile tu, guarda che Paola mi ha raccontato tutto, di come eri agitato il giorno del tuo matrimonio quindi chiudi il becco!” rispose lui in preda all'agitazione.
“Beh...”commentò Luigi “da quanto posso vedere anche tu non sei da meno....benvenuto nel club vecchio mio!”.
Alessandra fece il suo ingresso poco dopo tenendo in braccio il piccoletto di casa Testa, Davide, sei mesi che avrebbe compiuto di lì a pochi giorni ma decisamente il degno erede di quell'uragano di sua madre; passò il bimbo al marito e si avvicinò al fratello per rassicurarlo.
“E dai tato, su con la vita e basta con l'ansia, sei decisamente figo oggi e se te lo dico io puoi anche crederci, vedrai, andrà tutto bene!”.
“E se non viene?!”.
“Ma che sei grullo?!” rispose Luigi anticipando la risposta della moglie, poi guardò il figlio e continuò “Davide diglielo anche tu allo zio che è un bischero a dire una cosa del genere...ora ti pare a te che la zia Paola non si presenta?!”.
Davide alzò un sopracciglio come se avesse davvero capito il discorso del padre, suscitando le risate degli adulti.
Si avviarono verso la chiesa dove trovarono anche Leo ed Elena che insieme alla piccola Ester erano i testimoni di Paola, mentre Ale, Luigi e Davide lo sarebbero stati per Andrea.
Non era stata una scelta casuale quella di includere anche i bambini, avevano fatto una scelta formato famiglia, ora che anche loro lo sarebbero diventati a tutti gli effetti, o forse lo erano già diventati...

I primi tempi non era stato facile vedersi solo nei fine settimana, turni permettendo, ma nonostante tutto erano sempre riusciti a vivere al massimo il tempo insieme cercando di non fare troppo caso al magone che si presentava puntuale ogni volta al momento dei saluti e della partenza, quando di uno quando dell'altra.
Poi però era arrivato il Natale e con esso il più bel regalo che potesse mai ricevere, ricordava bene quando la sera della vigilia aveva chiesto a Paola di diventare sua moglie e lei scoppiò a piangere mentre rideva dicendogli quel si che tanto aveva sperato di sentirle dire.
“Amore va tutto bene, perchè piangi?!”.
“Perchè anche io ho una cosa importante da dirti!” .
“Paola sicura di stare bene?!”.
“Mai stata meglio!!” rispose lei abbracciandolo.
“E allora perchè stai piangendo e ridendo allo stesso tempo?!”.
“Perchè almeno stavolta il tempismo è dalla nostra parte!” fu la sua risposta sibillina.
“Paola mi stai facendo preoccupare...”.

“No amore mio non devi preoccuparti, non stavolta, stavolta è una notizia fantastica!”.
Poi una spia gli si accese in testa, negli ultimi tempi era più strana del solito, più...più...
“Amore non è che per caso...”.
“Aspettiamo un bambino?! Ottima intuizione maresciallo, tra qualche mese anche noi allargheremo la famiglia!” rispose lei felice prima di baciarlo.
“Un bambino!! Il nostro bambino, ma ci pensi!?!?” commentò lui sollevandola da terra e facendole fare una giravolta.
-Già...-pensò lei- i pezzi del puzzle stanno tornando al loro posto...-.
“Paola è il più bel regalo di Natale che potessi farmi!” le disse, poi si piegò sulle ginocchia e le posò un bacio sul ventre “E tu piccolina, lo sai vero che non vedo l'ora di conoscerti?!”.
Paola gli accarezzò i capelli e rimasero così per qualche istante.
 
Con l'inizio dell'anno nuovo cominciarono a sbrigare le pratiche burocratiche per avere il permesso di sposarsi che arrivò poco dopo... non essere colleghi aveva accelerato le cose e Paola inoltrò domanda perchè, una volta finito il congedo di maternità, potesse essere trasferita in una caserma limitrofa a quella di Città della Pieve usufruendo così dell'avvicinamento per il ricongiungimento familiare.
Anche Luigi aveva ottenuto il trasferimento per il solito motivo ed era finito a Castiglione del Lago mentre Paola era stata assegnata a Perugia.
Trovarono una casa che diventasse casa loro, una villetta a schiera nella nuova zona residenziale di Città della Pieve e più o meno nel periodo in cui era nato Davide, a metà marzo, si erano trasferiti definitivamente.
Si trovarono così a dipingere e decorare quella che sarebbe diventata la camera del bambino e decisero di fare qualcosa di unico.
Elena, la moglie di Leo, li aiutò a dipingere sulla parete fiori, Winnie the Pooh, qualche personaggio della Disney, Shaun the Sheep e persino un barbapapà.
Avevano deciso di non voler scoprire il sesso del bambino  fino alla nascita e così si prepararono perchè le decorazioni potessero andar bene in entrambi i casi, solo che durante un controllo si era scoperto che era una bambina, notizia che decisero di tenere per loro, almeno per un altro po'.
Erano stati mesi frenetici, il trasloco, l'organizzazione del matrimonio, la gravidanza che faceva il suo corso e Paola che si ritrovò in congedo di maternità in un batter d'occhio.

Un sorriso si dipinse sul volo di Andrea quando ripensava alle serate di fine Maggio, quando cominciava a fare un po' più caldo, passate a passeggiare fino al belvedere, con Paola che cammina ondeggiando, la pancia di otto mesi inoltrati che comincia seriamente ad essere ingombrante e faticosa da portare in giro, il caldo che di certo non aiuta e alla sua risposta quando lui le chiedeva se andasse tutto bene, quella di una sera in particolare...
“Andrea quante volte devo ripetertelo?!? Non sono malata, sono incinta! Okay, d'accordo, molto incinta, e per quanto la signorina qui stasera stia facendo il diavolo a quattro e io sia diventata una balena coi piedi di un hobbit, ce la faccio!” gli rispose lei battagliera come al solito.
“Senti balena coi piedi di un hobbit, posso dirti una cosa anche io?!”.
“Sentiamo...” rispose lei buttandogli le braccia al collo e avvicinandosi conoscendo già la risposta.
“Perchè non la finisci di dire stronzate e per una volta non mi credi quando ti dico che sei bellissima?!”.
“Semplice! Perchè una mongolfiera non può essere bellissima...”.
“Non per me” le diede un bacio e poi si piegò sulle ginocchia avvicinandosi al pancione per parlare con sua figlia “Piccolina mi senti?!Bene! E' papà che ti parla.... senti non è che glielo puoi far entrare in testa te a quella zuccona della mamma che non importa se è enorme, se ha i piedi gonfi ed ha l'umore che cambia ogni cinque nanosecondi, rimane bellissima comunque perchè sta proteggendo un tesoro di inestimabile valore?!”.
 
Quella sera la ricordava bene, era la sera in cui avevano deciso come chiamare la loro piccolina: Azzurra.
E Azzurra Ferri non si fece certo attendere a lungo e in quanto degna figlia di sua madre, venne al mondo alle cinque del mattino di domenica ventinove giugno.
Mentre veniva sottoposta ai controlli medici di routine, Andrea che nonostante aghi e sangue non era andato giù come una pera cotta, mentre stava ancora accarezzando la testa di Paola non potè fare a meno di commentare con un “Speriamo non sia sempre mattiniera come la mamma altrimenti sono davvero un uomo morto!”.
Paola non disse niente, era esausta ma accennò un sorriso alla sua battuta.
Il pediatra si avvicinò tenendo tra le braccia la bimba, lavata, pulita e avvolta in un lenzuolino verde e la mise tra le braccia di Andrea che nonostante la scorza da uomo duro, quando la vide prendergli un dito e stringerlo forte non poté fare a meno di mettersi a piangere.
Era seduto sul letto accanto a Paola, che quando vide la scena, appoggiò la testa sulla sua spalla e andò a mettere una mano sulla sua per accarezzare la bimba prima che venisse portata al nido per dare modo alla mamma di rientrare in stanza e riprendersi un attimo.
Erano le sette quando Gioia, che quel mattino era di turno, fece capolino in stanza di Paola spingendo la culletta dove Azzurra si stava dimenando.
“Buongiorno!!”esordì entrando “ abbiamo qui una bella bambolina che vorrebbe vedere la mamma ed il papà, possiamo?!”.
Prese in braccio Azzurra e dopo essersi avvicinata la mise tra le braccia di Paola.
“Ciao piccola!” disse Paola e non appena le fece posare la testa sulla sua spalla Azzurra si calmò.
“Mamma Paola,” disse Gioia “mi sa che la tua acciughina qui ha fame!”
“E come...” chiese lei di rimando.
“Ecco perchè sono qui...prima lezione pratica per la neo mamma! Ti spiego come fare ad attaccarla al seno la prima volta, così saprai come fare una volta che sarete tornate a casa e sarete da sole...”.
Andrea ne approfittò per avvertire tutti, perchè tra l'inizio del travaglio e la nascita di Azzurra era passato così poco tempo che non era riuscito a farlo prima.
“Mattiniera come la sua mamma alle 5.02 è nata Azzurra, 3.450 grammi di puro amore. Le mie due ragazze stanno benone, non vedo l'ora che anche voi possiate conoscere la nuova arrivata in casa Ferri. Andrea”
 
Ed ora eccolo lì in chiesa ad attenderla.
Vide Giulia, la moglie di Marco, il fratello di Paola, entrare con il marito che teneva per mano le loro gemelle, Chiara ed Elisa mentre lei spingeva la carrozzina dove si trovava Azzurra, si avvicinò  e andò a prendere in braccio sua figlia che non vedeva dalla sera prima.
“Ciao amore mio!”le disse poggiandosela sul petto come era solito fare la notte se aveva le colichette, così da lasciar riposare Paola “ma come siamo belle oggi!”.
Azzurra aveva un vestitino smanicato di lino, con una fascia centrale a piccoli pois rosa e un fiocchetto... sua madre e la madre di Paola avevano provato a imporsi regalando loro un abitino più pomposo e decisamente poco pratico, fortuna che Paola aveva una repulsione patologica per tutto ciò che era troppo vistoso e pacchiano e aveva declinato l'offerta, altrimenti lo avrebbe fatto lui...
“Vieni topolina” disse Giulia facendo per prenderla e lasciare che Andrea cominciasse ad avvicinarsi all'altare “che il papà deve compiere una missione di vitale importanza!”.
“Aspetta...” disse lui riconsegnandogliela “Ho un'idea!”.
Andò di volata da don Claudio, gli spiegò il suo piano e lui sorrise sentendolo, li aveva conosciuti meglio durante il corso prematrimoniale e non c'era ombra di dubbio, Andrea era veramente una forza della natura quando ci si metteva.
Spiegò il suo piano a Giulia, che sarebbe stata nelle panche laterali, così da poter essere pronta a prendere la nipote, e riprese in braccio la bambina.
Erano le undici spaccate quando Paola fece il suo ingresso su quello che per scherzo avevano ribattezzato “l'arpeggio dell'amore” fusione dell'ultima frase che aveva detto ad Andrea la sera prima al telefono “Allora ci vediamo sull'arpeggio dell'Amore!” facendolo ridere di gusto
Il coro cominciò a suonare, c'erano due chitarre acustiche, un cembalo, i bonghetti, il tutto mixato sapientemente durante il corso della canzone che era una di quelle che Paola aveva imparato ai tempi dell'oratorio da ragazzina.
Percorse la navata tenendo stretta il braccio di suo padre che per quanto volesse fare il burbero, era emozionatissimo, e quando vide che Andrea la stava aspettando all'altare tenendo in braccio la piccola Azzurra, sentì le lacrime pungerle gli occhi e un grande sorriso le si dipinse in volto.
Arrivata a destinazione, diede un bacio veloce ad Andrea, baciò la bambina e insieme la consegnarono alle cure della zia.
Don Claudio iniziò il rito e Paola non lasciò un momento la mano di Andrea, e una volta arrivati allo scambio delle fedi lo vede che ha gli occhi lucidi e sorride.
Si scambiarono le promesse sottovoce, incespicando per l'emozione, non staccando mai lo sguardo da quello dell'altro e quando arrivarono a scambiarsi gli anelli, Paola sentì un brivido percorrerle la schiena, stava succedendo davvero!,
Dopo anni e anni, la rincorsa era finalmente finita, nonostante tutti i casini, le incomprensioni, i silenzi, quel  giorno iniziavano a scrivere una nuova pagina della loro vita come marito e moglie, con la piccola Azzurra a suggellare il loro amore.
Subito dopo che il don li ebbe proclamati marito e moglie, Andrea, contravvenendo ad ogni protocollo d'impulso baciò Paola sotto uno scroscio di applausi provenienti dalla navata.
“Adesso non si scappa più Vitali...” le disse sottovoce vicino al suo orecchio e Paola si mise a ridere.
“E chi ti dice che io voglia scappare Ottoni... ora che ti ho trovato non ti mollo più!” rispose lei utilizzando le stesse identiche parole che lui aveva usato tempo addietro.
Passarono una giornata in allegria, ridendo, scherzando, punzecchiandosi un minuto si e l'altro pure e arrivati a fine serata, una volta rientrati a casa, entrando in camera dopo aver fatto una doccia, vedendo Paola appisolata con Azzurra appollaiata sul suo petto, si sentì completo, come se non avesse più bisogno di niente, come se tutti i pezzi del puzzle della sua vita fossero andati al loro posto e sentì che il petto stava quasi per esplodere tanto era contento e gli venne in mente il ritornello di una canzone che aveva sentito tempo addietro, che in quel momento sembrava scritto apposta per lui....Che potrebbe scomparire l'Universo tranne noi....


FINE

NDA: Ed eccoci arrivati alla fine di questa storia, un grazie a chi l'ha seguita e anche a chi semplicemente è passato di qua e l'ha letta.
per capire meglio quello a cui mi riferisco vi lascio alcuni link:

http://www.allegribriganti.it/neonata/vestito-neonata-smanicato-coccode-lino/  vestito azzurra

http://www.youtube.com/watch?v=z4hCZ9Iz8RI  canto dell'amore
 
http://www.sposamore.com/343-large_default/antonia-a-line-v-neck-cheap-chapel-train-chiffon-weeding-dress.jpg  abito paola
  
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