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Autore: Ashbear    16/08/2013    1 recensioni
[Lost Odyssey]
Dopo una pesante giornata di battaglia, il gruppo fa una pausa alla Caverna Nera. La discussione va estremamente fuori tema, e poi ancora più fuori tema. Forse c'è un metodo nella loro follia, o forse è solo follia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Lost Odyssey e i suoi personaggi sono proprietà Mistwalker, e vengono qui utilizzati senza scopo di lucro: nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

Nota dell'autrice: solo una storiella a cui ho pensato mentre andavo a livellare nella Caverna Nera. C'è un debole contenuto per adulti, niente di troppo suggestivo. Sapete, giusto Jansen e i suoi modi da Jansen. Questa segue il mio stile più delle altre due storie in questo account. Spero che vi piaccia, almeno un po'!

BY THE LIGHT OF THE FIREFLIES
scritta da Ashbear, tradotta da Alessia Heartilly

Avevano combattuto tutto il giorno, una noiosa battaglia dopo l'altra. La loro tappa finale quella sera sarebbe stata la Caverna Nera. Si diceva che c'era un Sigillo Reale, lì; dovevano esserselo perso al loro primo passaggio. Non era esattamente qualcosa che Kaim e gli altri avrebbero notato senza esserne consapevoli. Avevano fretta di trovare un modo di tornare a Gohtza, allora, e quello aveva lasciato loro poco tempo per esplorare.

Ovviamente, avevano ancora fretta. Il tempo continuava sempre ad avere la massima importanza. Una cosa che i combattenti avevano imparato con l'esperienza: era meglio prendersi tempo ed essere preparati, piuttosto che andare alla carica con abbandono avventato.

Ci vollero meno di due ore per localizzare il Sigillo, e ora potevano concedersi un riposo di cui avevano molto bisogno. Doveva essere una breve pausa, solo poco tempo per riprendersi dopo aver camminato sul terreno roccioso. Kaim si congedò in silenzio, e trovò una piccola serie di rocce che gli concesse di stare in solitudine. Il resto si era trovato raggruppato intorno a una delle colonne di lucciole. Era una fonte di luce, per non parlare del fatto che i bambini (e Jansen) erano completamente affascinati da quel fenomeno naturale.

Sarah e Ming erano rimaste con il gruppo, lasciando a Kaim il suo spazio. Cooke e Mack erano i più vicini alla colonna, seduti a ridacchiare apertamente mentre guardavano le lucciole 'ballare' nel buio. Jansen si era misteriosamente preso il posto vicino a Ming, anche se a lei non sembrava interessare. Seth sfortunatamente era stata costretta a sedersi vicino a Jansen. Sed aveva preso il posto che rimaneva accanto a Tolten, che stava ammirando il suo nuovo tesoro.

"Un uomo e la sua grossa spada, eh?" sorrise Jansen mentre guardava il giovane Re e la sua arma. "Penso che potrei fare un altro commento, ma siamo in compagnia di tre signore - e Seth."

L'ultima si mise le mani sui fianchi, cercando di non prendersela per le sue punzecchiature. Quel gioco potevano farlo in due.

"Beh, adesso immagino che sia abbastanza ovvio il perché tu non usi una spada. Forse un coltellino sarebbe più appropriato, nel tuo caso," ribatté Seth, sapendo che avrebbe fatto arrabbiare Jansen. Ovviamente, far arrabbiare Jansen era diventata la principale fonte di divertimento della sua vita, in quei giorni.

"Hey, hey, aspetta un attimo. Penso che tu stia sottintendendo qualcosa o implicando qualcosa... non sono sicuro di cosa significhi cosa. Ma qualsiasi parola sia corretta per la situazione, è quello che stai facendo! È un peccato che io sia troppo gentiluomo per rispondere ancora. Sai... non intendo parlare più. Già. Voglio guardare questi piccoli insetti, invece."

"Seriamente, questo era tutto quello che ci voleva per farti stare zitto per tutto il viaggio? Perché non lo sapevo prima di partire da Uhra il primo giorno? Informazione preziosa, sai!"

Mack si chinò verso Cooke e sussurrò, "penso che questi due si comportino proprio come fratello e sorella. Non penso che nemmeno noi litighiamo così tanto."

"Non capisco gli adulti," rispose Cooke scuotendo la testa. "Ci dicono di andare d'accordo e di crescere. Ma se dobbiamo comportarci come adulti - allora dovremmo comportarci di più da bambini! Quei due sembrano più piccoli di noi a volte... e uno dei due ha mille anni!"

"Forse dovremmo soltanto dirglielo che si comportano come bambini, allora?" ragionò Mack. Gli adulti confondevano a volte, confondevano molto.

Ming sorrise ascoltando la conversazione dei bambini. C'era qualcosa di così innocente nella loro logica, eppure le loro osservazioni non erano del tutto sbagliate. Quei due bambini avevano visto più dolore nelle loro brevi vite di quanto lei ne avrebbe augurato a chiunque. Appoggiandosi all'indietro, la Regina guardò la scia luminosa lasciata dalle lucciole. Persino in un posto come quello, c'era bellezza che andava oltre le parole. Nell'arco di mille anni, quel mondo non aveva mai smesso di stupirla. Aveva a cuore la sua bellezza, perché controbilanciava parecchio la sua bruttezza, ai suoi occhi.

Il voto di silenzio di Jansen ebbe vita breve; non che qualcuno si aspettasse davvero che avrebbe dato seguito alla sua vaga minaccia.

"Che faccenda è quella di tutti questi Sigilli Reali, comunque?"

"Wow, bell'argomento a caso," disse Sed alzando gli occhi al cielo. Avrebbe detto di più, ma doveva ammettere di aver bisogno di quella pausa. Era passato molto tempo da quando si era allenato così fisicamente.

Jansen sembrò non udirlo, o si comportò come se non l'avesse fatto, e continuò con la sua tirata.

"Il Re un giorno si è alzato dal lato sbagliato del trono e ha pensato, 'hey, viaggerò per il mondo e lascerò questi cosi tipo nastro nei posti più deprimenti che riuscirò a trovare'. Voglio dire, non poteva scegliere almeno qualche spiaggia in più? Potrei di certi lavorare un po' sulla mia abbronzatura. Per non parlare del fatto che vedrei Ming in costume da bagno, a meno che si vada a una spiaggia 'vestiti a scelta'. Sono assolutamente per-"

Jansen fu immediatamente messo a tacere a metà frase. Sentì un dolore risuonargli nel cranio quando la mano di Seth entrò in contatto con la sua testa. Si era a dire il vero un po' abituato alla sensazione. Era il suo piano B quando non aveva a tiro i suoi stinchi.

L'ex pirata strinse gli occhi, indubbiamente irritata. Anche nel semplice bagliore lieve delle lucciole, non ci si poteva sbagliare sull'ira della sua espressione. Mai.

"Non finire nemmeno quella frase se non vuoi finire come foraggio di Elmon. Pensi mai a cosa stai dicendo prima che le parole ti escano di bocca?"

Si allungò a picchiare Jansen sulla testa una seconda volta. Ok, poteva essere stato eccessivo, a quel punto. Ad ogni modo, era sicura che se lo sarebbe meritato alla parole successive che gli sarebbero uscite dalla bocca. Per non parlare del fatto che trovava molto divertente causargli dolore, cosa strana, dato che normalmente era una pacifista.

Eppure anche la pace aveva i suoi limiti.

Lui si strofinò la testa, giocando la carta 'dolore' per la Regina seduta accanto a lui. Forse avrebbe avuto pietà di un così umile difensore del bene. Sfortunatamente, non lo distolse dal continuare il suo precedente ragionamento.

"Sì, so esattamente cosa sto dicendo. Mi chiedevo solo perché il papà di Babbeo D'Oro laggiù non ha trovato un posto più tropicale della Caverna Nera. Davvero, tutta questa terra non fa affatto bene alle mie allergie."

"Lo sapevo che ti saresti meritato il secondo colpo," rispose Seth all'ultima frase.

Jansen guardò Tolten, che sembrava essere più confuso che mai. Puntò il dito come se stesse tenendo una lezione al giovane Re.

"Ricorda solo - pensa alla spiaggia - se decidi di lasciare una scia di sigilli per il tuo bambino." Il viso dello stregone impallidì all'istante.

"Jansen, qualcosa non va?" Ming lo guardò con preoccupazione.

"Sì, il pensiero di Doratino qui che ha davvero una 'discendenza' è un po' inquietante. Voglio dire, immaginate più di una di quelle tenute luccicanti in battaglia. Spaventoso... spaventoso e basta. Mi fa venire i brividi."

"Basta," disse infine Kaim dal suo luogo di riposo.

Anche se irritante, Kaim capiva che le loro battaglie verbali erano un modo per evitare che gli altri pensassero ai pericoli che li aspettavano. A volte, credeva persino che sia Jansen che Seth lo sapessero; che era questo il motivo per cui continuavano a distogliere l'attenzione della realtà dei fatti. In un senso contorto, stavano offrendo una sorta di morale alle truppe.

Il mercenario di alzò, raggruppando qualsiasi oggetto fosse a portata di mano. Si riallacciò l'equipaggiamento e accennò all'ingresso. "Dobbiamo tornare al Boa Bianco. Domani ci dirigeremo al Tempio dell'Illuminazione."

"Forse lo illumineranno su una personalità," sussurrò sarcastico Jansen sottovoce. Era ben consapevole che tutti potevano sentire i suoi commenti. "Mille anni e ancora non ha senso dell'umorismo. Si penserebbe che da qualche parte quel tipo abbia imparato a prendersi un po' meno sul serio."

Ovviamente, c'era un tacito consenso che era vero proprio l'opposto. Dopo mille anni, era stupefacente che gli immortali cercassero ancora la compagnia degli umani. Sarebbe stato più semplice vivere la loro esistenza in solitudine, dimenticando le fragilità della vita mortale.

L'intero gruppo, tranne Jansen e Ming, iniziò a dirigersi all'ingresso della caverna.

"Allora, che ne dici, quando è finito tutto, se io e te proviamo a trovare una di quelle spiagge dove i vestiti sono a scelta?"

La Regina millenaria ridacchiò alla sua impazienza. A volte persino lui aveva quell'infantile innocenza nella vita, persino sugli argomenti più da 'adulti'. Ming si allungò e catturò uno degli insetti luminosi davanti a lei. Poi prese la lucciola e la posò sulla spalla di lui. Dopo, gli sorrise soltanto, dirigendosi fuori come il resto del gruppo.

Jansen rimase con le gambe piantate fermamente sul terreno.

"Aspetta, non era un no, vero? Voglio dire, decisamente non ho sentito la parola no."

*****
Nota della traduttrice: si ringrazia questo sito, da cui ho preso i nomi dei posti e delle cose così come eran stati tradotti ufficialmente in italiano. Siccome non conosco il gioco e non ho possibilità di conoscerlo, questo sito mi è stato di grandissimo aiuto.
Come al solito, recensioni, commenti, domanda eccetera verranno tradotti e inviati all'autrice, ed eventuali risposte saranno pubblicate come risposta alla recensione dove possibile. Alla prossima! - Alessia Heartilly

   
 
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