Fanfic su artisti musicali > Duran Duran
Segui la storia  |       
Autore: wilderthanthewind    16/08/2013    1 recensioni
Kyoto, 2006.
Zikutateka e Nochi-Chan sono due amiche strette, a cui piacciono i giri in bici. Un giorno, durante una delle loro "avventure" tra le stradine della cittadina di Kyoto, s'imbattono in una strana conoscenza, piuttosto inaspettata: il fantasma di Roger. Zikutateka è impaurita, a differenza di Roger, che è semplicemente incuriosito dalla buffa ragazza. In realtà nessuno dei due sa che da quel momento la loro vita non sarà più la stessa...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 1

Aprì gli occhi: delle urla l’avevano svegliata. Ancora assonnata, poté riconoscere tra gli affanni della donna alcuni insulti. Osservò il suo bellissimo gatto grigio, dalle striature nero brillante, acciambellarsi ai piedi del letto: «Ritieniti fortunato, Arimoto. Non avrai mai altre occasioni nella vita di avere Miss Finezza come vicina di casa!», rise Zikutateka. Oramai, non ne era più stupita: la sua vicina era divenuta la sua sveglia. I lunedì mattina, quando era convinta che il letto fosse un campo gravitazionale, si chiedeva perché diamine quella donna dovesse dare il buongiorno a tutto il vicinato in quel modo. Un brivido percorse la sua schiena, ma il caldo abbraccio delle coperte lo soppressero. Zikutateka raccolse tutto il suo coraggio per aprire le porte del suo guscio, all’idea di indossare la sua cara, vecchia vestaglia azzurra, la sua preferita.

Entrò in cucina; scelse una tazza dalla credenza, vi versò del latte e accese il suo fornetto a microonde. Preparò accuratamente panna montata, cacao e brioche confezionate. Per quanto doloroso fosse il risveglio, la colazione era il suo momento preferito della giornata.
Consumato il pasto, si guardò allo specchio: una ragazza dai lunghi capelli corvini, un paio di occhialoni neri che racchiudevano i suoi splendidi e grandi occhi scuri, con una punta di indaco… contornati da profonde occhiaie violacee. Perlomeno erano in tinta con le sue iridi. Non potrei mai avere un ragazzo, pensava sempre quando osservava la sua immagine riflessa. La mattina si spaventerebbe vedendomi in queste condizioni. A dire il vero, Zikutateka non se n’era mai curata. Il suo motto era: “La bellezza se ne va col tempo; il talento, l’intelligenza e il carattere no”. E lei era convinta di possedere talento, sì, talento nell’accarezzare il suo micio Arimoto. Si considerava anche intelligente, perché appena sveglia riusciva a decifrare gli insulti della gentile e paziente vicina. Per quanto riguarda il carattere, avrebbe avuto il tempo, o meglio la voglia, di lavorarci, prima o poi.

Dopo aver sciacquato il viso, si vestì in fretta per poter ammirare la città dal balcone di quel sesto piano: aprì uno dei cassettoni del suo comò e scelse in fretta una gonna nera, una camicetta e un paio di calze bianche, dunque si accovacciò per trovare le sue scarpette, che la sera prima aveva lanciato sotto il letto. Sentiva di poter dominare il mondo a quell’altezza, almeno finché non riconosceva una formica arrivare in bici per ricordarle che il suo nome era Zikutateka, per la sua migliore foramica Ziku, aveva sedici anni (o diciassette?) e viveva a Kyoto.
La ragazza unì la ruota della bici a un palo con una catena; chiuso il lucchetto, alzò lo sguardo, e notò Ziku che la scrutava. “Smettila di guardarmi e apri la porta!”, gridò Nochi-Chan, una ragazza paffuta che non sarebbe uscita mai di casa se prima non avesse pettinato con la sua bella spazzola colorata la frangia, e raccolto il resto dei capelli in un’alta coda da cavallo. Ziku corse dall’altra parte dell’appartamento per rimuovere la chiave dorata dalla serratura e socchiudere la porta, in attesa dell’arrivo di Nochi-Chan. “Allora, che facciamo di bello oggi?”, chiese col suo solito sorriso radioso la ragazza, appena entrata. “Passiamo per la via centrale, vediamo se c’è qualcosa di nuovo nei negozi”, propose Zikutateka. “Buona idea, è da qualche settimana che non ci andiamo”, approvò allegra l’amica, trascinando Ziku fuori dall’appartamento. Scesero le scale in fretta saltellando ogni due scalini, finché non raggiunsero il cortile al piano terra, dove Nochi aveva parcheggiato la sua bicicletta.

_________________________________________________________________________________
 

Salve a tutti.. questa fanfiction è un po' un azzardo perché non mi sono mai addentrata in questo genere, ma spero che ne esca qualcosa di buono. Non ho neanche deciso le parti più importanti della trama - a proposito di questo vi dico che le varie caratteristiche della storia, compreso il genere, potrebbero variare nel corso della storia, quindi diciamo che non sono sicura sia una fluff introspettiva :') vi chiedo scusa per questo. Ad ogni caso, spero sia di vostro gradimento e che vi ispiri qualche recensione!
 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Duran Duran / Vai alla pagina dell'autore: wilderthanthewind