DISCLAIMER: I personaggi non sono miei ma di Yoko Kamio (sooobbb ç__ç
mi regali Rui! La pregoooo, sob sob sob...) mentre la canzone "Buonasera
dottore" è di Claudia Mori e degli aventi diritto.
NOTE: in corsivo la voce al telefono.
Buonasera Rui
Nella grande villa di Domyoji
tutto era sereno, solo alcune luci accese in sala da pranzo, dove la signora
Kaede con i suoi figli cenavano in un silenzio innaturale. Arrivati al dolce
però il cellulare di Tsukasa trillò allegramente, attirando su di sé gli
sguardi, uno contrariato e adirato mentre l'altro furbetto e dolce.
"Scusate...." disse il bel ricciolino, estraendo il cellulare dalla tasca della
camicia e rispose. "Si, pronto?" chiese come se nulla fosse, non badando alle
occhiatacce della madre che, impaziente si era pulita la bocca con il tovagliolo
ed ora lo guardava.
Ciao, sono io.
"Buonasera Rui!" rispose piano, alzandosi da tavola e avvicinandosi, con passi
lenti, alla finestra. I suoi occhi si puntarono sulla luna piena con stelle
brillanti come fari nella notte e attese che la voce continuasse.
Ci vediamo questa sera?
"Si, va bene... ma ora....." mormorò cercando le parole adatte senza riuscire a
trovarle, era difficile dirle la verità: sua madre era in ascolto, attenta ad
ogni minimo tentennamento. Se ci scopre non oso immaginare cosa potrebbe fare!
....non puoi parlare, giusto?
"Proprio così...." sospirò trattenendosi dal ridacchiare nel sentire la voce
antipatica e arrabbiata della sua ragazza. Era ancora incredibile, ma pensare a
Makino in quel modo lo faceva arrossire di brutto.
Attimi di silenzio. Ti vengo incontro, tu dimmi solo si o no, ok?
"Certo Rui, per me va bene..." rispose trattenendosi dal ridacchiare, non poteva
rischiare che sua madre se ne accorgesse.
Ehi! Aspetta un attimo mi sembra di essere la tua amante...
"Sembra anche a me!" le diede ragione, era davvero uan strana situazione la
loro, e vista così sembravano proprio due amanti. Anche se ancora si divertivano
a stuzzicarsi a vicenda come cane a gatto, il loro rapporto era bello proprio
per questo. Gli occhi nocciola si spostarono verso al tavola e i denti morsero
il labbro inferiore: la madre era incavolata.
Ah, se è così allora ciao!
Il ricciolino restò allibito, non poteva essersi arrabbiata per una cosa del
genere, o si? Con voce allarmata parlò: "Rui..."
Ancora attimi di silenzio.
Oh si, certo ora sono Rui!
La voce sembrava solamente allegra, così da rendere il ragazzo un po'
arrabbiato.
"Idiota! Mi hai fatto preoccupare.... ma ti sei addormentato?" disse
inventandosi una scusa attendibile, non poteva permettersi parole strane.
Ci vediamo?
"No, non credo..."
Non voleva risponderle così, ma aveva promesso ai suoi amici di vedersi quella
sera per un giro in discoteca. Certo avrebbe voluto portarsi dietro anche la sua
Makino, ma non poteva dato che era sempre sottocontrollo.
Va bene, ma...
Quella risposta triste, gli fece male e subito decise di cambiare idea: i suoi
amici potevano aspettare. "Ok, perfetto... passo da te fra dieci minuti!"
esclamò guardando l'orologio che aveva al polso.
Grazie, ci vediamo! Non vorrei che la vecchia befana si insospettisca
"Hai perfettamente ragione! A dopo..."
Queste furono le ultime battute e poi riattaccò lentamente si sedette a tavola
con gli occhi puntati addosso della madre, che cercava di capire meglio, ma
nulla trapelò dal giovane. Mentre la sorella lo guardava di sottecchi, ben
sapendo con chi era al telefono, ma non disse nulla anzi con molta grazia iniziò
a mangiare il suo dolce.
"Mamma, tra poco esco." mormorò gioviale Tsukasa, iniziando a mangiare la sua
fetta di torta e non vedendo l'ora di arrivare dalla sua Makino. .
Fine