Lo sapeva, se lo sentiva in cuor suo che era una pazzia, da quando i suoi amici glielo avevano proposto a quando aveva acceso il computer quella sera.

-Da amico ad amico, devo dirtelo, sei patetico.- disse Junsu poggiando una mano sulla spalla dell'amico.
-Cosa?-
-Insomma, sei sempre chiuso in sala prove o in palestra. Esci un po', vatti a divertire! Ho trovato un sito fantastico su internet con la quale puoi conoscere nuove persone con i tuoi stessi interessi. Te lo consiglio.- concluse Junsu facendo un occhiolino al compagno.

Il computer era acceso e la finestra era aperta sul sito davanti ai suoi occhi. Passò 5 minuti buoni a fissare lo schermo, prima che si decidesse a scrivere. I primi che gli risposero erano tutti ragazzi, e dovendo convivere già di suo con degli umani di sesso maschile, decise di lasciarli perdere.
Gli occhi del ragazzo si illuminarono quando finalmente trovò una ragazza. Parlò con lei quasi tutta la notte e, alle prime luci dell'alba, decise di inviarla a cena la sera seguente.

Lui le aveva parlato di sé, ma aveva tralasciato certi dettagli, ovvero il fatto che era un Idol.

La giornata passò come nulla. Mancava poco all'ora dell'appuntamento, e lui era già arrivato al ristorante. Si erano detti come si sarebbero vestiti, così si sarebbero riconosciuti facilmente.
 

-Unnie, grazie per essere venuta. Per quanto sia felice per l'invito, ho un po' di paura.- disse la ragazza all'amica.

-Tranquilla! Tutto per te.-

-Mi ha detto che si sarebbe messo una camicia blu elettrico abbastanza visibile.-
Le due ragazze cominciarono a scrutare tutta la sala, quando la maggiore notò la figura del ragazzo ad un tavolo solitario che dava sul roseto che c'era a fianco al ristorante.

-Direi che non hai bisogno dei miei servigi, non corri nessun pericolo. Vai pure.- disse l'amica dandole una leggera pacca sulla spalla per poi andarsene. La ragazza capì la reazione dell'amica nel momento in cui trovò anche lei il ragazzo che la stava aspettando. Si avvicinò al tavolo piena di felicità e di timidezza. Arrivata al tavolo si tranquillizzò e salutò il ragazzo.

-Ora capisco perché il nome Lee Junho mi sembrava familiare. Se mi avessi detto che eri l'idol componente dei 2PM mi sarei vestita meglio e mi sarei truccata.- disse lei sedendosi.

-E invece sei perfetta così, sei bellissima.- rispose lui sorridendo.

Parlarono per tutta la sera quasi dimenticandosi di mangiare. Ma ciò che importava a loro non era tanto il contenuto, ma ciò che leggevano tra le righe: si piacevano, e non poco. Spesso lui la squadrava soffermandosi su ogni suo particolare, mentre lei cercava di stuzzicarlo a volte con lo sguardo a volte mordendosi lievemente le labbra. Quando arrivò il dolce, lei cercò un contatto fisico con Junho. A sua insaputa si era tolta la scarpa e aveva allungato il piede verso il suo polpaccio per poi risalire la gamba lentamente arrivando all'inguine. Poteva notare già dall'espressione del ragazzo che questo gli stava piacendo, ma si accorse di quanto gli piacesse solo nel momento in cui arrivò al cavallo dei pantaloni.

-Che ne dici di finire il discorso in un posto un po' più appartato?- chiese Junho con tono desideroso.

Usciti dal ristorante il ragazzo la portò nel parcheggio dell'hotel nel quale stava insieme alle sue amiche. Il posto era deserto per l'ora tarda.

Una volta parcheggiato e spento la macchina, Junho abbassò i due sedili davanti è fece stendere la ragazza prima di posizionarsi sopra di lei. Si sporse verso di lei e la bacio con una tale passione da mandare in estasi la ragazza, la quale aveva portato le mani dietro il collo del ragazzo, come se volesse incitarlo a spingersi più in la. Quando si staccarono per riprendere fiato, Junho si accorse di avere i pantaloni già slacciati.

-Stai correndo un po' troppo signorina. Si parte prima dall'alto.- disse lui sbottonando lentamente la camicia facendo morire la ragazza per l'attesa. Una volta tolto l'indumento la ragazza si alzò quel poco per ritrovarsi sulle ginocchia come Junho e cominciò ad occuparsi del suo collo e del petto mentre lui pensava a toglierle quella maglietta ingombrante. I baci e i morsi della ragazza si facevano sempre più decisi, tanto da far stendere sotto di sé il ragazzo pian piano. Le mani si stavano spostando dagli addominali di Junho ad oltre l'elastico dei suoi boxer. Svegliato dal tocco della ragazza, riprese il controllo riportandola nella posizione iniziale.

-Vedo che sai cosa fare.- disse lui abbassandosi verso il suo collo e dedicandogli quella stessa attenzione che lei aveva dedicato al suo. Con una mano la teneva da dietro il collo, l'altra le stava slacciando i pantaloni per poi toglierglieli. Quando tolse anche i suoi sentì di aver liberato, anche se non del tutto, tutta l'eccitazione che stava provando per quella ragazza. Erano finalmente liberi dal primo strato di vestiti, e nemmeno la biancheria sarebbe durata ancora molto.

Junho riprese il bacio con più foga e avvicinò il bacino a quello della ragazza cominciando con qualche colpetto leggero aumentando progressivamente la velocità e la forza. Lei stava provando un piacere immenso, spesso le capitava di emettere qualche gemito a fior di labbra. Entrambi stavano sudando, e ciò li faceva eccitare anche di più. La ragazza lo teneva per i capelli come se non gli permettesse di staccarsi da quel bacio nemmeno per riprendere fiato.

Le spinte di Junho si fecero più lente quando i due giovani si liberarono anche della biancheria. Continuarono fino all'alba, quando i primi raggi del sole entrarono dalle enormi finestre del parcheggio fino a colpire i corpi bagnati e stremati di entrambi i ragazzi attraverso i finestrini.








Salve a tutti!!! Sono tornata (?), e questa volta è stato il turno di Junho ^ ^ Spero vivamente che vi sia piaciuta ^^' Come sempre ringrazio tutti quelli che leggono le mie storielle *---* e ringrazio in anticipo chiunque volesse lasciare delle recensioni u.u Grazie ancora!!! Ciao <3