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Autore: Vitya    18/08/2013    1 recensioni
La storia partecipa al contest " Tears and Laughs: The War" indetto da Yukiko_99 e LIZEDEKIEL
Per uno strano motivo Naruto, svegliandosi, non si ritrova più nel suo letto. O meglio, è in un letto, ma di un costosissimo hotel a cinque stelle dove sono ospitati anche Sakura e Sasuke. Tutto è diverso dal mondo che il giovane ninja conosce, anche i suoi amici hanno qualcosa di "strano" e ben presto il nostro impavido eroe scoprirà l'amaro prezzo del successo. In questo universo alternativo, infatti, il Team 7 è una rock band molto famosa, anche se il biondo non ricorda niente del suo passato.
Altamente demenziale, spero di farvi ridere almeno un po' ^^
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki, Naruto Uzumaki, Team 7
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Note dell'Autrice:  Salve a tutti! Come sempre le note vere e proprie le posto alla fine, volevo solo augurarvi buona lettura e avvertirvi. Sì, avvertirvi, perché la mia mente malata non ha mai concepito niente di così demenziale, quindi non mi prendo alcuna responsabilità per eventuali traumi cerebrali, attacchi epilettici o qualsiasi altro danno. Lettore avvisato mezzo salvato!

La storia prende un po' dell'universo Naruto e un po' del nostro mondo vero e proprio, ma ho voluto comunque mescolare le due cose per rendere la storia un po' più interessante. Spero vi piaccia :D

 

 

Vita da star!

Cap 1: Un risveglio "diverso"

'Che mal di testa ...' pensò Naruto grattandosi la nuca, sbadigliando. Era davvero esausto e non ce la faceva proprio ad alzarsi da quel comodissimo letto matrimoniale dove si era addormentato la sera prima. Un momento: da quando aveva un letto matrimoniale?

Non appena i suoi neuroni formularono quel pensiero, il biondo scattò e si sedette sul letto.

'Ma dove sono finito?' si chiese guardandosi intorno. Quella non era la sua stanza, non era mai stata così tanto ordinata e, con ottime probabilità, non lo sarebbe stata mai. Inoltre anche il colore delle pareti non era lo stesso, e anche i mobili, e la finestra, e le tende, e lo specchio ... insomma era tutto diverso!

-Come sono arrivato qui? - mormorò Naruto alzandosi dal letto raccogliendo i vestiti sparsi sul pavimento. C'era qualcosa di strano anche in quelli: i pantaloni erano di una stoffa ruvida, scura, e fra i passanti c'era una cintura di cuoio nero con delle specie di borchie. La maglietta, invece, era di un rosso scuro e sopra c'era un teschio nero stilizzato. Erano davvero suoi? Che fine aveva fatto la sua amata tuta arancione?

Mentre continuava a borbottare e a porsi mille interrogativi diversi, il giovane iniziò a perlustrare le varie parti della camera in cerca di qualche indizio che gli facesse ricordare qualcosa. Niente, assolutamente nulla.

Guardando il comodino accanto al letto trovò, oltre alla sveglia e una lampada, anche una chiave con scritto un numero e un biglietto.

"Benvenuti al Grand Hotel gentili ospiti.

Per qualsiasi richiesta telefonate alla reception.

Vi auguriamo una buona permanenza."

 

-Un hotel? - mormorò confuso il biondo. Un hotel ... a cinque stelle? Come poteva permetterselo?

-Devo andare via da qui, subito. Devo sbrigarmi a tornare a Konoha! Anche se ... beh, già che ci sono tanto vale che mi faccia una doccia. - concluse dirigendosi verso il bagno.

-Wow! Che lusso, sembra quasi di stare alle terme! -

Il ragazzo fu parecchio tentato di immergersi nella grande vasca e di farsi un bel bagno caldo, ma il suo buonsenso -quelle rare volte che si risvegliava- gli fece capire che doveva sbrigarsi. Fin da quando aveva aperto gli occhi, Naruto aveva avuto addosso una strana sensazione, come se stesse per accadere qualcosa d'importante. Già, doveva darsi una mossa. Quando si levò di dosso il pigiama, però, il ragazzo trovò un'altra sorpresa: il sigillo sulla pancia non c'era più. Era sparito e al suo posto c'era una strana spirale stilizzata circondata dalla scritta "Forever Together".

- Dov'è finito il sigillo? Che diamine è questo coso, io non ho mai avuto un simbolo del genere! - sbuffò passandosi le mani fra i capelli scompigliati. Forse doveva lavarsi anche quelli, tanto non ci avrebbe messo molto tempo. Sempre più confuso aprì la porta della doccia, guardandosi di sfuggita nello specchio.

-Che diavolo  ... - sospirò correndo verso il lavandino per specchiarsi meglio. Allora non se l'era immaginato, aveva visto bene, anche troppo bene.

 Che diamine aveva in testa? Il suo viso era come sempre, non c'era nulla di diverso né sulla pelle né nei suoi occhi, il problema erano i capelli. I suoi bellissimi capelli biondi, gialli e lucenti, ora presentavano anche delle stranissime -e orribili- ciocche rosse. E, cosa ancora peggiore, il colore non se ne andava: si era fatto la shampoo ben cinque volte, strofinandosi i capelli con una forza brutale, era quasi arrivato al punto di strapparseli, ma quel maledetto rosso restava sempre lì. Dannazione.

Sbuffando e arrabbiato come non mai, Naruto aprì l'armadio e lo trovò quasi vuoto, c'erano solo un paio di pantaloni blu e una maglietta bianca, nulla di più. Senza porsi altre domande li indossò alla velocità della luce, prese la chiave sul comodino e uscì dalla stanza. Appena chiuse la porta, però, sentì una voce familiare chiamarlo alle sue spalle, una voce che conosceva molto bene.

-Sasuke? - chiese il biondo, sbalordito.

Allora Sasuke era tornato al Villaggio? Ma come faceva ad essere lì anche lui?

Solo qualche secondo dopo il giovane sventurato si pose una domanda non meno importante.

-Come ti sei conciato? - domandò osservando i suoi pantaloni stretti, di un rosso molto acceso, la sua maglietta nera e i suoi polsini dello stesso colore. Insomma, trattandosi dell'Uchiha tutto questo era parecchio, come dire, insolito. Inoltre, perché aveva lo smalto alle unghie? E perché quello smalto era rosso??

-Come sempre, che domande ... - rispose quello, scocciato.

-Sasuke! - lo chiamarono due voci femminili. Subito dalla stanza accanto uscirono due ragazze della loro età, una bionda e una mora, entrambe con delle gonne corte e una scollatura che lasciava ben poco all'immaginazione.

'Sembrano le donne che frequenta Ero-Sennin.' pensò Naruto appena le vide.

-Sasu, chiamaci! - dissero in coro dirigendosi verso l'ascensore e ammiccando verso il suo amico. Non appena le porte si chiusero con il solito tintinnio metallico, il moro sbottò scocciato un "Contaci" per niente convincente.

-Sas'ke, chi erano quelle due?-

-Le groupies. - rispose candidamente il moro. Groupies? E sarebbero?

Interpretando la sua espressione interrogativa, l'Uchiha rispose.

-Naru, quelle che ci facciamo dopo ogni concerto. - disse come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo. Concerto? Ci facciamo?

C'era qualcosa che quadrava ... No, decisamente.

-Ah, ho capito ...  - esordì Sasuke con uno sguardo da chi la sapeva lunga - quella canna che ti sei fumato ieri ti ha fuso i neuroni. Ti avevo detto di lasciar perdere, ti fa male! -

Lui si era fumato ... una canna?

 Come aveva fatto a fumarsi una canna da pesca? Insomma, non si poteva certo fumare una cosa del genere, per non parlare poi del mulinello e della lenza. Con l'amo che ci aveva fatto?

-Forza muoviti, Sakura e Kakashi ci aspettano per fare la colazione. - continuò tranquillamente Sasuke - Andiamo, sto morendo di fame. Quelle due mi hanno fatto stancare ieri notte. - concluse iniziando a camminare.

Dopo aver fatto un semplice due più due -non troppo semplice per il suo cervello- anche se in ritardo, Naruto capì almeno in parte cos'era una "Groupie". Una groupie era una ragazza con cui si faceva sesso, almeno aveva capito questo. Quando realizzò tale pensiero, il biondo si pietrificò: Sasuke aveva già fatto sesso??

  
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