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Autore: swiebers    18/08/2013    0 recensioni
Un cadavere. Un mistero da risolvere. Un agente appena rientrato in servizio. Cinque sospettati e il mare aperto. Cosa accomuna tutto ciò? La morte.
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il paesino di Iride brillava sotto i tiepidi raggi del sole pomeridiano che a breve avrebbe lasciato posto a un tramonto sul mare degno di una cartolina.
Riposavo placidamente sul divano del soggiorno accanto alla finestra con il libro di Delitto e Castigo sulle ginocchia, che, su di me, sembrava avere un effetto soporifero.
Ero nel bel mezzo di un sogno di cui non ho memoria, quando fui svegliata bruscamente dalle urla provenienti dalla casa accanto.
- Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Dov'è la marmellata di fragole? - urlava la mia schizofrenica vicina.
Sentivo che sua madre cercava di calmarla, ma lei la sovrastava urlando ogni volta un decimo in più. Povera donna.
Giovanna era una vera e propria peste, e la sua indole emergeva già da bambina, quando giocavamo insieme e pretendeva di avere la meglio su di me. Era abituata ad ottenere ciò che desiderava con uno schiocco delle dita e ad avere il controllo su tutti, anche, e forse più di tutti, su sua madre.
- Per colpa tua stavo per morire avvelenata! Chi ti ha detto di prendere la marmellata di ciliegie? Nessuno pensa a me!?
-  Tesoro, lo sai che tuo padre ne va matto, mi ha chiesto lui di prenderla. Comunque ecco la tua marmellata di fragole.
- Perché urlate in questo modo? - un'altra voce si era unita a quel coro. La riconobbi: Marina, la sorella minore nonché ulteriore vittima dei quotidiani soprusi di Giovanna; aveva diciassette anni, ma sembrava molto più responsabile e giudiziosa della sorella, maggiore di un anno.
- Tu stai zitta! Capiti sempre a sproposito, sei sempre in mezzo ai piedi quando nessuno ti vuole! E' da quando sei entrata a far parte di questa famiglia che la mia vita è diventata un disastro!
Dopo quelle ultime parole, un ulteriore tonfo mi diede motivo di capire che l'isterica era uscita di casa. 

Quella sera stessa tutta la nostra classe si riunì in spiaggia per il falò di San Lorenzo. Ovviamente, con "tutta la classe" intendo anche Giovanna, che ancora una volta non perdeva occasione di prendersela con Barbara, la nostra compagna più introversa.
- Stai più attenta, Dumbo! Mi hai riempito i capelli di sabbia con questo stupido asciugamano! Forza Dumbo, spiega le orecchie e spicca il volo!
La povera Barbara era incapace di replicare, come ogni volta, del resto.
Era dal primo anno che Giovanna non faceva che prenderla in giro per le sue grandi orecchie e in effetti solo una volta Barbara ebbe il coraggio di tenerle testa.

Eravamo a scuola e come al solito Giovanna aveva trovato un pretesto per litigare, accusando la poverina di averle preso Dio sa che cosa dalla cartella. Le stava ricordando delle sue enormi orecchie aggiungendo altri insulti non proprio leggeri, quando Barbara inaspettatamente le urlò contro: - Io non ho preso nulla, ma se pure fosse? Tuo padre ha portato via il lavoro al mio!
- Non è colpa mia se tuo padre è un incapace! - replicò Giovanna. 
In tutta risposta, Barbara le tirò uno schiaffo difficile da dimenticare per entrambe.
Dopo quell'episodio, non sentì più Barbara reagire alle sue angherie.

Quella sera, però, le acque sembravano essersi calmate a quel battibecco sulla sabbia. 
Eravamo seduti in cerchio attorno al fuoco, e Gabriele suonava con la chitarra per Giovanna. Non mi sarei sorpresa se l'avesse costretto. Povero diavolo, lo trattava come un cane: in teoria era il suo ragazzo, in pratica il suo maggiordomo. Mi chiedo ancora cosa lo abbia spinto a stare con lei.
Ero assorta nei miei pensieri guardando le scintille rosso-arancio del fuoco che fluttuavano nell'aria, quando una voce mi riportò alla realtà: - Sei ancora qui, Francesca? Se ne stanno andando tutti -, mi diceva Barbara. Mi alzai e tutto ciò che fui capace di dirle fu: - Mi dispiace per prima -, poi mi diressi verso casa.


Ehi! Speriamo che questo primo capitolo vi sia piaciuto, la vittima ha il mio nome (nella realtà non sono così cattiva, non temete hahah). Che dire, aspettiamo le vostre recensioni, al prossimo capitolo! :)
  
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