Isabel soffre ancora per la morte di Alex e il tradimento di Tess, ma sembra che il resto del gruppo abbia già dimenticato tutto. Lei decide così di tentare l’impossibile per cambiare il corso degli eventi.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabel Evans Ramirez
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Dalla finestra della sua camera, vide la jeep di Max fermarsi sul
vialetto e il fratello avviarsi verso l’entrata della casa.
La rabbia si fece strada dentro di lei, al pensiero che Max le avesse
impedito di lasciare Roswell. Aveva sempre odiato la supremazia di Max,
che lui spesso usava su di lei e sul resto del gruppo. Da quando aveva
saputo che su Antar lui era il re, si era approfittato della situazione
e ogni volta le decisioni le prendeva da solo. Anzi, questo non era
vero. Max era sempre stato così, anche prima di sapere di
essere un re. Interruppe i suoi pensieri, sua madre la stava chiamando
per la cena. Così, scese, preparandosi a un’altra
cena, in cui lei e Max non si sarebbero rivolti parola, facendo
preoccupare i signori Evans.
Maria stava rumorosamente litigando con il suo armadietto,
perché non voleva aprirsi. Ogni mattina era la stessa storia.
- Vuoi una mano?
Maria quasi si spaventò, non si aspettava che Michael le
arrivasse da dietro. Comunque era lì, ed era proprio la
persona giusta, così si voltò verso di lui.
- Sei arrivato al momento giusto!
- Come al solito!
Michael usò i suoi poteri per aprire il suo armadietto
difettoso. E Maria, per ringraziarlo, lo baciò. In quel
momento, Liz e Kyle li stavano osservando.
- Oh, ti prego! Quei due stanno sempre
appiccicati da quando Tess è partita!
Liz sorrise. Lei sapeva cosa era successo fra Michael e Maria, la notte
della partenza di Tess. Maria era andata da lei, il giorno dopo.
- Hey, arrivano Max e Isabel.
Liz distolse lo sguardo da Michael e Maria per posarlo su Max.
finalmente poteva definirlo il suo ragazzo. Lui era tornato da lei,
subito dopo la partenza di Tess. Appena le arrivò vicino, le
sorrise e la baciò. Quando si staccarono, anche Maria e
Michael si erano avvicinati e così il gruppo era al
completo. Isabel osservò i ragazzi. Max e liz erano
abbracciati e bisbigliavano fra loro. Michael e Kyle parlavano
tranquillamente (cosa un po’ strana, pensò
Isabel), e Maria, con un braccio di Michael intorno alla vita,
ascoltava i due parlare. Insomma, tutti erano felici e più
che tranquilli. Sembrava quasi che gli ultimi avvenimenti non
importassero e non fossero mai accaduti. Lei era l’unica che
stava ancora soffrendo per la morte di Alex e per il tradimento di
Tess. Decise che era meglio allontanarsi da tutta quella
felicità. Lei non aveva motivo di essere rilassata come loro.
- Tra poco suona e sarà meglio
che vada. Ciao.
- Ciao Izzy.
Così dicendo, se n’andò.
- Ma che cos’ha? Non vi sembra
che si comporti stranamente?
- Forse non sta bene...
- Nah, secondo me è solo di
cattivo umore, una cosa passeggera...
Liz non la pensava come Kyle, Maria e Michael. Guardò Isabel
allontanarsi e poi si voltò verso Max, che stava fissando la
sorella con un’espressione cupa. Era chiaro che i due non
andavano più d’accordo.
- Ah, Max, avrei bisogno di qualche
ripetizione di biologia, non è che potresti darmi una mano?
Ti prego, ti prego, ti prego! …
- Eh? Ehm, certo, va bene, Maria.
- Grazie sei il mio salvatore!
Maria abbracciò Max, sotto gli occhi attenti di Michael. Max
sembrava un po’ imbarazzato da quella manifestazione di
affetto. Appoggiò le mani sulla schiena di Maria,
sconcertato. Quando Maria si decise a staccarsi da lui, gli diede un
bacio sulla guancia. In quel momento suonò la campanella.
- Sei un vero amico, Max! devo andare in
classe, adesso! Space-boy, ci vediamo dopo!
Maria baciò Michael, poi partì spedita
verso la sua classe, voltandosi per salutare gli altri.
- Vado anch’io, ho filosofia
con Isabel. A dopo.
- Non essere così sconvolto
Max, per Maria, lei fa sempre così. Ciao!
Anche Michael se ne andò e Liz prese Max per mano.
- Potrei essere gelosa per prima...
- Non è il caso. Maria
è come una sorella.
- Bene, andiamo. Seligman ci aspetta!
All’ora di uscita, Isabel evitò il resto del
gruppo e tornò a casa. E, mentre Liz, Michael e Kyle
andarono al Crash Down, Max e Maria andarono a casa di
quest’ultima.
- Vieni, Max, andiamo in camera mia.
Max, entrando nella camera di Maria, si guardò un
po’ intorno. Sul comodino c’era una foto di Michael
e Maria abbracciati. C’era qualcosa di strano. La foto non
gli piaceva. Continuando a fissarla, nella sua mente,
sostituì la faccia di Michael con la sua. Quasi come se si
fosse risvegliato in quel momento, si riscosse. Come aveva potuto anche
solo pensare una cosa del genere... lui amava Liz e Maria era come una
sorella, per lui. Maria non si era accorta di niente.
- Max, non trovo il libro di biologia,
devo averlo lasciato a casa di Michael.
- Non c’è problema,
andiamo a casa mia a studiare.
- Va bene, grazie.
Quel pomeriggio Isabel era sola in casa. Si trovava in camera di Max,
per cercare le pietre guaritrici. Finalmente riuscì a
trovarle. Sentì la porta dell’ingresso aprirsi e
Max e Maria parlare tra loro.
- Accidenti, questa non ci voleva!
Prese il cofanetto ed riuscì ad infilarsi nella sua stanza
senza che Max e Maria se ne accorgessero. Adesso si che era un problema
fare quello che aveva in mente... O forse no. Bastava che stesse
attenta a non farsi scoprire da Max.
Kyle entrò al Crash Down. Liz si avvicinò a lui.
- Wow, non riesci proprio a stare lontano
da qui! Sei uscito da dieci minuti e sei di nuovo qui...
- Si, lo so. Ma pensavo di avere gli
allenamenti, poi mi sono ricordato che questa settimana lì
allenatore è in vacanza e sono tornato indietro.
- Capisco.
- Liz, Michael! Venite un attimo qui!
Liz si scusò con Kyle e andò da suo padre. Lei e
Michael si trovarono nel retro, davanti al signor Parker.
- Cosa c’è,
papà?
- Stasera il locale è
prenotato per una festa di compleanno, quindi ci sarà molta
gente. Vorrei che avvisaste Maria che dovrà fare il turno
serale con voi, oggi.
- Ci penso io.
- Grazie Michael, ora tornate a lavoro.
Michael tornò in cucina e, mentre controllava la cottura
degli hamburger, telefonò a Maria con il proprio cellulare.
Max stava spiegando un capitolo del libro a Maria, quando il cellulare
si quest’ultima squillò.
- Scusa, Max... Pronto?... Ciao Space-boy!
Max guardò quasi con invidia il sorriso che aveva Maria.
Quel sorriso lo aveva soltanto quando parlava con Michael. Si riscosse
e, ancora una volta non capì come mai aveva pensato quelle
cose.
- Ah ok... Però uffa, oggi
è il mio giorno libero
- E’ vero, ma pensa al lato
positivo: passeremo la sera insieme.
- Si, lo so... Senti, passi a prendermi,
per favore? Sono da Max.
- Certo, arrivo.
- Grazie!! Ciao!
Maria chiuse la comunicazione e spiegò tutto a Max.
Michael si tolse la bandana e andò da Liz.
- Ho bisogno di un favore
- Dimmi tutto.
- Devo andare a prendere Maria, mi
accompagni con la macchina?
- Certo.
- Hey, voi due, ve ne andate?
- Dobbiamo andare a prendere Maria, da
Max.
- Potete darmi uno strappo a casa mia?
- Si, andiamo.
Isabel mise l’ultima pietra e entrò nel cerchio
che aveva creato. Si sedette e prese i due comunicatori.
- Un po’ di concentrazione ed
è fatta.
Michael, Liz e Kyle bussarono e Max andò ad aprire loro.
Entrarono in casa e, mentre Liz e Max si baciavano e mentre Michael
aveva preso la mano di Maria e stava per baciarla, scomparirono e
l’ingresso rimase vuoto.
Max si toccò la testa ed aprì gli occhi. Li
strabuzzò, vedendo che non si trovava più
nell’ingresso di casa propria. Si tirò a sedere e
si guardò in giro. Era nella stanza del Granilith e
c’erano anche gli altri. Tutti si rialzarono.
- Si può sapere come cavolo
siamo arrivati qui?
- E perché ci siamo arrivati?
- Sono stata io a fare questo.
- Cosa, Isabel? Perché?
- Avevo in mente di fare una cosa e
l’idea era di venire da sola. Non so perché siete
venuti anche voi.
- E come hai fatto? Lo sai che questo si
chiama teletrasporto?
- L’ho fatto con i comunicatori
e le pietre.
- Vorrei farvi notare una cosa. Dopo la
partenza di Tess, la stanza del Granilith non c’era
più...
Liz aveva ragione. A tutti venne in mente questo particolare. Maria, un
po’ spaventata strinse la mano di Michael.
- Isabel, che significa?
- Siamo tornati indietro nel tempo.
- Indietro nel tempo? Ma siamo pazzi?
E’... Impossibile!
- A quanto pare no, Kyle.
Poco dopo, erano ancora tutti lì. Max, Michael e Isabel
stavano discutendo tra loro, mentre Liz, Maria e Kyle si erano seduti
per terra.
- Come ti è venuto in mente di
fare una cosa del genere?
- Volevo solo cercare di cancellare
quello che è successo.
- E come pensi di fare?
- Non lo so!
- Potevi almeno studiare qualche cosa,
prima di combinare questo casino.
- O almeno potevi parlarne con noi.
- Vuoi sapere perché non ne ho
parlato con voi? Perché a voi non interessa niente di questa
storia! Pensate solo a voi stessi. Vi comportate come se non ve ne
importasse niente della morte di Alex e del tradimento di Tess!
- Questo non è vero!
- Ah no? Tu ti interessi solo di Liz.
Liz, Liz e Liz! Non parli di altro! E tu, Michael? Stai sempre
attaccato a Maria. E quando lei non è a casa tua, sei sempre
davanti alla televisione, incapace di ascoltare. Stai a sentire solo se
a parlare è Maria!
A quel unto intervennero anche Liz e Maria.
- C’è qualche
problema con noi due?
- A dire la verità, si! Non
eravate le migliori amiche di Alex?
- Certo, perché?
- Perché? Appena dopo la sua
morte vi siete disperate, ma ora non vi interessa già
più niente di lui! Per la testa avete solo Max e Michael!
- Questo non lo puoi dire! Ti sbagli se
credi che a noi non interessi niente! Credi che io non pensi mai ad
Alex? Ci penso ogni giorno e ci sto ancora male. Però la mia
vita deve andare avanti. Non lo dimenticherò mai, pur
continuando a vivere come prima.
- E lo stesso vale per me. E sono sicura
che è lo stesso anche per Max e Michael.
- E’ quello che dovresti fare
anche tu!
Prima che Isabel rispondesse, Kyle intervenne nella discussione.
- Adesso basta!!! Smettetela! Tanto non
cambia niente! Piuttosto, non so se vi rendete conto della situazione:
siamo tornati indietro nel tempo, quindi ci sono i nostri omonimi che
potrebbero entrare nel Granilith e trovarci qui. Non è forse
il caso di andarcene?
- Kyle ha ragione! Non sappiamo cosa
potrebbe accadere se incontrassimo i noi stessi del passato. Dobbiamo
andare via di qui.
- E dove andiamo?
- Aspettate un attimo. Di quanto siamo
tornati indietro, di preciso?
- Una settimana prima di Natale.
- Poco prima che Alex vada a Las Cruces?
- Esatto. Dobbiamo convincerlo a non
partire.
- E chi può farlo?
Istintivamente tutti guardarono Liz.
- Non dovrebbe farlo Isabel?
- Si, ma forse a te darebbe
più ascolto.
- Facciamo così: andate
entrambe da lui. Però non so se basterà!
E’ Tess che controlla Alex.
- Andiamo anche da lei.
- E chi ci va?
- Tu, Kyle?
- Scherzi?
- No, è meglio che andiamo io
e Michael da Tess.
- E io e Kyle che facciamo?
- Non possiamo restare qui.
- E’ vero. Kyle, vai con Liz e
Isabel. Maria, con noi.
- Non è meglio che venga Kyle
con noi e che Maria vada con Isabel e Liz? E’ più
sicuro, per lei.
- Non se ne parla. Io verrò
con te, Space-boy, che tu lo voglia o no.
Max aveva scelto Maria. E non era stata una scelta casuale. Non
l’aveva fatto per evitare di dividere Michael e Maria. Anzi,
il fatto che fosse solo con loro due era forse la cosa negativa della
scelta. Gli era venuto istintivo. Voleva che Maria fosse al proprio
fianco. Ripensandoci non sapeva di preciso il motivo della sua scelta.
Un’ora dopo Liz, Isabel e Kyle erano nascosti vicino alla
casa di Alex. Liz prese il cellulare e compose il numero
dell’amico.
- Pronto?
Liz chiuse gli occhi. Da quanto tempo no sentiva la voce di Alex.
- A- Alex? Sono Liz.
- Liz? Ci siamo sentiti cinque minuti fa!
Ti sei dimenticata qualcosa?
- Beh, in effetti... Senti ho bisogno di
vederti. Subito.
- Dove?
- C’è qualcuno in
casa?
- C’è Kyle. Liz, va
tutto bene?
- Si, ma manda via Kyle.
- Perché?
- E’ una cosa che lui non deve
sapere. Tu mandalo via, poi capirai.
- Ok, a dopo.
Alex riattaccò.
Dopo qualche minuto, videro Kyle uscire dalla casa di Alex.
- Sei ingrassato da allora, sai?
- Tu dici?
- Isabel ha ragione.
- Basta parlare della mia linea. Andiamo?
- No, aspettiamo qualche minuto.
Nel frattempo, Max, Michael e Maria erano fuori
dell’appartamento di Michael.
- Siamo sicuri che sia vuoto?
- Tranquillo. Ho il turno al Crash Down e
poi devo andare a cercare il regalo per Maria.
- Gli orecchini?
- Ehm... Si...
I tre entrarono nell’appartamento di Michael.
- Che disordine!
- In quel periodo non avevo il tempo di
riordinare.
- Telefono a Tess.
- Perché?
- Così viene qui e sistemiamo
le cose.
- Esattamente.
Max telefonò a Tess e le disse che doveva andare
lì il prima possibile, per una questione importante che
dovevano risolvere lui e lei. Dopo riagganciò.
- Allora?
- Tra un quarto d’ora
è qui.
Liz suonò il campanello di casa Whitman. Isabel e Kyle erano
dietro di lei. Da dentro si sentì urlare:
- Liz, entra pure!!
Ognuno dei tre ragazzi era emozionato. Stavano per rivedere
Alex. Liz aprì la porta.
- Sono in camera, vieni pure.
Liz non resistette e corse in camera ad abbracciare Alex, il quale
rimase stupito da quel gesto. Solo quando Liz si tolse potè
vedere anche Kyle e Isabel.
- Che sta succedendo? Kyle, non mi sembri
lo stesso che è uscito di qui pochi minuti fa... che hai
fatto ai capelli?
- Alex, c’è qualcosa
che devi sapere. Kyle non è lo stesso Kyle di prima.
- Cioè?
Liz cercò di spiegare ad Alex che cosa succedeva, ma senza
successo.
- Alex, noi siamo tornati indietro nel
tempo. siamo nove mesi avanti rispetto a te.
Max guardò l’orologio con impazienza. Era stufo di
quell’attesa. Per tutto il tempo, Maria era rimasta attaccata
a Michael. Non ne poteva più. Per ragioni a lui ancora
sconosciute, desiderava di vederla fra le sue braccia, invece che fra
le braccia di Michael. Il bussare alla porta gli fece capire che Tess
era arrivata. Fece segno a Maria e a Michael di andare a nascondersi.
La coppia entrò nella camera di lui. Max andò a
aprire.
- Ciao Max!
Lui cercò di soffocare la rabbia.
- Entra.
Dopo che Tess fu entrata, Max richiuse la porta, rimanendoci appoggiato.
- Allora, volevi parlarmi?
- Si, di Alex.
Max notò Tess irrigidirsi, cercando di restare calma.
- Non capisco.
- Davvero? Che strano! Stai manipolando
la mente di Alex affinché vada a Las Cruces a tradurre il
libro alieno e non capisci se ti dico che dobbiamo parlare di lui?.
Tess era rimasta senza parole. Non sapeva cosa dire per convincere Max
del contrario. E non capiva come Max facesse a sapere tutto. Decise di
ricorrere ai suoi poteri, ma Max respinse la deviazione.
- Non cercare di usare i tuoi poteri con
me.
- Max, vedi... Io...
- Non puoi farlo. So tutto. Anche del
patto fatto da Nasedo con gli Skin.
- Ma come...?
- Come faccio a sapere tutto?... Ragazzi?
Tess si voltò per guardare Michael e Maria uscire dalla
camera.
Intanto, dall’altra parte della città, il resto
del gruppo era alle prese con Alex.
- Ma dico: siete pazzi? Indietro nel
tempo? impossibile!!
- Alex, è vero! Guarda.
Isabel tirò fuori dalla tasca una foto che ritraeva lei e
Alex al ballo. Sul fondo era ben leggibile la scritta
“2001”.
- Come potrei avere la foto del ballo del
2001 se siamo ancora nel 2000?
- Tanto per rincarare la dose: tu stavi
per farmi vedere un nuovo programma del computer.
- E questa sera dovevi andare con Mariana
comprarmi il regalo di Natale.
Il povero Alex, a questo punto, era confuso. Era fermamente convinto
che fosse scientificamente impossibile tornare indietro nel tempo, ma
le prove che gli avevano presentato Isabel, Kyle e Liz non facevano una
piega. La foto di Isabel non era sicuramente un fotomontaggio, questo
si vedeva chiaramente. Quello che aveva detto Kyle era vero. Lui
l’aveva chiamato per fargli vedere il suo nuovo programma del
computer e, per telefono, non glielo aveva neanche accennato. Quindi
era impossibile che lo sapesse. E, infine, quello che aveva detto Liz
era vero. Aveva un appuntamento fra poche ore con Maria per andare a
comprare il regalo di Natale. E, naturalmente, Liz non sapeva e non
doveva sapere niente.
- Michael, Maria, che fate qui? Eravate
con me e Isabel al Crash Down, prima...
Accortasi che i capelli di Michael erano molto più lunghi
dell’ultima volta che l’aveva visto e che anche
Maria era diversa, si voltò verso Max.
- Che significa?
- Significa che noi tre non siamo... Noi.
- O almeno non siamo quelli del tuo
tempo...
- Da dove venite?
- Da Roswell, che domande!
- Venite dal futuro?
Maria batté le mani ironicamente.
- Ci sei arrivata, finalmente!
- Perché siete qui? Che cosa
volete?
- Siamo qui per fermarti. Ti
costringeremo ad abbandonare i tuoi piani.
- E come pensate di fare?
Michael sorrise.
- Io una certa idea ce
l’avrei...
- Ok, calma. Ecco quello che ci vuole:
calma.
- Bravo, Alex. Hai ragione. Devi stare
calmo.
- Allora, voi siete venuti dal futuro.
Nove mesi indietro nel tempo. che succederà di
così disastroso, entro nove mesi?
- Cambieranno molte cose.
- E in peggio.
- Cosa? Morirò?
Alex aveva fatto quella battuta per smorzare la tensione che si era
creata, ma le facce di Isabel, Liz e Kyle non sorridevano. Anzi, forse
erano peggiorate. Fu allora che un dubbio lo prese.
- Ragazzi, non è quello, vero?
Io non sto per morire, vero? Rispondete.
- Alex, cerca di stare calmo.
- Stare calmo?? Mi avete appena detto che
sto per morire e devo stare calmo??
- Noi siamo qui per evitare che accada,
quindi stai calmo e fatti aiutare, ok?
- Ok, ok. Quando?
- Alla fine di Aprile.
- In che modo?
- Ecco Alex. Questo è il punto.
- Non potete farmi fuori!
- Ah no? E chi ce lo impedisce?
- Io sono sempre una di voi!
- No, sei una traditrice!
- Stai per uccidere Alex!
- Io non voglio ucciderlo.
- Ma lo farai e tutto per tornare su
Antar e consegnarci a Kivar.
Tess si sentiva in trappola. Doveva trovare un modo per liberarsi di
quella situazione. Usare i suoi poteri su Max era impossibile. Lui era
in grado di respingerli. E, naturalmente, lo stesso valeva per Michael.
Ma non per Maria. La guardò. Si, con lei era tutto
più facile. Iniziò a manipolarle la mente, ma
qualcosa la fermò. Anche Maria era riuscita a respingere i
suoi poteri. Ma com’era possibile? Maria era
un’umana, di questo ne era certa. Non c’era
spiegazione, a meno che... Forse Maria aveva un legame molto forte con
Michael, tanto che lui aveva respinto la deviazione per lei. No, non
era così. Michael era tranquillo, non si era accorto di
niente. Ma non era lo stesso per Max. lui si era accorto di tutto. Era
Max ad avere un legame speciale con Maria.
- Che vuoi dire, Isabel?
- Voglio dire che non è
semplice spiegarti come morirai.
- Che mi succede? Incidente? Suicidio?...
Omicidio?
- La terza.
- Cosa? E... è qualcuno che
conosciamo?
- Si... Uno del nostro gruppo.
Alex rimase stupito dalla risposta. Chi dei suoi amici poteva aver
fatto qualcosa di simile? Liz no di certo e neanche Kyle e Isabel,
altrimenti non sarebbero stati lì ad aiutarlo. Maria?
Neanche. Non ci credeva neanche se lo pagavano. Max di certo non era il
tipo che uccideva le persone. Poi con lui andava
d’accordo. Michael, beh, lui aveva già ucciso in
precedenza... Ma lo scartò. Non lo avrebbe mai fatto.
Rimaneva Tess. E chi altro? Sicuramente era lei la colpevole.
- Tess?
- Si, Alex, è lei.
- Perché?
- Ti manipolerà la mente
più volte per farti decodificare un libro alieno e, a forza
di farlo... Morirai.
- E a lei? Che le succederà?
- Lei simulerà un incidente,
ma poi tutto verrà fuori, grazie a Kyle.
- Tess aveva manipolato la mente anche a
me, perché involontariamente ho assistito alla tua morte.
Liz mi aiuterà e ricordare.
- E poi?
- Tess è stata rispedita su
Antar ed è finita così.
- E voi siete tornati indietro per
salvarmi?
- Esatto.
- E come pensate di fare? Andiamo da Tess.
- Non lo fare più.
- Fare cosa?
Tess decise di parlare di quello che era accaduto prima.
- Max ha respinto la deviazione su Maria.
- Come hai fatto?
- Non lo so. Ho sentito che le stava
facendo qualcosa.
- Ci può essere solo una
soluzione: tu e lei avete un legame speciale.
- Di che tipo?
Max rifletté. Forse c’era qualcosa di vero in
quello che aveva detto Tess. Lui, infatti, qualcosa per Maria lo
sentiva. E non sapeva cosa.
- Forse Tess ha ragione.
A quel punto, Michael scattò.
- Che sta succedendo? Mi sono forse perso
qualcosa?
- Ah, non guardare me, caro mio! Io ne so
quanto te!
- Davvero? Io invece penso che tu sappia
di più... Prima abbracci Max, poi vai a casa sua a fare
“ripetizioni”... Cosa c’è
sotto?
- Niente, proprio niente!
- Michael, calmati. Lei non ha colpa di
niente.
Michael si avvicinò a Max.
- Spiegati meglio, Maxwell.
- Non sono molto sicuro, ma... Io...
sento qualcosa per Maria...
Michael gli tirò un pugno in faccia.
- Michael!!!!
Tess approfittò del momento e corse verso la porta, ma una
volta aperta, venne bloccata da Kyle, appena arrivato con gli altri.
Max era a terra, con il sangue che gli usciva dal naso, Maria si era
inginocchiata per vedere come stava.
- Come stai?
- Bene, non ti preoccupare.
Maria si rialzò e andò in camera, dove aveva
visto entrare Michael. Kyle trascinò Tess e la spinse sul
divano. Isabel chiuse la porta con i suoi poteri e Liz corse da Max.
Alex cercò solo di stare lontano da Tess.
- Max! che è successo?
E’ stata Tess?
- No... Michael.
- Cosa? Perché lo ha fatto?
- Perché ha detto che prova
qualcosa per Maria.
- Stai zitta!
- Max, è vero quello che dice
Tess?
- Sicuramente no! Quando mai Tess dice
qualcosa di vero?
- E’ vero...
Liz si voltò verso Max.
Una volta entrata in camera, Maria chiuse la porta dietro di
sé. Michael era seduto sul letto.
- Michael?
- Perché non vai ad aiutare il
tuo Max?
- Non è il mio Max.
- Ah no?
Maria si sedette vicino a lui.
- Michael, ti giuro che non sapevo
niente. Max non mi ha mai detto nulla e ti assicuro che io non lo
ricambio.
- E la storia delle ripetizioni?
- Per me era solo un modo per farmi
aiutare in biologia. Per lui non lo so... Michael, non ho mai provato
nulla per Max. io amo te.
Michael si voltò verso di lei.
- Scusa per averti accusato.
Maria sorrise e lo baciò.
Nel frattempo, Liz si era allontanata da Max.
- Da quanto va avanti?
- Da qualche giorno.
- Vi siete messi insieme?
- No! Maria non sapeva nulla, fino ad
oggi. E’ una cosa solo da parte mia. E’ qualcosa di
strano- vorrei sostituirmi a Michael, ma non voglio lasciare te.
Alex era confuso e decise di intervenire.
- Posso farvi una domanda: Max, Michael e
Maria vengono dal futuro?
- Si.
Michael smise di baciare Maria per guardare l’orologio.
- Accidenti, è tardi! Dobbiamo
andare. L’altro Michael sta per tornare a casa.
- Andiamo.
Uscirono dalla camera. Michael passò un braccio intorno alla
vita di Maria, possessivamente.
- Ragazzi, Michael sta per tornare da
lavoro. Andiamocene.
Michael e Kyle tenevano stretta Tess, mentre uscivano di casa. Dietro,
c’erano Liz e Maria.
- Liz, io... volevo dirti che mi
dispiace...
- Non preoccuparti, tu non
c’entri.
A poca distanza da loro, Max. Isabel e Alex erano alla fine.
- Isabel, ma adesso voi resterete qui?
- Vuoi dire in questo tempo?
Alex annuì.
- Veramente non lo so...
I ragazzi entrarono nell’ufficio abbandonato in cui finirono
dopo essere scappati all’ FBI. Tess fu legata. Max decise di
parlare con Liz e Michael. Era giusto chiarire la situazione.
- Liz, Michael possiamo parlare?
Max indicò una stanzetta. Liz e Michael lo seguirono. Alex,
intanto, fissava in modo poco piacevole Tess.
- Alex...
- Non voglio sentirti.
- Io non voglio farti del male.
- Stai per uccidermi!
- Alex, calmo. Lascia perdere.
Max stava cercando di trovare le parole per iniziare il suo discorso.
- Volevo dirvi che mi dispiace...
- Maxwell, c’è poco
da scusarsi, almeno con me. Ti sei innamorato della mia ragazza, ma ti
è andata male: lei non vuole te, vuole me. Piuttosto... Sono
io che devo scusarmi con te. Per il cazzotto, sai... Credevo di essere
stato tradito sia da Maria che dal mio migliore amico.
Michael stava per uscire dalla stanza, ma Max lo fermò.
- Aspetta. Non è finita qui.
Io penso che sotto questo ci sia qualcosa, qualcosa di alieno.
- Max, non occorre che tu ti giustifichi
con storie aliene...
- Liz, non capisci... Mi sento come
quando Tess era arrivata da poco a Roswell... Non è
normale...
Alex si sedette per terra, vicino Maria.
- Ciao!
- Alex! Quanto mi sei mancato!
Maria lo abbracciò.
- Come stai?
- Bene. Tu? Non deve essere facile per
te, questa situazione.
- Infatti. Non lo è. E
così adesso hai due corteggiatori...
- Io sto con Michael, Max non mi
interessa.
- Come è possibile? Maria
è un’umana...
- Si, questo lo so. Il fatto è
che è lo stesso tipo di attrazione. Nonostante io ami Liz,
mi sento attratto da Maria. Liz, devi credermi.
- Io vorrei crederti... Ma non mi
è facile.
- Sentite ragazzi,
c’è solo una persona che può rivelarci
che sta succedendo.
Max, Michael, Isabel e Maria erano riusciti ad infiltrarsi
nell’Ufo Center. Erano nascosti nell’ufficio di
Brody Davis, che entrò tranquillo. Accese la luce e quasi si
spaventò vedendosi i quattro davanti.
- Hey, che ci fate voi qui?
- Ciao Brody. Dovremmo chiederti un
favore.
Tess si agitava, cercando di liberarsi.
- E’ inutile, non riuscirai a
slegarti.
- Non potete farmi questo!
- Credimi, quello che hai fatto tu
è molto peggio.
- Liz! Cosa vi succederà?
Resterete per sempre nel mio tempo?
- Credo di no. E’ probabile che
spariremo.
- Perché dovete ipnotizzarmi?
- E’ un esperimento
per la scuola.
- E va bene, ma se ricordate sono un
elemento difficile.
- Si, lo sappiamo. Dammi le tue mani.
Tutto avvenne come la prima volta.
- Sono Larek. Che volete?
Max spiegò brevemente a Larek la situazione.
- La reincarnazione di Ava era manipolata
dalla mente malvagia di Kivar. Adesso, nel vostro tempo,
è morta e è stata reincarnata nella vostra amica.
Adesso però Kivar non ha potere su di lei, quindi
è buona.
- Dobbiamo diventare una coppia?
- No, non necessariamente.
- Avrò sempre questa
attrazione per lei?
- Rimarrete sempre legati dal vostro
legame. Ora devo lasciare il corpo.
Max entrò nell’edificio abbandonato, seguito da
Isabel, Michael e Maria.
- Avevo ragione io.
- Maria è un’aliena?
- Ava si è reincarnata in lei.
- Ava sono io!
- Non più, Tess.
- Dovrete stare insieme?
- No. Pur essendo legati, possiamo farci
le nostre vite separate.
Liz lo andò ad abbracciare.
- Adesso rimane una sola cosa da fare:
sbarazzarsi di Tess.
- Si, ma come?
- Spediamola su Antar.
- Non potete farlo.
- Perché?
- Non sappiamo come tornare sul nostro
pianeta.
- Tu non lo sai. Noi si.
- Infatti. Ed è quello che
faremo. Tess preparati a partire.
Tutti si prepararono ad uscire.
- Aspettate un attimo.
- Che cosa c’è,
Alex?
- Cosa penseranno gli altri, quando Tess
scomparirà?
- Spiega tutto quello che è
successo.
- E se non mi crederanno?
- Ti lasceremo una prova. Adesso andiamo.
Nel Granilith faceva davvero freddo. Ormai era sera tardi quando Max
inserì la chiave.
- E adesso che succede?
- Il Granilith ha bisogno di
preparazione. Gli occorrono ventiquattro ore.
- Cosa? Un giorno intero? E che facciamo
ora?
- Aspettiamo.
- Ah, Max, cosa ci succederà
adesso?
- Sinceramente non lo so...
- Lo so io.
- E come fai a saperlo?
- Ehm...
- Liz, diglielo.
- Dire cosa?
- Ok. Un po’ di tempo fa, ho
ricevuto la visita di Max... Venuto dal futuro.
- Che cosa? E perché
non ce l’hai mai detto?
- Perché lui non ha voluto.
- Però Maria lo sa.
- Si, ma lei sa solo una parte di quello
che è successo.
- Ah si?
- Calma, calma. Di quanto era avanti?
- Quattordici anni.
- Wow!!
- Scusate, ma la domanda è
un’altra: cosa gli è successo? Dove è
finito?
- E’ scomparso? In che senso?
- Svanito, adesso non esiste
più.
- Ed è questa la fine che
faremo? Svaniremo, così, nel nulla?
- Credo di si.
- E quando dovrebbe accadere?
- Quando il nostro compito qui
sarà finito e il pericolo scongiurato.
- Cioè quando Tess
partirà.
- Si, dovrebbe essere così.
- Liz, dimmi una cosa: qual era il
compito dell’altro Max?
- Non posso parlarne.
Dopo qualche ora, quasi tutti dormivano. Solo Alex era sveglio. Stava
pensando a quello che i suoi amici avevano fatto per lui. Erano tornati
indietro nel tempo per salvargli la vita ed entro poche ore sarebbero
scomparsi. La loro vita era alla fine. Ad Alex sarebbe piaciuto sapere
che cosa era successo ai suoi amici, come loro vivevano, ma nessuno ne
aveva parlato. Alex guardò Isabel. Non era la stessa del suo
tempo. sul suo viso c’erano tracce di sofferenza.
Chissà che cosa le era successo. Gli altri, invece, erano
più rilassati. Maria e Michael erano abbracciati. Anche loro
erano cambiati. Michael in particolar modo. Era più aperto e
più amichevole. Alex sospettava che, per questa cosa,
bisognasse ringraziare Maria. A proposito di quest’ultima,
gli sembrava... cresciuta, maturata. E lo stesso discorso valeva anche
per Liz. Eh si, le sue migliori amiche erano cambiate. Max, da parte
sua, sembrava più chiuso. Si notava anche che fra lui e
Isabel non ci fosse più un bel rapporto. E Kyle, beh, Kyle
era sempre lo stesso.
Isabel si svegliò. Aveva freddo. Notò che non era
la sola sveglia. Alex era seduto, perfettamente sveglio. Isabel si
avvicinò a lui.
- Alex, come mai non dormi?
- Non ho sonno.
- E che stavi facendo?
- Riflettevo.
- E posso chiederti su che cosa?
- Su di voi. Vi osservavo e cercavo di
capire quanto eravate cambiati. Tu, soprattutto.
- Io? Sono cambiata?
- Si, e non di poco.
- Spiegati.
- Per come ti conosco io, tu non sei
così... matura...
- Insomma, per te, in questo tempo, sono
immatura?
- Aspetta, aspetta, mi sono confuso.
Quello che volevo dire è che adesso sei più
adulta. E sembri anche molto sofferente.
- Ho passato un periodo difficile.
- Dalla... mia morte?
- Si. Sai, è arrivata
all’improvviso. Io davvero non lo potevo immaginare, e
neanche gli altri. Da lì tutto è cambiato. Avevo
deciso di partire e andare a San Francisco, ma Max non me
l’ha permesso. Poi c’è stato sempre Max
che ha messo incinta Tess; Liz, Maria e Michael che hanno trovato la
chiave per tornare a casa. La decisione di partire, Michael che alla
fine vuole restare qui; Liz, Maria e Kyle che vengono fuori con la
verità e Tess che parte da sola. Questo è quello
che è successo. Non ne posso più.
Alex la spinse fra le sue braccia.
- Hai bisogno di sfogarti del tutto,
Isabel. Mi dispiace di tutte le cose che hai dovuto passare.
Alcune lacrime scesero sulle guance di Isabel, mentre lei nascondeva il
volto fra le braccia i Alex. Per la prima volta, da mesi, Isabel
riuscì a liberarsi di parte del dolore interno.
Qualche ora dopo, Kyle si svegliò. Molto probabilmente fuori
iniziava ad albeggiare. C’era ancora molto tempo prima che il
Granilith fosse pronto per far partire Tess. Kyle era pienamente
cosciente del fatto che loro sarebbero svaniti. La sua vita stava per
finire, ma era felice che almeno accadesse con i suoi migliori amici.
Almeno erano uniti per la loro ultima avventura. Kyle si
stupì di vedere Isabel fra le braccia di Alex, ma decise di
non voler sapere nulla. Non erano affari suoi. Michael si mosse e
aprì gli occhi.
- Ciao.
- Ciao.
Kyle guardò Michael sollevare Maria per farla stare
più comoda. Fu allora che realizzò che lui
sarebbe scomparso senza una storia seria alle spalle. Liz aveva Max,
Maria aveva Michael e Isabel aveva ritrovato Alex, anche se per poco. E
lui era solo. Lui se la sognava una storia come quella dei suoi amici.
Anche lui voleva stringere fra le braccia una ragazza addormentata per
accarezzarle i capelli come stava facendo Michael.
I ragazzi erano svegli da un po’, ormai. Il tempo passava,
anche se lentamente. Mancavano ancora otto ore e poi il Granilith
sarebbe stato pronto per partire con Tess all’interno. Liz e
Maria si erano ritirate in un angolo a parlare delle loro avventure, da
quando Max, Michael e Isabel erano entrati nelle loro vite. A guardia
di Tess c’erano Michael e Kyle. E, mentre Max stava per i
fatti propri, Isabel spiegava a Alex come funzionava il Granilith.
- Avresti mai pensato che sarebbe finita
così?
- No, a volte mi domando come sarebbero
andate le cose se Max non mi avesse salvato la vita, quel giorno al
Crash Down.
- Amica mia, ti faccio presente che, per
prima cosa, tu saresti morta.
- Si, questo lo so. Ma di domande ce
n’ho ancora tante: cosa avrebbero fatto i miei? E tu e Alex,
come avreste reagito’ e avreste avuto la
possibilità di conoscere Michael e Isabel?
- Vediamo se riesco a darti una risposta.
Allora, secondo me, i tuoi avrebbero chiuso il locale. Io e Alex
avremmo reagito come tu ed io abbiamo fatto quando è morto
lui. E non credo che fra me e Michael, o Isabel e Alex, sarebbe
successo qualcosa.
Liz rise.
- Si, hai ragione.
Mentre Michael aveva l’attenzione su Maria che rideva con
Liz, Kyle pensava sempre alla stessa cosa: lui era l’unico a
non avere una ragazza.
- A che cosa pensi?
- A cose che non ti riguardano.
- Scusa, volevo solo parlare un
po’.
- A me non va di parlare con te,
però.
- Perché sei così
duro con me?
- Perché sei una traditrice.
- Faccio quello che posso per tornare
alla nostra vera casa.
- E uccidere Alex è solo
un’azione giustificata per il nobile fine?
- Io non voglio ucciderlo!
- Però lo farai!
- Basta, smettetela!!
Max stava riflettendo. Da quando aveva salvato Liz le cose che erano
cambiate erano veramente molte. Prima della sparatoria, Michael, Isabel
e lui erano molto chiusi e cercavano di avere meno contatti possibili
con gli esseri umani. Non avevano mai avuto problemi a nascondere la
loro identità. Dopo il giorno della sparatoria, invece il
loro segreto era a rischio, con lo sceriffo che indagava. Poi ci fu
l’entrata in scena di Tess e Nasedo, il rapimento del Fbi.
Certo, dopo aver svelato la verità a Valenti, i problemi
erano diminuiti, nonostante gli scontri con gli Skin, i loro nemici. E
quando sembrava tutto finito, il tradimento di Tess e la morte di Alex.
A vederla così, sembrava che l’aver salvato la
vita a Liz Parker avesse portato solo guai, ma Max sapeva che non era
così. Ognuno di loro tre aveva scoperto la vita solo dopo
l’incontro con Liz, Maria e Alex. La storia con Liz era
davvero la cosa più bella che gli fosse mai capitata.
Michael, dopo anni di solitudine e dolore, aveva iniziato a trovare
finalmente un po’ di affetto con Maria. Isabel, forse, era
quella che aveva raccolto più amaro, dopo la morte di Alex,
ma, conoscendola, sapeva che non sarebbe tornata indietro senza avere
la possibilità di iniziare la strana relazione con il suo
Alex.
- Quindi il Granilith è una
macchina del tempo.
- Si, ma anche un’astronave.
Solamente che si può utilizzare una volta e basta.
- Ma allora, scusa se, nel vostro tempo,
voi l’avete utilizzata per mandare Tess su Antar, come siete
tornati qui?
- Ho usato le pietre guaritrici.
- Quelle che ha usato River Dog per
salvare Michael?
- Esatto.
- Perché hai parlato al
singolare?
- Perché l’idea era
mia e avevo il piano di venire da sola, ma per strane cause non ancora
chiare, l’intero gruppo si è ritrovato catapultato
in questo tempo.
- Così è te che
devo ringraziare se non verrò ucciso?
- Si, in parte. Vedi, se io fossi venuta
da sola, non so se sarei riuscita nell’impresa.
- Sono sicuro che ce l’avresti
fatta anche da sola e poi devo comunque ringraziare te
perché tutto è partito dalla tua idea..
Isabel sorrise e Alex l’abbracciò.
Quando scattò l’ultima ora, i cuori dei ragazzi
iniziarono a battere più forte. Tess era preoccupata di
tornare su Antar sconfitta, Alex sapeva che sarebbe rimasto solo con
delle spiegazioni da dare al Max del suo tempo. Gli altri ragazzi,
invece, erano agitati. Stavano per scomparire da quel tempo per finire
chissà dove.
- Manca meno di un’ora alla
fine.
Maria raggiunse Michael che, senza bisogno di parole,, capì
la sua paura e l’abbracciò. Liz strinse
più forte la mano di Max. Alex mise una mano sulla spalla di
Isabel per cercare di confortarla e Kyle cercò di mantenere
la calma. Tess, stanca di combattere per cercare di liberarsi e
scappare, si rassegnò al suo destino.
Maria sentì le lacrime scendere sul suo volto, ma non
potè farci niente. Sapere che la sua vita stava finendo la
lasciava terrorizzata. Non sapeva cosa l’aspettava dopo, solo
sperò che Michael fosse al suo fianco. Sentì la
sua mano asciugarle le lacrime e alzò il viso per incontrare
gli occhi nocciola di Michael.
- Non devi piangere.
- Ho paura.
- Di scomparire?
Lei annuì.
- Si, ma soprattutto ho paura di
separarmi da te.
- Questo non accadrà, vedrai.
Anche dopo, noi saremo insieme.
Dopo un lungo momento a fissarsi, i due si baciarono.
- Sei spaventata, Liz?
- No perché sono con te. Sono
serena, perché so che siamo rimasti insieme fino alla fine
di questa storia. E questo mi tranquillizza. Te come ti senti?
- Allo stesso tempo impaurito e curioso.
- Cioè?
- Ho paura di sapere che fra poco
finiremo nel nulla, ma sono curioso di sapere che cosa ci
sarà dopo.
- Io so che cosa ci sarà dopo.
- Che cosa?
- Ci saremo noi due.
Max la baciò.
Isabel cercò di trattenere l’agitazione.
- Mi dispiace.
- Di che cosa?
- Beh, dopotutto stai per scomparire per
essere venuta a salvarmi.
- Alex non devi dispiacerti. Lo farei
altre cento volte, se fosse necessario.
- Grazie, Isabel. Grazie per avermi
salvato la vita.
- Sono io che devo ringraziarti, Alex.
- Non ne vedo il motivo.
- Devo ringraziarti per tutto quello che
c’è stato fra di noi. E’ stata la cosa
più bella che mi sia mai capitata e sono orgogliosa di te
per il coraggio che hai avuto a starmi vicino, nonostante tutto.
- Non si è trattato di
coraggio, ma di amore.
- Oh, Alex... faresti un’ultima
cosa per me?
- Qualunque cosa, Isabel.
- Dammi un bacio, uno solo.
L’ultimo.
Alex le prese il voltò fra le mani e la baciò.
Vedere le tre coppie insieme di certo non aiutava Kyle a sentirsi
meglio sull’amore. Ciò nonostante, non si sentiva
solo. Sapeva che i suoi amici gli volevano bene. Sarebbe stato stupido
pensare l’incontrario. Kyle affidò i suoi ultimi
pensieri a Buddha.
- Mi affido a te, Buddha. Aiutami tu.
Sul display alieno erano rimasti solo dieci pallini che indicavano
dieci minuti. Max slegò Tess che, mettendo una mano sul cono
del Granilith, scomparse, per poi riapparirvi all’interno. Il
resto del gruppo uscì dal Granilith e andò in una
parte del deserto abbastanza lontano da esso. Tenendo già
Liz per mano, Max prese la mano di Isabel con la sua. Tacitamente
d’accordo, Michael prese l’altra mano di Isabel,
mentre con l’altra teneva Maria, che a sua volta prese la
mano di Kyle. Sotto gli occhi di Kyle, i cinque formarono un cerchio
per sostenersi.
Pochissimi minuti dopo l’astronave con Tess
squarciò la calma del cielo notturno, scorrazzando lontana.
Subito dopo Liz, Max, Isabel, Michael, Maria e Kyle iniziarono a
svanire. Salutarono tutti Alex che, per ultima cosa, vide gli occhi di
Isabel. Un istante dopo, era rimasto solo nel deserto.
Un altro giorno ebbe inizio a Roswell. Ovunque si respirava
l’aria natalizia. La prima cosa che notò Alex
entrando al Crash Down fu Maria e Michael litigare. Un classico, in
effetti. E pensare che i loro alter ego sembravano due persone
completamente diverse. Alex si avvicinò alla coppia.
- Hey voi due!
- Ciao Alex...
- Volete un consiglio: smettetela di
litigare e fate la pace con un bacio.
Alex si allontanò, lasciando i due sorpresi.
- Ciao Alex, ti siedi con me?
- Certo, Isabel.
Isabel stava per chiedere perché lui continuasse a
sorriderle, ma si ritrovò accanto Kyle e, d fronte, vicino a
Alex, Max e Liz.
- Hey Alex, non dovevi partire per la
Svezia?
- C’è stato un
cambiamento di programma, resto a Roswell.
- Qualcuno ha visto Tess? E’
sparita da due giorni.
- Occorre stare calmi e non disperare.
Tess è andata via.
- Che vuol dire?
Alex spiegò qualche cosa di quello che era accaduto e
mostrò le prove che gli aveva dato l’altro Max. un
commento proveniente dal tavolo vicino al loro, interruppe le loro
riflessioni.
- Guarda quei due dipendenti!
Tutti si voltarono e videro Michael e Maria baciarsi, incuranti che
tutte le persone presenti nel locale fossero girate verso di loro.
- Hanno fatto in fretta! Solo due secondi
fa litigavano come al solito! Alex, che cosa gli hai detto?
- Ho solo dato loro un consiglio.
Michael e Maria si staccarono e li assalì
l’imbarazzo, vedendo in quanti li stavano osservando. Questo
scatenò le risa del resto del gruppo e dopo anche quelle di
Michael e Maria.
Alex era spensierato e felice, ma non dimenticava il sacrificio fatto
dai suoi amici e perciò, si sentì a suo agio,
protetto dal loro affetto, soprattutto da quello di Isabel.