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Autore: Blue Tokage    21/08/2013    7 recensioni
Con un colpetto di tosse si sistema su una sedia: “Allora, l’idea è questa. Beetee non è ancora riuscito ad entrare del tutto nei sistemi di Capitol City. Gli serve un’azione di distrazione che gli lasci il tempo di hackerarli definitivamente. Voi sarete quella distrazione.”
"E per questo dovremmo fare la parte degli innamorati davanti a tutta Panem?” Peeta ha piantato in faccia all’uomo uno sguardo terrificante.
Gale scuote la testa: “Assolutamente no.”
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Gale Hawthorne, Peeta Mellark, Plutarch Heavensbee
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Giusto un diversivo


Le parole di Plutarch le roteano confuse nella mente:
…nuovo pass-pro…
…diversivo…
…amanti…
…Gale e Peeta…
Katniss deve deglutire un paio di volte e sedersi, prima di riuscire ad elaborare quello che ha sentito. Guarda allibita la troupe di Cressida e Messalla. "E loro lo sanno?”
La violenza con cui la porta si apre è una risposta più che sufficiente: Gale è entrato nello studio con una delle sue espressioni più truci. “Chi diavolo ha avuto questa idea?” Dal tono con cui parla si capisce che la cosa non gli va giù. “Chi è il responsabile di questa stronzata?”
I presenti non osano aprire bocca, convinti da qualcosa nell’espressione del ragazzo che “il responsabile” avrebbe fatto meglio a non farsi trovare.
“Buongiorno.” Peeta entra nella stanza, come sempre accompagnato da due guardie. Nel fremito delle sue mani ammanettate c’è qualcosa di ancora più inquietante che nello sguardo di Gale.
Katniss ripensa al fatto che solo pochi giorni dopo aver tentato di ammazzarla le ha apertamente detto cosa ne pensava di lei. Abbassa lo sguardo.
Plutarch, con un sorriso che dall’inizio di quella giornata ha perso gradualmente parte della solita sicurezza, fa un gesto ai nuovi arrivati perché si accomodino: “ Vedo che avete preso bene la notizia.” Un paio di occhiate bastano a farlo pentire di quel commento.
Con un colpetto di tosse si sistema su una sedia: “Allora, l’idea è questa. Beetee non è ancora riuscito ad entrare del tutto nei sistemi di Capitol City. Gli serve un’azione di distrazione che gli lasci il tempo di hackerarli definitivamente. Voi sarete quella distrazione.”
"E per questo dovremmo fare la parte degli innamorati davanti a tutta Panem?” Peeta ha piantato in faccia all’uomo uno sguardo terrificante.
Gale scuote la testa: “Assolutamente no.”
Plutarch si costringe a rimanere calmo: “Una volta terminato l’attacco, risulterà chiaro che era solo un diversivo…- gli sguardi dei due ragazzi non sono cambiati -…avanti, Katniss, dì loro che sei d’accordo!”
Katniss si ritrova d’improvviso due paia d’occhi puntati contro: uno grigio e particolarmente arrabbiato, l’altro azzurro e fremente di un qualche istinto omicida malamente represso. Per una volta che lei non c’entrava niente, che poteva stare fuori da quella faccenda imbarazzante…prende un bel respiro: “Se serve ad aiutare Beetee…”
Ricominciano le proteste da parte di Gale e Peeta. Haymitch, comparso da non si sa dove, sbatte una mano sul tavolo: “Oh insomma! Smettetela…si potrebbe quasi pensare che la cosa vi dia fastidio per altri motivi…” Gli compare sul volto un ghigno malizioso.
I due ragazzi si fanno improvvisamente muti. Poi Peeta scoppia a ridere. Una di quelle risate sprezzanti e glaciali che Katniss non avrebbe mai pensato quel ragazzo potesse conoscere. Pianta gli occhi in faccia a Plutarch: "D’accordo.”
L’uomo annuisce e rivolge un sorriso a Gale: “Allora? Lei- indica Katniss –la sua parte l’ha già fatta…ora tocca a voi.”
Il ragazzo stringe un pugno.
 
***************
 
“Allora, siete pronti?” Plutarch guarda la scena e non riesce a trattenere un sorriso divertito.
Gale e Peeta sono seduti su un divanetto rosso nella sala di registrazione. Il primo indossa camicia bianca e pantaloni neri, l’altro è vestito allo stesso modo, ma indossa anche un gilet nero che gli hanno infilato. Katniss non può non pensare a quanto siano da urlo.
“Accidenti, dovreste vestirvi più spesso così!” Johanna prorompe nella stanza con un lungo fischio: “Attenzione, signori. Mi sa che oggi gli uomini di Capitol City avranno un bel da fare per tenersi strette le mogli!”
I commenti della ragazza non fanno altro che aumentare l’irritazione di Gale che, quando vede le guardie togliere le manette a Peeta, gli sibila: “Fai qualcosa che non mi piace e sei morto.”
Il biondo lo guarda un attimo e poi sorride maliziosamente: “Tu stai al gioco.”
E Katniss ha come l’impressione che quel gioco farà innervosire ancora di più il ragazzo.
 
***************
 
Gli schermi di tutta Panem si attivano. Prima il marchio della ghiandaia e poi un’immagine. Ci sono Peeta, nel massimo del suo splendore, e un altro ragazzo, non inferiore per bellezza e fascino. Non si vede però la Ghiandaia Imitatrice…
Peeta sorride, quel sorriso sicuro che ha fatto battere i cuori di milioni di donne durante le ultime due edizioni degli Hunger Games. L’altro ragazzo, invece, non sorride, ma guarda l’obbiettivo come se volesse farlo esplodere. La Ghiandaia Imitatrice ancora non si vede.
Peeta inizia a parlare: “Buonasera, abitanti di Capitol City.” È la voce dolce del vecchio Peeta, pensa Katniss. Il ragazzo inizia con il parlare della propria assenza, di quei video mandati in onda dove parlava di un cessate il fuoco. Il ragazzo moro è stato riconosciuto, il cugino della Ghiandaia Imitatrice.
È uno dei soliti pass-pro dei ribelli. Ma c’è qualcosa di strano, qualcosa che non torna, una sensazione che sia sfuggito qualcosa…
 
…perché Gale Hawtorn ha un braccio attorno alle spalle di Peeta Mellark e perché a quest’ultimo la cosa non sembra dispiacere?
 
È un attimo, poi donne svengono, uomini arrossiscono, tutta Panem fissa incredula quello che davvero non si sarebbe mai immaginata: Peeta e Gale sono amanti.
 
Peeta sorride e, calmo, inizia a raccontare: “In questi anni ho avuto un segreto che non condividevo con nessuno, se non con Katniss.- sorride a Gale –Il mio segreto è questo meraviglioso ragazzo che mi siede affianco.” Gale sembra pensarci un attimo, poi ricambia il sorriso.
Gridolini deliziati escono dalle gole della popolazione di tutta Panem.
 
***************
 
Katniss non riesce a trattenersi dal diventare viola dall’imbarazzo, non riesce nemmeno a guardarli tanta è la vergogna che prova di fronte a quella scena…
Peeta continua a parlare di come la sua storia d’amore fosse tutta una copertura per la sua relazione clandestina, si tormenta, si scusa con il pubblico che ha sempre dovuto ingannare: “Non potevo permettere che gli accadesse qualcosa…” prende una mano al suo innamorato e la stringe, incrociando le dita con le sue e abbassando lo sguardo dalla telecamera, anche se è più che evidente che ha gli occhi velati. Gale raccoglie con la mano una lacrima immaginaria che scorre sulle guance del suo innamorato.
Peeta alza un attimo lo sguardo, vede Plutarch che fa segno che Beetee è riuscito ad entrare nei sistemi di Capitol City.
Anche Katniss l’ha visto, ma l’ha colpita molto di più il sorriso spuntato sulle labbra di Peeta, che non sembra promettere nulla di buono.
Peeta da un bacio a Gale.
 
 
Tutto è talmente assurdo e tragico, la performance di Peeta così realistica, che per un attimo anche Katniss ci crede. Poi si ricorda che i due che ha davanti sono tutto fuorchè innamorati l’uno dell’altro. Johanna intanto si sbellica dalle risate.
Gale nella sua testa sta probabilmente stramaledicendo il momento in cui ha accettato di prestarsi a quella farsa.
 
***************
 
Le immagini sugli schermi di Panem cambiano, parte un vero pass-pro e tutti capiscono che quello non era altro che un diversivo.
Peeta e Gale, ma che cosa ridicola. Non ci avrebbe mai creduto nessuno. Ah, questi ribelli.
Però, quel bacio…
 
***************
 
Peeta guarda Gale divertito: “Volevi per caso rompermi la mano?” dice mentre si massaggia l’arto, indolenzito dalla stretta ferrea che l’altro aveva esercitato fino a pochi secondi prima, per ricordargli che lui non era assolutamente d’accordo.
Una vena pulsa in maniera preoccupante sulla tempia sinistra di Gale, che si trattiene appena dal mettere le mani attorno al collo del ragazzo.
Plutarch arriva soddisfatto ad annunciare la buona riuscita dell’operazione e da una pacca sulla spalla a Gale: “Ragazzo, non pensavo avessi simili doti d’attore.” L’istinto omicida di Gale è particolarmente solleticato da quel commento e, prima che Johanna possa fargli saltare completamente il controllo con qualche altro apprezzamento sulle sue capacità recitative, esce dallo studio sbattendo la porta. Peeta ha un’espressione piuttosto soddisfatta, come se irritare a morte Gale fosse stato il vero motivo per cui aveva accettato.
Johanna scuote la testa:”Che brutto carattere.- poi lanciata un’occhiata ammirata a Peeta, che intanto è stato rivestito con la divisa del 13 e al quale stanno rimettendo le manette ai polsi –Sei un attore anche migliore di quanto credessi!”
Il ragazzo le lancia un sorriso compiaciuto e indica Katniss: “Oh, non è stato nulla. Tutto merito delle lezioni della migliore.- la fissa -In quella grotta ti assicuro che mi hai dato delle lezioni di recitazione esemplari.”
Il sarcasmo e la cattiveria di quella frase penetrano come un coltello nel costato di Katniss. Guarda le guardie che portano via Peeta.
La sirena della cena avverte che è finita la giornata. 




Angolino dell'autrice
 
*entra con le mani alzate e sbircia preoccupata la freccia che Gale minaccia di piantarle in testa*
Giuro solennemente che tutto questo è opera della mia mente malata e che non è mai successo nella realtà...contento?
*Gale sparisce nell'ombra*
Cari lettori, perdono...ma in quanti non scoppierebbero a ridere di fronte a una cosa del genere?
Spero vivamente che Gale la smetta di gironzolarmi nella testa, in modo da poter lavorare su qualcosa di più serio.
*salta dentro al suo barattolo* a presto!
  
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