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Autore: VhCeline    23/08/2013    3 recensioni
"Il volo ormai era stato chiamato.
Rimanevano gli ultimi attimi.
Si guardavano fissi negli occhi, senza riuscire a dire niente.
Si abbracciarono per qualche secondo, ma a loro sembrò un’eternità..."
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Perrie Edwards, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[https://www.youtube.com/watch?v=S5pa_RA2Qmg]
 
Aeroporto London Gatwick.
 
Era passato già qualche mese dal fidanzamento ufficiale, e da allora non si erano più lasciati. Neanche per un giorno, neanche per un attimo.
E ora, improvvisamente, lei partiva.
Una grande occasione per le Little Mix, che non potevano lasciarsi sfuggire.
Non era la prima volta che Perrie e Zayn stavano lontani, tuttavia questa volta era più difficile.
 
“Ricordati di scrivermi
ogni tanto da Los Angeles
e mandami il tuo numero di casa, se vuoi.
Sei mesi non son pochi sai,
divertiti, fai ciò che vuoi.
È giusto allontanarci poi vedremo
che sarà di noi.”

 
Nessuno dei due era pronto all’ennesimo ‘arrivederci’. Soprattutto lui.
Solitamente, era lei a doverlo salutare, cercando di trattenere le lacrime; questa volta toccava a Zayn. Non voleva lasciarla andare, ma non poteva tantomeno trattenerla.
 
Dai loro occhi traspariva la sofferenza.
 
E se questa lontananza avrebbe fatto loro cambiare idea? Se improvvisamente uno dei due si rendesse conto di non essere pronto al ‘grande passo’, al matrimonio, a costruire una famiglia?
Entrambi avevano paura, ma cercavano di essere forti. L’uno per l’altra.

“Io proverò a combattere tristezza e solitudine
uscendo un po' più spesso con gli amici di sempre.
Ma adesso resta ancora un po'

ascolta quello che dirò:
regalami un secondo di silenzio:

Ricordati che quando ti cercherai in una canzone che parla di noi
e si impiglierà tra le tue ciglia una lacrima;
ricordati che quando tu piangerai con le gambe strette seduta sul letto
io sarò lì, accanto a te,

ti rispecchierai negli occhi miei.”
 
Zayn cercava di infondere nella sua fidanzata la sicurezza e la serenità necessaria per affrontare questa nuova sfida: lui voleva davvero che lei stesse bene, perché era giusto così. D’altronde, sapete come si dice: ‘Se ami qualcuno lascialo libero.’ L’avrebbe sostenuta in tutte le sue scelte. Aveva promesso a se stesso di starle vicino, nonostante i mille dubbi, le mille paure. Nonostante la lontananza, nonostante la tristezza.
Per amore.

“Non preoccuparti mai per me
io me la so cavare sai,
piuttosto abbi cura di te stessa di più.
Ti giuro non ce l'ho con te,

non c'è nessun colpevole.
Adesso dai non abbassare gli occhi,

chiuditi il paltò.”
 
L’uomo dovrebbe essere il più forte, in una coppia.
Invece, l’uomo in quel momento, sembrava un cucciolo che sta per essere abbandonato.
E lei lo sapeva.
E si sentiva in colpa. Tremendamente in colpa.
Perrie capiva come dovesse sentirsi Zayn in quel momento.
Chi meglio di lei, che ci era passata così tante volte.

“E scusami per le idiozie che ti hanno fatto piangere
ma dopo era stupendo fare pace ridendo!
Hanno chiamato il volo dai...

aspetta non lo perderai:
ancora un secondo di silenzio.


Ricordati che quando camminerai distratta nel traffico e ti volterai
perché una parola, un ombra, un gesto, ti emozionerà;
ricordati che quando ti spoglierai nel buio vestita dei nostri ricordi,
io sarò li, accanto a te, ti rispecchierai...”

 
Il volo ormai era stato chiamato.
Rimanevano gli ultimi attimi.
Si guardavano fissi negli occhi, senza riuscire a dire niente.
Si abbracciarono per qualche secondo, ma a loro sembrò un’eternità.
Solo un ti amo sussurrato all’orecchio del ragazzo.
Fu Zayn il primo a staccarsi dall’abbraccio, e subito Perrie avvertì un brivido di freddo.
 
“Solo il tempo per noi sa la verità,
se domani io e te ritorneremo qua
incapaci di vivere lontani anche un giorno di più.
Solo il tempo dirà se era una bugia

o era giusto per noi cercare un'altra via.
Ora vai devo mordermi le labbra per non piangere più.”

 
Lei quasi singhiozzava, mentre lui non versò una lacrima.
Lei lo guardava costantemente, mentre lui abbassava lo sguardo.
Adesso, era Perrie a sentirsi abbandonata.
Andò via quasi sconfitta, rassegnata.
Si girò un ultima volta, in cerca di un qualcosa.
E finalmente lo vide: vide il suo fidanzato mordersi le labbra, cercando invano di trattenere una lacrima che ben presto solcò la sua guancia destra.
Ne era sicura: quei sei mesi lontani non avrebbero cambiato nulla.
 
Sarebbe tornata, ancora più innamorata di prima.
E lui l’avrebbe aspettata, ancora più innamorato di prima.
 
Una volta partito l’aereo, la ragazza aprì la borsa pur non essendo alla ricerca di un oggetto particolare.
Le saltò agli occhi un bigliettino; inchiostro nero su di un foglietto  bianco.
 

-Ti aspetterò, anche tutta la vita se necessario. Ti amo. Z.

  
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