Fanfic su artisti musicali > Lady Gaga
Segui la storia  |       
Autore: Raydor    24/08/2013    1 recensioni
«fa parte del copione?» sorrido. Annuisce lentamente:
«ti mostro quello che devi fare.» dice timidamente. Si porta la mia mano alle labbra, sfiorandola con quest'ultime. Sento il calore emanato dal suo respiro, finché finalmente si toccano. Il cuore mi batte all'impazzata e sono sicuro che anche il suo fa lo stesso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1


Mi guardo allo specchio un'ultima volta, sistemando al meglio la giacca nera dalla quale ho appena rimosso l'etichetta del prezzo. Cristo, non posso credere di aver speso circa metà del mio stipendio per questo pezzo di stoffa. Non mi sarebbe mai passato per la mente di farlo in una normale situazione, ma questo momento non ha niente di normale.
Mi sistemo i capelli, i miei folti, morbidi capelli neri, cercando di dar loro una piega accettabile.
Forse dovrei fissarli con un po' di gel.
No, voglio essere me stesso, é importante per me esserlo. Li lascio liberi e mi sistemo un'ultima volta; ho indossato i migliori abiti che, secondo il mio gusto, sono riuscito a trovare nei negozi, spero di aver fatto la scelta giusta, voglio fare una buona impressione e magari riuscire ad ottenere la parte per cui faccio il colloquio.
Sono nervoso? Sì. Quella cantante, lì, Lady Gaga, non sa nemmeno chi sono, come mi chiamo. È convinta che un certo Zachary Daniels si presenti al colloquio al posto mio, ed effettivamente Zac sarebbe dovuto essere qui. Peccato che ha preferito lasciare l'opportunità a me, colto di sorpresa da un travolgente amore che l'ha trascinato in Costa Rica.
Fanculo Zac, almeno avresti potuto dirmelo prima per lasciarmi preparare il curriculum in tempo, non avvisarmi il giorno stesso.
Spero che questa Lady Gaga sia una persona piuttosto paziente, anche se non so nulla di lei. L'ho sentita nominare qualche volta in tv, ho canticchiato un paio di sue canzoni, ma niente di più.
Salgo in macchina, accendo la radio cercando in qualche modo di cacciare dalla mente i mille pensieri che mi rendono ancora più nervoso.
«...ed ecco il nuovo singolo di Lady Gaga, "You & I" di cui attendiamo il video musicale!» sta dicendo il cronista alla radio. Toh, guarda che coincidenza. Beh, almeno non arrivero' sul set non sapendo nemmeno di che canzone si tratta. Proprio mentre penso alla fortuna che mi ha sorriso, le parole di questa ragazza pazza d'amore mi attraversano la mente:

It's been a long time since I came around
Been a long time but I'm back in town
And this time I'm not leaving without you.


Wow, un amore ricostruito dopo un'enorme sofferenza. Roba forte, originale soprattutto.

You taste like whiskey when you kiss me, oh
I'd give anything again to be your babydoll,
This time i'm not leaving without you

You said "sit back down where you belong,
In the corner of my bar with your high heels on."
Sit back down on the couch where we made love the first time and you said to me
There's somethin', somethin' about this place...


Beh, se cio' che scrive è vero era davvero cotta di questo tipo. Chissà se alla fine se l'è ripreso, come promette di fare nella canzone. Forse dovrei chiederglielo. Così, per fare amicizia. Forse è una persona socievole, forse non è come la gente pensa che sia...
Mentre questi pensieri, accompagnati dalle ultime note della canzone, sfumano nell'aria, parcheggio davanti agli studi dove ho appuntamento. Finalmente realizzo quanto realmente tengo a questa oppurtunitá: possiamo giudicarla quanto ci pare quella donna, ma è famosa in tutto il mondo, ha milioni di persone che la seguono, milioni di persone che guarderanno questo video. Magari una di loro è pronta ad offrirmi una chance, forse è la volta buona per trovare un lavoro decente.
Lo stomaco mi brontola, ricordandomi la povera brioche che ho consumato a colazione. Non ho mangiato altro fino ad ora che sono le tre del pomeriggio. Ho una fame da lupi ma non sono sicuro che sia questo il motivo per cui il mio stomaco si contorce: sono nervoso. Nervoso come non mai. Ne ho fatti di provini, stavolta pero' è diverso. Che cosa cazzo mi sta succedendo? Solo perchè avrò davanti una femmina?
Strizzo gli occhi allontanando qualsiasi tipo di pensiero ed entro, prendendo un profondo respiro.
«da questa parte, prego.» dice una voce femminile molto gentile facendomi sobbalzare. Ha la pelle scura e i capelli ancor piu' scuri. I suoi occhi marroni accarezzano i miei mentre un sorriso si fa strada sulla sua faccia.
«io sono Laurieann, la regista.» dice a mo' di presentazione.
«Taylor Kinney.»
«cosa? Non c'è sulla lista!» corruga la fronte
«oh, si beh, sono qui da parte di un amico, Zac. Cioè... Zachary Daniels. Lui è fuori città ed ha lasciato l'opportunità a me.» sorrido «carpe diem, no?»
«no.» è brusca mentre spegne qualsiasi traccia di luce dal suo viso «chi mi assicura che la manda seriamente Mr Daniels? Non funzionano così le cose qui...»
«Laurieann cosa succede? Perchè ci siamo fermati?» una terza voce interrompe il fiume di stronzate che stanno uscendo dalle labbra scure di questa donna. È una voce anch'essa femminile, tremendamente dolce. Mi giro, per vedere da chi proviene ed eccola lì: la cantante che mi avevano descritto come una folle maniaca di protagonismo. Da ciò che ho davanti non si direbbe proprio: è così semplice nei suoi pantaloni lunghi scuri, il suo maglione di lana rosso e neppure una traccia di trucco sul viso. Stento a credere che sia davvero lei. Ma come cazzo è possibile trasformare tanto una persona con dei trucchi e dei vestiti strambi?
«questo ragazzo è...»
Gaga mi squadra dalla testa ai piedi in un microsecondo, non lasciando alla regista neppure il tempo di completare la frase «fallo entrare.» dice con un sorriso.
Una parte di me gioisce per essere riuscita a farla sotto il naso di quella stronza che voleva cacciarmi, l'altra è agitata ancor più di prima: forse é rimasta colpita!
La seguo nella stanza in cui è entrata qualche secondo prima di me e la trovo accomodata su una poltrona nera che si abbina perfettamente ai suoi pantaloni.
«si accomodi.» dice sorridendo. Un raggio di sole le accarezza il viso e i suoi occhi -dio, che begli occhi verdi- brillano per un secondo. Faccio come mi è stato chiesto e, per gli istanti silenziosi a venire, mi dedico ad osservarla meglio: i suoi capelli biondi arrivano fin sotto le spalle, sono leggermente, naturalmente, mossi. Le incorniciano il viso, le accarezzano il collo fino ad arrivare ai seni, osano toccare questi ultimi, infilandosi tra di essi. Dio, è una bellissima ragazza. Perchè vuole trasformarsi così tanto quando è sul palco? Non potrebbe rimanere così? Sono sicuro che i suoi fan impazzirebbero ancor di più.
«ha portato il suo curriculum?» mi chiede alzando lo sguardo dai fogli sul quale stava scrivendo qualcosa.
«ehm... Veramente non ho avuto tempo di prepararlo. Zac... Cioè... Mr Daniels mi ha avvisato all'ultimo momento.» arrossisco leggermente, come un bambino colto in fallo. Lei sorride con fare rassicurante:
«ok, me lo esponga pure a voce.»
«sono Taylor Kinney, amo recitare e mi dedico a farlo da circa dieci anni. Fin da ragazzo partecipavo a dei corsi di teatro che la mia scuola...» recito questa solfa che ormai so a memoria per tutte le volte che l'ho ripetuta. Lei sembra essere parecchio interessata, sorride, mordendosi il labbro inferiore come se si stesse godendo uno spettacolo eccitante.
Cristo, lo spettacolo sono io.
Quando finisco di parlare abbasso lo sguardo, iniziando a fissarmi le mani impacciato. Mi mette così in imbarazzo tutta questa situazione, se lei potesse evitare di guardarmi così starei molto meglio.
«lei è gay, Mr Kinney?»
Una domanda inaspettata accarezza le sue labbra e io strabuzzo gli occhi: ma come si permette?! È normale chiedere cose di questo genere mentre si fa un colloquio puramente professionale?! La fulmino con lo sguardo sfacciatamente e lei diventa piccola piccola sotto i miei occhi blu. La vedo arrossire, la sua sicurezza di poco fa svanisce e si morde il labbro ancora più forte.
Quasi mi sento in colpa.
«scusi, è... È mio dovere chiederlo.» balbetta.
La tigre bianca che poco prima era seduta di fronte a me è stata trasformata in un innocente gattino.
«no, Mrs Gaga. Sono etero.» sorrido, cercando di rassicurarla. Vedo un lampo di luce guizzare nei suoi occhi, cos'è? Direi quasi... Sollievo.
Arrossisce di nuovo e si guarda le mani nervosamente. Io sorrido vittorioso: è piacevole vedere che i ruoli si sono decisamente invertiti.
«posso farle io una domanda, Mrs Gaga? Mi sembra più che lecito.»
Annuisce senza guardarmi.
«il ragazzo di cui parla nel video... Se l'è ripreso, alla fine?»
«mi sta chiedendo se sono impegnata, per caso?» finalmente mi guarda di nuovo e sorride ampiamente
«veramente stavo solo...» arrossisco, come mai prima. Sento le guance in fiamme, mi sembra quasi di riuscire a vedermi: completamente rosso mentre cerco una risposta diversa da "volevo farmi un po' i cazzi tuoi".
«no, non lo sono.» ride teneramente, con un retrogusto amaro, spostando una ciocca di riccioli ribelli e biondi dal suo viso, portandosela dietro l'orecchio destro.
"Oh. Non lo è."
«e lei?»
Scuoto la testa, non smettendo mai di guardarla. Vorrei non farlo, ma la mia testa continua a chiedersi perchè le importa tanto dei miei gusti sessuali e perchè vuole sapere se sono single. "è interessata a te!" dice una vocina nella mia mente.
Ma figuriamoci! Mi ha appena visto. Certo, puo' anche trovarmi attraente ma niente di più. Spero non mi assuma per un motivo anche solo simile.
«vorrei tanto vederla in azione, mr Kinney.» sorride dolcemente.
"vuole vederti in azione, Kinney. Dalle quello che vuole."
Mentre cerco di ignorare i commenti -e i doppi sensi- della vocina che ormai ha preso posto fisso nella mia testa, le sorrido.
«certo.»
«gireremo prima i fashion films. Sono degli spezzoni per introdurre al pubblico i personaggi che intendo inserire nel video. Dovrà solo mettersi in posa, muoversi come le suggerisce Laurieann. Va bene per lei?»
«certo.» ripeto. "un gioco da ragazzi."
«allora inizierei subito, se è d'accordo.»
«ci mancherebbe.» sorrido cordialmente e mi alzo, imitandola. Gaga esce dalla stanza ed io la seguo come un cagnolino, godendomi la sensazione di camminare dietro la scia del suo buonissimo profumo. Incontra Lurieann:
«abbiamo trovato quello giusto, credo.» le dice sorridendo ampiamente. Il cuore comincia a battermi forte di nuovo: significa che la parte è mia?
"hai fatto colpo, Kinney!"
«mettiamolo alla prova, allora.» suggerisce Laurieann. "si, abbozza pure, stronzetta." gongolo deliberatamente.
Mi mostrano un set. O meglio, uno sfondo completamente bianco davanti al quale devo posare, muovermi, con addosso un paio di pantaloni bianchi e una camicia dello stesso colore, che poi dovrò togliere.
Si, posso farlo.
Nel giro di un paio di minuti mi sono già cambiato e sono pronto a girare.
«mettiti pure al centro.» dice la donna. Da quando ha preso a darmi del tu? Stronzetta.
«sì, signora.» la canzono. Lancio uno sguardo a Gaga che si lecca il labbro superiore, non smettendo mai di fissare il mio fisico. In modo particolare, ora, il petto, visto che la camicia e' sbottonata per metà. Dio mio, dovrebbe smettere di leccarsi e mordersi le labbra, mi fa venir voglia di...
«mettiti di profilo e prenditi la testa tra le mani, come se stessi pensando intensamente a qualcosa.» dice Laurieann "oh, lo sto facendo eccome." «perfetto. Ora sbottona completamente la camicia.»
Arrossisco leggermente mentre, con molta delicatezza, libero fino all'ultimo bottone, lasciando scoperta parte dei peli pubici che si intravedono da sopra la cintura dei pantaloni. Guardo Gaga, la sua reazione mi interessa in particolar modo: è chiaro che ormai il gioco della seduzione sia cominciato.
Chiude gli occhi ed espira lentamente, come se avesse corso per chilometri e stesse riprendendo fiato. Possibile che le faccio un simile effetto?!
Forse è solo il frutto della mia fantasia.
"ma che dici? Non vedi che ha una voglia incredibile di saltarti addosso?!"
«girati, come se fossi pensieroso, verso la telecamera.» dice Laurieann. Obbedisco, la telecamera è proprio in direzione di Gaga, così ne approfitto per osservarla meglio. I suoi occhi verdi perforano i miei, è un contatto grazie al quale sarebbe in grado di leggermi l'anima, lo so. Mi piacerebbe correre da lei, afferrarla per i capelli e baciarla come non è mai stata baciata.
Gaga abbassa lo sguardo sul mio petto, poi lo rialza di nuovo, mordendosi le labbra.
«toglitela, ti prego.» dice. Quasi lo geme.
«cosa?» diciamo assieme io e Laurieann. Sono divertito quando la vedo arrossire:
«cioè... Si tolga la camicia, per favore.» è paonazza. Una parte di me vorrebbe ridere, l'altra si tratterrebbe ed è a quest'ultima che dò retta. Mio dio, non posso crederci, sta impazzendo per causa mia.
Lentamente faccio scivolare l'indumento via dal mio corpo, liberando le mie braccia possenti e muscolose. Non si aspettava di trovarsi davanti un simile spettacolo, é piacevolmente sorpresa.
Interrompiamo il nosto contatto visivo e riprendo ad eseguire gli ordini di Laurieann, finchè quest'ultima non ne ha avuto abbastanza e mi invita a vestirmi di nuovo -con i miei abiti- nel camerino.
Mi chiudo la porta alle spalle e mi poggio ad essa, espirando rumorosamente. Quella donna... Scatena in me degli istinti che non avrei mai creduto di avere. Mi sento un animale, sento come se potessi andare da lei da un momento all'altro, stringerla tra le braccia, assaporare le sue labbra e... E darle quello che vuole.
So che cosa vuole. Vuole me. E io voglio lei. È qualcosa di carnale, un istinto primordiale, animalesco. Il mio corpo reagisce all'immagine di lei nuda sotto di me che si sta costruendo la mia fantasia; sento i pantaloni diventare di una taglia piu' stretti a causa della mia erezione.
Devo farmela passare prima di tornare di là.
Proprio mentre formulo quest'ultimo pensiero sento un leggero bussare alla porta:
«Mr Kinney, posso?» è la sua voce. È tutta un tono docile e accondiscendente, un agnellino. Non capisco come sia possibile: fino a pochi minuti fa, quando stavamo parlando faccia a faccia, era lei a condurre i giochi, a fare battutine maliziose, a chiedermi sfacciatamente dei miei gusti sessuali. Ora invece è tutto un "sì, signore", "no, signore". Addio lingua biforcuta. Cristo, un po' mi dispiace.
Anzi, parecchio, direi. Ma non significa che tutto cio' non possa cambiare nel tempo.
«certo.» dico cordialmente spostandomi dalla porta, lasciando che lei l'aprisse. Arrossisce quando entra e mi trova a petto nudo a fissarla.
«volevo solo dirle che.. Beh, non è finito qui il provino. Il fashion film che abbiamo iniziato a girare include anche delle... Scene con me.» si morde le labbra guardandosi le mani, giocherellando con quest'ultime in preda all'imbarazzo.
«che tipo di scene?» faccio un passo verso di lei, annullando qualche centimetro di distanza fra i nostri corpi. Le sue guance si colorano di un rosso sempre più intenso, è impossibile non sorridere davanti a questo fatto. È così piccola, sembra così innocente... «sono scene...» mi avvicino sempre di piu' al suo viso, fino a sfiorarle il collo con il mio respiro caldo «...romantiche?» guardo nei suoi occhi verdi alla ricerca di qualche piccola traccia di emozione. Voglio sapere cosa prova, anche se dentro di me so che sta morendo dalla voglia di assaggiare le mie labbra.
«si.» soffoca un gemito e il mio corpo reagisce a questo suo gesto nell'esatta maniera in cui l'ha fatto prima. «cioè...» si schiarisce la voce, come se si fosse appena risvegliata da un periodo di trance «si. Sono piuttosto romantiche. Includono... Baci.» arrossisce di nuovo ed abbassa lo sguardo, ma stavolta la reazione dura poco «se non vuole farlo non è obbligato. Ho già avuto esperienze simili, può sempre andarsene.» "ho una voglia pazza di baciarti, non ne hai la più pallida idea, Lady Gaga."
Ma un momento, che cosa intende con "esperienze simili"?! Qualcuno l'ha rifiutata? È per questo che ora si lascia intimidire tanto dagli uomini? Mi piacerebbe tanto chiederglielo. Voglio scoprire quanto più possibile su questa donna.
«no, non ci sono problemi.» sorrido, cercando di nascondere il più possibile l'emozione dalla voce.
«perfetto. Allora vado a cambiarmi.» sorride e gira i tacchi, lasciandomi lì impalato come un imbecille, intento a fissare quel suo culo meraviglioso, che si muove a ritmo dei clop clop delle scarpe.
«a dopo.» sussurro al vuoto. Istintivamente mi precipito davanti allo specchio, mi sistemo i riccioli neri e ribelli, faccio in modo che tutto sia al suo posto. Sono così... Nervoso? Si, direi che è la parola giusta. Voglio baciare quella donna. Non mi importa se è solo per pochi secondi e per pura finzione, voglio assaggiare le sue labbra, voglio sfiorarle la lingua. Voglio leccare e mordere il suo labbro inferiore nell'esatto modo in cui fa sempre lei. Ho desiderato farlo dal primo momento che l'ho vista. Mi do' un ultima sistemata prima di uscire e precipitarmi immediatamente davanti allo sfondo bianco vicino al quale mi attende Laurieann.
«che rapidità.» commenta sprezzante. Dio, è così irritante...
«perché, di solito, quanto ci si mette a infilarsi un paio di pantaloni e una camicia?» sta per rispondere con qualcosa di tagliente -e stupido- ma viene interrotta dall'entrata di Gaga, con addosso un abito nuziale bianco decisamente troppo grande per lei. Ci sprofonda dentro, è così tenera... Sembra un angelo. Il velo le solletica il naso costringendola ad arricciarlo di tanto in tanto, gesto che le fa piegare le guance in modo da creare due deliziose fossette assolutamente baciabili.
«che ne pensi, Laurieann, è troppo?» chiede
"No!" vorrei urlare. Mi trattengo e mi limito a sperare nell'ultimo briciolo di buon gusto di quell'orribile donna.
«no, è perfetto.» sorride ampiamente. È tutta accomodante e cortese con Gaga, quasi avesse paura di lei e dell'enorme potere che porta con sé. Sollevato dalla sua affermazione sorrido. «allora possiamo cominciare. Sistematevi pure lì.» dice indicando il set.
Io e Gaga ci dirigiamo insieme verso l'enorme sfondo bianco e, prima che me ne potessi rendere conto, lei mi prende la mano e la osserva.
«fa parte del copione?» sorrido. Annuisce lentamente:
«ti mostro quello che devi fare.» dice timidamente. Si porta la mia mano alle labbra, sfiorandola con quest'ultime. Sento il calore emanato dal suo respiro, finché finalmente si toccano. Il cuore mi batte all'impazzata e sono sicuro che anche il suo fa lo stesso.
«si.» dico in un sospiro. «cioè... Si, ho capito.» sorrido arrossendo lievemente, sperando che Gaga non se ne accorga. Mi lascia la mano con un espressione che sembra dire "mi dispiace".
«poi dovrai sollevare il velo e...» arrossisce a sua volta, come non mai «e baciarmi.»
Sorrido ed annuisco di nuovo:
«capito.»
«sei pronto?» "oh si, fremo."
«certo.»
Laurieann batte il primo ciack e io, lentamente, con estrema delicatezza, prendo la mano di Gaga e l'avvicino alle mie labbra. Sono calde, bagnate, inebriate dal profumo meraviglioso che ha addosso questa donna. Il contatto tra queste e la sua pelle è qualcosa di troppo rapido, ma posso comunque affermare che è come mordere il proprio frutto preferito. Non sono mai riuscito a staccare i miei occhi dai suoi socchiusi e schietti piccoli smeraldi. Voglio vedere le emozioni danzare nelle sue pupille ed arrivare fino a me.
«adesso.» mima Gaga con le labbra, facendomi intuire che è arrivato il momento del tanto atteso bacio.
Lentamente come l'ho presa, lascio la sua mano e prendo tra le dita le estremità del suo velo. Lo sollevo, senza mai sciogliere il nostro abbraccio di sguardi. Prendo il suo viso tra le mani -il suo piccolo e innocente viso- e bacio le sue labbra, senza aspettare un secondo in piu'. È un sapore così buono, salato e allo stesso tempo dolce. Voglio approfondire il tutto usando la mia lingua ma ho tanta paura che lei non voglia, visto che non è previsto dal copione. Mi piacerebbe tanto sapere ciò che pensa, forse anche lei lo desidera.
«stop!» grida Laurieann.
Fanculo. Quella donna... «siete stati molto bravi!» dice poi rivolta più a Gaga che a me. Che leccaculo.
«già.» l'angelo biondo arrossisce lievemente.
«direi che la parte è già sua, se Gaga è d'accordo.»
I suoi occhi brillano per un istante che sembra interminabile. Non capisco che cosa voglia significare, se è un si o un no, anche se in cuor mio già so la risposta.
«le andrebbe di prendere un caffè con me?» balbetta timidamente, con un ampio sorriso alla fine che farebbe dire "si" a chiunque su qualsiasi cosa.
Esito un po', mi diverte vedere il suo viso contorcersi dalla voglia di sapere, maledicendosi internamente per aver osato chiedermi una cosa simile. Amo torturarla.
«perchè no?!» mi convinco poi a dire, sorridendo a mia volta. Gaga lancia un sospiro, sollevata, e annuisce prima di sparire nel suo camerino.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Lady Gaga / Vai alla pagina dell'autore: Raydor