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Autore: beloser    25/08/2013    0 recensioni
Alice è una semplice diciottenne che riesce a superare una delusione d'amore grazie all'aiuto di Matteo, migliore amico del fratello. I due si sono sempre considerati fratelli quindi rimangono sorpresi e confusi quando capiscono che quello che provano per l'altro non è semplice affetto..
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"..in realtà a diciassette anni avevo gli ormoni a mille e..ero attratto da molte ragazze ma..quella per cui ho avuto una fissa pazzesca..sei stata tu.." disse arrossendo. In tutti quegli anni Alice non l'aveva mai visto arrossire e avrebbe pensato che era ancora più carino quando lo faceva se non fosse occupata a metabolizzare ciò che il ragazzo gli aveva appena detto.
"D-Davvero?..e mio fratello lo sapeva?"
"No, ma sei scema?! Mi avrebbe ucciso. Penso che sia stato il fatto che fossi la sorella del mio migliore amico, e quindi territorio proibito, che mi faceva avere quell'attrazione per te, era una vera e propria fissa..poi ci si metteva che eri davvero carina."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ciao a tutti..non so con quale faccia mi ritrovo qui a scrivere...volevo solo scusarmi per l'enorme ritardo, non ci sono scusante davvero! Solo che sto passando un brutto periodo, ho problemi in famiglia e non trovo mai il tempo per scrivere. Scusatemi davvero!
Vi lascio al capitolo sperando che vi piaccia :)




9° CAPITOLO:   I can't keep my hands off you






Era esausta!
Non ce la faceva più a stare dietro alle litigate di Roberto e Elvira, era una settimana che non facevano che urlarsi contro ogni volta che si vedevano e lei doveva stare sempre a dividerli, non ne poteva più! Aveva provato in mille modi a farli riappacificare ma i due erano troppo testardi. La bionda non capiva perché l'amico si fosse arrabiato così tanto e continuava a ribadire che lei poteva baciare chi voleva, Roberto invece continuava ad attaccarla e a mandarle frecciatine ogni volta che la vedeva.
Queste loro litigate e il troppo studio avevano levato tempo ad altre cose, come Matteo.
In quei giorni non si erano potuti vedere ma si erano sentiti molto per telefono, durante la giornata si mandavano molti messaggi e la sera passavano molto tempo a chiacchierare, avevano deciso di non dire niente a nessuno finché non si fosse stabilito qualcosa di preciso tra di loro, ma Alice non aveva potuto evitare di dirlo a Elvira e a Sofia, in parte perché Sofia l'aveva vista uscire dal locale con il ragazzo e l'aveva tormentata per un giorno intero affinché le raccontasse ciò che era successo, e in parte perché aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno e di raccontare come si era sentite; inutile dire che le due ragazze avevano urlato dalla gioia ed erano felici per lei.
Quando aveva detto a Matteo che aveva raccontato di loro alle amiche il ragazzo si era messo a ridere dicendole che se lo aspettava, "D'altronde voi ragazze siete così" le aveva detto una sera a telefono "non riuscite a non raccontare qualcosa alle vostre amiche. Spero solo che quando il nostro rapporto diventerà più profondo non inizierete a fare il paragone tra me e i loro ragazzi, perché io li batto tutti" aveva continuato ridendo e facendola arrossire.
Le piaceva tantissimo come procedevano le cose tra di loro, poterlo sentire durante la giornata, scherzare come sempre ma dirsi anche cose dolci o un po' più audaci che prima non si sarebbero mai detti. Le piaceva quel lato di Matteo che non conosceva, quello che non si faceva scrupoli a dire qualcosa di più spinto ma che rimaneva comunque dolce e le diceva che avrebbe voluta vederla e stringerla forte...Alice non si sarebbe mai immaginata che Matteo sapesse essere così dolce, fino a poco tempo prima aveva sempre cambiato e scambiato ragazze e aveva avuto solo pochissime relazioni serie che comunque non erano durate molto, quindi aveva sempre trovato molto difficile immaginarlo mentre diceva parole dolci o mentre andava a prendere la sua ragazza fuori scuola, quindi si sorprese moltissimo quando lo vide in tutta la sua bellezza all'uscita del suo istituto appogiato alla macchina.
All'inizio si bloccò andando a sbattere contro Elvira che camminava dietro di lei.
"Si può sapere cosa ti è preso?" poi seugì il suo sguardo e capì. "Oh!"
Alice rimase con lo sguaro fisso negli occhi azzurri di Matteo, che le sorrideva. Non riusciva a muovere un passo, era troppo sorpresa..non era la prima volta che l'andava a prendere a scuola, spesso era capitato che quando pioveva molto e il fratello non poteva andare mandava lui, ma mai era venuto di sua spontanea volontà e soprattutto mai da quando si frequentavano.
"Te lo vuoi mangiare ancora un po' con gli occhi?" disse l'amica ridendo. "Vai!" e la spinse verso di lui.
Alice la guardò male per la figuraccia che le aveva fatto fare, poi riportò gli occhi sul ragazzo e notò che aveva una camicia azzurra intonata agli occhi, dei jeans che gli faciavano perfettamente le  gambe, e i suoi capelli biondi era scombinati, segno che aveva passato spesso le mani fra di loro. Sorrise, al pensiero del ragazzo impaziente di aspettare.
"Ciao." gli disse una volta che gli fu arrivata davanti.
"Ciao." sorrise.
"Che ci fai qui?" sapeva che era una domanda stupida ma doveva rompere la tensione che si era creata.
"Ieri sera te l'avevo detto che non ce la facevo più a starti lontano" Alice non riuscì a trattenersi e l'abbraccio, stringendolo forte e alzandosi sulle punte per riuscire ad arrivare appena con il viso vicino al suo collo, colpa della poca altezza sue e troppa altezza del ragazzo. Matteo rise e ricambiò la stretta.
"Mcdonald?" le sussurrò all'orecchio. Alice annuì, contenta di poter passare un po' di tempo con lui.
Salirono sulla sua macchina, durante il viaggio parlarono della propria giornata e Alice inviò un messaggio alla madre dicendole che avrebbe mangiato da un'amica.
"Eccoci." disse Matteo parcheggiando fuoi al Mcdonald.
All'interno scelsero i panini, che Matteo insistette per pagare, e andarono a sedersi ad un tavolo libero.
All'inizio mangiarono in silenzio, ognuno assolto nei propri pensieri, ma poi questo silenzio fu interrotto dalla risata di Matteo. Alice lo guardava interrogativa, non capendo cosa lo faceva ridere così tanto da fargli venire le lacrime agli occhi.
"Ti sei sporcata tutta" disse, continuando a ridere.
Subito Alice iniziò a pulirsi la bocca, perché quando stava con qualcuno che le piaceva faceva sempre figuraccie? Continuava a pensare che c'era qualche divinità che ce l'aveva con lei.
Intanto Matteo continuava a ridere, beccandosi occhiataccie dalla ragazza.
"Aspetta ti aiuto, sei sporca ovunque." iniziò a pulirla sul naso, sotto il mento e sulla guancia "mangi come le bimbe" continuò a ridere.
"La vuoi smettere di prendermi in giro?"
"Che ci devo fare io se nemmeno un panino sai mangiarti?!" Alice gli lanciò un'altra occhiataccia.
"Non è colpa mia se esce tutto il ketchup, e poi ho letto su qualche rivista che le ragazze che si sporcano mangiando davanti a qualche ragazzo lo fanno perché sono loro stesse con lui, quindi ne dovresti essere contento”
“Certo che sono contento che tu sei te stessa con me, ma mi fai ridere” disse continuando a ridere, Alice cercava di tenera un’aria offesa ma non le riuscì per molto e iniziò a ridere anche lei. Poi le venne in mente una cosa.
“Oddio questa scena mi ricorda quando avevo tredici anni e mi sporcai con il gelato e tu non facevi che prendermi in giro..sei stato una giornata intera nelle orecchie a ricordarmi che non sapevo mangiare”
“Si, me lo ricordo! Il giorno dopo tuo fratello si è rotto un braccio cadendo su delle mutandine che avevi lasciato a terra, così ho passato settimane intere a prendere in giro entrambri” rispose iniziando a ridere più forte insieme con Alice e guadagnandosi un’occhiataccia da una cameriera.
“Meglio che ce ne andiamo prima che quella cameriera venga a picchiarci” disse alzandosi e andando verso l’uscita, seguito dalla ragazza.
“Bhé forse ti sei sbagliato, secondo me ti guradava maliziosamente. In fondo tu a quindici anni dicevi «tutti quelli che mi guardano male, in realtà mi voglio solo portare a letto»”
“Bhé in effetti ero abbastanza montato a quindici anni, però me lo potevo permettere, ero – e sono ancora oggi- così bello” Alice lo guardò scettica, alzando un sopracciglio.
“Con questa frase mi hai appena dato la conferma che sei ancora un montato” disse ridendo, Matteo la guardò fingendosi offeso e poi iniziò a farle il solletico.
“Oddio bast..bast..basta..” urlò la ragazza dimenandosi e ridendo a voce alta, riuscì a liberarsi dalla sua presa e corse verso il parco di fronte ma subito venne raggiunta da Matteo, che le prese un polso e la face girare verso di sé, facendola trovare attaccata al suo corpo con il viso a pochi centimetri dal suo. Alice aveva l’affanno, sia per la corsa che per le risate, e non riusciva a non guardare il sorriso di Matteo. Era uno di quei sorrisi giganti, che solo lui sapeva fare, e che la facevano impazzire. Si morse il labbro, per trattenersi dal saltargli addosso lì davanti a tutti. Ma notò che gli occhi di Matteo si spostarono sulle sue labbra e in meno di un secondo si ritrovò con le sue labbra sulle sue. Finalmente si baciavano. Dopo una settimana. All’inizio erano solo sfioramenti di labbra, poi Matteo iniziò a succhiarle il labbro inferiore e lei non potè fare a meno mi portare le sue mani fra i suoi capelli e stringerlo di più a sé. A quel gesto il ragazzo la spinse verso un albero che si trovava vicino a loro, Alice non fece nemmeno caso al suo corpo che sbatteva violentemente contro la corteccia dell’albero, era troppo occupata a far incontrare la sua lingua con quella del ragazzo. Lui aveva una mano pogiata sul suo fianco e l’altra sotto la maglietta ad accarezzarle la schiena, mentre lei continuava a torturagli i capelli, stringendoli sempre di più man mano che i loro baci diventavano sempre più passionali. Non avrebbe mai pensato di poter provare simili emozioni con Matteo, sentire le mani di lui su di sé, le lore lingue in contatto, i suoi capelli fra le mani..era pura droga! In quel momento capì che non poteva farne a meno. E quando lui iniziò a torturarle il collo con baci e morsi non riuscì a trattenere un gemito, che fece diventare i baci sul collo più insistenti e fece appoggiare il corpo di Matteo ancora di più sul suo. Alice potè sentire bene qualcosa premere sul suo ventre. E non riuscì a trattenersi.
“Matteo..” non riusciva a credere di aver ansimato così spudoratamente, per dei baci poi! L’avrebbe sicuramente presa per una ragazzina assatanata.
“Dio..quanto mi piace sentirti dire il mio nome così” disse tornando a baciarla con passione. Alice andò ancora di più a fuoco. Okay, erano entrambi dei ragazzini assatanati.
Poi sentì qualcuno schiarirsi la voce, e aprendo gli occhi si accorse di una signora seduta su una panchina poco distante da loro che li guardava scandalizzati. Doveva connettere il cervello. Doveva ricordarsi che non erano soli ma che stavano a un parco, dove la gente li guardava!
Riuscì, con fatica, a far staccare le labbra di Matteo dalle sue. Lui la guardò stranito.
“Ci..ci guardano tutti” disse arrossendo. Lui si guardò in torno, poi sospirò e poggiò la fronte su quella di Alice e si guardarono negli occhi per minuti che parvero infiniti. Quegli occhi azzurri, più scuri del solito, la guardavano come se volessero leggerle dentro. Dopo un po’ sorrise, e Alice pensò di morire. Non gli aveva mai visto fare un sorriso così dolce e bello. Le diede un bacio sul naso e si staccò, si passò una mano fra i capelli. Sembrava imbarazzato, e probabilmente lo era. Alice sorrise e gli si avvicinò, gli diede un bacio sulla guancia e lo guardò continuando a sorridere.
“Penso che sia meglio se ci spostiamo da qua. Continuano a guardarci tutti.”
“Si, hai ragione. Vieni andiamo su quelle panchine.” Le prese la mano e la portò sulle panchine. Mentre le raggiungevano stavano in silenzio così Alice ebbe modo di pensare a quello che era successo, stavano per saltarsi addosso in un parco, davanti a tutti! Non era da lei lasciarsi andare così…doeva essere sicuramente l’astinenza! Si, era sicuramente quella! Anche se il fatto che Matteo era un bel ragazzo e che baciasse da Dio facesse la sua parte.
Una volta che si furono seduti sulla panchina il silenzio lo ruppe Matteo.
“Wow” Sicuramente stava pensando quello che pensava anche lei. Così si ritrovarono a ridere, in un modo abbastanza rumoroso.
Passarono il resto della giornata a ridere e a scherzare, a prendersi in giro e a rincorrersi, finché non si fece l’ora di tornare a casa. Andarono alla macchina di lui e si diressero verso casa di lei, arrivati lì lui spense il motore e si voltò a guardarla, sorridendo. Più guardava quel sorriso e più Alice non poteva non notare quanto fosse bello. Per evitare di saltargli di nuovo addosso lo guardò negli occhi, ma dalla sua espressione divertita capì che lui aveva intuito i suoi pensieri.
“Bhé..mi sono divertita!” disse imbarazzata, facendolo ridere.
“Anche io.” La guardò un po’, poi le si avvicinò e fece sfiorare le loro labbra, facendo battere forte il cuore di Alice. Amava quelle labbra, erano morbide e calde. Non resistette, gli mise una mano fra i capelli e spinse il viso di Matteo vicino al suo per fra rincontrare le loro labbra in in un altro bacio appassionato. Lui le sorrise sulle labbra e ricambiò il bacio. Era un bacio molto desiderato da entrambi, che dopo essersi staccati sotto quell’albero non avevano fatto altro che pensare a quando le loro labbra si fossero rincontrate.
All’improvviso Alice si ritrovò seduta a cavalcioni sulle sue gambe, le mani di lei sotto il colletto della sua camicia a ispezionargli l’inizio della schiena, e le mani di lui pogiate quasi sul suo fondoschiena. Il bacio era diventato molto urgente, passionale, quasi di fuoco. Nessuno dei due voleva staccarsi ma lo fecero a causa della mancanza d’aria. Per un po’ stettero in quella posizione a guardarsi, sorridendo e in cerca d’aria.
“O non ci baciamo proprio oppure ci saltiamo addosso” disse lui, continuando a sorridere “Dovremmo cercare una via di mezzo.” Alice rise e gli diede un bacio, che fu attenta a non approfondire, provocando un mugolio risentito da parte di lui. Lei rise di nuovo. Poi le venne in mente una cosa.  Si fece seria, fece uscire le mani dalla sua camicia ma continuò a stare seduta su di lui in quella posizione. Lui si accorse che si era inrigidita e la guardò con aria interrogativa.
“Devo mettere in chiaro una cosa.” Disse. Lui alzò un sopracciglio per spronarla a continuare.
“Noi due ci frequentiamo..quindi non vorrei correre. Non vorrei fare il passo più lungo della gamba.”
“Non capisco..” la guardò stranita. Lei sospirò, non sapeva come dirglielo senza imbarazzarsi.
“Vedi, finché non ci sarà niente di sicuro tra di noi va bene baciarci, uscire ma…non approfondiamo niente.” Disse arrossendo e sperando che lui avesse colto il punto.
“Intendo niente sesso?” disse schietto come sempre. Lei arrossì di più.
“Si..”
“Per me va bene. Non capisco perché non me l’hai detto chiaro e tondo. Comunque va bene, a dire il vero non ci avrei mai provato. Ci tengo a te e so che correre significa perderti quindi finché non avessimo messo prima in chiaro cosa c’è tra noi non avrei mai fatto niente. ” Le sorrise e le diede un bacio sul naso. Poi continuò a parlare. “Penso che Devi andare. Stiamo parcheggiati fuori casa tua a baciarci da mezz’ora e se esce qualcuno ci vede di sicuro.” Lei annuì. Scese dalle sue gambe, lo guardò incerta sul da farsi. Poi gli diede un ultimo bacio e scese dall’auto. Si affacciò al finestrino e gli disse: “Stai attento.”
Poi gli sorrise e entrò nel suo palazzo felice come non mai. Anche se già gli mancava. Si stava affezionando troppo?





Ciaaao,
allora, cosa ne pensate?
Le cose tra Matteo e Alice sembrano andare tutto bene, anche se per ora si stanno solo frequentando. Ma tra un po' inizieranno a nascere i primi problemi, non può andare sempre tutto liscio, no?!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, cercherò di aggiornare il prima possibile!
Prima di lasciarvi voglio dire un'ultima cosa: ho creato un contatto twitter, anche se non ho capito ancora bene come funziona, mi chiamo BeLoser1 se volete seguirmi fatelo, ricambio tutti :) 
E ho iniziato una nuova storia (si lo so, non ho il tempo di aggiornare questa figuratevi quella ma l'avevo da troppo tempo in mente.) 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2085028&i=1 se volete dategli un'occhiata :)
Ciaaao.
   
 
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