Weak Fog [ Sakura Centric ]
Era una giornata d'estate.
La solita aria festosa, fresca, che sapeva di biscotti da portare ad
Ino e di grida allegre uscite dalla bocca di Naruto.
Ovviamente, c'era nebbia.
Concezione che passava prima alla vista - prima, sempre prima - e poi
agl'altri sensi.
Una nebbia fitta che non le faceva vedere la strada, quella stessa
strada che portava fuori da Kohona, né le case che si ritmavano sulle strade,
dove la gente s'incamminava assumendo la cadenza di tante piccole formichine.
Sakura sbatté le palpebre, infastidita.
Quell'alone pesante, impalpabile, continuava a drappeggiare sulle sue
iridi come un tendone da teatro.
«Vai a trovare Naruto, Sakura-chan?»
Dalle sue spalle comparve un ciuffo dei capelli pallidi di Ino. Si
voltò, stupendosi nel non sentire il profumo di biscotti.
(Non sei andata da Ino-chan? Piccola, sbadata, Sakura
Haruno)
«Naruto? Perché mai Naruto, eh?» - domandò, voltandosi stranita - il
tono stridulo di chi sa di mentire senza conoscerne il vero motivo.
L'amica sospirò, chinandosi su di lei.
«Ancora, Sakura-chan? Ancora?»
Lei alzò le spalle, schiudendo le labbra in una domanda non espressa.
Sbattendo ancora gli occhi verdi e non vide più nulla.
Se non la nebbia - che mai, mai, l'avrebbe lasciata.
«Sakura-chan! Oh! Finalmente sei ritornata!»
Il perché Naruto avesse un tono così fintamente allegro fu la prima
domanda che si pose.
Andò ad accumularsi sulle tante altre, in silenzio.
«Non sono venuta, Naruto?»
Lei fece un mezzo sorriso, - «Vengo sempre per la tua allegria, giusto
Naruto?»
Il biondino la fissò nel candore delle lenzuola bianche, infinitamente
triste.
«Ancora, Sakura-chan? Ancora?»
Lei spalancò gli occhi, ma non vide nulla oltre la nebbia e, per
quell'attimo, se ne compiacque.
(Non sei andata da Naruto? Piccola, egoista, Sakura
Haruno)
Quando tese una mano verso l'Uzumaki, aspettandosi di sentire la sua
pelle tendersi e riscaldarsi, non trovò nulla.
Sakura camminava senza vedere nulla.
Si chiese perché non andasse a scontrarsi con qualsivoglia ostacolo in
mezzo a quella strada tanto conosciuta, ma come sempre non le giunse risposta.
«Oh, Sakura.»
Lei si voltò rapidamente - sempre troppo, a quella voce.
«Sakura, Sakura.» Ecco il tono di una beffa, il tono del cattivo che
si rivolge con falsa pena alla sua vittima.
«Sasuke-kun? Sasuke-kun!»
Lo cercò ovunque, ignorando la nebbia che divenne più fitta fino a
renderla cieca.
«Ah, quanto sei debole, sciocca Sakura!»
Sasuke comparve dal buio, ridendo di lei.
«Sei tornato, Sasuke-kun? Sei tornato, vero?»
«Ancora, Sakura? Ancora?»
Lei schiuse gli occhi, e la nebbia si trasformò in pianto: un
aggrumato di lacrime che non le permetteva di vedere cosa alcuna.
(Non sei riuscita a fermare Sasuke-kun? Piccola,
innamorata, Sakura Haruno)
«La tua cecità ti rende debole.» - sussurrò l'Uchiha, - «Dimenticami
e riavrai i tuoi occhi.»
E Sakura preferì
rimanere cieca - di una nebbia che sapeva di
lui, e solo di lui.
N/A
Uhm, uhm.
Okay, ammesso e
concesso che la fanfic non presenta solo Sakura come pg, la ritengo comunque
una Centric. u__ù
A due persone che ho
conosciuto la scorsa estate; due persone che non sono riuscita ad incontrare di
persona, al Romics, ma alle quali mi sono affezionata lo stesso, per svariati
motivi.
A Jessica e a
Matteo, per la loro spiccata simpatia, pazienza e allegria.
E, ovviamente, per
avermi fatto conoscere il fandom di Naruto.
Grazie, ragazzi.