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Autore: Cesichan    26/08/2013    6 recensioni
"Buongiorno. Mi spiace di aver fatto ritardo." tutti si voltarono verso la porta. Sulla soglia, c'era una ragazza molto bella, alta e slanciata. "Oh, tu devi essere la nuova alunna... entra pure senza timore!"[...]"Bene, presentati alla classe." i ragazzi la fissavano ammaliati, le ragazze sdegnate.
"Buongiorno. Sono Sara, piacere di conoscervi." si presentò la ragazza sfrontata.

Sara è venuta dal futuro assieme alla sua folletta per conoscere i suoi genitori da giovani. Anche la sua folletta vuoli conoscerli ed è venuta dal Regno di Maria. Ma... chi sono i loro genitori? E...queste due ragazze, si innamoreranno di un ragazzo del passato? Tante sorprese aspettano Sara e la sua piccola folletta, alla scoperta del mondo del passato...
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaede Minami/Camilla, Mirumo/Mirmo, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Driiin! Driiiiiiiin!!" la sveglia di Sara incominciò a suonare di buon'ora. Da sotto le coperte dalle diverse tonalità di rosa, una mano sbucò fuori lentamente e si poggiò sul comodino, in cerca della sveglia. Ma la sveglia non era sul comodino.
"Sara, ti prego, spegni la sveglia, ho capito che devo alzarmi." si lamentò Maria, mettendo le coperte fin sulla testa per non sentire quel rumore assordante. Sara si levò con uno scatto fulmineo le coperte di dosso e, una volta alzata, andò ad aprire la luce della cameretta. Poi fece per tornarsene verso il letto, ma le scappò un urlo. "Sara che succede?!" Maria si alzò di scatto dal suo cuscino-letto e lanciò via le coperte per lo spavento.
"S-Silver, cosa ci fai tu qui?!" balbettò Sara che, seduta sul bordo del letto, si teneva una mano sul petto. "Mi hai fatto prendere uno spavento!"

                  Un piccolo folletto, seduto per terra, teneva la sveglia tra le manine. Il piccoletto salì sulla sveglia e la spense con un colpo deciso.
"Buongiorno, Sara!!" la salutò con affetto, agitando piano una mano e sorridendole.

Il piccolo folletto aveva gli stessi capelli di Mirmo, solo che, invece di essere biondi, erano verdi. Indossava un copricapo azzurro e rotondo, e ai lati di questo c'erano due piccole alette candide. Anche il suo vestito era azzurro e indossava una bandana arancione legata attorno al collo. Sulle guance, c'erano due ingranaggi blu.
"Fratellino! Buongiorno!" lo salutò affettuosamente Maria.
La folletta si mise a sedere sul cuscino, posto in un angolo della scrivania di Sara. Sara, che stava mettendo la sveglia sul comodino, chiese: "Silver, ma da dove salti fuori? Non eri a palazzo?" ma subito dopo notò una tazza blu dalle strisce azzurre sulla sua scrivania, proprio affianco a quella di Maria. "Si, ero a casa con mamma e papà, solo che volevo vedervi. E' tanto tempo che non ci sentiamo!" rispose il piccoletto sorridente. Sara fece per aprire bocca, ma il folletto non la lasciò nemmeno parlare: "La mamma mi ha detto che posso venire con voi nel passato."

"COSA?!" Sara e Maria caddero quasi per terra. "Ma...ma tu sei troppo piccolo! Hai solo sette anni, combinerai un sacco di guai!" tentò di dire Maria, ma il folletto aveva la risposta pronta: "Questo lo dici tu, non la mamma. Ha detto che voi due dovrete stare attenti a me. Così non combinerò guai" sorrise con aria un pò presuntuosa. "Sei come papà. Piccolo dispettoso." disse Maria stando a braccia incrociate. Quanto a Sara...bhè, lei aveva un espressione di disperazione, ma si riprese poco dopo. "Va bene, ti porterò con me. Ma solo se non ti allontanerai mai da me e da Maria." "D'accordo! Ma prima..." "Dimmi, cosa c'è Silver?"
Ci fu un attimo di silenzio. Poi Silver disse:"Sai, Sara, ho saputo che hai una sorellina. E' nata da un mese e 23 giorni, se non erro."
Sara si mise una mano dietro la testa e sorrise: "Bhè, si...ma tu come fai a saperlo? Doveva essere una sorpresa." "(Wow, sa esattamente da quanti giorni è nata.)"
"Bhè, cara Sara, me lo ha detto papà."
"(Caspita, Mirmo è proprio un imbranato.)" "Ehm...va bene. Bhè, andiamo di là. Ormai non è più una sorpresa. Ti faccio conoscere Lidia. Venite."
Sara indossò le pantofole e si diresse verso la cucina. Silver e Maria, invece, si posero sulla spalla di Sara.
"Buongiorno, mamma. Papà è già a lavoro?" Sara salutò la mamma e si mise a sedere a tavola, prendendo un toast e spalmandoci sopra della marmellata ai frutti di bosco. "Buongiorno, Sara. Si, papà è già andato a lavoro. Ohh, ma chi si rivede! Ciao, Silver! Come stà Mirmo? E Rima?"
"Buongiorno Camilla! Oh, tutto bene. Ti mandano tanti saluti." rispose Silver. "Oh, che gentili! Si ricordano di me, ogni tanto. Sai, da giovani eravamo molto amici. Non che ora non lo siamo, eh!" si affrettò ad aggiungere Camilla. "Sai, il papà e la mamma mi hanno concesso di venire con Maria e Sara nel passato. Che gioia, posso venire anch'io!" Silver aveva gli occhi che brillavano di gioia e lo sguardo perso, a fantasticare su come potesse essere il passato. "Come sono contenta" sorrise Camilla. "Ma fate attenzione." aggiunse.
"Scusa, mamma" disse Sara masticando un boccone di toast, "Silver vorrebbe vedere Lidia. E' di là?"
"Oh, ma non doveva essere una sorpresa?" chiese sospettosa la mamma,premurosa.
"Si, ma Mirmo, almeno credo, ha rovinato tutto." Sara diede un altro morso al toast, che gustò in silenzio.
"Quel pasticcione. Non cambierà mai. Va bene, andate pure. Ma fate silenzio, Lidia stà dormendo nella sua culla. E' nella mia stanza." sorrise e indicò a Silver la camera, che si affacciava sul corridoio che conduceva alla camera di Sara.
"Va bene, grazie tante!" Silver e Maria si misero in volo, e Sara, con la bocca piena, si alzò in fretta dal tavolo e andò per raggiungerli: "A-asp..."
ingoiò tutto in fretta, non aveva masticato bene e il toast grattava sulla gola. "Aspettatemi!"

"Sssh, fate silenzio."
"Va bene, va bene." disse Silver spazientito. Poi si posò delicatamente sul bordo della culla. Lidia dormiva con il pollice nella bocca, addormentata di lato. "Oooh, ma è dolcissima!" sorrise Silver. Lidia aveva ancora pochi capelli castani. L'estate stava finendo, ma in città faceva ancora caldo. Indossava solo un body per neonato tutto rosa tappezzato di cuoricini rossi. La bimba si girò: ora dormiva con la pancia verso l'alto e le manine sul cuscino, vicino la testa. "E'...così carina...ho deciso: quando sarà grande, lei diventerà la mia padroncina." Silver era completamente ammaliato dalla piccola bambina. "Ah, sono contenta che Lidia ti piaccia. Se proprio lo desideri, Lidia sarà la tua padroncina, Silver." rispose sorridente Sara. Poi lanciò lo sguardo per un attimo alla sveglia sul comodino della mamma: segnava le 8:20. "Diamine! Maria, Silver, dobbiamo superare tutta la foresta e un quartiere per arrivare a scuola! Faremo ritardo... andiamo!"
Uscirono in fretta dalla stanza e andarono in cucina, mentre Sara corse in bagno a vestirsi. Qualche minuto dopo, erano pronti, davanti all'armadio, per partire. "Ciao mamma, ci vediamo stasera!" la salutò Sara. "A stasera, e non fare tardi per la cena!"
Sara, Maria e Silver in un attimo erano nella breccia. In qualche istante erano nel loro rifugio del passato.

"Cavolo corriamo! E' tardi, sono le 8:45...anzi, è tardissimo!!" strillava Sara correndo per il bosco. Si intravedeva l'uscita, per fortuna. "Ahimè, che figuraccia... faremo di nuovo tardi..." Sara era piuttosto giù di morale.
"Non preoccuparti, ho la soluzione!" sorrise Silver. "Ora ci penso io. Ricordi? Io e Maria, che siamo i figli del re, abbiamo poteri particolari, tramandati di generazione in generazione. Io sono il folletto del tempo. Ho il potere di saper manovrarlo piuttosto bene..."
"Ah...ah si? Allora fà presto, figuracce non ne voglio fare!" rispose ansimante Sara. "D'accordo..." tra le manine di Silver apparve un ocarina blu. Silver iniziò a suonare una melodia...era bella, ma particolare. Poco dopo, staccò le labbra dall'ocarina e intonò la formula magica: "Silver, Silver, Silver zibang!" una magia verde e blu uscì dall'ocarina. "Bhè, cosa è successo di particolare?" chiese Sara. "Guarda l'orologio." rispose Silver, con aria soddisfatta.
"Segna le 8:00. Che hai fatto, hai spostato le lancette di tutti gli orologi del mondo?" chiese Sara.
"Nono. Il tempo è andato indietro. Non solo le lancette" sorrise Silver. "Ora sbighiamoci, o faremo tardi comunque."
"Bravo, fratellino!" Maria abbracciò felicemente suo fratello. I tre iniziarmono a camminare. Appena svoltato l'angolo videro Camilla, Fabrizio, Alessia e Tommy che arrivavano dal lato opposto della scuola. "Buongiorno, Camilla!" la salutò con simpatia Sara, andandole incontro. "Ciao, Sara!" la salutò amichevolmente Camilla, come se avesse dimenticato che l'ultima volta era arrabbiatissima con lei per via di Fabrizio. "Ah, ciao." Sara si accorse del ragazzo che camminava affianco a Camilla. "Ciao...e tu chi sei?" chiese lui. "E' la nostra nuova compagna di classe. Si chiama Sara." gli disse Camilla. "Oh ciao, io sono Tommy..." le guancie del ragazzo arrossirono ad un tratto. "Sei...molto carina." Sara arrossì terribilmente, ma poi gli sorrise: "Ahah, grazie tante Tommy..." nel frattempo, Alessia stava appiccicata a Fabrizio. Camilla se ne accorse:"Ehi!! Spostati subito!!" le disse nervosamente.
"Ah, ricominciano" si esasperò Tommy. "Ma chi è quel coso verde?" chiese ingenuamente.
"Ehi, io non sono un coso, capito?! E poi ho solo i capelli verdi." gli rispose a tono.
"Ah, non te lo avevo presentato... lui è Silver, il fratello minore di Maria. Maria è la mia folletta." rispose Sara.
"Ah, e quindi quella folletta ha anche un fratello." disse Alessia, senza staccarsi dal braccio di Fabrizio.
"Mollalo ho detto!" Camilla era innervosita.
"Io ho detto di no!!" le due si guardavano in cagnesco, mentre Fabrizio, ignorando le due che gli stavano appiccicate, leggeva un libro di storia.
"Cosa stai leggendo? Sembra interessante." chiese Sara avvicinandosi a Fabrizio.
"Oh, niente, è solo un libro di storia. Anche a te piace leggere?" rispose contento Fabrizio.
"Si, certamente! Bello... di cosa parla?" chiese Sara, che attaccò a parlare con Fabrizio. Camilla e Alessia si nascosero dietro loro due e iniziarono a parlare:"Quella è proprio d'impiccio. Ce ne dobbiamo sbarazzare." disse Alessia, completamente sopraffatta dalla gelosia. "Si... non ne posso proprio più."
Nel frattempo, Mirmo, Murmo, Rima, Silver e Maria parlavano tranquillamente tra di loro, ormai abituati ai litigi dei loro padroni.

"Ma dov'è Yacky?" chiese Maria.
"E' sicuramente a casa a fare le pulizie. Alessia lo tratta come il suo schiavetto personale." le rispose Mirmo.
"Ah...capisco. Poveretto." Maria era un pò in pena per il folletto di Alessia.
"No, ormai ci è abituato. Coraggio, sbrighiamoci. Faranno tardi per le lezioni se continuano a litigare." disse spazientito Mirmo, riferendosi a Camilla e Alessia, che parlavano animatamente tra di loro.
"D'accordo, pensaci tu, Mirmo." disse Rima.
"Va bene..."
"Ragazzi è tardissimo sono quasi le 9:00!!" urlò Mirmo ai ragazzi, facendo una sceneggiata da attore professionista. Ad un tratto presero tutti a correre verso l'entrata della scuola, in una battaglia contro il tempo.

Ciao a tutti, ragazzi! Ecco un nuovo capitolo... Maria ha un fratellino con un potere speciale, ma il piccolo dice che anche la sorella ne ha uno... di cosa si tratta? E Tommy...è innamorato per caso anche di Sara, adesso? Eheh, non spoilero nulla ;) al prossimo capitolo, e ringrazio ancora i miei fedeli recensori! A presto ^^
  
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