Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Yuki Kiryukan    26/08/2013    7 recensioni
Scrivere è la più dolce delle schiavitù, che col tempo non potrai che amare.
Perché lo scrittore non è un mestiere: è un modo d'essere.
Scrivere è un'ispirazione dell'anima.
Questa è una One-shot che mi ronzava in testa da qualche tempo ma che solo adesso ho deciso di mettere per iscritto.
Parla del mio modo di vedere il dono della scrittura, che io considero il più speciale di tutti.
Spero condividerete il mio punto di vista, ma mi farebbe piacere sentire le vostre opinioni a riguardo ^^
Ringrazio in anticipo chiunque avrà la cortesia di leggere!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
                                                                      **Dedico questa One-shot 
                                                                a tutti gli scrittori che condividono 
                                                                        la mia stessa passione. 
                                                                Perché sono sicura che, come me, 
                                                             vi riteniate fortunati di questo dono** 
 
                             


                                                                                      *
                                                                                      *
                                                                                      *
                                                                                      *
 
           

                           Schiavi della Scrittura 
 
 
 
 
 




Lo sai?

Tutti gli scrittori sono schiavi. 

Non te lo aspettavi? Eppure è vero.

Sono schiavi del mondo che creano e del quale, paradossalmente, dovrebbero essere il Dio. 

Ne inventano i protagonisti e l'ingarbugliata avventura e, proprio quando pensano di avere le idee chiare in mente, tutto prende vita autonomamente. Sfugge loro di mano, cogliendoli impreparati. 

Vengono risucchiati nella realtà nascosta nelle loro parole, alla quale vi si può accedere solo per mezzo della lettura.

Come, non lo sapevi? I libri sono le chiavi magiche per quei mondi nascosti. 

E, a quel punto, gli scrittori non sono più i marionettisti che tirano i fili delle vicende. Perché loro scrivono quello che vivono, diventando i primi protagonisti di quel nuovo mondo.

Quale scrittore può dire di non aver partecipato all'avventura narrata nel proprio racconto?

Non c'è nulla di razionale. Eh si, forse sarà banale e scontato dirlo, ma viene dal cuore. 

Tutte le parole che leggi quando sfogli un libro sono uscite direttamente dal cuore dello scrittore, cosa credi? 

Perché egli mette una piccola parte di sé in tutto ciò che scrive. 

E ti dirò un segreto: gli scrittori hanno un potere molto particolare. Sai qual'è? Dar vita a ciò che prima era inesistente con le loro parole. 

No, non ho bevuto. Sono seria. Però non posso negare di essere intossicata ed assuefatta da questo magico potere.

Perché sai, dopo aver sperimentato una droga simile, scrivere ad un certo punto diventa tutto ciò che ti circonda. Quando l'ispirazione ti coglie, tutto intorno a te scompare e non puoi far altro che obbedirle, assecondarla, piegarti al suo volere.

Dici che esagero?

Provaci. 

E' impossibile resistere quando le parole nascono da sole e ti frullano in testa come un uragano impazzito. Puoi fare quello che vuoi per distrarti: non ti daranno tregua fino a quando non verranno partorite su carta. O su una pagina word del pc.  

Fidati, lo so. 

Perché quando scrivo, a volte dimentico persino me stessa. Vengo catapultata in quel turbine di sensazioni e non riesco ad emergerne.

No... non voglio riemergerne. 

Scrivere è la più dolce delle schiavitù, che col tempo non potrai che amare. 

Perché lo scrittore non è un mestiere: è un modo d'essere. 

Scrivere è un'ispirazione dell'anima. 

E il momento in cui ti senti davvero realizzato è quando qualcun'altro apprezza e si cimenta nel mondo che ha conquistato te per primo e che hai sudato sangue per partorire.

Si, perché ogni storia è un piccolo mondo. 

Gli apprezzamenti altrui ti fanno increspare le labbra in un sorriso ebete ma soddisfatto e allora diventi schiavo anche di qualcun'altro.

Chi? Beh, questa è semplice. Il complementare dello scrittore: il lettore.

Sono due facce di una stessa medaglia. Senza l'uno non può esserci nemmeno l'altro.

Ho divagato troppo? Scusa l'essere logorroica ma, come ti ho detto, quando hai ispirazione chi ti ferma più. Lasciami concludere, allora.

Ecco, tutto si può riassumere con un sillogismo. 

Tutti gli scrittori sono schiavi. 

Io sono una scrittrice, o almeno cerco di esserlo. 

Io sono una schiava.
 


Si, una schiava. Schiava della migliore prigione che esista. 

 

E sopratutto, felice di aver ricevuto questo fra i tanti doni spartiti tra le persone.
 
 


Non mi credi? Chiedi a chiunque!

Sfido tutti a non pensarla così.
 



 
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Yuki Kiryukan