Shinigami
in missione: è così che è fatto un
Arrancar?!?
Più di cento erano
passati. Cento anni ormai separavano il
presente dall'ultimo giorno di quella nefasta guerra che aveva
devastato la
Soul Society e l'Hueco Mondo. I Quincy erano stati sconfitti ma ad un
caro
prezzo. Kurosaki Ichigo, così come molti eroi di quella
guerra quali Abarai
Renji, Uryu Ishida, Rukia Kuchiki, Orihime Inoue e molti
altri, si sono
sacrificati per la speranza di una pace. La Soul Society,
così come l'Hueco Mundo
è finita in rovina e ormai, dei tanti shinigami che la
proteggevano, ne sono
rimasti appena un centinaio, chi nascosto nel mondo umano, chi nella
stessa
Soul Society; ma c’è chi ancora non si
è arreso e ha continuato a combattere
contro gli hollow: l'ex luogotenente dell'11a brigata del Gotei 13,
Yachiru
Kusajishi, ormai esperta spadaccina e capo della Soul Society, o almeno
di quel
che ne rimane, è l'attuale capo dei pochi shinigami rimasti.
Negli ultimi tempi, però, Yachiru ha dovuto affrontare un
nuovo nemico, molto
più pericoloso degli hollow o di qualsiasi altra minaccia
che nei suoi lunghi
anni di vita abbia mai affrontato.
Gli umani.
Due anni fa, malgrado nessuno abbia
ancora capito come, gli
umani sono venuti a conoscenza degli shinigami, degli hollow e dei loro
mondi.
Un'importante industria giapponese, la Yamirashi Corporation, ha reso
pubbliche
le notizie su entrambi e ha iniziato, con il supporto del mondo intero,
a
creare armi in grado di eliminare sia gli shinigami che gli hollow.
Dopo numerosissimi esperimenti e collaudi, è nata la
tecnologia "Zenmetsu
sa se", letteralmente "Annienta Dei", e poco dopo è nato il
gruppo incaricato di utilizzare questa tecnologia per eliminare i non
umani,
"Atarashī kami", i "Nuovi Dei".
I guerrieri umani si sono rivelati efficienti e privi di punti deboli,
eliminando in poco più di un mese, circa 300 hollow e alcuni
shinigami in
tutto il mondo. L'enorme successo ha fatto sì che i fondi
per la Yamirashi
Corporation non mancassero mai così da poter sviluppare
nuove tecnologie utili
per la battaglia contro i non umani. L'ultimo prodotto creato da questa
industria è stato il "Ponte", una specie di teletrasporto
che può
portare gli umani nella Soul Society e nell'Hueco Mundo ma per fortuna
non è
ancora completo.
Yachiru ha già perso diversi amici a causa degli umani e sa
che se nessuno
interverrà, la Soul Society verrà spazzata
via....completamente...
La scusa per il massacro? La morte
non dev’essere in mano a
nessuno e per questo gli umani, che gli shinigami hanno sempre fatto di
tutto
per proteggere, a costo delle loro vite, hanno deciso di non aver
bisogno di
nessuno e quindi di eliminare qualsiasi cosa ostacoli la loro ricerca
di
immortalità e indipendenza.
[Soul Society, ex sede della 11a
brigata]
In un'enorme stanza dalle pareti verdi, era seduta un'anziana signora
dai
capelli rosa, con diverse ciocche bianche, lunghi fino alle spalle. La
donna
aveva una benda nera sull'occhio destro e indossava la tunica nera
tipica degli
shinigami con un piccolo extra, un mantello bianco appoggiato sulle
spalle su
cui vi era scritto "Comandante Generale". Dietro di lei, appoggiata
su di un lungo cuscino bianco, vi era una katana dal filo rovinato
senza
fodero, mentre davanti a lei, posata sul pavimento, aspettava immobile
una katana
di legno senza guardia.
La donna alzò lo sguardo sulla clessidra vicino alla parete
e sorrise,
dopodiché iniziò a dire -Dieci...nove...otto...-
Intanto, poco lontano da quell'edificio, una ragazza con indosso la
divisa
degli shinigami, correva come una disperata, urlando -Sono in ritardo,
sono in
ritardo, sono in ritardo!!!-
-...sette...sei...cinque...quattro...- continuava a contare la donna,
mentre
con calma prendeva in mano la katana di legno.
-Aiuto! Aiuto! Aiuto!- urlò la ragazza fiondandosi dentro
l'edificio e
iniziando a correre per i corridoi, evitando al pelo due
uomini che
stavano pulendo il pavimento.
-Ehi stai attenta!- le urlò uno dei due.
-Scusatemi!- urlò di rimando la ragazza senza fermarsi e
compiendo un triplo
carpiato per evitare l’ennesimo shinigami nel posto sbagliato
al momento
sbagliato.
-...tre...due...uno...-
La porta della stanza si aprì di colpo e la ragazza ci si
scaraventò dentro
urlando -Vecchia Yachiru sono...!!!- ma non fece in tempo a finire la
frase che
si beccò un colpo secco in mezzo agli occhi da parte della
signora con la
katana di legno.
Per qualche secondo ci fu solo il silenzio ma poi la ragazza si
buttò a terra
urlando -Itai! Itai! Itaiiiii! Perché mi hai colpito?!?-
-Sei in ritardo Yuki.- la rimproverò donna sorridendo e
beccandosi
un’occhiataccia dalla shinigami.
-Ricomponiti Yuki, dobbiamo discutere
di una questione
importante.- Le disse poi, sempre sorridendo, mentre si risedeva sul
comodo
cuscino rosso.
Sbuffando scocciata la ragazza si
rimise in piedi,
velocemente lisciò e spolverò la tunica da
shinigami nera, per poi raddrizzare
la fascia blu sotto il seno, legata sulla schiena con un grande fiocco,
e
controllare che il pendaglio a forma di luna in argento fosse ancora
appeso ad
essa; poi si mise in ginocchio davanti a Yachiru.
-Ho deciso, Yuki.
L’apriremo.- disse solenne la vecchia.
La ragazzina sbarrò i
grandi e particolari occhi, in cui il
bordo dell’iride era blu elettrico e il centro azzurro
ghiaccio.
-Aprirai l’Accademia
Shinigami?!- chiese stupita; non sapeva
se doversi rallegrare o meno. Era…inaspettato. Era
lì solo da due settimane e
fino ad ora Yachiru non le era sembrata molto propensa
all’idea.
-Ne hanno uccisi altri due.- Il viso
non mostrava segni di
cedimento, ma nel suo occhio sinistro c’era una tristezza
infinita; Yuki
strinse con forza le pieghe della tunica, sforzandosi di trattenersi.
-Non abbiamo scelta Yuki, dobbiamo
proteggere il nostro
mondo. Gli uomini sono impazziti e non sanno a cosa stanno andando
incontro;
abbiamo bisogno di giovani, forti, coraggiosi, pronti a rischiare la
vita come
altri prima di loro…come Ken-chan…-
mormorò annegando in tristi ricordi. Yuki
stette in silenzio: uno dei primi giorni, alcuni Shinigami le avevano
raccontato chi era la vecchia Yachiru e la sua storia…
-Comunque su una cosa ti sbagli!-
riprese poi mostrando il
suo solito sorriso da bambina, -Non sarà
l’Accademia Shinigami, ma
Hollow&Shinigami!-
-CHE COSAAA?!?!?-
urlò Yuki, per poco non cadendo per terra dalla
sorpresa, -Sei
impazzita?!? Noi li combattiamo gli Hollow! Loro
sono...sono…-
-Annientati, persi, feriti proprio
come noi. Anche il loro
mondo è perseguitato dagli umani, le cui armi non purificano
le anime, le
distruggono. E comunque non preoccuparti non gli Hollow di basso
livello, ma
sceglieremo Arrancar.- le spiegò paziente e minimamente
intaccata
dall’ostentata ritrosia della ragazza.
-Ma…ma…- Yuki
era senza parole! Non che avesse visto più di
uno o due hollow di basso livello, ma aveva studiato cosa fossero gli
Arrancar
in quelle settimane e ne era rimasta al confine fra terrorizzata e
schifata.
Nella sua mente: Arrancar uguale male.
-Bene, ora che sai abbastanza: pronta
a partire?-
“Eh?!”
Gli occhi vitrei della shinigami
suggerirono che no, non era
pronta.
-Aspetta vecchia Yachiru, non
intenderai…- iniziò a intuire
con sommo orrore l’innocente ragazza.
-Oh sì che intendo! Io non
posso muovermi da qui e tutti gli
altri Shinigami sono o nel mondo umano a salvare le anime di quegli
idioti o a
combattere contro i Nuovi Dei. Rimani solo tu: ti eleggo reclutatrice
ad
honorem!- confermò orgogliosa posandole una mano sul capo.
Le peggiori ipotesi
della ragazza si erano avverate.
-Ma...io non…-
iniziò a balbettare.
-Sono sicura che fari un ottimo
lavoro!- la rassicurò
l’anziana. Yuki stava per controbattere, ma si
fermò: non era il momento di
mostrare le proprie debolezze, né di tirarsi indietro.
-Cosa devo fare?- chiese decisa al
Comandante Generale,
negli occhi un’ostentata sicurezza.
-Tieni, me lo ha dato il reparto
della scientifica.- disse
Yachiru porgendole un piccole cellulare blu con una mezzaluna bianca
-Ti
aiuterà a localizzare le persone adatte.-
Yuki annuì e ripose il
prezioso oggetto in una tasca interna
della divisa, seguendo la vecchia che aveva iniziato a camminare verso
l’esterno
della sede.
-Il tuo primo compito è
raggiungere uno dei pochi Arrancar
rimasti, chiamato Unborn. Vaga intorno a Las Noces ed è
piuttosto potente, pare
fosse un allievo di Halibel…- la istruì mentre
lei cercava di trattenere più
informazioni possibili -Devi ottenere la sua alleanza a qualsiasi
costo, è
molto rispettato tra i suoi, sarebbe più facile guadagnarci
il loro favore con
lui dalla nostra parte.-
Yuki annuì mentre
l’adrenalina cominciava a scorrergli nelle
vene: sarebbe andata ad incontrare un Arrancar, da sola, per la prima
volta.
Maschio, probabilmente. Di bene in meglio.
Finalmente Yachiru si
fermò davanti al Senkaimon.
-È già
impostato in maniera di mandarti a Las Noces, non
dovresti avere problemi. Buona fortuna!- la rassicurò
Yachiru mentre lei
guardava il cancello come se fosse una gigantesca bocca pronta ad
inghiottirla.
“Certo, a parte che vado a
prendere un tè con un tizio che
come hobby uccide i miei compagni di passaggio per
mangiarseli…” pensò lei
sarcastica; poi, prima di poterci ripensare o collegare il cervello, si
gettò
nel Senkaimon.
Se lo aspettava diverso
l’Hueco Mundo, più…tetro. Invece era
una distesa pressoché infinita di sabbia sotto un cielo nero
senza stelle, ma
dove almeno brillava una mezzaluna. Forse le avrebbe portato fortuna.
Forse.
Rassegnata al fatto che non poteva
più tornare indietro, la
ragazzina estrasse il suo cellulare e lo aprì nella speranza
di indicazioni
illuminanti. Ci mancava solo che si perdesse anche lì.
Contrariamente alle sue
nefaste previsioni il cellulare fece il suo dovere e una lucetta rossa
iniziò a
brillare sullo schermo a due o tre chilometri da lei, verso quello che
sembrava
un gigantesco palazzo diroccato.
“Sempre dritto,
giusto?” pensò rinfilando il cellulare nella
tunica; poi si concentrò.
-Shunpo- mormorò e di
scatto iniziò a correre, nonostante
sembrasse più un volo, verso il suo obbiettivo.
Erano ormai dieci minuti che correva
e temendo di essersi
persa come al suo solito ritirò fuori il suo amato compagno.
Stava ancora correndo, tenendo gli
occhi fissi allo schermo,
quando si andò a scontrare contro qualcosa e cadde
all’indietro.
-Ma che diav…?-
imprecò piccata, prima di rendersi conto che
a fermare la sua corsa era stato un ragazzo con un pezzo di maschera
bianca da hollow a
coprirgli l’occhio
destro.
Con uno scatto balzò in
piedi e si allontanò da lui di due o
tre metri.
-Chi sei?- chiese gelida appoggiando
la mano all’elsa nera
adornata da un fiocco blu, alle cui estremità dei nastri
pendevano due ciondoli
a forma di mezzaluna, della katana appesa alla sua schiena.
-Chiedere scusa dopo avermi investito
non sarebbe male.-
sentenziò lui, continuando a tenere le mani infilate nelle
tasche della lunga
giacca bianca che portava sulla camicia nera, coordinata con i
pantaloni candidi
e gli stivali neri.
-Ero distratta- sibilò lei
piccata, lanciandogli una di
quelle occhiatacce che a scuola avevano messo in fuga gruppi interi di
ragazzi.
Ma lo strano ragazzo si
limitò ad alzare un sopracciglio,
infastidito, guardando la ragazza davanti a lei. Appena aveva sentito
che era
entrato un intruso si era precipitato a controllare, ma tutto si
aspettava
tranne che una shinigami con un brutto carattere, che gli arrivava a
malapena
al petto e con dei capelli assurdi, azzurro ghiaccio alle radici ma che
sfumavano in tonalità più scure fino alle punte
blu.
-Sei un’intrusa, sola, in
un mondo che non è il tuo,
l’educazione mi sembra il minimo. Comunque, cosa ci fai qui?-
Rispose lui
facendo un passo verso di lei, che non si spostò di un
millimetro.
-Sto cercando qualcuno e non vedo
perché dovrebbe
interessarti.- Disse lei controvoglia, analizzando il suo potenziale
avversario. Gli occhi rossi la mettevano a disagio; non che lei fosse
messa
meglio…
-Chi?- chiese lui perplesso. Forse
cercava uno shinigami
perduto?
Lei esitò un attimo, ma
poi decise di lanciarsi, magari
l’avrebbe potuta aiutare.
-Unborn.- Rispose lei.
-Cosa vuoi da me?-
-Cosa?!- urlò lei
dimenticando di mantenersi in difensiva,
-Sei tu?!-
Il ragazzo annuì, facendo
ondeggiare i capelli argento
lunghi fino alle spalle.
-Ma…- Quello non era di
sicuro l’Arrancar che si immaginava:
non era un grosso mostro assetato di sangue di shinigami!!
Era…un ragazzo!
Forse quando gli avevano spiegato le basi di un Arrancar si era persa
un pezzo…
-Allora?!- chiese nuovamente Unborn
iniziando a
spazientirsi.
Yuki ritrovò la sua
compostezza da ragazza di ghiaccio.
-Sono Mitsuki Hitsugaya, allieva
shinigami; sono qui da
parte del Comandate Generale del Gotei 13 per richiedere il tuo aiuto e
partecipazione all’Accademia Shinigami&Hollow, al
fine di combattere il
pericolo della Yamirashi-
-Ma come parli?!- le chiese
esasperato l’Arrancar.
Una vena iniziò a pulsare
sulla fronte della ragazza e se
non fosse stata una missione così importante avrebbe tirato
un pugno al
ragazzo.
-Stiamo mettendo su un accademia per
shinigami ed arrancar
dove ci insegneranno come prendere a calci quei bastardi degli Atarashī
kami;
ci stai o no?!- gli urlò incavolata come una biscia e
circondata da un’aura
nera.
Il ragazzo osservò il
cambiamento della piccoletta e ghignò.
La Yamirashi ultimamente aveva sorpassato il limite e con la
costruzione del
Ponte le cose sarebbero peggiorate…
-Potrebbe essere
interessante…tappetta!- accettò iniziando
ad avvicinarsi a lei.
-Come. Mi. Hai. Chiamato.?!?!-
trattenendosi dall’indietreggiare,
anzi, avanzando verso di lui minacciosa
-Preferisci Principessa? È
quello che dice il tuo nome,
no?!- chiese sarcastico superandola serafico e camminando verso il
punto da cui
era spuntata la ragazzina.
-YUKI! CHIAMAMI YUKI, STUPIDO
ARRANCAR!!- urlò lei
inviperita cercando di stare al passo della falcata del ragazzo.
-E tu chiamami Ashuros Bleeder. Ma
cosa c’entra Yuki!?-
-E cosa c’entra Unborn?!-
ribatté lei altrettanto
sarcastica.
I due si scambiarono una serie di
occhiatacce prima di
esplodere in contemporanea: -Non sono affari tuoi!-
Poi Yuki sospirò.
-Andiamo, la vecchia sarà
entusiasta del tuo arrivo…-
-Va bene tappetta.-
assentì e i due si incamminarono fianco
a fianco tra le dune in sabbia dell’Hueco Mundo.
Eccoci qui! Sì, lo so, non siamo
normali: entrambi abbiamo un
fantastilione di storie in corso eppure ne stiamo pubblicando
un’altra. Roba da
ricovero. Inoltre, chi lo avrebbe mai detto che avremmo collaborato?!
xD
Tranquilli, prometto che alla fine della fanfiction andry
sarà vivo e incolume.
Mmh...forse solo vivo XD *Andry la guarda male e inizia a pensare
strategie di
difesa anti-Stella* Comunque, per chi non sapesse cosa sia una storia
ad oc,
spiegazione semplice: voi compilate la scheda qua sotto, creando un
vostro
originale personaggio secondo le indicazioni e noi lo utilizziamo come
personaggio principale della storia; il personaggio va mandato via
MESSAGGIO
PERSONALE, ma prima lasciate una recensione per far sapere a noi e agli
altri
che parteciperete, con scritto se sarà maschio o femmina.
Abbiamo bisogno di 7
MASCHI E 7 FEMMINE. Per favore, siate vari e originali, leggete prima
le altre
recensioni per controllare che ci siano ancora posti e niente plagi o
copie di
personaggi già esistenti dell’anime.
Detto questo, ecco la scheda!
Stella e Andry
(* significa obbligatorio)
Nome*:
Cognome*:
Soprannome:
Età*:
Aspetto fisico*: vari
Carattere*: dettagliati e chiari, please
Razza*: (arrancar/shinigami)
Vestiario*: inerente alla razza scelta
Localizzatore:
detto più semplicemente il
cellulare di Yuki, come lo volete? XD
Come sei morto?*:
Shikai e Bankai (per gli shinigami)/rilascio (per gli Arrancar)*: dovete specificare forma, potere e formula di evocazione, se volete dove la portano
Spirito della spada: gli arrancar non ce l’hanno, gli shinigami devono descriverlo fisicamente
Storia amore*: (si/no) se volte potete darci qualche indicazione
passato*:
Punti di Forza:
P.deboli*:
ama*:
odia/rancori*:
fobie*: sbizzarritevi che poi noi ci divertiamo
obbiettivi:
Altro: