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Autore: Pervinca95    29/08/2013    21 recensioni
Avete presente "La guerra dei mondi" di Steven Spielberg? Ecco, immaginate qualcosa di vagamente simile in cui i protagonisti, però, sono due ragazzi del liceo e il cui unico sentimento capace di accomunarli è l'odio reciproco: David Trent e Sarah Anderson.
Il primo è il tipico bello e dannato, arrogante fino al punto giusto e indisponente oltre i limiti dell'immaginazione.
La seconda è una ragazza come tante, determinata e testarda, che non ha intenzione di farsi mettere i piedi in testa da nessuno; al contempo, però, è anche sensibile e dolce, un'inguaribile romantica.
*REVISIONE E CORREZIONE IN CORSO- POSSIBILI AGGIUNTE*
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Dal capitolo tredici:
Con la mano libera mi afferra il polso e lo stringe.- Sarei comunque in grado di fermarti in tempo, quindi la tua minaccia non mi sfiora nemmeno di striscio-
Sollevo un sopracciglio scettica.- Non è vero, non ce la faresti- replico convinta.
- Vuoi scommettere?-
- Ci sto-
- Ok, allora, se io vinco...- Fa una pausa e guarda il soffitto in fase meditativa, dopo poco riporta lo sguardo su di me, ma una strana luce illumina i suoi occhi.- Se io vinco tu dovrai spogliarti-
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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Prologo






 
Non avrei mai creduto che potesse esistere qualcosa di simile.

Mai.

Ma da quando quest'inferno ha avuto inizio mi sono dovuta ricredere su tante cose che prima ritenevo impossibili. E tante cose per me lo erano.

Mi è stato strappato tutto.
La mia famiglia, i miei amici, la spensieratezza, la felicità, ma non la voglia di vivere. Quella non la perderò mai.

Nei miei diciassette anni di vita ho sempre lottato contro tutto e tutti, non mi sono mai arresa. Perciò ritengo non sia questo il momento migliore per cominciare.

Ogni giorno cerco di mantenere la calma, tento di tenere a bada i terribili attacchi di panico di cui soffro dicendomi che andrà tutto bene. Ma cosa andrà bene? Ora come ora di cosa posso avere la certezza?

Ormai non posso più parlare nemmeno di vivere, più che altro cerco di sopravvivere, giorno per giorno, andando avanti e tentando di non farmi scoprire.

Ma non sono sola. C'è lui, l'essere che più ripugno sulla faccia della terra, colui che non ho mai potuto soffrire e con cui ovviamente mi ritrovo a vivere quest'inferno. Ma l'odio ovviamente è reciproco, ci mancherebbe.

In quel fuggi fuggi generale proprio lui dovevo beccare?
Avrei di gran lunga preferito stare da sola. Tutto pur di non averlo accanto. Ma, ovviamente, quando si parla di sfortuna lui è incluso nel pacchetto.
In momenti come questi bisognerebbe farci forza a vicenda, invece i nostri discorsi vertono su offese, battibecchi e prese in giro.

Credo di non aver mai tenuto una conversazione civile con quest'essere, ma la colpa non è solo mia, le cose si fanno in due, e di certo lui non mi viene incontro.
Ma ora come ora sarebbe troppo rischioso allontanarci, sarebbe una pura follia, perciò questa convivenza forzata va avanti. 

Avanti come va la vita, nella buona e nella cattiva sorte.
  
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