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Autore: Ili_sere_nere    30/08/2013    1 recensioni
Restò lì, accanto al fratello, ancora a lungo. Ignorò la pioggia fredda che cadeva su di lei, bagnandole gli abiti. Non voleva andare via. Sarebbe rimasta lì, sotto la pioggia, perché avrebbe potuto piangere quanto voleva e giurare a se stessa che quelle non erano lacrime di dolore, ma solo gocce di pioggia.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlie Matheson, Danny Matheson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Revolution, Charlie/Danny, "You're my brother. It's my job to look out for you." (cit.)
Titolo: "You're my brother. It's my job to look out for you."
Autore: iliserenere_93
Fandom: Revolution
Wordcount: 717
Rating: Verde
Avvertimenti: -
Note dell'autore: -




Se ne stava seduta per terra, le ginocchia strette al petto, il mento su di esse e lo sguardo smarrito nel vuoto.
Aveva perso ormai sensibilità al corpo, troppo dolorante per tutti quei minuti passati senza muoversi. Da quanto tempo se ne stava in quella posizione? Forse da troppo tempo, o forse da poco.
Charlie non se lo ricordava, ma al tempo stesso non voleva farlo.
Ricordarlo avrebbe fatto molto più male di qualsiasi altra volta. Ricordare quanto tempo era passato voleva dire ricordare da quanto tempo lei viveva senza di lui. Il suo Danny. Il suo piccolo fratellino, dall’aspetto assai più maturo rispetto ai suoi anni.
Solamente quando il suo corpo chiese pietà, Charlie decise di cambiare posizione. Si avvicinò al mucchio di terra che ora ricopriva il corpo di Danny e si stese a terra, in posizione fetale. Allungò una mano sul terriccio umido e la nascose al di sotto di quello.
Quando la mamma andò via, Charlie aveva fatto una promessa a se stessa e alla madre: vegliare sul fratello. Era stata impeccabile nel farlo nonostante tutte le difficoltà che il blackout aveva causato. Era riuscita a tenerlo sempre al sicuro, a non fargli mai mancare le medicine contro i suoi attacchi d’asma, era sempre stata accanto a lui la notte quando gli incubi infestavano i suoi sogni.
Era sempre stata al suo fianco, sempre.
Non è vero, non eri accanto a lui quando tutto è successo!
Quel pensiero fece ritrarre di scatto Charlie, che si mise svelta in piedi. Il respiro affannato, il cuore che le batteva a mille nel petto.
Le mani corsero nei suoi capelli, stringendoli con forza tanto da far lamentare Charlie. Era vero. Non era stata accanto a lui quando tutto ebbe inizio, quando la Milizia di Monroe arrivò al villaggio e…
Gli occhi di Charlie pizzicarono improvvisamente al ricordo del padre a terra, quasi privo di vita, che le sussurrava di cercare Miles e di salvare Danny. Non riusciva a dimenticare ancora lo sguardo del padre che si spegneva con il passare dei secondi. Ora non avrebbe più dimenticato neanche lo sguardo di Danny.
 
 
Tutto era buio fuori dall’abitazione.
La pioggia imperversava con forza inaudita, il vento sbatteva contro le serrande facendole vibrare.
Charlie era sveglia nel suo letto. Tutto quel rumore non le permetteva di dormire, si aggiungeva al caos che i pensieri nella sua mente stavano facendo. Tutti pensieri terminanti con una sola domanda: ‘Mamma, dove sei?’.
Si asciugò con il dorso della mano la lacrima che le stava solcando una guancia. Non doveva essere debole, doveva essere forte e coraggiosa. La sua mamma sarebbe tornata. Sì, lo avrebbe fatto. Glielo aveva promesso.
Rassicurata da quei pensieri chiuse gli occhi, ma non durò a lungo. Danny iniziò a lamentarsi, agitandosi nel sonno, e ciò fece subito preoccupare Charlie. Si alzò svelta dal letto, correndo verso il fratello.
«Danny! Danny, sveglia! Danny» lo chiamava a gran voce, scuotendo il corpo.
Danny si agitò ancora un po’ prima di aprire uno alla volta gli occhi. «Mamma?»
Charlie scosse il capo. «Non è tornata ancora.» Il bambino annuì. «Non devi avere paura, c’è papà, ci sono io. – la ragazza prese le mani del fratello, stringendole nelle sue – Non aver paura, Danny, perché ci sono io con te e non permetterò a nessuno di farti del mare. Sei mio fratello, è mio compito vegliare su di te. Te lo prometto!» esclamò regalandogli un dolce sorriso.
 

Le lacrime scendevano ora copiosamente dagli occhi di Charlie. «Non sono stata capace di mantenere fede alla mia promessa, Danny. Tu... – le ginocchia non ressero più il suo peso, cedendo e facendola cadere per terra – Dovevo proteggerti, dovevo aver cura di te e invece… invece quando più avevi bisogno di me, io non c’ero. Non ero lì quando è successo, capisci? E’ tutta colpa mia, Danny. Tutta colpa mia!» urlò Charlie, sbattendo il pugno chiuso contro il terreno.
Restò lì, accanto al fratello, ancora a lungo. Ignorò la pioggia fredda che cadeva su di lei, bagnandole gli abiti. Non voleva andare via. Sarebbe rimasta lì, sotto la pioggia, perché avrebbe potuto piangere quanto voleva e giurare a se stessa che quelle non erano lacrime di dolore, ma solo gocce di pioggia.
 
  
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