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Autore: Ashbear    22/07/2003    20 recensioni
[Rinoa e Squall, Quistis e Seifer] Si può fare sempre la scelta giusta, se ci viene data la possibilità di realizzare i nostri sogni tramite una semplice risposta: sì o no? Una bugia che cambierà per sempre una nazione, una settimana che cambierà per sempre la storia.
Attenzione: la traduzione è stata completamente rivista e corretta; attualmente, abbiamo aggiornato i primi 22 capitoli con la nuova traduzione, fatta sulla base dell'ultima versione della storia rilasciata dall'autrice originale.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quistis Trepe, Rinoa Heartilly, Seifer Almasy, Squall Leonheart
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Prima di cominciare: Vorrei che tutti sapessero che questa storia sarà probabilmente una sbirciata in un futuro piuttosto oscuro... governato dal destino, dalle bugie, dal tradimento, ma soprattutto dall'amore. Mi piacerebbe molto che, in un modo o nell'altro, commentaste questo racconto; cerco sempre di migliorare me stessa e il mio stile nel tempo. La storia si snoda nell'arco di tempo di una settimana, e mostra come sette giorni possano fare la differenza nelle nostre vite, plasmando il destino di una persona. Ah, Final Fantasy VIII e tutti i personaggi appartengono alla Square-Enix.

Fate will bring together those a thousand miles apart;
without fate they will miss each other,
though they come face to face.
--Proverbio cinese

CRIMSON LIES
scritto da Ashbear, tradotto da Erika, Shizuru117, Alessia Heartilly, Shu e Youffie
~ I. CONFLITTO ~

Politici... se mai ci fosse una seconda venuta di Hyne, sono sicuro che le uniche creature a sopravvivere sarebbero gli scarafaggi e i politici. Sfortunatamente, questo vorrebbe dire che sopravviverei anch'io. E non voglio.

Squall, Squall Leonhart, il Comandante Leonhart, non riesco nemmeno a sopportare il suono del mio stesso nome. Neanche prima di diventare un SeeD mi sono mai sentito tanto amareggiato nei confronti della vita; le cose cambiano col tempo. Sono passati cinque anni da quando abbiamo sconfitto quella strega di Artemisia. Quello è stato davvero l'inizio della mia fine, talvolta avrei voluto essere morto più in fretta. Non penso che avrebbe fatto tanto male quanto continuare a vivere.

*~*~*~*~*

Stava in piedi sul balcone, da solo. Era sempre più facile stare da soli. Il tramonto infuocato sembrava riflettere la rabbia che c'era nel suo cuore, se non già l'odio che c'era nella sua anima. Gettando il mozzicone della sua sigaretta al vento, osservò la cenere ancora calda mentre entrava in contatto con la parete metallica del Garden. Ecco che se n'è andato un altro giorno della mia inutile esistenza, rimuginò fra sé. Era solo per questo che continuava a fumare; era una graduale, e lui sperava dolorosa, morte. Se la meritava.

La porta scorrevole di vetro cigolò lentamente. Squall sapeva chi era, chi era sempre.

"Che c'è?" chiese senza girarsi. La sua voce non era rabbiosa, era semplicemente vuota.

La figura camminò lentamente verso di lui, e parlò a bassa voce, esitante, "C'è un probabile avvistamento della strega a Deling. Un paio di SeeD..."

Lui la interruppe freddamente, "non ho bisogno dei dettagli. Sono sicuro che il fottuto consiglio ha già ordinato il cambio di rotta del Garden. Come al solito, sarò l'ultimo a saperlo ufficialmente. E fortuna che sono il Comandante, anche se solo di nome. Che fantastica società democratica che dirigo."

Squall accese un'altra sigaretta senza girarsi verso di lei, mentre appoggiava la mano libera sul davanzale. Il cielo ora era diventato color grigio carbone, quasi facendosi beffe del suo umore. Lei non poteva sopportare di vederlo in quello stato; cercò di mettere la mano sopra la sua, ma lui si limitò a scostarla rapidamente.

"Squall, per favore. So che è difficile. Ma abbiamo preso un impegno l'uno con l'altro, non lasciare che vada perduto. Il giorno in cui ci siamo promessi..."

Lui si limitò a scuotere la testa e la interruppe ancora, "mi ricordo di quel giorno. Ci sono cose che neanche una Guardian Force potrebbe mai farmi dimenticare."

Ci furono alcuni momenti di silenzio fra di loro prima che lui parlasse ancora. "Sta cominciando a far freddo, va' dentro prima di ammalarti. Io ho bisogno di passare dal mio ufficio e fare alcune chiamate. Non sappiamo se quell'informazione serva a depistarci, non è oltre il suo potere."

"Hai intenzione di tornare, stanotte?"

"No."

"Bene," rispose lei, nervosamente. Ancora una volta, ci fu un imbarazzante silenzio. "Saranno due anni domani."

"Lo so," continuò lui inalando il fumo della sigaretta e fissando il vasto orizzonte.

"Squall, lei ti manca?"

"Lei chi?" si affrettò a dire lui, quasi con rabbia.

"Ellione, chi altri dovrebbe...?" non finì nemmeno la frase; lo sapeva.

"Ma certo che sì."

"Zell, Irvine, Selphie e io stiamo preparando una piccola funzione nella cappella per domani. Per favore, trova il tempo di venire. So che fa ancora male. Fa male a tutti noi."

Cercò di avvicinarsi di un passo.

"Ci proverò." Squall scagliò la seconda sigaretta lontano, oltre il davanzale. Si girò e passò accanto a sua moglie, come se fosse un'estranea. Senza dire altro, raccolse la giacca della sua uniforme e uscì dalla porta.

Lei era sua moglie, da quasi un anno ormai, e lui la evitava. Il dolore nel cuore continuava a crescere, il rimorso cominciava a divorare la sua anima. Tutti i giorni si ritrovava a piangere, da sola. Lui, com'era dannatamente ovvio, non c'era. Era strabiliante pensare quanto poco tempo Squall passasse con lei; era un'arte in cui era diventato abilissimo. Se questo era quello che aveva sempre voluto, perché si sentiva così maledettamente miserabile?

Una lacrima cadde giù, lungo la guancia di Quistis.

*****
Note delle traduttrici: i capitoli dall'1 al 22 sono stati ripubblicati insieme al nuovo capitolo (il 23), in seguito a una pesante revisione e a tratti una ri-traduzione ad opera di DefenderX e mia. Le ragioni di questa ripubblicazione sono spiegate nelle note del capitolo 23.
Citazione di apertura: come già specificato dall'autrice, è un proverbio della cultura popolare cinese.
Il Fato riunirà coloro che sono a miglia di distanza;
senza il fato non riuscirebbero a incontrarsi,
nemmeno se si trovassero faccia a faccia.
- Alessia Heartilly

   
 
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