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Autore: elyxyz    06/03/2008    21 recensioni
Storia ambientata ad Hogwarts, ai tempi dei Malandrini.
Al limitare della Foresta Proibita, i giovani Black e Lupin sperano di amoreggiare indisturbati, ma non hanno fatto i conti con...
Vincitrice della Sfida su Fandom Libero indetta nel Forum ‘Writers Arena’.
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Rosa Canterina

Note dell’Autrice: com’è comunemente accettato dai maggiori archivi di fan’s fiction su HP (EFP, Acciofanfiction, Nocturne Alley) in questa mia storia ho usato anche i nomi originali dei personaggi. Riporto per comodità un breve prospetto.
Dizionario sintetico:
Sirius è Felpato = Padfoot e Paddy ne è il diminutivo (intraducibile in italiano).
Remus è Lunastorta = Moony, e Honeymoon (mia invenzione).
Severus Piton è chiamato anche Mocciosus.

Il seguente scritto contiene riferimenti yaoi.

Per ulteriori spiegazioni, vi rimando alla conclusione della fic.

 

 

Dedicata a Shatzy, perché io e te abbiamo la prova che le Calende Greche esistono!

A Setsuka, che ha imparato ad amare le WolfStar per colpa (merito?) delle mie storie.

A Tao, fedele amante di questo pairing.

E a tutti gli altri lettori, che amano Remus, Sirius, Lily e James.

 

 

 

Rosa Canterina

 

by elyxyz

 

 

 

 

"Il calore delle tue parole mi spoglia dentro
nell'incanto dell'averti,
mi abbracci ancora
ed ho tra le mani una rosa di petali innamorati."


(B. Bruno, Frasi d’amore)



“C'è rose e gigli, tutto un bel giardino.”

(G. Pascoli, Myricae)





Sirius agguantò frettolosamente Remus per un gomito e lo trascinò dietro una delle querce che costeggiavano la Foresta Proibita, intimandogli di fare silenzio.
Remie ghignava già, pregustando un momento d’intimità rubato...
...e non sapeva quanto fatidiche fossero le sue supposizioni...
Giusto quando le loro labbra stavano per sfiorarsi, un rumore molesto li distrasse dal loro idillio.
Sir imprecò sottovoce contro la spalla del compagno, prima di sporgersi oltre la corteccia per Maledire l’incauto disturbatore. Lupin intanto si risistemò la toga, dandosi un contegno.
Già. Proprio un momento d’intimità rubato.
“Nooo! Moony, guarda! Non ci crederai mai!!” fu il grido sussurrato, un misto di piacevole incredulità.
Padfoot lo strattonò, stropicciandogli nuovamente la manica della divisa, e lo invitò a sbirciare.
Lunastorta allungò il collo: “Ma non è...”
“Sì, è James...”
“E quella non è...”
“...sì, è la Evans!” confermò il moro.
“Grazie! Da solo non avrei capito... replicò Remus, a metà tra il polemico e l’ironico.
“Di nulla, Honeymoon. Sai che mi fa piacere aiutarti!” concluse il giovane Black, come se fosse ovvio.
Remus scosse la testa sconsolato, lanciandogli un’occhiataccia: certe sottigliezze gli sarebbero rimaste sempre precluse.
Padfoot ignorò le riflessioni del suo boyfriend, mentre continuava a spiare la coppia seduta in riva al Lago Nero, con un mezzo sorrisino beffardo.
“L’ennesimo due di picche... e stasera ci toccherà consolarlo di nuovo, sai che novità?!
“No, Paddy, aspetta... vedi che cos’ha in mano?”
“Dici che tenta un gesto estremo?
...Ma, Moony... Prongs non ha niente in mano!”
“Non lui, sciocchino! Lei...”
“Ma è un fiore!”
“Non è un fiore...” lo corresse Remus, con pedanteria.
“Ah, no?!” stavolta era suo il turno di far polemica. Si voltò in direzione del biondo e lo interrogò con sussiego: “E che cosa sarebbe, di grazia?”
“Non è un fiore... è il fiore!”
“Oh!, chiaro. Limpido. Oserei dire: cristallino!”
La vena sulla tempia di Rem iniziò a pulsare ad intermittenza, ad un ritmo lievemente preoccupante.
Amava quel dannato sacco di pulci più della sua stessa vita, ma in momenti come questo voleva solo strozzarlo.
Raccogliendo fiato e pazienza, gli propose un: “Andiamocene via da qui, e ti spiegherò quello che dovresti già sapere...”
“Fossi matto!!” - gli occhi di Sirius brillavano di febbrile interesse - “Io, da qui, non mi muovo!”
“Sei un ficcanaso!” lo colpevolizzò Lunastorta, col suo miglior tono da McGranitt.
Felpato non si diede pena di staccare le pupille dalla scena che aveva davanti; scrollò le spalle, con palese menefreghismo.
“Puoi darmi anche del ‘guardone’, la cosa non mi turba.”
“Ma Sirius!!” - la protesta scandalizzata - “...almeno fammi un po’ di posto, va’...”
Padfoot sorrise, stringendosi un po’ più al tronco, per permettere all’altro la visuale.
Il suo lupacchiotto era fin troppo plagiabile, bastava saper premere i tasti giusti...
...e il suo desiderio di conoscere, beh, era uno di questi.
“Dimmi del fiore, Moony. Sono curioso...”
“E’ una Rosa Canterina.”
“Nh?”
“Quella che Lily Evans tiene tra le mani è l’incrocio tra una rosa Kathryn Morley, una Königin von Dänemark e la Devoniensis; capitolo VII del libro, lezione di Erbologia del 14 febbraio. Per inciso: San Valentino. Ti dice niente?”
“Sì. Che quell’idiota si sta dichiarando con una rosa rosa anziché rossa!
Ed è pure un rosa bislacco!!”
Remus si sbattè il palmo della mano sulla fronte, in segno di profonda prostrazione.
“Che ho detto, adesso?!” sbottò il compare, infastidito dal gesto. “Converrai con me che - quella là - è una squallida rametta sbiadita, no?!
Quella là, come la chiami tu, è la più bella cosa che James potesse fare!”
“Ah, sì?! E perché?”
Ricordi quando, il mese scorso, siamo andati in uscita ad Hogsmeade, e Ramoso le ha fatto quella scenata, perché lei aveva civettato con Lovegood, solo per farlo incazzare?”
“Merlino! E chi se lo scorda?! Codaliscia ha vomitato sulle scarpe unte di Mocciosus, e poi è svenuto dentro a Mielandia...
Perdiana! Ti ho mai detto che adoro Peter?!
“Lascia perdere.” Tagliò corto Remus. “Il punto è che l’ha fatta davvero grossa, pur di farlo ingelosire. Lovegood è stata una scelta quantomeno azzardata...”
“A quello, gli mancan parecchi venerdì...”
“Anche interi weekend, se è per questo, ma stiamo uscendo dal seminato!”
“Quale seminato?”
“Sirius, a cuccia!!”
Il moro ringhiò il suo dissenso, chiedendo di continuare la spiegazione, mentre riprendeva a sbirciarli. “Stanno ancora solo parlando. Lui sembra andare a fuoco, tanto è rosso! Lei invece sembra a suo agio...”
“Guarda come muove il piede, e capirai che è nervosa anche lei!” lo contraddisse Lupin, da bravo osservatore scrupoloso.
“Gradirei sapere come finisce ‘sta storia del fiore. Ripeté Black, con voce infastidita. “Oppure preferisci che vada ad interromperli, per farmelo spiegare dai diretti interessati?”
Remie non si fece impressionare dall’implicita minaccia. “Ma dov’eri con la testa mentre la professoressa lo spiegava?”
“Sotto al tavolo a farti un pompi-”
La mano lesta di Rem lo zittì. “Ok, ok. Ho capito.”
Sirius sorrise trionfante. “Bene!”
La Rosa Canterina è la prova del fuoco.”
“Nel senso che brucia?” lo interruppe, incuriosito.
“Nel senso che sei un idiota!”
“Oh, grazie. Ti amo anch’io.” Ironizzò, strafottente.
Remus ignorò la provocazione. “E’ un test d’amore, una richiesta per capire se fa sul serio...”
“Come fa?”
“Se è stata cresciuta con amore, le canterà una dichiarazione.”
“Ah!, ed è tutto qui?”
“Come, tutto qui?!” ripeté, quasi risentito.
“Io non dubito che quel cornuto di Ramoso abbia preso una sbandata colossale per la Evans, ciò non toglie che questa fantomatica prova sia alquanto sciocca e facile da boicottare.”
“Invece non lo è.” Lo smentì, nuovamente. “Anzitutto, perché la talea dev’essere toccata - per prima - solo dal destinatario del dono, per imprimere una sorta di sigillo.”
“Quindi... l’ha scelta Giglio Pepato!”
“Esatto. E poi la rosa va curata con amore e assiduità, per circa un mese. La sua particolarità è quella di fiorire una sola volta e con un unico bocciolo.”
“Fin qui ti seguo.”
“Quando
la corolla sta per aprirsi completamente, hai circa dodici ore per portarla dalla persona a cui sei interessato, per sentire il verdetto con lei. La risposta a questo test è attendibile al 100%, ce l’ha garantito persino miss Sprite.”
“Ma...”
“Ah, dimenticavo! Nessuno può curarla al posto del pretendente, perché la pianta è talmente sensibile da percepire qualsiasi mutamento intorno a sé.”
“Pure pretenziosa,sta rama!” sbottò, cinico. “E Jamie ha fatto tutta questa fatica per ottenere il... uhm... bocciolo della Evans?”
“Com’è che sei così ricettivo, quando si finisce a parlare di quella?” riferendosi ad una parte anatomica in particolare.
“Felpato perde il pelo ma non il vizio!” gli fece l’occhiolino.
Lunastorta lo scrutò in malo modo. “Io credo sia davvero innamorato di lei, e anche Lily prova del sincero attaccamento nei suoi confronti, benché sia restia a dimostrarlo apertamente. Del resto, converrai con me che la reputazione sentimentale di James Potter non sia esattamente immacolata.”
“Sì, è senza dubbio interessata, ma fa la preziosa! E’ una vera strega.”
“Certo che lo è! Nel caso tu avessi un momentaneo vuoto di memoria, è pure nella nostra Casa!” per una volta, fu Lupin a non cogliere i sottintesi sarcastici del compagno.
“E finisce tutto così?”
“Così, come?”
“ColTest Autodafè’!”
“Si dice ‘Fai da te’.” Lo corresse, pignolo.
“No, no... intendevo proprio come nel Tribunale dell’Inquisizione spagnola! Se va male, e quella rama secca canta sbagliato, ti esponi al pubblico ludibrio, peggio della gogna!”
“A me sembra che abbiano scelto un luogo abbastanza discreto per la verifica. Annotò Remus, che si era perso l’ultima parte delle azioni della coppia, per voltarsi a dare a Sirius le spiegazioni che pretendeva, mentre Black teneva d’occhio sia l’evolversi della situazione che il dibattito con lui.
“Stanno ascoltando quello che il fiore sta cantando!” lo informò, agguantandolo per le spalle e orientandolo gentilmente affinché vedesse.
“Ti sembra che canti?” gli chiese Rem.
“Per gridare, non grida. Appuntò inutilmente.
“Ma
non ti vantavi di avere un udito canino sopraffino?”
“Solo quando sono Padfoot... e i tuoi sensi da licantropo?” ribatté, per non sembrare da meno.
“Niente. Il plenilunio è lonta-”
“Si stanno baciando! Per Merlino! Si stanno baciando!!” urlò il moro, a denti stretti, per non farsi scoprire.
Lupin sorrise, contento che la cosa fosse finita bene. “Eh, già.”
“Perché si stanno sdraiando sull’erba?!
“Perché vogliono un po’ d’intimità?” rispose, ironico.
“Ho avuto un pensiero spaventoso!” esclamò Black, di colpo, comicamente allarmato.
“I loro figli?” scherzò.
Sir cambiò in fretta d’umore. “Pensa che bello! Un giorno potrò raccontare al mio figlioccio che io c’ero, quando mamma e papà si sono messi insieme e hanno fatto le porcate...”
“Io credo che Prongs ti ucciderebbe con le sue mani... anche se temo più l’ira di Lily!”
“Vero. Meglio che ce lo teniamo per noi.” Concordò, saggiamente. “Ma... Ehi!” aveva spiato di nuovo gli oggetti della loro discussione. “Spero non accada troppo presto! Abbiamo il dovere morale di intervenire!”
“Neanche per idea, signor Black! Lei ora conclude quello che avevamo lasciato in sospeso!” gli ordinò, in quell’intonazione cattedratica che - ancora una volta - gli ricordava la Capocasa di Grifondoro.
Si chinò volentieri a portare a termine quel compito, sfiorando la bocca del compagno in attesa. “Vorresti anche tu una Rosa Canterina da me?” chiese, con quel tono seducente che lo mandava in visibilio.
“Oh, no. No. No. No!! Non mi serve ‘una vecchia rama secca’ come prova del tuo amore!
...e poi, il tuo pollice verde è rinomato in tutta Hogwarts!” lo prese in giro. “L’unica cosa, che riusciresti a far crescere tu, è il Tranello del Diavolo per Mocciosus, ma comincerei ad esserne geloso... ridacchiò, riprendendo a baciarlo con ardore, come stava facendo la coppia neonata, poco distante da loro.
“E se ti regalassi un fiore di plastica autoprofumante o un albero magico?” si bloccò nuovamente Sirius, bisbigliando direttamente contro le sue labbra.
“Come quello che Peter ha portato dalla Francia e tiene nel suo baule?”
Il moro annuì, soddisfatto di esser stato capito subito. “Esatto.”
“Paddy...” temporeggiò Lupin, intenerito suo malgrado “Apprezzo infinitamente il tuo impegno, ma non lo voglio un Arbre Magique!”

 

 

Fine



Disclaimers: Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di J.K. Rowling che ne detiene tutti i diritti.
Idem per la citazione di ‘Arbre Magique’, per le poesie di B. Bruno e G. Pascoli.
Gli mancan parecchi venerdì” è un riferimento preso da Alice nel Paese delle Meraviglie e quindi degli aventi diritto.
Così pure le varie specie di rose, realmente esistenti, (Kathryn Morley, Königin von Dänemark e la Devoniensis) appartenenti ai loro creatori e coltivatori.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Harry Potter, appartengono solo a me (La Rosa Canterina e tutto ciò che la riguarda, perché l’ho inventata di sana pianta XD).
Io non ci guadagno nulla, ma credo che nessuno si possa arrogare diritti sull’‘Autodafè’, termine con cui si identificava una cerimonia pubblica di tipo religioso/giuridico tipica del periodo dell’Inquisizione (soprattutto spagnola), il nome deriva dal portoghese: auto da fé,atto di fede’.

 

 

 

 

Contest by Writers Arena

http://writersarena.forumfree.net/

 

 

 

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(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)


Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.


Grazie (_ _)

elyxyz

 

   
 
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