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Autore: blackjack0999    31/08/2013    2 recensioni
Bloom, la fata più potente di tutta la dimensione magica, colei che custodisce la fiamma del drago, ha un problema molto serio: I suoi poteri sono fuori controllo al punto di essere un pericolo per gli altri è per tutta la dimensione magica. Costretta alla fuga dovrà trovare la causa del caos dei suoi poteri o venire considerata una minaccia da tutti.
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[Estratto dal capitolo 4]
"Come sarebbe che volete esiliare Bloom nella dimensione Omega?".
"la sua fiamma del drago e fuori controllo quello che e successo ad Alfea può essere solo l'inizio".
Genere: Avventura, Fluff, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bloom, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Caduta è Rinascita.'
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Capitolo 14:  Il fuoco di drago oscuro

Leon stava sulla terrazza, con le mani poggiate sopra alla ringhiera intento ad osservare l’orizzonte ad aspettare il ritorno della fata del fuoco, una leggera brezza fece sventolare, dolcemente i lembi del suo soprabito, un espressione sul volto del giovane,  visibilmente preoccupato per Bloom.

“Torna presto Bloom, sana e salva!” pronunciò Leon tra sé, il sole venne oscurato dalle nubi che da prima minacciavano pioggia ma, poi letteralmente diluviò infradiciandolo completamente ma, non sembrava importagli più di tanto.

Nel frattempo Bloom, stava percorrendo a ritroso, l’immensa galleria rocciosa seguendo la traccia della fiamma del drago oscura, giunse in un’altra immensa grotta, quando finalmente trovò ciò che stava cercando: La fiamma del drago oscuro.

La fiamma del fuoco oscuro, una fiamma tra il colore bluastro e il nero opaco, si trovava sopra a delle rocce a forma di vertebre, Bloom si avvicinò ansiosa di poter finalmente tornare alla normalità ma, quando allungò la mano, il fuoco evaporò all’istante, oltrepassando la fata del fuoco come se fosse stata incorporea.

“Ma cosa?!. No!. Ti prego!. No!”, urlò Bloom pensando di aver perso completamente i suoi poteri quando, udì una risata dietro, la fata del fuoco si voltò.

“Cosa?”, parlò tra sé la fata del fuoco, ora l’ampia grotta si poteva vedere chiaramente, grazie alla luce creata, dalla fiamma del drago oscura, che  illuminava, come una torcia in mezzo alla grotta, le pareti rocciose della caverna.
La fiamma oscura d’un trattò muto forma, diventando la copia esatta di Bloom, cosa la differenziava da quest’ultima, era la pelle cadaverica, i capelli scuri è gli occhi completamente rossi che lacrimavano come se avesse pianto in eterno, i capelli neri trasudavano fiamme oscure, Bloom la guardò.

“Che cosa sei?” Chiese la fata del fuoco del drago quando, la doppelganger di Bloom, le scagliò addosso, urlando di rabbia e dolore, una sfera oscura, prontamente la fata del fuoco riuscì ad evitarla e si preparò a combattere contro beh,  ovviamente se stessa oscura.
La doppelganger guardò Bloom è le scagliò una sfera oscura, che ancora una volta, la fata del fuoco riuscì ad evitare, ma non ebbe invece modo di schivare la carica della copia oscura di Bloom, che la butto in terra  è mettendosi, sopra di lei,  la prese per il collo, cercando di strangolarla.

Bloom si senti mancare il fiato, dalla stretta delle mani della sua copia oscura sul suo collo, ma la fata del fuoco, fece appello alle sue forze e le sferrò un pugno alla mascella della Doppelganger Bloom, riuscendo a togliersela di dosso è rialzarsi tossendo, toccandosi con la mano la gola.

La copia di Bloom, le scagliò da in terra una sfera di  fiamme oscure, la fata del fuoco schivò l’attacco in tempo e riuscì a prendere, per i polsi la sua copia oscura quando, quest’ultima le si era avventata nuovamente contro.

- Oh capito è la personificazione della fiamma del drago oscura, ora che sono qui prende il mio aspetto dato che custodisco la fiamma del drago creatore nonché suo fratello, nonostante abbia chiesto perdono al fratello, pensa che sia qui per distruggerla – pensò Bloom cercando di tenere ferma la sua Doppelganger per i polsi ma, proprio la copia oscura di Bloom scomparve nel nulla in una nube, per poi comparire poco più lontano ed inizio a prendersi la testa con le mani urlando di rabbia e dolore, tra i singhiozzi del pianto.

Leon era rientrato dentro alla sala del suo castello è guardava dietro il vetro della finestra il cielo, all’esterno infuriava una tempesta, poggiò una mano sul vetro della finestra. Si toccò dove portava il pendente, che aveva dato a Bloom, era molto preoccupato per la fata del fuoco ma, avrebbe aspettato il ritorno di Lei.

Bloom nello stesso istante si stava avvicinando alla sua Doppelganger ma, quest’ultima le scagliava una sfera di fiamme oscura, la fata del fuoco si diede lo slanciò è si avvicinò sino a trovarsi a meno di un metro di distanza dalla sua copia oscura, la quale ci riprovo ad afferrarla per il collo ma, Bloom le prese saldamente i polsi, facendogli sbattere la schiena contro la parete rocciosa della grotta.

“Non sono qui per farti del male!. Comprendo la tua frustrazione, i draghi che ci portiamo dentro di noi, erano fratelli, la tua rabbia di sentirti umiliata ti ha accecata e vi siete affrontati. Sono qui no per distruggerti ma. Per aiutarti!”, pronunciò Bloom rivolgendosi alla sua copia oscura, la quale spalancò gli occhi è sembrò più rilassata.

La fiamma del drago di Bloom trasudò dalla pelle della fata del fuoco, che dolcemente abbracciò la sua copia.

“Torniamo ad essere una cosa sola. I due draghi creatori della dimensione magica in una sola anima. Non dobbiamo soffrire mai più!” aggiunse la fata del fuoco con voce rassicurante verso la sua doppelganger, la quale ricambiò la stretta è evaporò ritornando alla sua forma di una sfera infuocata, che era prima ed entrò in Bloom.

La fata del fuoco si strinse le braccia intorno a sè, sentì le due fiamme del drago fondersi in un'unica cosa, le gambe di Bloom cedettero facendola cadere in terra. Trascorsero interminabili secondi prima che Bloom riaprisse gli occhi è rimase seduta in terra, si guardò le mani e sorrise.

“I miei poteri riesco a controllarli finalmente!”, pronunciò Bloom mettendosi in piedi guardò il cielo che faceva capolino da una fenditura del soffitto roccioso, aveva anche smesso di piovere, si alzò in volo per uscire dalla grotta è ritornare verso il castello di Leon.

Leon stava seduto sul trono in marmo bianco, con i gomiti poggiati sui braccioli imbottiti di velluto, con una mano sotto il mento, l’altra invece artigliava il bracciolo stesso, quando si drizzò in piedi, dentro di sé una voce gli diceva di andare verso la finestra, è cosi fece.

Bloom letteralmente si catapultò tra le braccia di Leon abbracciandolo strettamente a se, felice, il ragazzo dal soprabito la strinse a se.

“Bloom sei tornata!” pronunciò Leon stingendola a se, Bloom lo guardò negli occhi e gli sorrise dolcemente prima di baciarlo con passione.

“Si, sono tornata anche per te!” disse Bloom staccandosi dalle labbra di Lui, prima che Leon potesse dire la sua.

“Principe Leon venite qui presto!”, urlò Nadiya  da qualche parte del castello, ma la sua voce si poteva udire chiaramente, Leon e Bloom si scambiarono un’ occhiata e corsero sino a dove si trovava la Lamia: all’esterno dove c’era il ponte, quando giunsero lì.

Una moltitudine di persone, soprattutto fate, la differenza però che avevano le ali, dai colori opachi e scuri, una di loro stava avvicinandosi ai tre personaggi. Una giovane donna con i capelli lunghi sino alle scapole verde acqua, gli occhi blu cobalto, indosso un vestito lungo, una pettorina di un’armatura argentea con bordi dorati, proteggeva il corpo della fata, si mise su un ginocchio, seguite dagli altri.

“Principe Leon, siamo felici del vostro ritorno, abbiamo atteso così tanto in un sonno senza sogni pur di servirvi, aspettando il vostro ritorno. Forse non si ricorda di me: Io sono Nova, capitano delle fate guerriere!”, pronunciò la fata guerriera rivolgendosi a Leon, il quale chinò lo sguardo in segno di rispetto.

“Ti ringrazio, vi prometto che regnerò su Malletshy con lealtà, anche io sono felice di sapere che state tutti bene!” pronunciò Leon con un sorriso, Bloom a fianco di Lui sorrise dolcemente.

“Hai riavuto il tuo regno ed io, la mia fiamma del drago è il controllo dei miei poteri, ti ringrazio di cuore Leon!”, pronunciò la fata del fuoco rivolgendosi al ragazzo dal soprabito, il quale sorrise quando, Bloom baciò con passione Leon.

“Ti amo Leon!” pronunciò Bloom rivolgendosi a Leon, il quale sorrise e ricambiò il bacio con la stessa passione della fata del fuoco.

“Anche io Bloom. Vuoi un passaggio per tornare alla dimensione magica?”, Chiese il ragazzo dal soprabito alla fata del fuoco, la quale sorrise è le sussurro qualcosa all’orecchio, Leon spalancò gli occhi per poi arretrare di un passo mettendosi in ginocchio prendendo la mano di Bloom.

“Ne sarei felice. Bloom” pronunciò Leon, rivolgendosi alla fata del fuoco, la quale gli sorrise dolcemente, aveva preso una decisione e non aveva alcun rimpianto.

Nota dell’autrice: finalmente Bloom ha ripreso il controllo dei suoi poteri grazie alla fiamma del drago oscura ma, quale decisione avrà preso la nostra Bloom?, Questo e il penultimo capitolo ma vi prometto che l’ultimo avrete molte sorprese! Al prossimo aggiornamento.
 
  
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