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Autore: BigFakeSmileAndStupidLies    01/09/2013    1 recensioni
La famiglia Scott si trasferisce, in seguito al licenziamento del padre, Mark, nella città isolata di Lensly.
Tutto va bene fin quando, un giorno la figlia maggiore sparisce misteriosamente; da quel momento tutto nella città cambia, le persone si comportano in modo strano e la famiglia inizia ad indagare da sola, in mancanza dell'aiuto della polizia.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Lensly, 14 Settembre 2013

Lily si svegliò nel cuore della notte, allarmata dal suono del suo cellulare
che squillava dall'interno della borsa di Kelly.
La ragazza, cercando di non svegliare nessuno, scese le scale per poi arrivare in cucina; vide la borsa appoggiata sul tavolo, si avvicinò, aprì la cerniera infilando la mano all'interno della sacca e prese il cellulare.
Aveva quindici nuovi messaggi, tutti del tizio con cui si stava scrivendo su facebook;
un completo sconosciuto a dirla tutta, lesse velocemente i testi dei vari sms, erano spaventosi.
A quanto pare l'uomo si era innervosito per il fatto che Lily non gli stesse rispondendo ormai da ore
''tesoro, perchè non mi rispondi?''
''RISPONDIMI!''
''rispondimi o giuro che la pagherai!
''stai rischiando grosso!''
''non farmi arrabbiare!''
''LILY!!''
la ragazza turbata, fece cadere il cellulare per terra.
< Lily ma che ci fai sveglia?! > disse una voce alle spalle della ragazza, era Kelly, che era scesa dopo aver sentito dei lamenti provenire da giu
< AH! > urlò Lily sobbalzando < ero scesa.. a prendere dell'acqua! > disse cercando di nascondere il cellulare
Kelly guardò la figlia per qualche secondo, poi si avvicinò a lei e abbassandosi raccolse il cellulare
< ah, l'acqua.. > disse mostrando l'oggetto alla figlia, che cercò subito una scusa da raccontare
Kelly la interruppe, e senza dire una parola le fece cenno di salire in camera sua.
La famiglia Scott si svegliò dopo qualche ora, insieme scesero in cucina per fare colazione,
Lily aveva passato una notte senza chiudere occhio, non faceva altro che ripensare ai messaggi
che aveva letto sul cellulare, l'avevano turbata, e non poco; non sapeva se raccontare tutto ai suoi genitori o se tenere tutto per sè, forse dopo si sarebbero preoccupati troppo, magari per un semplice scherzo, cercò quindi
di non pensarci.
< Mark, puoi dire a Lily di andare a prendere il latte? > chiese Kelly, mentre era intenta nel preparare la colazione
Lily alzò lo sguardo, e senza dare alcuna risposta si avviò; arrivò al termine della strada, entrò nel negozio e si avvicinò al bancone dietro al quale era seduto l'anziano signore, proprietario del locale.
L'uomo vedendo Lily, si alzò velocemente dalla sedia sulla quale era seduto
< buondì signorina! > disse < posso aiutarla?>
< buongiorno, si grazie, avrei bisogni di un pò di latte > rispose la ragazza con un piccolo sorriso
< sai, assomigli molto ad una signora che è venuta qui da me proprio ieri, povera donna.. >
disse l'uomo cercando di aprire un dialogo con Lily, mentre cercava del latte tra gli scaffali del piccolo negozietto
< perchè ''povera donna''? > domandò la ragazza, inconsapevole del fatto che il negoziante stesse parlando proprio di sua madre, Kelly.
< sai, questa città è particolare.. e.. > l'uomo si interruppe guardandosi intorno, per essere sicuro che nessuno lo stesse ascoltando < non sarebbe la prima bella donna a sparire misteriosamente in
questa città, come la bella.. > si interruppe, un rumore nel retrobottega lo aveva allarmato
< ..come la bella..? > continuò Lily
L'uomo guardò Lily negli occhi, sembrava che qualcosa lo avesse spaventato, le disse di correre velocemente a casa, senza fermarsi da nessuno.
Lily prendendo il latte iniziò a correre velocemente a casa.
La sera stessa, quando tutti andarono a dormire,
Susy si ricordò di aver dimenticato il cellulare  in salotto, fece per prenderlo dal tavolino quando improvvisamente sentì dei lamenti provenire dallo scantinato, di primo impatto non ci fece caso, poi sentì qualcuno chiamare il suo nome e dire ''Susy, vieni a giocare con me?'' confusa si guardò intorno,
vide se fuori in giardino ci fosse qualche bambino, ma nulla.
Aprì una porta che la condusse davanti ad una ripida scalinata che portava agli scantinati, scese sempre più impaurita; i gradini di legno scricchiolavano per quanto fossero vecchi; arrivò al
termine della scala, tutto era buio, vicino a lei si trovava una pietra piuttosto sporgente sulla quale era appoggiata una candela accesa, guardò avanti e vide che ce n'era una seconda più avanti,
continuò a camminare, arrivò alla seconda candela quando dal basso soffitto di roccia cadde un sasso; la ragazza d'istinto abbassò la testa e vide, per terra, un foglio di carta con scritto ''ciao Susy''
..un filo d'aria fece spegnere la candela nella mano della ragazza, BUM, qualcuno la prese alle spalle.
  
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