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Autore: cherrypunk_    02/09/2013    1 recensioni
Sheldon, è un ragazzo solo, diverso dagli altri e spesso oggetto di derisione per i suoi compagni. Durante un noiosissimo giorno di scuola incontra alla mensa un ragazzo basso e con gli occhiali di nome Leonard. I due parlano e scoprono di avere due interessi in comune: la scienza ed i fumetti! Questo è l'inizio di una fantastica amiciza, l'inzio di una grande serie tv: The Big Bang Theory!
Buona lettura :)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leonard Hofstadter, Sheldon Cooper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                       La formula dell'amicizia.
 

Era l'ora di pranzo.

Sheldon uscì dalla sua classe in fretta per andare alla mensa. 

Ci andava sempre da solo. Non sopportava i suoi nuovi compagni. Si era trasferito dal Texas qualche mese prima. Per la classe di Miss Currie della Pasadena High School, Sheldon Cooper era come se fosse l'uomo invisibile, e spesso era ogetto di derisione per i suoi compagni.

Non avendo nessuno la quale poteva confidarsi, l'unica sua consolazione erano i fumetti e la passione irrefrenabile per la scienza.

Quanto avrebbe voluto che qualcuno come lui,lo avrebbe trovato per diventare amici.

Ma in questa scuola ragazzi come Sheldon non esistevano (almeno lui pensava così) . Nessuno approvava le sue idee , i suoi gusti..nessuno lo considerava.

I professori pensavano che fosse un ragazzo troppo timido ed asociale e molte volte alcuni insegnati lo ritenevano un ragazzo con problemi psichici.
Soprattutto quando portò a scuola la sua collezione di fumetti e cominciò a leggerli durante l'ora di storia perchè riteneva la lezione alquanto noiosa. Questa storia era conosciuta da tutti qui a Pasadena.

Ma a Sheldon non interessava l'opinione degli altri e girava a testa alta per tutto la scuola.

Non sapeva e neanche immaginava ,che al piano di sotto, c'era un ragazzo come lui.

Leonard Hofstadter era un ragazzo a cui piaceva stare da solo, come amici poteva contare su un ragazzino indiano di nome Rajesh detto Raj ed un ragazzino secco come la carestia di nome Howard, la madre non lo considerava più di tanto, come il resto della sua famiglia, l'unica consolazione era la scienza e amava leggere per ore ed ore i fumetti.

I due non si conoscevano neanche per nome, ma il destino volle che in quel normale, noioso giorno di scuola, questi ragazzi si conoscessero.


Sheldon, arrivato alla mensa dopo pochissimo tempo,prese da mangiare.

'E questo voi lo chiamate cibo?
Oh buon dio! Potrei rischiare un' infezione allo stomaco grazie a questa sbobba che chiamate cibo!' borbottò Sheldon alla signora della mensa. Lei rimase senza parole e con una faccia stupita.

Sheldon non ci poteva fare nulla . Lui era così. Se qualcosa non gli stava bene doveva reclamare ,anche se alla fine lui non avrebbe cambiato nulla all'interno della società.

Come da routine andò a sedersi al tavolo in fondo, vicino alla porta.

Nessuno lo voleva vicino, aveva provato mille volte a chiedere di sedersi accanto a qualcuno, ma mille volte gli altri rifiutavano.

Aveva un 'aria triste. 

Non capiva cosa c'era di male in lui. 

Perché lo evitavano?. 

Intanto che pensava, cercava di tagliare quello che la scuola chiamava bistecca di manzo. 
Non avrebbe mai mangiato quella schifezza. A un certo punto un ragazzo di bassa statura dai capelli scuri e gli occhiali si avvicinò a lui. 

Sheldon così tolse lo sguardo dal piatto. Era il ragazzo del piano di sotto.

'Scusa posso sedermi qui? Nessuno mi vuole vicino' disse con aria depressa.
'Certo che puoi stare qui. Da oggi in avanti sarà il tavolo dei Nerd!' rispose Sheldon.
'Grazie mille. Io sono Leonard Hofstadter.' si presentò il moro, tendendo la mano verso l'altro.
'Piacere. Io sono Sheldon Lee Cooper.' disse lui stringendo la mano.
'Hai uno strano nome ...non ti ho mai visto qua a scuola' disse Leonard curioso.
'E che sto sempre da parte e non giro mai per i corridoi.All'intervallo me ne sto in classe a leggere' spiegò Sheldon.
'Lo stesso per vale per me. Cosa leggi?'-chiese il Leonard.
'Ti sembrerà assurdo o alquanto scemo, ma io leggo i fumetti. Ne tengo sempre uno di scorta nello zaino.' spiegò Sheldon.
'Ma che assurdo! La trovo una cosa bellissima. I ragazzi qui pensano solo a farsi vedere forti e virili dagli altri. Io penso che tu sia meglio di loro. Adoro tantissimo quello che fai' esplose Leonard.
'Grazie, sono vecchi numeri che ho letto tante, troppe volte, pensa che una volta, quando abitavo in Texas, la bibliotecaria del mio paese, mi regalò una copia del primo numero di Spider Man. Se ti va te lo faccio leggere' rispose Sheldon. Nessuno lo aveva mai trattato in questo modo.
'Oh che bello! Io adoro i fumetti! Non ho mai letto il primissimo numero di Spider Man, ti prego sii il mio benefattore, me lo faresti leggere?.' rispose Leonard eccitato.
'Certo che te lo farò leggere! Sei la prima persona che si interessa a me e alle mie attività!'  spiegò Sheldon.
'Sai, mia madre non c'è mai per me, è sempre disponibile per i miei fratelli, nessuno nella mia famiglia mi considera, quindi affogo i miei "affetti mancati" con i fumetti e la scienza. Mi piacerebbe che tu conoscessi le uniche persone a me care, i miei unici amici Raj e Howard!Potremo diventare inseparabili noi quattro!' disse Leonard.

Sheldon rimasto malinconico alla storia del ragazzo,si illuminò quando lui pronunciò la frase "potremo diventare inseparabili noi quattro!". Che bella frase. Non aveva mai avuto un amico e mai nessuno gli aveva rivolto la parola a scuola fino a quel giorno.

'È una storia triste la tua. Ma non devi soffrirne ancora. Ora noi due siamo amici, giusto?. '-disse Sheldon accennando un sorriso. Fece  una pausa e poi rincominciò:
' Grazie per avermi parlato. Mi hai sollevato il morale. Non ne ho mai avuto una persona amica'.
Poi di istinto lo abbracciò. Si sentì meglio .

'Io sono il tuo primo amico allora! Ci aiuteremo a vicenda e conteremo uno sull'altro per sempre'.-disse il biondo.
'Oh per le orecchie del dottor Spock, è una cosa meravigliosa! Ma ricorda Leonard che non esiste il "per sempre"'. disse Sheldon.
'Sheldon, sei pessimista! Scommetti che tra dieci o quindici anni saremo seduti sul divano del nostro appartamento universitario con altri due amici ed una ragazza a ridere e scherzare mentre mangiamo del cibo thailandese?' disse Leonard.

La campanella del ritorno alle lezioni suonò forte, come il campanaccio del pastore per richiamare le sue pecore all'ovile.

Nessuno dei due amici voleva rientrare in classe. 

Avrebbero voluto stare insieme ore e ore a parlare.

'Tu dai una luce di speranza! Che ne dici di vederci dopo scuola? Chiama anche i tuoi due amici Raj e Howard, mi piacerebbe conoscerli, ci vediamo tutti a casa mia va bene?. ' propose Sheldon al suo amico.
'Certo! Non vedo l'ora. Sheldon mi piace davvero tanto parlare con te. Ho finalmente trovato la mia metà perfetta....di amico però' rispose Leonard sorridendo.
' Ahahahah anche per me. Dico sul serio. La metà perfetta in amore la troveremo prima o poi...quella in amicizia l'abbiamo trovata. Adesso vado! A dopo amico' disse Sheldon.
' Ci si vede dopo Sheldon! ' salutò Leonard.

Sheldon non avrebbe mai potuto pensare che oggi avrebbe trovato una persona che lo capisse. E poi a dir la verità, Leonard è perfetto per lui. Stessi gusti, stessi pensieri...ed è anche simpatico. Magari il suo sogno di diventare uno scienziato poteva materializarsi assieme a lui. Ama la scienza ed i fumetti. Gli si sono accessi gli occhi prima in mensa parlando fumetti. Sperava davvero che questa amicizia avrebbe funzionato. Sentiva che tutto sarebbe andato per il meglio. Se lo avrebbe perso, non saprebbe come fare. Tra di loro si era formato un legame unico che nessuno al mondo avrebbe potuto spezzarlo.
Avrebbero combattuto contro la classe che li criticava.
E avrebbero vinto perché l'unione fa la forza. Potevano contare uno sull'altro. Nessuno gli avrebbe fermati.
Sheldon era arrivato alla sua classe tutto scocciato. Ancora doveva sopportare quattro ore di scuola.

Intanto Leonard, che non aveva voglia di tornare in classe, andò in bagno a pensare all'accaduto.

Sciacquò la faccia con acqua fredda per svegliarsi.
Sentiva che quella non sarebbe stata la solita amicizia che sarebbe destinata a finire.
Sentiva che loro due insieme potevano essere forti e fare qualcosa di grande per loro stessi.
Sentiva che non avrebbero passato solo la loro adolescenza insieme. Questo perché erano troppo simili,troppo affiatati.

Era agitato all'idea di andare a casa sua e portare anche Howard e Raj. Si doveva comportare benissimo e non avere i suoi blocchi emotivi. Pace, serenità e tutto sarebbe andato alla grande.

Non sapeva se portare un dolce per far colpo sulla signora Cooper. Forse è meglio essere se stessi e non recitare. Quello che conta è quello che ha dentro.

Improvvisamente un suo compagno di classe entrò in bagno.
'Hofstadter muovi il culo e torna in classe!! Miss Stewart è molto arrabbiata!'-urlò lui.
'Non mi sentivo molto bene. Adesso arrivo!' rispose Leonard.
Si sciaqquò la faccia per l'ultima volta.
Gli toccava seguire il suo compagno.
In classe Leonard spiegò che stava per svenire. La prof lo credette per fortuna una volta.

Adesso anche lui doveva subirsi ore inutili di lezione.
Ma i due amici non davano peso alle lezioni. Nello stesso momento pensavano ad una cosa sola: La loro grande ed indissolubile amicizia.
  
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